Città
del Vaticano, 29 luglio 2013
(VIS). Domenica 28 luglio, prima della cerimonia di congedo, il Papa
ha incontrato i volontari della GMG nel Padiglione 5 del Centro
Congressi "Rio Centro" dove erano presenti quindicimila dei
sessantamila volontari che hanno lavorato per due anni alla
preparazione della GMG brasiliana. I giovani hanno accolto il Papa
con canti e applausi, e il Papa, a sua volta, non si è risparmiato
in baci e abbracci.
Papa
Francesco ha ringraziato i ragazzi "per i tanti piccoli gesti
che hanno reso questa Giornata Mondiale della Gioventù un'esperienza
indimenticabile di fede" ed ha ricordato che grazie ai "sorrisi
di ognuno di voi, con la gentilezza, con la disponibilità al
servizio, avete provato che 'si è più beati nel dare che nel
ricevere'".
"Il
servizio che avete svolto in questi giorni - ha detto Papa Francesco
- mi ha richiamato alla mente la missione di san Giovanni Battista,
che ha preparato il cammino a Gesù. (...) E questo è il servizio
più bello che possiamo compiere come discepoli missionari. Preparare
la strada perché tutti possano conoscere, incontrare e amare il
Signore. (...) Siate sempre generosi con Dio e con gli altri: non si
perde nulla, anzi è grande la ricchezza di vita che si riceve!".
Dio
ha un progetto su ciascuno: "scoprirlo, rispondere alla propria
vocazione è camminare verso la realizzazione felice di se stessi.
Dio ci chiama tutti alla santità (...). Alcuni sono chiamati a
santificarsi costituendo una famiglia mediante il Sacramento del
matrimonio. C’è chi dice che oggi il matrimonio è 'fuori moda';
nella cultura del provvisorio, del relativo, molti predicano che
l’importante è 'godere' il momento, che non vale la pena di
impegnarsi per tutta la vita, di fare scelte definitive, 'per
sempre', perché non si sa cosa riserva il domani. Io, invece, vi
chiedo di essere rivoluzionari, di andare contro corrente; sì, in
questo vi chiedo di ribellarvi a questa cultura del provvisorio, che,
in fondo, crede che voi non siate in grado di assumervi
responsabilità, che non siate capaci di amare veramente. Io ho
fiducia in voi giovani e prego per voi. Abbiate il coraggio di
'andare contro corrente'. Abbiate il coraggio di essere felici".
"Il
Signore chiama alcuni al sacerdozio - ha proseguito il Pontefice -
Altri li chiama a servire gli altri nella vita religiosa (...). Io
non dimenticherò mai quel 21 settembre – avevo 17 anni – quando,
dopo essermi fermato nella chiesa di San José de Flores per
confessarmi, ho sentito per la prima volta che Dio mi chiamava. Non
abbiate paura di quello che Dio vi chiede! Vale la pena di dire 'sì'
a Dio. In Lui c’è la gioia!".
"Cari
giovani - ha detto infine il Papa - qualcuno forse non ha ancora
chiaro che cosa fare della sua vita. Chiedetelo al Signore, Lui vi
farà capire la strada. (...) Non dimenticate tutto quello che avete
vissuto qui! Potete sempre contare su le mie preghiere e so di poter
contare sulle vostre preghiere".
Nessun commento:
Posta un commento