Città
del Vaticano, 11 giugno 2013
(VIS). Gli elementi chiave per l'accesso ai farmaci è stato
l'argomento dell'intervento dell'Arcivescovo Silvano M. Tomasi, C.S.,
Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle
Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, alla XXIII
Sessione Ordinaria del Consiglio dei Diritti dell'Uomo sull'accesso
ai farmaci, tenutasi il 28 maggio scorso.
"La
Delegazione della Santa Sede ha esaminato con cura il Rapporto
sull'accesso ai farmaci. (...) La Delegazione della Santa Sede
considera che il Rapporto non dedichi sufficiente attenzione ai
bisogni fondamentali degli individui e delle famiglie, in ogni fase
del ciclo della vita, dal concepimento alla morte naturale. Spesso
queste sfide impediscono l'accesso ai farmaci almeno quanto i diversi
fattori legali che sono al centro del Rapporto, se non addirittura di
più. Un appianamento efficace di tali ostacoli esige un approccio di
sviluppo umano integrale, che promuova sia quadri legali giusti, sia
la solidarietà internazionale, non solo tra Stati, ma anche tra
tutti i popoli. La Santa Sede osserva quindi con preoccupazione le
'difficoltà di milioni di persone ad accedere a condizioni di
sussistenza minimali e a farmaci indispensabili per curarsi' e
auspica che s'instauri 'una vera giustizia distributiva che
garantisca a tutti, sulla base dei bisogni oggettivi cure adeguate'".
"Il
Rapporto - ha sottolineato l'Arcivescovo Tomasi - fa spesso
riferimento all'obbligo degli Stati di creare le condizioni per
l'accesso ai farmaci. Mentre l'adempimento di tale responsabilità da
parte dei governi è un requisito chiaro, sarebbe stato opportuno
riconoscere anche il forte impegno da parte delle organizzazioni non
governative e religiose nel fornire sia farmaci, sia una vasta gamma
di trattamenti e di misure preventive al fine di assicurare il pieno
godimento del diritto alla salute. (...) L'agevolazione ottimale
dell'accesso ai farmaci è un impegno complesso e merita un'analisi
comprensiva e il riconoscimento di tutti i fattori che contribuiscono
alla sua promozione, piuttosto che un'analisi più limitata dei
quadri legali, economici e politici".
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