Città
del Vaticano, 15 giugno (VIS). Dal 18 al 21 giugno avrà luogo ad
Arequipa, (Perù), la riunione annuale del Consiglio di
Amministrazione della Fondazione Autonoma "Populorum
Progressio". Come ogni anno, i Presuli che compongono il
Consiglio di Amministrazione delibereranno il finanziamento di
progetti in favore delle comunità indigene, meticce, afroamericane e
contadine dell'America Latina e dei Caraibi. La "Populorum
Progressio", fin dalla sua fondazione nel 1992, è affidata al
Pontificio Consiglio "Cor Unum".
Membri
del Consiglio di Amministrazione sono: il Cardinale Robert Sarah,
Presidente ex officio della Fondazione; l'Arcivescovo Edmundo Luis
Flavio Abastoflor Montero, di La Paz (Bolivia), Presidente del
Consiglio di Amministrazione; l'Arcivescovo Antonio Arregui Yarza,
di Guayaquil (Ecuador), Vicepresidente; l'Arcivescovo Óscar Urbina
Ortega, di Villavicencio (Colombia); l'Arcivescovo Murilo Sebastião
Ramos Krieger, di São Salvador de Bahia (Brasile); l'Arcivescovo
Javier Augusto del Río Alba, di Arequipa (Perù); il Monsignor
Segundo Tejado Muñoz, Rappresentante del Pontificio Consiglio "Cor
Unum".
È
la prima riunione sotto il Pontificato di Papa Francesco, che
ha parlato con grande chiarezza di una "Chiesa povera e per i
poveri", che vive il potere come un umile servizio, attenta alle
periferie, ai villaggi, agli ultimi, ricca solo della carità che le
viene dall'Alto. I membri della Fondazione auspicano che queste
parole siano punto di riferimento per le decisioni da prendere. I
primi beneficiari della "Populorum Progressio", in
particolare le comunità indigene e contadine, rischiano di essere le
periferie 'umane' in un continente che vive una fase di sviluppo
economico significativo, ma che è caratterizzato da grandi
diseguaglianze sociali, che penalizzano soprattutto quelle fasce di
popolazione che restano ai margini di tale sviluppo.
In
tal senso, l'auspicio di tutti i membri del Consiglio stesso è di
organizzare, l'anno prossimo, tale riunione a Roma, per avere la
possibilità di ricevere direttamente da Papa Francesco indicazioni e
orientamenti sulle prospettive future per la Fondazione stessa.
Quest'anno
sono stati presentati 222 progetti da parte di 18 Paesi, in
particolare Colombia, Brasile, Perù ed Ecuador. I progetti sono
caratterizzati da un approccio ampiamente partecipativo da parte
delle comunità locali che contribuiscono in tutte le fasi del
lavoro: dall’ideazione, alla realizzazione concreta in caso di
approvazione. Tali iniziative serviranno a rispondere alle necessità
in vari settori: produzione (agricoltura e allevamento, artigianato,
microimprese): infrastrutture comunitarie (acqua potabile, latrine,
saloni comunitari); educazione (formazione, attrezzature scolastiche,
pubblicazioni); sanità (campagne di prevenzione, attrezzature
mediche per dispensari); edilizia (centri educativi e sanitari).
Tra
i maggiori sostenitori della "Populorum Progressio", oltre
a singoli fedeli e a qualche Fondazione, si annovera la Conferenza
Episcopale Italiana.
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