Città
del Vaticano, 14 maggio 2013
(VIS). Quest'anno, per la prima volta, la Santa Sede partecipa alla
Biennale di Venezia (1° giugno, 24 novembre 2013) con un Padiglione
ispirato al racconto biblico della Genesi. Il titolo "In
Principio", è stato scelto dal Cardinale Gianfranco Ravasi,
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che, in linea con
gli intenti del Dicastero, intende incentivare il dialogo con la
cultura contemporanea.
I
primi undici capitoli della Genesi sono il tema fondamentale del
Padiglione della Santa Sede, coordinato dal curatore Professor
Antonio Paolucci. Si è proceduto all'identificazione di tre nuclei
tematici, affidati ad altrettanti artisti. Si entra nel primo libro
della Bibbia e si scoprono i percorsi che vi si dipartono: la
Creazione, la De-Creazione e la Ri-Creazione.
Questa
mattina presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale
Gianfranco Ravasi, il Direttore dei Musei Vaticani, Professor Antonio
Paolucci e il Presidente della Biennale Professor Paolo Baratta,
hanno presentato l'evento.
"L'arte
contemporanea - ha detto il Cardinale Ravasi - è al centro degli
interessi del Pontificio Consiglio della Cultura perché costituisce
una delle espressioni più significative della cultura di questi
decenni. La Genesi, tema del Padiglione della Santa Sede, è un tema
fondamentale per la cultura e la tradizione della Chiesa, ed è stato
fonte ispiratrice di moltissime opere che hanno segnato la storia
dell'arte. In particolare sono stati scelti i primi undici capitoli,
dedicati al mistero delle origini, all'ingresso del male nella
storia, alla speranza e ai progetti degli uomini dopo la devastazione
simbolicamente rappresentata nel diluvio. Un ampio lavoro collegiale
ha portato all'individuazione di tre nuclei tematici. Il tema della
Creazione si concentra sulla prima parte del racconto biblico, quando
l'atto creativo prende forma, tramite la Parola, nel soffio dello
Spirito, generando le dimensioni del tempo e dello spazio e ogni
forma di vita, fino agli esseri umani. La De-Creazione intende
focalizzare l'attenzione sulla scelta dell'uomo di contrapporsi al
progetto originario di Dio, attraverso forme di distruzione etica e
materiale come il peccato originale e il primo omicidio che ci
permettono di riflettere sulla 'disumanità dell'uomo'. La violenza e
la disarmonia che ne scaturiscono innescano un nuovo avvio nella
storia umana, che inizia con l'evento di punizione-purificazione del
diluvio universale. Il momento del viaggio, della ricerca, della
speranza, rappresentato nella narrazione biblica dalle figure di Noè
e della sua famiglia e poi da Abramo e dalla sua discendenza, porta
infine a disegnare una Nuova Umanità e una creazione rinnovata, dove
un profondo e interiore mutamento restituisce senso e vitalità
all'essere e all'esistere".
Il
Direttore dei Musei Vaticani ha presentato gli artisti che illustrano
i tre nuclei. "Il tempo della Creazione è stato affidato a
Studio Azzurro che ha fatto dell'immagine immateriale, della luce,
dello stimolo sonoro e sensoriale, la base della propria ricerca.
(...) Questo lavoro innesca un dialogo ricco di echi e di rimandi tra
il regno vegetale e animale e la dimensione umana che porta con sé,
(...) che stimola l'osservatore ad un movimento fisico-sensoriale e
mentale, nello spazio circostante e nella memoria collettiva e
individuale". Il fotografo Josef Koudelka è l'artefice della
De-Creazione: la potenza delle sue fotografie panoramiche in bianco e
nero racconta la contrapposizione dell'uomo al mondo e alle sue
leggi, morali e naturali, e la distruzione materiale derivante dalla
perdita di senso etico. La Ri-Creazione è stata affidata all'arte di
Lawrence Carroll. "La sua capacità di ridare vita ai materiali
di recupero, trasfigurandoli attraverso processi di ripensamento e
rigenerazione, apre contro ogni previsione nuove possibilità di
coesistenza tra dimensioni all'apparenza estranee come fragilità e
monumentalità".
"La
presenza per la prima volta della Santa Sede tra i padiglioni della
Biennale di Venezia - ha concluso il Professor Baratta - è un evento
di grande importanza, e come tale è salutato dal mondo dell'arte e
della cultura. Avvertiamo questa scelta come una conferma del ruolo
importante che la Biennale svolge come luogo di incontro e di
dialogo. (...) La LV Esposizione Internazionale d'Arte (...) è una
mostra-ricerca. L'arte contemporanea nei suoi alterni sviluppi ha
visto artisti proclamare idee ed esprimere concetti che cercano forme
e, all'opposto, ha visto artisti creare forme che sollecitano
riflessioni, ma ha sempre avuto davanti a sé come oggetto di
interesse l'uomo e i suoi quesiti, alla ricerca non della passività
del consumatore, ma della attiva partecipazione di chi la osserva. E
anche da questo punto di vista ci pare quanto mai importante, proprio
in questo periodo, la rinnovata attenzione della Santa Sede".
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