"Seguo
con attenzione gli avvenimenti che stanno succedendo in Venezuela. -
ha detto il Pontefice - Li accompagno con viva preoccupazione, con
intensa preghiera e con la speranza che si cerchino e si trovino vie
giuste e pacifiche per superare il momento di grave difficoltà che
il Paese sta attraversando. Invito il caro popolo venezuelano, in
modo particolare i responsabili istituzionali e politici, a rigettare
con fermezza qualsiasi tipo di violenza e a stabilire un dialogo
basato sulla verità, nel mutuo riconoscimento, nella ricerca del
bene comune e nell’amore per la Nazione. Chiedo ai credenti di
pregare e di lavorare per la riconciliazione e la pace. Uniamoci in
una preghiera piena di speranza per il Venezuela, mettendola nelle
mani di Nostra Signora di Coromoto".
"Un
pensiero va anche - ha proseguito il Papa - a quanti sono stati
colpiti dal terremoto che ha interessato un’area del sud-ovest
della Cina Continentale. Preghiamo per le vittime e per quanti sono
nella sofferenza a causa del violento sisma".
"Oggi
pomeriggio - ha ricordato il Papa - a Sondrio, verrà proclamato
Beato Don Nicolò Rusca, sacerdote valtellinese vissuto tra i secoli
sedicesimo e diciassettesimo. Fu a lungo parroco esemplare a Sondrio
e venne ucciso nelle lotte politico-religiose che travagliarono
l’Europa in quell’epoca. Lodiamo il Signore per la sua
testimonianza!".
Infine
riferendosi alla " Giornata Mondiale di preghiera per le
vocazioni "nata cinquant’anni fa da una felice intuizione di
Papa Paolo VI", il Papa ha invitato "tutti ad una speciale
preghiera affinché il Signore mandi numerosi operai nella sua messe.
Sant’Annibale Maria Di Francia, apostolo della preghiera per le
vocazioni, ci ricorda questo importante impegno".
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