Città
del Vaticano, 22 aprile 2013
(VIS). La riflessione su Gesù come "porta" per entrare nel
Regno di Dio è stato il punto chiave dell'omelia tenuta, questa
mattina, dal Papa durante la Santa Messa celebrata alle 7 della
mattina nella Cappella della Casa Santa Marta. Alla Messa hanno
assistito il personale della Sala Stampa della Santa Sede e alcuni
tecnici della Radio Vaticana.
Il
Santo Padre ha ricordato che nel Vangelo della liturgia odierna,
dedicato alla figura del Buon Pastore, Gesù afferma: "Chi non
entra nel recinto delle pecore dalla porta, non è il pastore. (...)
È un ladro o un brigante, uno
che vuole fare profitto per se stesso. (...) Anche nelle comunità
cristiane ci sono questi arrampicatori, no?, che cercano il loro …
e coscientemente o incoscientemente fanno finta di entrare ma sono
ladri e briganti. Perché? Perché rubano la gloria a Gesù, vogliono
la propria gloria (...) Ma questi non sono entrati dalla porta vera.
La porta è Gesù, e chi non entra da questa porta si sbaglia".
"E
come so che la porta vera è Gesù? - si è chiesto il Pontefice -
Ma, prendi le Beatitudini e fa quello che dicono le Beatitudini. Sei
umile, sei povero, sei mite, sei giusto … Prendi Matteo 25 e fa
quello che dice Matteo 25. Ma quando ti dicono un’altra proposta,
non ascoltarla: la porta sempre è Gesù e chi entra da quella porta
non si sbaglia. Anche Gesù non solo è la porta: è il cammino, è
la strada. Ci sono tanti sentieri, forse più vantaggiosi per
arrivare. Ma sono ingannevoli, non sono veri: sono falsi".
"Chiediamo
oggi la grazia di bussare sempre a quella porta. A volte è chiusa:
noi siamo tristi, abbiamo desolazione, abbiamo problemi a bussare, a
bussare a quella porta. Non andare a cercare altre porte che sembrano
più facili, più confortevoli, più alla mano. Sempre quella: Gesù.
E Gesù non delude mai, Gesù non inganna, Gesù non è un ladro, non
è un brigante. Ha dato la sua vita per me: ciascuno di noi deve dire
questo. E tu che hai dato la vita per me, per favore, apri, perché
io possa entrare. Chiediamo questa grazia. Bussare sempre a quella
porta e dire al Signore: 'Apri, Signore, ché voglio entrare per
questa porta. Voglio entrare da questa porta, non da quell’altra'”,
ha concluso Papa Francesco.
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