Città
del Vaticano, 15 marzo 2013
(VIS). Segue la Nota letta dal Direttore della Sala Stampa della
Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., nel corso del briefing di
oggi con i giornalisti.
"La
campagna contro Jorge Mario Bergoglio è ben nota e risale già a
diversi anni fa. E’ portata avanti da una pubblicazione che compie
campagne a volte calunniose e diffamatorie. La matrice anticlericale
di questa campagna e di altre accuse contro Bergoglio è ben nota ed
evidente.
La
accusa si riferisce al tempo in cui Bergoglio non era ancora vescovo,
ma superiore dei Gesuiti in Argentina e a due sacerdoti che sono
stati rapiti e che lui non avrebbe protetto.
Non
vi è mai stata un’accusa concreta credibile nei suoi confronti. La
Giustizia argentina lo ha interrogato una volta come persona
informata sui fatti, ma non gli ha mai imputato nulla.
Egli
ha negato in modo documentato le accuse.
Vi
sono invece moltissime dichiarazioni che dimostrano quanto Bergoglio
fece per proteggere molte persone nel tempo della dittatura militare.
E’
noto anche il ruolo di Bergoglio – una volta diventato vescovo -
nel promuovere la richiesta di perdono della Chiesa in Argentina per
non aver fatto abbastanza nel tempo della dittatura.
Le
accuse appartengono all’uso di analisi storico-sociologiche del
periodo dittatoriale fatte da anni da ambienti anticlericali per
attaccare la Chiesa. Devono essere respinte con decisione" .
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