Città
del Vaticano, 20 gennaio 2013 (VIS). Il primo miracolo di Gesù, la
trasformazione dell'acqua in vino nel Vangelo alle nozze di Cana di
Galilea, è stato il tema della meditazione del Papa prima della
recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.
Durante
la festa di nozze a Cana di Galilea alla quale erano stati invitati
Gesù e sua madre, "accadde - ha ricordato il Papa - che venne a
mancare il vino, e Maria, la Madre di Gesù, lo fece notare a suo
Figlio. Egli rispose che non era ancora giunta la sua ora; ma poi
seguì la sollecitazione di Maria e, fatte riempire d'acqua sei
grandi anfore, trasformò l'acqua in vino, un vino eccellente,
migliore del precedente". Con questo segno Gesù "manifestò
in pubblico la sua gloria, suscitando la fede dei suoi discepoli".
Egli si rivela "come lo Sposo messianico, venuto a stabilire con
il suo popolo la nuova ed eterna Alleanza (...). E il vino è simbolo
di questa gioia dell’amore; ma esso allude anche al sangue, che
Gesù verserà alla fine, per sigillare il suo patto nuziale con
l’umanità".
"La
Chiesa è la sposa di Cristo, il quale la rende santa e bella con la
sua grazia. Tuttavia questa sposa, formata da esseri umani, è sempre
bisognosa di purificazione. E una delle colpe più gravi che
deturpano il volto della Chiesa è quella contro la sua unità
visibile, in particolare le storiche divisioni che hanno separato i
cristiani e che non sono state ancora superate. Proprio in questi
giorni, dal 18 al 25 gennaio, si svolge l’annuale Settimana di
preghiera per l’unità dei cristiani, un momento sempre gradito ai
credenti e alle comunità, che risveglia in tutti il desiderio e
l’impegno spirituale per la piena comunione".
Quest'anno
la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani ha per tema:
"Quello che esige il Signore da noi", proposto da alcune
comunità cristiane dell'India "che invitano a camminare con
decisione verso l'unità visibile tra tutti i cristiani e a superare,
come fratelli in Cristo, ogni tipo di ingiusta discriminazione".
"Alla
preghiera per l’unità dei cristiani vorrei aggiungere ancora una
volta quella per la pace, perché, nei diversi conflitti purtroppo in
atto, cessino le stragi di civili inermi, abbia fine ogni violenza, e
si trovi il coraggio del dialogo e del negoziato".
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