Dopo
il saluto di S.B. Ignace Youssif III Younan, Patriarca di Antiochia
dei Siri, il Papa ha salutato i Capi delle diverse Confessioni che
rappresentano "la diversità della Chiesa in Oriente". "Il
mio pensiero - ha detto Benedetto XVI - va anche alla Chiesa copta
ortodossa d’Egitto e alla Chiesa etiopica ortodossa, che hanno
avuto il dolore della perdita dei loro Patriarchi. Li assicuro della
mia vicinanza fraterna e della mia preghiera".
"Permettetemi
di salutare qui - ha proseguito il Papa - la testimonianza di fede
resa dalla Chiesa Siriaca di Antiochia nel corso della sua gloriosa
storia, testimonianza di amore ardente per Cristo che le ha fatto
scrivere, fino ai nostri giorni, pagine eroiche per rimanere fedele
alla sua fede fino al martirio. La incoraggio ad essere per i popoli
della regione segno della pace che viene da Dio e luce che fa vivere
la loro speranza. Estendo questo incoraggiamento a tutte le Chiese e
comunità ecclesiali presenti in questa regione".
"Il
nostro incontro di questa sera - ha sottolineato il Pontefice - è un
segno eloquente del nostro desiderio profondo di rispondere
all’appello del Signore Gesù: 'Perché tutti siano una cosa sola'
(Gv 17,21). In questi tempi instabili ed inclini alla violenza, che
conosce la vostra regione, è sempre più urgente che i discepoli di
Cristo diano una testimonianza autentica della loro unità, affinché
il mondo creda nel suo messaggio d’amore, di pace e di
riconciliazione. È questo
messaggio che tutti i cristiani e noi in particolare abbiamo ricevuto
la missione di trasmettere al mondo, e che acquista un valore
inestimabile nell’attuale contesto del Medio Oriente".
"Lavoriamo
senza sosta affinché il nostro amore per Cristo ci conduca poco a
poco verso la piena comunione tra di noi. Perciò, attraverso la
preghiera e l’impegno comune, dobbiamo ritornare continuamente al
nostro unico Signore e Salvatore. Poiché, come ho scritto
nell’Esortazione apostolica 'Ecclesia in Medio Oriente', che ho il
piacere di offrirvi, 'Gesù unisce coloro che credono in Lui e che lo
amano donando loro lo Spirito di suo Padre, come pure Maria, sua
madre'".
Il
Papa ha concluso affidando "alla Vergine Maria ciascuna delle
vostre persone così come i membri delle vostre Chiese e delle vostre
comunità. Ella implori per noi il suo Figlio divino affinché siamo
liberati da ogni male e da ogni violenza, e questa regione del Medio
Oriente conosca infine il tempo della riconciliazione e della pace.
La Parola di Gesù che ho citato spesso durante questo viaggio,
سَلامي
أُعطيكُم (Vi
do la mia pace), sia per noi il segno comune che daremo in nome di
Cristo ai popoli di questa amata regione che aspira con impazienza
alla realizzazione di questo annuncio!".
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