Città del Vaticano, 14 maggio 2012 (VIS). Alle 18:00 il Santo Padre è atterrato all'eliporto di Sansepolcro, che celebra quest'anno il millennio di fondazione. A causa del maltempo, alla fitta nebbia, il Papa non ha potuto visitare, come era in programma, il Santuario de La Verna ed ha anticipato l'arrivo a Sansepolcro, dove, nella Piazza di Torre di Berta adornata da più trecento stendardi, ha incontrato la cittadinanza.
Il Santo Padre ha visitato la cattedrale di San Giovanni Evangelista dove si è recato nella Cappella del "Volto Santo" per adorare il Santissimo Sacramento e venerare l'immagine lignea del Cristo tunicato.
Nel discorso alla cittadinanza il Papa ha ricordato che "mille anni fa i santi pellegrini Arcano ed Egidio, di fronte alle grandi trasformazioni del tempo, si misero alla ricerca della verità e del senso della vita, dirigendosi verso la Terra Santa. Tornando, portarono con sé non solo le pietre raccolte sul monte Sion, ma la speciale idea che avevano elaborato nella Terra di Gesù: costruire nell’Alta Valle del Tevere la civitas hominis a immagine di Gerusalemme che, nel suo stesso nome, evoca giustizia e pace".
"Essi idearono un modello di città articolato e carico di speranza per il futuro, nel quale i discepoli di Cristo erano chiamati ad essere il motore della società nella promozione della pace, attraverso la pratica della giustizia. La loro sfida coraggiosa diventò realtà, con la perseveranza di un cammino che, grazie al supporto del carisma benedettino prima e dei monaci Camaldolesi poi, è continuato per generazioni. Fu necessario un forte impegno per fondare una comunità monastica e poi, intorno alla Chiesa Abbaziale, la vostra città", che "è il punto di riferimento, a partire dal quale ciascuno può orientarsi nel cammino, ma soprattutto nella vita; costituisce un forte richiamo a guardare in alto, a sollevarsi dalla quotidianità, (...) in una continua tensione verso i valori spirituali e verso la comunione con Dio, che non aliena dal quotidiano, ma lo orienta e lo fa vivere in modo ancora più intenso. Questa prospettiva è valida anche oggi, per recuperare il gusto della ricerca del 'vero', per percepire la vita come un cammino che avvicina al 'vero' e al 'giusto'".
"Oggi vi è particolare bisogno che il servizio della Chiesa al mondo si esprima con fedeli laici illuminati, capaci di operare dentro la città dell’uomo, con la volontà di servire al di là dell’interesse privato, al di là delle visioni di parte. Il bene comune conta di più del bene del singolo, e tocca anche ai cristiani contribuire alla nascita di una nuova etica pubblica. (...) Alla sfiducia verso l’impegno nel politico e nel sociale, i cristiani, specialmente i giovani, sono chiamati a contrapporre l’impegno e l’amore per la responsabilità, animati dalla carità evangelica, che chiede di non rinchiudersi in se stessi, ma di farsi carico degli altri. Ai giovani rivolgo l’invito a saper pensare in grande: abbiate il coraggio di osare! Siate pronti a dare nuovo sapore all’intera società civile, con il sale dell’onestà e dell’altruismo disinteressato".
"La sfida che sta davanti a questo antico Borgo è quella di armonizzare la riscoperta della propria millenaria identità con l’accoglienza e l’incorporazione di culture e sensibilità diverse. San Paolo ci insegna che la Chiesa, ma anche l’intera società sono come un corpo umano, dove ogni parte è diversa dall’altra, ma tutte concorrono al bene dell’organismo".
"Questa Basilica è (...) la sede della ritrovata armonia tra i momenti del culto e della vita civica, il punto di riferimento per la pacificazione degli animi. E come i vostri padri seppero costruire lo splendido tempio di pietra, perché fosse segno ed appello alla comunione di vita, spetta a voi rendere visibile e credibile il significato dell’edificio sacro, vivendo in pace nella comunità ecclesiale e civile. (...) Guardando al vostro ricco patrimonio spirituale, siate una Chiesa viva al servizio del Vangelo! Una Chiesa ospitale e generosa, che con la sua testimonianza renda presente l’amore di Dio per ogni essere umano, specialmente per i sofferenti e per i bisognosi".
Al termine, il Papa ha salutato alcuni rappresentanti delle autorità e della cittadinanza e alle ore 19:15 è ripartito alla volta del Vaticano.
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lunedì 14 maggio 2012
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