CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2011 (VIS). Alle 12:00 il Santo Padre si è diretto in papamobile alla Basilica dell’Immacolata Concezione di Ouidah, prima cattedrale dell’Africa Occidentale (inaugurata nel 1909)e punto di partenza per l’evangelizzazione della regione.
Al suo arrivo il Papa è stato accolto del Rettore della Basilica che lo ha accompagnato all’adorazione del Santissimo Sacramento. All’interno erano presenti i membri del Consiglio Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi e il Segretario Generale del Sinodo, Arcivescovo Nikola Eterovic che il Papa ha ringraziato per aver contribuito a raccogliere i risultati dell’Assemblea Sinodale in vista della pubblicazione dell’Esortazione Apostolica “Africae Munus”.
“Oggi, con la firma dell’Esortazione ‘Africae Munus’” - ha detto il Papa, esprimendosi in inglese, - “si conclude la celebrazione dell’evento sinodale. Il Sinodo ha dato un impulso alla Chiesa cattolica in Africa, che ha pregato, riflettuto e discusso sul tema della riconciliazione, della giustizia e della pace. Questo processo è stato segnato da una speciale vicinanza tra il Successore di Pietro e le Chiese particolari in Africa”.
“La Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi ha beneficiato dell’Esortazione apostolica post sinodale ‘Ecclesia in Africa’ del Beato Giovanni Paolo II, nella quale è stata fortemente sottolineata l’urgenza dell’evangelizzazione del Continente, che non può essere dissociata dalla promozione umana - ha proseguito il Papa esprimendosi in francese. - “Inoltre, vi è stato sviluppato il concetto di Chiesa - famiglia di Dio. Quest’ultimo ha prodotto molti frutti spirituali per la Chiesa cattolica e per l’azione di evangelizzazione e di promozione umana che essa ha attuato per la società africana nel suo insieme”.
“Tenendo presente questo orizzonte ecclesiale, la Seconda Assemblea Speciale per l’Africa si è concentrata sul tema della riconciliazione, della giustizia e della pace. Si tratta di punti importanti per il mondo in generale, ma che acquistano un’attualità tutta particolare in Africa. E’ sufficiente ricordare le tensioni, le violenze, le guerre, le ingiustizie, gli abusi di ogni sorta, vecchi e nuovi, che hanno segnato questo anno. Il tema principale riguardava la riconciliazione con Dio e con il prossimo. Una Chiesa riconciliata al suo interno e tra i suoi membri potrà diventare segno profetico di riconciliazione a livello della società, di ciascun Paese e dell’intero Continente”.
“Non bisogna mai tralasciare di cercare le vie della pace! (...) Per raggiungerla bisogna avere il coraggio della riconciliazione che viene dal perdono, dalla volontà di ricominciare la vita comunitaria, da una visione solidale del futuro, dalla perseveranza per superare le difficoltà. Riconciliati e in pace con Dio e con il prossimo, gli uomini possono lavorare per una maggiore giustizia in seno alla società”, ha detto il Pontefice in portoghese.
“Africa, terra di una nuova Pentecoste, abbi fiducia in Dio! Animata dallo Spirito di Gesù Cristo risorto, diventa la grande famiglia di Dio, generosa con tutti i tuoi figli e figlie, operatori di riconciliazione, di pace, e di giustizia! Africa, Buona Novella per la Chiesa, diventalo per il mondo intero!”, ha concluso Benedetto XVI.
Al termine del suo breve discorso, il Papa ha proceduto alla firma dell’Esortazione Apostolica Postsinodale ed ha benedetto i presenti. Al termine della cerimonia, in automobile ha raggiunto la sede della Nunziatura Apostolica di Cotonou, distante 45 chilometri da Ouidah.
Testo integrale dell’Esortazione Apostolica Postsinodale “Africae Munus”.
PV-BENIN/ VIS 20111119 (540)
PV-BENIN/ VIS 20111119 (540)
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