CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2011 (VIS). Benedetto XVI, che nel pomeriggio di ieri ha raggiunto la residenza pontificia di Castel Gandolfo, alle 12:00 di questa mattina si è affacciato al balcone centrale del Palazzo Apostolico ed ha guidato la recita del Regina Coeli con i fedeli presenti. La preghiera è stata trasmessa in collegamento audio-video con Piazza San Pietro.
“La Risurrezione del Signore segna il rinnovamento della nostra condizione umana. Cristo ha sconfitto la morte, causata dal nostro peccato, e ci riporta alla vita immortale. Da tale evento promana l’intera vita della Chiesa e l’esistenza stessa dei cristiani. Lo leggiamo proprio oggi, Lunedì dell’Angelo, nel primo discorso missionario della Chiesa nascente: ‘Questo Gesù – proclama l’Apostolo Pietro – Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni’”.
“In che modo possiamo incontrare il Signore e diventare sempre più suoi autentici testimoni? San Massimo di Torino afferma: ‘Chiunque vuole raggiungere il Salvatore, per prima cosa lo deve porre con la propria fede alla destra della divinità e collocarlo con la persuasione del cuore nei cieli’, deve cioè imparare a rivolgere costantemente lo sguardo della mente e del cuore verso l’altezza di Dio, dove è il Cristo risorto. Nella preghiera, nell’adorazione, dunque, Dio incontra l’uomo. (...) Solo se sappiamo rivolgerci a Dio, pregarLo, noi possiamo scoprire il significato più profondo della nostra vita, e il cammino quotidiano viene illuminato dalla luce del Risorto”.
“Cari amici, la Chiesa, in Oriente e in Occidente, oggi festeggia san Marco evangelista” – ha ricordato infine Benedetto XVI – “sapiente annunciatore del Verbo e scrittore delle dottrine di Cristo – come in antico veniva definito. Egli è anche il Patrono della città di Venezia, dove, a Dio piacendo, mi recherò in visita pastorale il 7 e 8 maggio prossimo”.
Dopo la recita del Regina Coeli il Papa ha salutato i rappresentanti dell’Associazione ‘Meter’, promotrice della Giornata nazionale per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, ed ha detto: “Li incoraggio a proseguire la loro opera di prevenzione e di sensibilizzazione delle coscienze al fianco delle varie agenzie educative: penso in particolare alle parrocchie, agli oratori e alle altre realtà ecclesiali che si dedicano con generosità alla formazione delle nuove generazioni”.
ANG/ VIS 20110427 (370)
“La Risurrezione del Signore segna il rinnovamento della nostra condizione umana. Cristo ha sconfitto la morte, causata dal nostro peccato, e ci riporta alla vita immortale. Da tale evento promana l’intera vita della Chiesa e l’esistenza stessa dei cristiani. Lo leggiamo proprio oggi, Lunedì dell’Angelo, nel primo discorso missionario della Chiesa nascente: ‘Questo Gesù – proclama l’Apostolo Pietro – Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni’”.
“In che modo possiamo incontrare il Signore e diventare sempre più suoi autentici testimoni? San Massimo di Torino afferma: ‘Chiunque vuole raggiungere il Salvatore, per prima cosa lo deve porre con la propria fede alla destra della divinità e collocarlo con la persuasione del cuore nei cieli’, deve cioè imparare a rivolgere costantemente lo sguardo della mente e del cuore verso l’altezza di Dio, dove è il Cristo risorto. Nella preghiera, nell’adorazione, dunque, Dio incontra l’uomo. (...) Solo se sappiamo rivolgerci a Dio, pregarLo, noi possiamo scoprire il significato più profondo della nostra vita, e il cammino quotidiano viene illuminato dalla luce del Risorto”.
“Cari amici, la Chiesa, in Oriente e in Occidente, oggi festeggia san Marco evangelista” – ha ricordato infine Benedetto XVI – “sapiente annunciatore del Verbo e scrittore delle dottrine di Cristo – come in antico veniva definito. Egli è anche il Patrono della città di Venezia, dove, a Dio piacendo, mi recherò in visita pastorale il 7 e 8 maggio prossimo”.
Dopo la recita del Regina Coeli il Papa ha salutato i rappresentanti dell’Associazione ‘Meter’, promotrice della Giornata nazionale per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, ed ha detto: “Li incoraggio a proseguire la loro opera di prevenzione e di sensibilizzazione delle coscienze al fianco delle varie agenzie educative: penso in particolare alle parrocchie, agli oratori e alle altre realtà ecclesiali che si dedicano con generosità alla formazione delle nuove generazioni”.
ANG/ VIS 20110427 (370)
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