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lunedì 3 gennaio 2011

NECESSARIO IMPEGNO DI TUTTI PER COSTRUIRE LA PACE

CITTA' DEL VATICANO, 1 GEN. 2011 (VIS). Alle ore 10:00 di questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Celebrazione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio.

Nell’omelia il Papa ha affermato che la Chiesa chiede oggi al Signore “di benedire il nuovo anno appena iniziato, nella consapevolezza che, dinanzi ai tragici eventi che segnano la storia, dinanzi alle logiche di guerra che purtroppo non sono ancora del tutto superate, solo Dio può toccare l’animo umano nel profondo e assicurare speranza e pace all’umanità”.

“È ormai consolidata tradizione infatti,” – ha proseguito il Pontefice – “che il primo giorno dell’anno la Chiesa, sparsa in tutto il mondo, elevi una corale preghiera per invocare la pace. È bene iniziare un nuovo tratto di cammino ponendosi con decisione sulla via della pace. Oggi, vogliamo raccogliere il grido di tanti uomini, donne, bambini e anziani vittime della guerra, che è il volto più orrendo e violento della storia. Noi oggi preghiamo affinché la pace, che gli angeli hanno annunciato ai pastori la notte di Natale, possa giungere ovunque: ‘super terram pax in hominibus bonae voluntatis’ (Lc 2,14). Per questo, specialmente con la nostra preghiera, vogliamo aiutare ogni uomo e ogni popolo, in particolare quanti hanno responsabilità di governo, a camminare in modo sempre più deciso sulla via della pace”.

“Il titolo di ‘Madre di Dio’, che oggi la liturgia pone in risalto, sottolinea la missione unica della Vergine Santa nella storia della salvezza: missione che sta alla base del culto e della devozione che il popolo cristiano le riserva. Maria infatti non ha ricevuto il dono di Dio solo per se stessa, ma per recarlo nel mondo: nella sua verginità feconda, Dio ha donato agli uomini i beni della salvezza eterna. (...) È nel nome di Maria, madre di Dio e degli uomini, che dal 1° gennaio 1968 si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Pace”.

Nel ricordare il tema del Messaggio del 2011 per la Giornata Mondiale della Pace: “Libertà religiosa, via per la pace”, il Papa ha sottolineato che: “La pace è dono di Dio (...). La pace è anche un valore umano da realizzare sul piano sociale e politico, ma affonda le sue radici nel mistero di Cristo”.

"’Il mondo” – ha detto il Papa citando il Messaggio per la Pace – “ha bisogno di Dio. Ha bisogno di valori etici e spirituali, universali e condivisi, e la religione può offrire un contributo prezioso nella loro ricerca, per la costruzione di un ordine sociale e internazionale giusto e pacifico’. Ho sottolineato, pertanto, che ‘la libertà religiosa è elemento imprescindibile di uno Stato di diritto; non la si può negare senza intaccare nel contempo tutti i diritti e le libertà fondamentali, essendone sintesi e vertice’".

“L’umanità non può mostrarsi rassegnata alla forza negativa dell’egoismo e della violenza;” – ha aggiunto Benedetto XVI – “non deve fare l’abitudine a conflitti che provocano vittime e mettono a rischio il futuro dei popoli. Di fronte alle minacciose tensioni del momento, di fronte specialmente alle discriminazioni, ai soprusi e alle intolleranze religiose, che oggi colpiscono in modo particolare i cristiani, ancora una volta rivolgo il pressante invito a non cedere allo sconforto e alla rassegnazione”.

“Esorto tutti a pregare” – ha concluso il Pontefice – “affinché giungano a buon fine gli sforzi intrapresi da più parti per promuovere e costruire la pace nel mondo. Per questo difficile compito non bastano le parole, occorre l’impegno concreto e costante dei responsabili delle Nazioni, ma è necessario soprattutto che ogni persona sia animata dall’autentico spirito di pace, da implorare sempre nuovamente nella preghiera e da vivere nelle relazioni quotidiane, in ogni ambiente”.
HML/ VIS 20110103 (570)

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