CITTA' DEL VATICANO, 13 GIU. 2010 (VIS). Dopo l’Angelus, il Papa ha ricordato alle migliaia di fedeli presenti in Piazza San Pietro la proclamazione di due nuovi Beati, stamani in Slovenia il giovane martire Lojze Grozde e ieri in Spagna Manuel Lozano Garrido, laico e giornalista.
Del Beato Grozde, il Santo Padre ha ricordato la particolare devozione “all’Eucaristia, che alimentava la sua fede incrollabile, la sua capacità di sacrificio per la salvezza delle anime, il suo apostolato nell’Azione Cattolica per condurre gli altri giovani a Cristo”.
Rivolgendosi ai gruppi di lingua spagnola, Benedetto XVI ha detto che il Beato Manuel Lozano Garrido fu un “fedele laico che seppe irradiare con il suo esempio e i suoi scritti l’amore di Dio, anche con le sue sofferenze che lo obbligarono all’uso di una sedia a rotelle per quasi ventotto anni. Alla fine della vita perse anche la vista, ma continuò a conquistare cuori a Cristo con la sua serena allegria e la sua fede incrollabile. I giornalisti potranno trovare in lui una testimonianza eloquente del bene che si può fare quando la penna riflette la grandezza dell’anima e si pone al servizio della verità e delle nobili cause”.
Del Beato Grozde, il Santo Padre ha ricordato la particolare devozione “all’Eucaristia, che alimentava la sua fede incrollabile, la sua capacità di sacrificio per la salvezza delle anime, il suo apostolato nell’Azione Cattolica per condurre gli altri giovani a Cristo”.
Rivolgendosi ai gruppi di lingua spagnola, Benedetto XVI ha detto che il Beato Manuel Lozano Garrido fu un “fedele laico che seppe irradiare con il suo esempio e i suoi scritti l’amore di Dio, anche con le sue sofferenze che lo obbligarono all’uso di una sedia a rotelle per quasi ventotto anni. Alla fine della vita perse anche la vista, ma continuò a conquistare cuori a Cristo con la sua serena allegria e la sua fede incrollabile. I giornalisti potranno trovare in lui una testimonianza eloquente del bene che si può fare quando la penna riflette la grandezza dell’anima e si pone al servizio della verità e delle nobili cause”.
ANG/ VIS 20100614 (210)
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