CITTA' DEL VATICANO, 24 MAR. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha indirizzato un Messaggio al Cardinale Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il Dicastero che ha organizzato il X Forum Internazionale dei Giovani, tenutosi in questi giorni a Rocca di Papa (Italia), al quale hanno partecipato Delegati di Conferenze Episcopali e Rappresentanti di Movimenti, Associazioni e Comunità internazionali.
"'Imparare ad amare': questo tema è centrale nella fede e nella vita cristiana" - sottolinea il Papa - "Il punto di partenza di ogni riflessione sull'amore è il mistero stesso di Dio, poiché il cuore della rivelazione cristiana è questo 'Deus caritas est'. Cristo, nella sua Passione, nel Suo dono totale, ci ha rivelato il volto di Dio che è Amore".
"Per il fatto stesso che Dio è amore e l'uomo è sua immagine, comprendiamo l'identità profonda della persona, la sua vocazione all'amore. L'uomo è fatto per amare; la sua vita è pienamente realizzata solo se è vissuta nell'amore".
"La vocazione all'amore prende forme differenti a seconda degli stati di vita" - spiega il Pontefice - "In quest'Anno Sacerdotale, mi piace ricordare le parole del Santo Curato d'Ars: 'Il Sacerdozio è l'amore del cuore di Gesù'. (...) Le persone consacrate nel celibato sono anche un segno eloquente dell'amore di Dio per il mondo e della vocazione ad amare Dio sopra ogni cosa".
"Vorrei inoltre esortare i giovani delegati a scoprire la grandezza e la bellezza del Matrimonio" - scrive ancora il Pontefice - "Mediante il Sacramento del Matrimonio, gli sposi sono uniti da Dio e con la loro relazione manifestano l'amore di Cristo, che ha dato la sua vita per la salvezza del mondo. In un contesto culturale in cui molte persone considerano il Matrimonio come un contratto a tempo che si può infrangere, è di vitale importanza comprendere che il vero amore è fedele, dono di sé definitivo. Poiché Cristo consacra l'amore degli sposi cristiani e si impegna con loro, questa fedeltà non solo è possibile, ma è la via per entrare in una carità sempre più grande".
Infine Benedetto XVI auspica che il Forum sia "uno stimolo per tutti i giovani delegati a farsi testimoni presso i loro coetanei di ciò che hanno visto e ascoltato. Si tratta di una vera e propria responsabilità, per la quale la Chiesa conta su di loro. Essi hanno un ruolo importante da svolgere nell'evangelizzazione dei giovani dei loro Paesi, affinché rispondano con gioia e fedeltà al comandamento di Cristo: 'che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi'".
MESS/FORUM INTERNAZIONALE GIOVANI/RYLKO VIS 20100324 (430)
"'Imparare ad amare': questo tema è centrale nella fede e nella vita cristiana" - sottolinea il Papa - "Il punto di partenza di ogni riflessione sull'amore è il mistero stesso di Dio, poiché il cuore della rivelazione cristiana è questo 'Deus caritas est'. Cristo, nella sua Passione, nel Suo dono totale, ci ha rivelato il volto di Dio che è Amore".
"Per il fatto stesso che Dio è amore e l'uomo è sua immagine, comprendiamo l'identità profonda della persona, la sua vocazione all'amore. L'uomo è fatto per amare; la sua vita è pienamente realizzata solo se è vissuta nell'amore".
"La vocazione all'amore prende forme differenti a seconda degli stati di vita" - spiega il Pontefice - "In quest'Anno Sacerdotale, mi piace ricordare le parole del Santo Curato d'Ars: 'Il Sacerdozio è l'amore del cuore di Gesù'. (...) Le persone consacrate nel celibato sono anche un segno eloquente dell'amore di Dio per il mondo e della vocazione ad amare Dio sopra ogni cosa".
"Vorrei inoltre esortare i giovani delegati a scoprire la grandezza e la bellezza del Matrimonio" - scrive ancora il Pontefice - "Mediante il Sacramento del Matrimonio, gli sposi sono uniti da Dio e con la loro relazione manifestano l'amore di Cristo, che ha dato la sua vita per la salvezza del mondo. In un contesto culturale in cui molte persone considerano il Matrimonio come un contratto a tempo che si può infrangere, è di vitale importanza comprendere che il vero amore è fedele, dono di sé definitivo. Poiché Cristo consacra l'amore degli sposi cristiani e si impegna con loro, questa fedeltà non solo è possibile, ma è la via per entrare in una carità sempre più grande".
Infine Benedetto XVI auspica che il Forum sia "uno stimolo per tutti i giovani delegati a farsi testimoni presso i loro coetanei di ciò che hanno visto e ascoltato. Si tratta di una vera e propria responsabilità, per la quale la Chiesa conta su di loro. Essi hanno un ruolo importante da svolgere nell'evangelizzazione dei giovani dei loro Paesi, affinché rispondano con gioia e fedeltà al comandamento di Cristo: 'che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi'".
MESS/FORUM INTERNAZIONALE GIOVANI/RYLKO VIS 20100324 (430)
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