CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2009 (VIS). "La fede cristiana, profondamente radicata negli uomini e nelle donne" del Medio Evo, ha detto questa mattina il Papa nel corso della catechesi per l'Udienza Generale del Mercoledì, "non diede origine soltanto a capolavori della letteratura teologica. Essa ispirò anche una delle creazioni artistiche più elevate della civiltà universale: le cattedrali, vera gloria del Medioevo cristiano".
"Vari fattori contribuirono a questa rinascita dell'architettura religiosa" - ha spiegato il Santo Padre agli ottomila fedeli che lo ascoltavano nell'Aula Paolo VI. "Anzitutto, condizioni storiche più favorevoli (...). Fu però principalmente grazie all'ardore e allo zelo spirituale del monachesimo in piena espansione che vennero innalzate chiese abbaziali, dove la liturgia poteva essere celebrata con dignità e solennità, e i fedeli potevano sostare in preghiera, attratti dalla venerazione delle reliquie dei santi, mèta di incessanti pellegrinaggi".
"Nacquero così le chiese e le cattedrali romaniche caratterizzate dallo sviluppo longitudinale, in lunghezza, delle navate per accogliere numerosi fedeli; (...) Una novità è rappresentata dall'introduzione delle sculture. Essendo le chiese romaniche il luogo della preghiera monastica e del culto dei fedeli, gli scultori, più che preoccuparsi della perfezione tecnica, curarono soprattutto la finalità educativa. (...) Il tema ricorrente era la rappresentazione di Cristo come giudice universale, circondato dai personaggi dell'Apocalisse. Sono in genere i portali delle chiese romaniche a offrire questa raffigurazione, per sottolineare che Cristo è la Porta che conduce al Cielo".
"Nel secoli XII e XIII" - ha spiegato ancora Papa Benedetto XVI - "si diffuse un altro tipo di architettura nella costruzione degli edifici sacri, quella gotica, con due caratteristiche nuove (...), lo slancio verticale e la luminosità" che "mostravano una sintesi di fede e di arte armoniosamente espressa attraverso il linguaggio universale e affascinante della bellezza. (...) La cattedrale gotica intendeva tradurre così, nelle sue linee architettoniche, l'anelito delle anime verso Dio. (...) Dalle vetrate dipinte una cascata di luce si riversava sui fedeli per narrare loro la storia della salvezza".
"La scultura gotica" - ha detto ancora il Papa - "ha fatto delle cattedrali una 'Bibbia di pietra', rappresentando gli episodi del Vangelo e illustrando i contenuti dell'anno liturgico, dalla Natività alla Glorificazione del Signore. (...) Né mancavano i personaggi dell'Antico Testamento, la cui storia divenne in tal modo familiare ai fedeli che frequentavano le cattedrali".
"I capolavori artistici nati in Europa nei secoli passati sono incomprensibili se non si tiene conto dell'anima religiosa che li ha ispirati. (...) Quando la fede, in modo particolare celebrata nella liturgia, incontra l'arte, si crea una sintonia profonda, perché entrambe possono e vogliono parlare di Dio, rendendo visibile l'Invisibile", ha detto Papa Benedetto anticipando che nell'incontro con gli artisti di sabato 21 novembre, intende rinnovare "quella proposta di amicizia tra la spiritualità cristiana e l'arte, auspicata dai miei venerati Predecessori, in particolare dai Servi di Dio Paolo VI e Giovanni Paolo II".
"La forza dello stile romanico e lo splendore delle cattedrali gotiche ci rammentano che la 'via pulchritudinis', la via della bellezza, è un percorso privilegiato e affascinante per avvicinarsi al Mistero di Dio".
"Cari fratelli e sorelle" - ha concluso il Pontefice - "ci aiuti il Signore a riscoprire la via della bellezza come uno degli itinerari, forse il più attraente ed affascinante, per giungere ad incontrare ed amare Dio".
AG/CATTEDRALI/... VIS 20091118 (550)
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