CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2009 (VIS). Alle 18:00 Benedetto XVI ha presieduto la celebrazione dei Vespri con vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose, seminaristi e membri di movimenti laicali, nella Cattedrale dei Santi Vito, Venceslao e Adalberto di Praga.
"Amare Cristo e i fratelli" - ha detto il Santo Padre - "deve essere la caratteristica di ogni battezzato e di ogni comunità. (...) Cari fratelli e sorelle, imitate il divin Maestro che 'non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti'. (...) Alimentate l'amore di Cristo con la preghiera e l'ascolto della sua parola; nutritevi di Lui nell'Eucaristia, e siate, con la sua grazia, artefici di unità e di pace in ogni ambiente".
"Le vostre comunità cristiane, dopo il lungo inverno della dittatura comunista" - ha ricordato il Pontefice - "20 anni fa hanno ripreso ad esprimersi liberamente. (...) Voi avvertite però che anche oggi non è facile vivere e testimoniare il Vangelo. La società reca ancora le ferite causate dall'ideologia atea ed è spesso affascinata dalla moderna mentalità del consumismo edonista, con una pericolosa crisi di valori umani e religiosi e la deriva di un dilagante relativismo etico e culturale. In questo contesto si rende urgente un rinnovato impegno da parte di tutte le componenti ecclesiali per rafforzare i valori spirituali e morali nella vita della società odierna".
"La vostra attività pastorale" - ha proseguito il Papa - "abbracci con particolare zelo il campo dell'educazione delle nuove generazioni. Le scuole cattoliche promuovano il rispetto dell'uomo; si dedichi attenzione alla pastorale giovanile anche fuori dell'ambito scolastico, senza trascurare le altre categorie di fedeli. Cristo è per tutti! Auspico di cuore una sempre crescente intesa con le altre istituzioni sia pubbliche che private. La Chiesa - è sempre utile ripeterlo - non domanda privilegi, ma solo di poter operare liberamente al servizio di tutti e con spirito evangelico".
"Tocca, in primo luogo, a voi, cari Vescovi e sacerdoti, lavorare instancabilmente per il bene di quanti sono affidati alle vostre cure" - ha esortato il Santo Padre - "Care persone consacrate, con la professione dei consigli evangelici voi richiamate il primato che Dio deve avere nella vita di ogni essere umano, e, vivendo in fraternità, testimoniate quanto arricchente sia la pratica del comandamento dell'amore".
"E voi, cari giovani, che siete nei Seminari o nelle Case di formazione, preoccupatevi di acquisire una solida preparazione culturale, spirituale e pastorale. In questo Anno Sacerdotale, che ho indetto per commemorare il 150° anniversario della morte del Santo Curato d'Ars, vi sia di esempio la figura di questo Pastore totalmente dedicato a Dio e alle anime, pienamente consapevole che proprio il suo ministero, animato dalla preghiera, era il suo cammino di santificazione".
Al termine della Celebrazione dei Vespri, il Santo Padre ha raggiunto la Nunziatura Apostolica per la cena in privato e il pernottamento.
PV-REP.CECA/VESPRI/PRAGA VIS 20090927 (480)
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