CITTA' DEL VATICANO, 19 MAR. 2009 (VIS). Alle 9:00 di questa mattina, Solennità di San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria, Patrono della Chiesa Universale e onomastico del Santo Padre, Benedetto XVI ha incontrato nella sede della Nunziatura Apostolica i Rappresentanti della comunità musulmana del Camerun.
Nel suo discorso il Papa ha affermato: "Il Camerun è la Patria di migliaia di cristiani e di musulmani, che spesso vivono, lavorano e praticano la loro fede nello stesso ambiente".
"Amici, io credo che oggi" - ha proseguito il Pontefice - "un compito particolarmente urgente della religione è di rendere manifesto il vasto potenziale della ragione umana, che è essa stessa un dono di Dio ed è elevata mediante la rivelazione e la fede. Credere in Dio, lungi dal pregiudicare la nostra capacità di comprendere noi stessi e il mondo, la dilata".
"Anche se non si può mai direttamente comprendere la sua gloria infinita in questa vita dalla nostra mente finita, possiamo tuttavia raccoglierne barlumi nella bellezza che ci circonda. Se gli uomini e le donne consentono all'ordine magnifico del mondo e allo splendore della dignità umana di illuminare la loro mente, essi possono scoprire che ciò che è 'ragionevole' va ben oltre ciò che la matematica può calcolare, la logica può dedurre e gli esperimenti scientifici possono dimostrare; il 'ragionevole' include anche la bontà e l'intrinseca attrattiva di un vivere onesto e secondo l'etica, manifestato a noi mediante lo stesso linguaggio della creazione".
"Questa visione ci induce a cercare tutto ciò che è retto e giusto, ad uscire dall'ambito ristretto del nostro interesse egoistico e ad agire per il bene degli altri. In questo modo una religione genuina allarga l'orizzonte della comprensione umana e sta alla base di ogni autentica cultura umana. Essa rifiuta tutte le forme di violenza e di totalitarismo: non solo per principi di fede, ma anche in base alla retta ragione. In realtà, religione e ragione si sostengono a vicenda, dal momento che la religione è purificata e strutturata dalla ragione e il pieno potenziale della ragione viene liberato mediante la rivelazione e la fede".
"Per questo vi incoraggio, cari amici musulmani" - ha concluso il Pontefice - "a penetrare la società con i valori che emergono da questa prospettiva ed accrescono la cultura umana, così come insieme lavoriamo per edificare una civiltà dell'amore. Che l'entusiastica collaborazione tra musulmani, cattolici ed altri cristiani in Camerun sia per le altre nazioni africane un faro luminoso sul potenziale enorme di un impegno interreligioso per la pace, la giustizia e il bene comune!".
PV-CAMERUN/INCONTRO MUSULMANI/YAOUNDE VIS 20090319 (430)
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