CITTA' DEL VATICANO, 8 NOV. 2007 (VIS). Questa mattina si è tenuta la XII Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie - il cui Consiglio di Coordinamento è presieduto dall'Arcivescovo Gianfranco Ravasi - nel corso della quale è stato consegnato il Premio delle Pontificie Accademie al Dottor Antongiulio Granelli, per la tesi di Dottorato dal titolo: "Il Cimitero di Panfilo sulla via Salaria vetus a Roma"
In questa occasione il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato un Messaggio all'Arcivescovo Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, nel quale il Papa scrive: "La celebrazione di questa Seduta pubblica rinnova di anno in anno una specifica occasione di incontro e di collaborazione tra le Pontificie Accademie, riunite nel loro Consiglio di Coordinamento, per armonizzare le diverse iniziative, tutte finalizzate ad un preciso obiettivo: promuovere, sia nella Chiesa che nel mondo profano, una cultura degna dell'esistenza umana, fecondata dalla fede, capace di proporre la bellezza della vita cristiana e di rispondere adeguatamente alle sempre più numerose sfide dell'odierno contesto culturale e religioso".
Riferendosi al tema dell'incontro di questa mattina "Testimoni del suo amore (Sacramentum caritatis, 85). L'amore di Dio manifestato dai Martiri e dalle opere della Chiesa", il Santo Padre scrive: "Mi compiaccio vivamente per la scelta di questa tematica, a me particolarmente cara (...). In essa ho voluto sottolineare ancora una volta il fondamentale nesso tra la celebrazione dei divini Misteri e la testimonianza della vita, tra l'esperienza di incontro col Mistero di Dio, fonte di stupore e di gioia interiore, ed il dinamismo di un rinnovato impegno che ci porta ad essere, appunto 'testimoni del suo amore'".
"E' più che mai necessario riproporre l'esempio dei Martiri cristiani, sia dell'antichità sia dei nostri giorni, nella cui vita e nella cui testimonianza, spinta fino all'effusione del sangue, si manifesta in modo supremo l'amore di Dio".
"Meritevoli di speciale menzione" - conclude il Pontefice - "sono poi tutte le opere di carità fiorite nel corso dei secoli ad opera di fedeli generosi. Spinti dal fuoco interiore dell'amore di Cristo, moltissimi credenti, pastori o fedeli, si sono adoperati, in questi venti secoli di storia cristiana, a creare e promuovere iniziative di carità e istituzioni benefiche, per andare incontro ai bisogni dei più poveri e manifestare così concretamente lo stretto, indissolubile legame tra amore di Dio e amore del prossimo".
MESS/ACCADEMIE PONTIFICIE/RAVASI VIS 20071108 (390)
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