CITTA' DEL VATICANO, 12 LUG. 2008 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 82a Giornata Missionaria Mondiale, che quest'anno si celebra domenica 19 ottobre sul tema: "Servi e apostoli di Cristo Gesù".
Nel Messaggio, datato 11 maggio, Solennità di Pentecoste, il Papa invita "a riflettere sull'urgenza che permane di annunciare il Vangelo anche in questo nostro tempo. (...) È l'Anno Paolino, che ci offre l'opportunità di familiarizzare con questo insigne Apostolo, (...) per propagare fino agli estremi confini del mondo l'annuncio del Vangelo, potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede (Rm 1,16)".
"L'umanità soffre ed attende la vera libertà, attende un mondo diverso, migliore; attende la 'redenzione'" - sottolinea Benedetto XVI e ricorda che: "Il panorama internazionale (...) offre alla nostra attenzione alcune forti preoccupazioni per quanto concerne il futuro stesso dell'uomo. La violenza, in non pochi casi, segna le relazioni tra gli individui e i popoli; la povertà opprime milioni di abitanti; le discriminazioni e talora persino le persecuzioni per motivi razziali, culturali e religiosi, spingono tante persone a fuggire dai loro Paesi per cercare altrove rifugio e protezione (...). Esiste inoltre una costante minaccia per quanto riguarda il rapporto uomo-ambiente dovuto all'uso indiscriminato delle risorse, con ripercussioni sulla stessa salute fisica e mentale dell'essere umano. Il futuro dell'uomo è poi posto a rischio dagli attentati alla sua vita, attentati che assumono varie forme e modalità".
"C'è speranza per il futuro, o meglio, c'è un futuro per l'umanità?" - si chiede il Pontefice - "La risposta a questi interrogativi viene a noi credenti dal Vangelo. È Cristo il nostro futuro (...). San Paolo aveva ben compreso che solo in Cristo l'umanità può trovare redenzione e speranza. (...) L'amore di Cristo lo portò a percorrere le strade dell'Impero Romano come araldo, apostolo, banditore, maestro del Vangelo, del quale si proclamava 'ambasciatore in catene' (Ef 6,20)".
"Solo da questa fonte" - Gesù Cristo - "si possono attingere l'attenzione, la tenerezza, la compassione, l'accoglienza, la disponibilità, l'interessamento ai problemi della gente, e quelle altre virtù necessarie ai messaggeri del Vangelo per lasciare tutto e dedicarsi completamente e incondizionatamente a spargere nel mondo il profumo della carità di Cristo".
"E' importante ribadire che, pur in presenza di crescenti difficoltà" - la scarsità del clero e la mancanza di vocazioni - "il mandato di Cristo di evangelizzare tutte le genti resta una priorità".
"Cari fratelli e sorelle, (...), seguendo l'invito di Gesù, gettiamo senza paura le reti, fiduciosi nel suo costante aiuto. (...) Il Vescovo (...) come l'apostolo Paolo, è chiamato a protendersi verso i lontani che non conoscono ancora Cristo, o non ne hanno ancora sperimentato l'amore liberante; suo impegno è rendere missionaria tutta la comunità diocesana, contribuendo volentieri, secondo le possibilità, ad inviare presbiteri e laici ad altre Chiese per il servizio di evangelizzazione".
"Voi, cari presbiteri, primi collaboratori dei Vescovi, siate generosi pastori ed entusiasti evangelizzatori! (...) Confido che non venga meno questa tensione missionaria nelle Chiese locali, nonostante la scarsità di clero che affligge non poche di esse".
"E voi, cari religiosi e religiose, segnati per vocazione da una forte connotazione missionaria, portate l'annuncio del Vangelo a tutti, specialmente ai lontani, mediante una testimonianza coerente di Cristo e una radicale sequela del suo Vangelo".
"Alla diffusione del Vangelo siete chiamati a prendere parte, in maniera sempre più rilevante tutti voi, cari fedeli laici, che operate nei diversi ambiti della società".
"Non posso non rilevare con vivo apprezzamento il contributo delle Pontificie Opere Missionarie" - conclude il Pontefice - "all'azione evangelizzatrice della Chiesa. (...) La colletta, che nella Giornata Missionaria Mondiale viene fatta in tutte le parrocchie, sia segno di comunione e di sollecitudine vicendevole tra le Chiese. Si intensifichi, infine, sempre più nel popolo cristiano la preghiera, indispensabile mezzo spirituale per diffondere fra tutti popoli la luce di Cristo, 'luce per antonomasia' che illumina 'le tenebre della storia' (Spe salvi, 49)".
MESS/GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE/... VIS 20080714 (650)
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