CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2008 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione di due iniziative in occasione del 50° anniversario della morte del Servo di Dio Pio XII: un Convegno sul Magistero di Papa Pio XII (Pontificie Università Gregoriana e Lateranense, 6-8 novembre 2008); una mostra fotografica "Pio XII: l'uomo e il pontificato" (Vaticano, Braccio di Carlo Magno, 21 ottobre 2008-6 gennaio 2009).
Alla Conferenza Stampa sono interventi il Vescovo Salvatore Fisichella, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense; Padre Gianfranco Ghirlanda, S.I., Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana; Monsignor Walter Brandmüller, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche; il Dottor Giovanni Maria Vian, Direttore de "L'Osservatore Romano" e il Dottor Giovanni Morello, Presidente della Fondazione per i Beni e le Attività Artistiche della Chiesa.
Ricordando gli anni di Pontificato di Pio XII (1939-1958), il Vescovo Fisichella ha sottolineato la "peculiare statura anzitutto spirituale, poi intellettuale e da ultimo diplomatica" del Servo di Dio.
"Nella vita di Pio XII" - ha proseguito il Vescovo Fisichella - "vengono a confluire diverse situazioni storiche di carattere rilevante. Si pensi alle due guerre mondiali, al genocidio degli Ebrei, all'occupazione comunista di diverse nazioni cristiane, alla 'guerra fredda', alle nuove conquiste delle scienze, alle innovazioni di alcune scuole teologiche".
"Molti aspetti sono già stati studiati e la letteratura è sotto gli occhi di tutti. Ciò che resta per molti versi ancora sconosciuto è l'influsso che Pio XII ha svolto sul Concilio Vaticano II. Il suo insegnamento profondo e lungimirante è verificabile nella sequenza delle 43 Encicliche che segnarono il suo Pontificato e i numerosissimi discorsi con i quali affrontò i temi più controversi all'epoca".
"In questo magistero sono facilmente riscontrabili alcuni tratti peculiari che si possono sintetizzare in tre punti: anzitutto, la promozione della dottrina. Memorabile rimane le definizione del dogma dell'Assunzione. (...) In secondo luogo, la difesa della dottrina e la rilevanza degli errori. (...) La 'Humani generis' (22 agosto 1950), da parte sua, affrontava tra l'altro il grave problema del relativismo teologico. (...) Si deve aggiungere, da ultimo, che Pio XII non mancò mai di far sentire in maniera chiara ed esplicita la sua voce in diverse circostanze, quando le esigenze lo richiedevano e quando vi era un esatta informazione sui fatti e si vedeva la loro conseguenza".
Padre Ghirlanda si è soffermato sul Congresso in programma dal 6 all'8 novembre 2008 presso la Pontificia Università Gregoriana e la Pontificia Università Lateranense. Pio XII infatti fu alunno dell'Università Gregoriana e del Pontificio Ateneo del Seminario Romano dell'Apollinare, di cui è erede l'Università Lateranense.
"Il Congresso" - ha precisato Padre Ghirlanda - "che avrà come relatori professori dell'una e dell'altra Università, si svilupperà in due giornate. Il mattino del primo giorno sarà dedicato a quattro conferenze introduttive sulla visione generale di Pio XII e il contesto culturale e storico in cui il grande Pontefice ha elaborato il suo magistero" mentre, il pomeriggio sarà dedicato a tempi particolari, quali: "lo sviluppo degli studi biblici, l'evangelizzazione, la libertà religiosa e i rapporti Chiesa-Stato, i mezzi di comunicazione sociale".
"Il mattino del secondo giorno verrà affrontato l'insegnamento di Pio XII nei campi dell'ecclesiologia, della liturgia e del ruolo del laicato. Il pomeriggio, invece, verrà esaminata la visione di Pio XII circa la relazione Chiesa-mondo, la mariologia, i temi riguardanti la medicina e la morale e, infine, questioni di diritto canonico".
"Un altro evento commemorativo" - ha spiegato il Monsignor Walter Brandmuller - "sarà la mostra fotografica 'Pio XII: l'uomo e il pontificato' finalizzata ad illustrare l'iter biografico di un grande, eccezionale Pontefice che è stato ammirato già dai suoi contemporanei. Si è cercato di ricostruire il percorso compiuto da Eugenio Pacelli, dalla giovinezza alla morte - attraverso le immagini (in molti casi inedite), ma anche documenti, oggetti personali, doni, e vesti -, quindi la sua formazione negli atenei pontifici romani; l'apprendistato alla Segreteria di Stato per la carriera diplomatica; la Sua missione in Germania (prima a Monaco di Baviera e poi a Berlino); il ritorno in Vaticano come Segretario di Stato e, infine, l'elezione al Soglio Pontificio".
"La mostra 'Pio XII: l'uomo, il pontificato' - ha ricordato il Dottor Morello - "si terrà nel Braccio di Carlo Magno, in Vaticano, dal 21 ottobre 2008 al 6 gennaio 2009. (...) Attraverso foto d'epoca, in gran parte fornite dal Servizio fotografico de L'Osservatore Romano, documenti e cimeli personali, concessi sia dalla Famiglia dei Principi Pacelli che dalla Famiglia Spirituale Opera, potremo seguire la vita e l'opera del grande Pontefice".
"Lo schema dell'esposizione parte dal momento della sua nascita, avvenuta il 2 marzo 1876, (...), per percorrere le tappe della sua attività giovanile e scolastica, fino alla ordinazione sacerdotale, avvenuta il 2 aprile 1899. La mostra segue quindi l'attività del giovane sacerdote, entrato ben presto al servizio della Santa Sede, fino alla sua consacrazione episcopale, avvenuta per mano di Benedetto XV, nella Cappella Sistina, il 13 maggio 1917, e quindi la sua attività di Nunzio, prima in Baviera, dal 1917 al 1924, e poi dal 1925 al 1929 a Berlino, in un periodo cruciale per la storia tedesca".
"La chiamata nel Collegio cardinalizio da parte di Pio XI, il 16 dicembre 1929, e la successiva nomina a Segretario di Stato fanno del giovane porporato il principale collaboratore di Papa Pio XI, come testimoniato dalle correzioni e annotazioni di Pacelli nella preparazione dei documenti più importanti, tra questi anche la famosa Enciclica 'Mit brennender Sorge'. Durante questo periodo il Cardinale Pacelli compì anche numerosi viaggi all'estero: fu il primo Segretario di Stato, dopo diversi secoli, a recarsi come Legato del Papa, in diversi Paesi". Il futuro Pio XII si recò in visita in Argentina, Brasile, Uruguay, Stati Uniti d'America e Francia.
"Infine l'esposizione segue i fatti del Pontificato di Pio XII, con particolare riferimento alle vicende degli anni bellici e dell'azione umanitaria svolta dalla Santa Sede a favore di singole persone e di intere popolazioni, come quella romana".
"L'esposizione oltre al suo carattere storico e documentario, di indubbio interesse" - ha detto il Dottor Morello - "presenta anche un sorprendente aspetto artistico. Non tutti, infatti, sono a conoscenza che il primo nucleo della Raccolta di Arte contemporanea presso i Musei Vaticani, ampliata poi durante il Pontificato di Paolo VI, risale appunto all'iniziativa di Pio XII". Per gentile concessione dei Musei Vaticani, vengono quindi esposte dieci opere di questo nucleo originario, comprendenti dipinti di Carrà, De Chirico, De Pisis, Morandi, Rouault, Sironi, Utrillo, ed altri, insieme ad alcuni dei bozzetti presentati al concorso per la Porta Santa di San Pietro, in occasione dell'Anno Santo 1950".
"L'aspetto artistico della mostra è accresciuto anche dalla presenza di preziosi 'Doni', offerti a Pio XII durante il suo pontificato, già conservati nella Biblioteca Apostolica Vaticana ed ora nei Musei Vaticani. Tra questi i visitatori potranno ammirare la "Pace" offerta dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi o il prezioso servizio da scrittoio, opera di Giovanni Valadier, offerto dall'Amministrazione capitolina nel 1956, o ancora il piccolo orologio da tavolo, donato al Pontefice dal primo Rappresentante personale del Presidente degli Stati Uniti, al momento della sua partenza. Preziose opere che si aggiungono ai paramenti e agli oggetti utilizzati da Pio XII, ed oggi conservati nel Tesoro Liturgico Pontificio".
OP/PIO XII/... VIS 20080617 (1210)
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