CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2008 (VIS). Al termine della visita all'Ospedale "Giannina Gaslini", il Papa ha raggiunto Piazza Matteotti a Genova per l'incontro con i giovani.
"Carissimi giovani, voi siate la giovinezza di Genova!" - ha esclamato il Papa all'inizio del suo discorso - "Sì, vi dico, siate sempre giovani! Ma vi ricordo che la giovinezza - quella vera - non è questione di anni, di vigore fisico, di forma smagliante, di efficienza. Sembra che la giovinezza debba essere sinonimo di gioia, ma non è così. Ci sono, purtroppo, dei giovani di anni, ma che sono vecchi dentro. (...) Essere giovani significa aver scoperto le cose che non passano col passare veloce degli anni. Se un giovane scopre i valori veri e grandi, allora non invecchia mai, anche se il corpo segue le sue leggi".
"Solamente chi è buono e generoso è veramente giovane" - ha sottolineato il Pontefice - "Vi auguro di essere giovani, non alla moda: le mode si bruciano in un baleno, in una rincorsa frenetica e stordita; la giovinezza invece - quella della bontà - resta sempre. Anzi, sarà perfetta e splendente in Cielo con Dio".
"Perché il sogno della perenne giovinezza? Mi sembra ci siano due elementi determinati: la gioventù ha ancora tutto il futuro davanti a sé. (...) E il futuro è pieno di promesse. Oggi però, per molti, anche pieno di minacce, soprattutto la minaccia di un grande vuoto. Perciò molti vogliono arrestare il tempo per paura di un futuro nel vuoto. (...) E' importante scegliere le vere promesse, che aprono al futuro -anche con rinunce. (...) E la prima scelta fondamentale deve essere Dio".
"E' la vita spirituale che vi invito a coltivare" - ha detto ancora il Papa ai giovani - "La vita dell'anima è incontro con Lui, Volto concreto di Dio; è preghiera silenziosa e perseverante, è vita sacramentale, è Vangelo meditato, è accompagnamento spirituale, è appartenenza cordiale alla Chiesa, alle vostre comunità ecclesiali".
"Ma come si può amare ciò che non si conosce?" - si è chiesto il Pontefice - "La conoscenza spinge all'amore e l'amore stimola la conoscenza. E' così anche con Cristo. Ecco la necessità di approfondire il mistero di Gesù, la verità del suo pensiero che risuona nel Vangelo e nel Magistero della Chiesa. Senza una formazione sostanziosa come sarà possibile dare ragione della fede ai vostri coetanei a volte pieni di domande circa la vita, se stessi, la fede cristiana, la Chiesa?".
"Andate carissimi giovani" - ha esortato il Pontefice - "negli ambienti di vita, nella vostre parrocchie, nei quartieri più difficili, nelle strade! Annunciate Cristo Signore, speranza del mondo. Quanto più l'uomo si allontana da Dio, la sua Sorgente, tanto più smarrisce se stesso, la convivenza umana diventa difficile, e la società si sfalda. State uniti tra voi, aiutatevi a vivere e a crescere nella fede e nella vita cristiana, per poter essere testimoni arditi del Signore".
"Ciascuno di voi, cari giovani, se resta unito a Cristo e alla Chiesa può compiere grandi cose. E' questo l'augurio che vi lascio come una consegna. Do un arrivederci a Sydney, a quanti di voi si sono iscritti a partecipare all'Incontro mondiale di luglio, e lo estendo a tutti, perché chiunque potrà seguire l'evento anche da qui".
PV-ITALIA/GIOVANI/GENOVA VIS 20080519 (540)
"Carissimi giovani, voi siate la giovinezza di Genova!" - ha esclamato il Papa all'inizio del suo discorso - "Sì, vi dico, siate sempre giovani! Ma vi ricordo che la giovinezza - quella vera - non è questione di anni, di vigore fisico, di forma smagliante, di efficienza. Sembra che la giovinezza debba essere sinonimo di gioia, ma non è così. Ci sono, purtroppo, dei giovani di anni, ma che sono vecchi dentro. (...) Essere giovani significa aver scoperto le cose che non passano col passare veloce degli anni. Se un giovane scopre i valori veri e grandi, allora non invecchia mai, anche se il corpo segue le sue leggi".
"Solamente chi è buono e generoso è veramente giovane" - ha sottolineato il Pontefice - "Vi auguro di essere giovani, non alla moda: le mode si bruciano in un baleno, in una rincorsa frenetica e stordita; la giovinezza invece - quella della bontà - resta sempre. Anzi, sarà perfetta e splendente in Cielo con Dio".
"Perché il sogno della perenne giovinezza? Mi sembra ci siano due elementi determinati: la gioventù ha ancora tutto il futuro davanti a sé. (...) E il futuro è pieno di promesse. Oggi però, per molti, anche pieno di minacce, soprattutto la minaccia di un grande vuoto. Perciò molti vogliono arrestare il tempo per paura di un futuro nel vuoto. (...) E' importante scegliere le vere promesse, che aprono al futuro -anche con rinunce. (...) E la prima scelta fondamentale deve essere Dio".
"E' la vita spirituale che vi invito a coltivare" - ha detto ancora il Papa ai giovani - "La vita dell'anima è incontro con Lui, Volto concreto di Dio; è preghiera silenziosa e perseverante, è vita sacramentale, è Vangelo meditato, è accompagnamento spirituale, è appartenenza cordiale alla Chiesa, alle vostre comunità ecclesiali".
"Ma come si può amare ciò che non si conosce?" - si è chiesto il Pontefice - "La conoscenza spinge all'amore e l'amore stimola la conoscenza. E' così anche con Cristo. Ecco la necessità di approfondire il mistero di Gesù, la verità del suo pensiero che risuona nel Vangelo e nel Magistero della Chiesa. Senza una formazione sostanziosa come sarà possibile dare ragione della fede ai vostri coetanei a volte pieni di domande circa la vita, se stessi, la fede cristiana, la Chiesa?".
"Andate carissimi giovani" - ha esortato il Pontefice - "negli ambienti di vita, nella vostre parrocchie, nei quartieri più difficili, nelle strade! Annunciate Cristo Signore, speranza del mondo. Quanto più l'uomo si allontana da Dio, la sua Sorgente, tanto più smarrisce se stesso, la convivenza umana diventa difficile, e la società si sfalda. State uniti tra voi, aiutatevi a vivere e a crescere nella fede e nella vita cristiana, per poter essere testimoni arditi del Signore".
"Ciascuno di voi, cari giovani, se resta unito a Cristo e alla Chiesa può compiere grandi cose. E' questo l'augurio che vi lascio come una consegna. Do un arrivederci a Sydney, a quanti di voi si sono iscritti a partecipare all'Incontro mondiale di luglio, e lo estendo a tutti, perché chiunque potrà seguire l'evento anche da qui".
PV-ITALIA/GIOVANI/GENOVA VIS 20080519 (540)
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