CITTA' DEL VATICANO, 24 MAR. 2008 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, Lunedì dell'Angelo, il Santo Padre Benedetto XVI nel Cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, dove trascorre un breve periodo di riposo, per guidare la recita del Regina Cæli con i fedeli e i pellegrini presenti, in collegamento audio-video con Piazza San Pietro.
"Nella solenne Veglia pasquale è tornato a risuonare, dopo i giorni della Quaresima, il canto dell'Alleluia" - ha detto il Papa nell'introdurre la preghiera mariana - "parola ebraica (...), che significa 'Lodate il Signore'. Nei giorni del tempo pasquale questo invito alla lode rimbalza di bocca in bocca, di cuore in cuore. Riecheggia a partire da un avvenimento assolutamente nuovo: la morte e risurrezione di Cristo".
"Questa esperienza" - ha esclamato il Pontefice - "ha inscritto una volta per sempre l'alleluia nel cuore della Chiesa! Da quella stessa esperienza deriva anche la preghiera che noi recitiamo quest'oggi e ogni giorno del tempo pasquale al posto dell'Angelus: l'antifona mariana Regina Caeli. Il testo è breve e ha la forma diretta di un annuncio: è come una nuova 'annunciazione' a Maria, fatta questa volta non da un angelo, ma dai cristiani che invitano la Madre a rallegrarsi perché il suo Figlio, da lei portato nel grembo, è risorto come aveva promesso".
"Cari fratelli e sorelle, lasciamo che l'alleluia pasquale si imprima profondamente anche in noi" - ha detto il Papa - "così che non sia soltanto una parola, ma l'espressione della nostra stessa vita: l'esistenza di persone che invitano tutti a lodare il Signore e lo fanno con il loro comportamento da 'risorti'".
Dopo il Regina Coeli, il Santo Padre ha ricordato che oggi si celebra l'annuale Giornata di preghiera e di digiuno per i missionari martiri, per "ricordare e pregare per questi nostri fratelli e sorelle - vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici - caduti lungo il 2007, mentre svolgevano il loro servizio missionario" ed ha sottolineato che "è un dovere di gratitudine per tutta la Chiesa e uno stimolo per ciascuno di noi a testimoniare in modo sempre più coraggioso la nostra fede e la nostra speranza in Colui che sulla Croce ha vinto per sempre il potere dell'odio e della violenza con l'onnipotenza del suo amore".
"Ricorre oggi anche la Giornata Mondiale per la Lotta contro la Tubercolosi. Sono particolarmente vicino ai malati e alle loro famiglie e auspico che cresca l'impegno a livello mondiale per debellare questo flagello".
ANG/ALLELUIA/MISSIONARI:TUBERCOLOSI VIS 20080326 (410)
"Nella solenne Veglia pasquale è tornato a risuonare, dopo i giorni della Quaresima, il canto dell'Alleluia" - ha detto il Papa nell'introdurre la preghiera mariana - "parola ebraica (...), che significa 'Lodate il Signore'. Nei giorni del tempo pasquale questo invito alla lode rimbalza di bocca in bocca, di cuore in cuore. Riecheggia a partire da un avvenimento assolutamente nuovo: la morte e risurrezione di Cristo".
"Questa esperienza" - ha esclamato il Pontefice - "ha inscritto una volta per sempre l'alleluia nel cuore della Chiesa! Da quella stessa esperienza deriva anche la preghiera che noi recitiamo quest'oggi e ogni giorno del tempo pasquale al posto dell'Angelus: l'antifona mariana Regina Caeli. Il testo è breve e ha la forma diretta di un annuncio: è come una nuova 'annunciazione' a Maria, fatta questa volta non da un angelo, ma dai cristiani che invitano la Madre a rallegrarsi perché il suo Figlio, da lei portato nel grembo, è risorto come aveva promesso".
"Cari fratelli e sorelle, lasciamo che l'alleluia pasquale si imprima profondamente anche in noi" - ha detto il Papa - "così che non sia soltanto una parola, ma l'espressione della nostra stessa vita: l'esistenza di persone che invitano tutti a lodare il Signore e lo fanno con il loro comportamento da 'risorti'".
Dopo il Regina Coeli, il Santo Padre ha ricordato che oggi si celebra l'annuale Giornata di preghiera e di digiuno per i missionari martiri, per "ricordare e pregare per questi nostri fratelli e sorelle - vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici - caduti lungo il 2007, mentre svolgevano il loro servizio missionario" ed ha sottolineato che "è un dovere di gratitudine per tutta la Chiesa e uno stimolo per ciascuno di noi a testimoniare in modo sempre più coraggioso la nostra fede e la nostra speranza in Colui che sulla Croce ha vinto per sempre il potere dell'odio e della violenza con l'onnipotenza del suo amore".
"Ricorre oggi anche la Giornata Mondiale per la Lotta contro la Tubercolosi. Sono particolarmente vicino ai malati e alle loro famiglie e auspico che cresca l'impegno a livello mondiale per debellare questo flagello".
ANG/ALLELUIA/MISSIONARI:TUBERCOLOSI VIS 20080326 (410)
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