CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2008 (VIS). Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, è rientrato ieri sera in Vaticano da un viaggio di sei giorni a Cuba, nel decimo anniversario della visita di Giovanni Paolo II (21-26 gennaio 1998). In occasione di questo importante anniversario, Papa Benedetto XVI ha indirizzato un Messaggio all'Episcopato cubano.
Il 25 febbraio scorso, il Cardinale Segretario di Stato ha avuto un colloquio con il Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque, ed al termine dell'incontro ha precisato che il nuovo Presidente di Cuba, Signor Raúl Castro, il Consiglio di Stato Cubano e la Chiesa Cattolica si adopereranno congiuntamente per rispondere in tutti i modi possibili alle aspirazioni del popolo cubano, "tenendo conto delle difficoltà, soprattutto per via dell'embargo economico" che Cuba subisce da 45 anni. Il Cardinale Bertone, ribadendo che tale embargio "è ingiusto ed eticamente inaccettabile", ha ripetuto quanto già affermato da Papa Giovanni Paolo II, che da dieci anni ribadiva che l'embargo era "inaccettabile, dannoso per il popolo cubano e carente di etica". Esso è "un'oppressione per il popolo cubano" e non "un mezzo per aiutare il popolo cubano a conquistare la sua dignità ed indipendenza", è "una violazione della sua indipendenza".
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Porporato ha precisato di "non aver chiesto nessuna amnistia bensì gesti di riconciliazione" ed ha aggiunto che la Chiesa saluta "come gesti positivi la liberazione di prigionieri".
Il Segretario di Stato ha inoltre specificato di aver chiesto personalmente al governo degli Stati Uniti di facilitare il ricongiungimento dei cubani emigrati con i familiari che hanno abbandonato l'isola, sottolineando che sarebbe un gesto umanitario e che ci si sta adoperando per realizzare tale obiettivo.
L'incontro con il nuovo Presidente Raul Castro, nel pomeriggio di ieri, ha rappresentato il punto conclusivo della visita del Cardinale Bertone a Cuba.
.../VISITA CUBA:EMBARGO/BERTONE VIS 20080227 (300)
Il 25 febbraio scorso, il Cardinale Segretario di Stato ha avuto un colloquio con il Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque, ed al termine dell'incontro ha precisato che il nuovo Presidente di Cuba, Signor Raúl Castro, il Consiglio di Stato Cubano e la Chiesa Cattolica si adopereranno congiuntamente per rispondere in tutti i modi possibili alle aspirazioni del popolo cubano, "tenendo conto delle difficoltà, soprattutto per via dell'embargo economico" che Cuba subisce da 45 anni. Il Cardinale Bertone, ribadendo che tale embargio "è ingiusto ed eticamente inaccettabile", ha ripetuto quanto già affermato da Papa Giovanni Paolo II, che da dieci anni ribadiva che l'embargo era "inaccettabile, dannoso per il popolo cubano e carente di etica". Esso è "un'oppressione per il popolo cubano" e non "un mezzo per aiutare il popolo cubano a conquistare la sua dignità ed indipendenza", è "una violazione della sua indipendenza".
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Porporato ha precisato di "non aver chiesto nessuna amnistia bensì gesti di riconciliazione" ed ha aggiunto che la Chiesa saluta "come gesti positivi la liberazione di prigionieri".
Il Segretario di Stato ha inoltre specificato di aver chiesto personalmente al governo degli Stati Uniti di facilitare il ricongiungimento dei cubani emigrati con i familiari che hanno abbandonato l'isola, sottolineando che sarebbe un gesto umanitario e che ci si sta adoperando per realizzare tale obiettivo.
L'incontro con il nuovo Presidente Raul Castro, nel pomeriggio di ieri, ha rappresentato il punto conclusivo della visita del Cardinale Bertone a Cuba.
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