CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2007 (VIS). Alle 10:30 di questa mattina, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la concelebrazione eucaristica con i 23 nuovi Cardinali creati nel Concistoro di ieri e ha consegnato loro l'Anello cardinalizio, "segno di dignità, di sollecitudine pastorale e di più salda comunione con la Sede di Pietro".
"In Gesù crocifisso" - ha detto il Papa nell'omelia - "avviene la massima rivelazione di Dio possibile in questo mondo, perché Dio è amore, e la morte in croce di Gesù è il più grande atto d'amore di tutta la storia. Ebbene, sull'anello cardinalizio, che tra poco consegnerò ai nuovi membri del sacro Collegio, è raffigurata proprio la crocifissione. Questo, cari Fratelli neo-Cardinali, sarà sempre per voi un invito a ricordare di quale Re siete servitori, su quale trono Egli è stato innalzato e come è stato fedele fino alla fine per vincere il peccato e la morte con la forza della divina misericordia".
"La madre Chiesa, sposa di Cristo" - ha proseguito il Pontefice - "vi dona questa insegna come memoria del suo Sposo, che l'ha amata e ha consegnato se stesso per lei. Così, portando l'anello cardinalizio, voi siete costantemente richiamati a dare la vita per la Chiesa".
"La Chiesa è depositaria del mistero di Cristo (...). È il mistero di Cristo; è Cristo stesso, 'Logos' incarnato, morto e risorto, costituito Re dell'universo. Come non provare un empito di entusiasmo colmo di gratitudine per essere stati ammessi a contemplare lo splendore di questa rivelazione?" si è chiesto il Pontefice - "Come non sentire al tempo stesso la gioia e la responsabilità di servire questo Re, di testimoniare con la vita e con la parola la sua signoria? Questo è, in modo particolare, il nostro compito, venerati Fratelli Cardinali: annunciare al mondo la verità di Cristo, speranza per ogni uomo e per l'intera famiglia umana".
"Ed è per me motivo di consolazione" - ha ricordato il Pontefice - "poter contare sempre su di voi, sia collegialmente che singolarmente, per portare a compimento anch'io tale compito fondamentale del ministero petrino".
"Strettamente unito a questa missione è un aspetto che vorrei, in conclusione, toccare e affidare alla vostra preghiera: la pace tra tutti i discepoli di Cristo, come segno della pace che Gesù è venuto a instaurare nel mondo".
"La Chiesa" - ha affermato il Pontefice - "è quella porzione di umanità in cui si manifesta già la regalità di Cristo, che ha come manifestazione privilegiata la pace. È la nuova Gerusalemme, ancora imperfetta perché pellegrina nella storia, ma in grado di anticipare, in qualche modo, la Gerusalemme celeste".
"La preghiera per la pace e l'unità" - ha concluso il Santo Padre - "costituisca la vostra prima e principale missione, affinché la Chiesa sia 'salda e compatta', segno e strumento di unità per tutto il genere umano".
HML/CRISTO RE:ANELLO CARDINALIZIO/... VIS 20071126 (490)
"In Gesù crocifisso" - ha detto il Papa nell'omelia - "avviene la massima rivelazione di Dio possibile in questo mondo, perché Dio è amore, e la morte in croce di Gesù è il più grande atto d'amore di tutta la storia. Ebbene, sull'anello cardinalizio, che tra poco consegnerò ai nuovi membri del sacro Collegio, è raffigurata proprio la crocifissione. Questo, cari Fratelli neo-Cardinali, sarà sempre per voi un invito a ricordare di quale Re siete servitori, su quale trono Egli è stato innalzato e come è stato fedele fino alla fine per vincere il peccato e la morte con la forza della divina misericordia".
"La madre Chiesa, sposa di Cristo" - ha proseguito il Pontefice - "vi dona questa insegna come memoria del suo Sposo, che l'ha amata e ha consegnato se stesso per lei. Così, portando l'anello cardinalizio, voi siete costantemente richiamati a dare la vita per la Chiesa".
"La Chiesa è depositaria del mistero di Cristo (...). È il mistero di Cristo; è Cristo stesso, 'Logos' incarnato, morto e risorto, costituito Re dell'universo. Come non provare un empito di entusiasmo colmo di gratitudine per essere stati ammessi a contemplare lo splendore di questa rivelazione?" si è chiesto il Pontefice - "Come non sentire al tempo stesso la gioia e la responsabilità di servire questo Re, di testimoniare con la vita e con la parola la sua signoria? Questo è, in modo particolare, il nostro compito, venerati Fratelli Cardinali: annunciare al mondo la verità di Cristo, speranza per ogni uomo e per l'intera famiglia umana".
"Ed è per me motivo di consolazione" - ha ricordato il Pontefice - "poter contare sempre su di voi, sia collegialmente che singolarmente, per portare a compimento anch'io tale compito fondamentale del ministero petrino".
"Strettamente unito a questa missione è un aspetto che vorrei, in conclusione, toccare e affidare alla vostra preghiera: la pace tra tutti i discepoli di Cristo, come segno della pace che Gesù è venuto a instaurare nel mondo".
"La Chiesa" - ha affermato il Pontefice - "è quella porzione di umanità in cui si manifesta già la regalità di Cristo, che ha come manifestazione privilegiata la pace. È la nuova Gerusalemme, ancora imperfetta perché pellegrina nella storia, ma in grado di anticipare, in qualche modo, la Gerusalemme celeste".
"La preghiera per la pace e l'unità" - ha concluso il Santo Padre - "costituisca la vostra prima e principale missione, affinché la Chiesa sia 'salda e compatta', segno e strumento di unità per tutto il genere umano".
HML/CRISTO RE:ANELLO CARDINALIZIO/... VIS 20071126 (490)
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