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venerdì 13 aprile 2007

GESÙ DI NAZARETH: IL CAMMINO DEL PAPA VERSO GESÙ


CITTA' DEL VATICANO, 13 APR. 2007 (VIS). "Gesù di Nazareth", il volume di Benedetto XVI, sarà nelle librerie italiane lunedì 16 aprile, giorno dell'ottantesimo compleanno del Pontefice. In contemporanea usciranno anche l'edizione tedesca e quella polacca. Il volume di 448 pagine sarà tradotto in venti lingue.

  La Casa editrice Rizzoli che, per incarico della Libreria Editrice Vaticana, ha curato in tutto il mondo la vendita dei diritti dell'opera, ha reso pubblico questa mattina un Comunicato Stampa nel quale si legge che: "'Gesù di Nazaret' è la prima parte di un'opera in due volumi, e prende in esame la vita pubblica di Cristo dal Battesimo nel Giordano alla Trasfigurazione".

  "Il libro trasmette tutto il fascino dell'esperienza particolarissima del fine teologo chiamato a diventare Successore di Pietro. Da un lato, infatti, si tratta di un racconto pastorale che, 'attraverso uno straordinario commento ai Vangeli, offre un'introduzione ai principi del Cristianesimo (...). Dall'altro, il testo è un saggio che conserva la veste rigorosamente scientifica che contraddistingue gli scritti e i discorsi del Ratzinger teologo".

  "Le preoccupazioni pastorali e la eccezionale dottrina teologica del Papa concorrono a determinare l'assunto centrale dell'opera: la convinzione che per capire la figura di Gesù Cristo sia necessario partire dalla sua unione col Padre".

  "Il metodo storico-critico è indispensabile" - si legge ancora nel Comunicato - "per un'esegesi seria, e ha dischiuso una grande quantità di materiali e conoscenze che ci consentono di ricostruire la figura di Gesù con una profondità che pochi decenni fa non riuscivamo a immaginare. Ma solo la fede può far comprendere che Gesù è Dio; e se alla luce di questa convinzione si leggono i testi sacri con gli strumenti offerti dal metodo storico-critico, allora questi testi ci rivelano - in tutta la loro complessità ma anche con chiarezza - una via e una figura che sono degne di fede".

  "Per Ratzinger, fede e ricerca critica sono complementari, non antagoniste, e il Gesù dei Vangeli è il Gesù storico".

  In una Sinossi del volume intitolata "Il cammino del Papa verso Gesù", si legge che il libro "rispecchia la ricerca personale del 'volto del Signore' da parte di Joseph Ratzinger e non vuol essere un documento del Magistero".

  "Per Benedetto XVI, nel testo biblico si trovano tutti gli elementi per affermare che il personaggio storico Gesù Cristo è anche effettivamente il Figlio di Dio venuto sulla terra per salvare l'umanità".

  "Basandosi sul fatto dell'intima unità tra l'Antico e il Nuovo Testamento e avvalendosi dell'ermeneutica cristologica che vede in Gesù Cristo la chiave dell'intera Bibbia, Joseph Ratzinger presenta il Gesù dei Vangeli come il 'nuovo Mosè' che adempie le antiche attese di Israele. Questo nuovo e vero Mosè deve condurre il popolo di Dio alla libertà vera e definitiva. Lo fa con passi successivi che, tuttavia, lasciano sempre intravedere il piano di Dio nella sua interezza".

  "L'immersione di Gesù" - si legge ancora nella Sinossi - "nelle acque del Giordano è simbolo della sua morte e della sua discesa 'agli inferi - una realtà presente, però, in tutta la sua vita. Per salvare l'umanità (...), (Egli) deve vincere le tentazioni principali che minacciano, in forme diverse, gli uomini di tutti i tempi e, trasformandole in obbedienza, riaprire la strada verso Dio (cap. 2), verso la vera Terra promessa che è il 'regno di Dio'".

  "Il tema del 'regno di Dio' (cap. 3) che attraversa tutto l'annuncio di Gesù viene ulteriormente approfondito nella riflessine sul 'Discorso della montagna' (cap. 4)", in cui "le Beatitudini costituiscono i punti cardine della nuova Legge e, al contempo, sono un autoritratto di Gesù". Si dimostra così che "questa Legge non è soltanto - come nel caso di Mosè - il risultato di un colloquio 'faccia a faccia' con Dio, ma reca in sé la pienezza che proviene dall'intima unione di Gesù con il Padre".

  "Un elemento fondamentale" della vita dell'essere umano "è il parlare con Dio e l'ascoltare Dio. Per questo Benedetto XVI dedica un capitolo intero alla preghiera, spiegando il 'Padre nostro', che Gesù stesso ci ha insegnato".

  "Il contatto profondo degli uomini con Dio Padre mediante Gesù nello Spirito Santo li raccoglie nel 'noi' di una nuova famiglia che, mediante la scelta dei Dodici, rimanda alle origini di Israele. (...) Pur nella sua composizione quanto mai eterogenea, la nuova famiglia di Gesù, la Chiesa di tutti i tempi, trova in Lui il suo centro unificante e l'orientamento per vivere il carattere universale del suo Vangelo".

  "Per rendere più accessibile il contenuto del suo messaggio e farlo diventare, appunto, orientamento pratico, Gesù si serve della forma della parabola. Egli avvicina le realtà che intende comunicare - (...) - alla comprensione dell'ascoltatore attraverso il ponte della similitudine con le realtà a lui ben conosciute. Accanto a questo aspetto umano c'è però anche una spiegazione puramente teologica del senso delle parabole, che Joseph Ratzinger evidenza con un'analisi di rara profondità".

  "Anche il capitolo seguente tratta di similitudini usate da Gesù per spiegare il suo mistero: sono le grandi immagini giovannee. Prima di analizzarle, il Papa espone un riassunto molto interessante dei vari risultati della ricerca scientifica su chi era l'evangelista Giovanni" ed "apre al lettore nuovi orizzonti che rivelano Gesù in modo sempre più chiaro come il 'Verbo di Dio' fattosi uomo per la nostra salvezza, come il 'Figlio di Dio'".

  "Questa visione viene ulteriormente ampliata negli ultimi due capitoli. 'Il racconto della trasfigurazione di Gesù (...) spiega e approfondisce la confessione di Pietro e, al tempo stesso, la collega al mistero della morte e della risurrezione'. Ambedue gli eventi sono momenti decisivi per il Gesù terreno come anche per i suoi discepoli. Ora viene stabilito definitivamente qual è la vera missione del Messia di Dio e qual è il destino di chi vuole seguirlo. (...) Una profonda analisi dei titoli che, secondo i Vangeli, Gesù ha utilizzato per sé, conclude il libro del Pontefice".

  "Accanto all'uomo di fede, (...) accanto al coltissimo teologo, che spazia sui risultati delle analisi dottrinali antiche e recenti, emerge nel libro anche il pastore che riesce davvero a 'favorire nel lettore la crescita di un vivo rapporto' con Gesù Cristo (...). In questa prospettiva il Pontefice non teme di denunciare un mondo che, escludendo Dio e aggrappandosi solo alle realtà visibili e materiali, rischia di autodistruggersi nella ricerca egoistica di un benessere solo materiale diventando sordo per la vera chiamata dell'essere umano a divenire, nel Figlio, figlio di Dio e a raggiungere così la vera libertà nella 'Terra promessa' del 'Regno di Dio'".
BXVI-LIBRO/GESÙ DI NAZARETH/...                     VIS 070413 (1100)


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