CITTA' DEL VATICANO, 6 MAR. 2007 (VIS). Come ogni anno, nel tempo della Quaresima, il Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha inviato un Lettera "a tutti i Pastori della Chiesa universale, al fine di sovvenire concretamente alle necessità di quell'antica e sempre giovane porzione della Chiesa che vive in Terra Santa".
Il Cardinale ricorda che "La prima iniziativa riguardo alla 'Colletta pro Terra Sancta' risale a Papa Martino V, il quale stabilì nel 1421 le norme circa la raccolta delle offerte per tale scopo. Essa ebbe sempre un carattere pontificio; fu confermata da diversi Papi, che seguirono direttamente ed assistettero con la massima sollecitudine le comunità cristiane della Terra del Signore".
"La Congregazione per le Chiese Orientali" - scrive ancora il Porporato - "è erede di questa premura e si sente sempre solidale con i cristiani della Terra Santa e di tutta la regione mediorientale, ove la crisi politica ed economica non è ancora risolta e si registrano ogni giorno inaudite sofferenze. Essa ricorda, pertanto, l'universale e urgente bisogno di sostenere i fratelli e le sorelle di quella Terra in qualsiasi modo, e particolarmente invocando per essi la pace che viene dall'Alto".
"Il Santo Padre Benedetto XVI" - ricorda il Cardinale Daoud - "ha richiamato questo impegno durante la visita in Turchia", quando ha affermato: "'Domandiamo pace per Gerusalemme e il mondo intero (…). Da questo lembo della Penisola anatolica, ponte naturale tra continenti, invochiamo pace e riconciliazione anzitutto per coloro che abitano nella Terra che chiamiamo Santa, e che tale è ritenuta sia dai cristiani, che dagli ebrei e dai musulmani: è la Terra di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, destinata ad ospitare un popolo che diventasse benedizione per tutte le genti (Gn 12,1-3)'". Il Porporato ha inoltre sottolineato che: "È grave la responsabilità che incombe sulla Chiesa universale a riguardo della Chiesa Madre di Gerusalemme".
"A tutti i cattolici del mondo si fa dunque dovere di accompagnare con la preghiera e la solidarietà anche economica le comunità cristiane di quella Terra benedetta, che, tra mille difficoltà, offrono quotidianamente e in silenzio un'autentica testimonianza al Vangelo".
Il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali conclude la Lettera esprimendo profonda gratitudine, a nome del "Patriarcato latino, della Custodia, considerata 'perla delle missioni', dell'Ordine dei Frati Minori, delle Chiese Orientali Cattoliche e di tutti gli istituti e organismi operanti su quel territorio (...) per quanto le Chiese particolari del mondo intero continueranno a fare per l'avvenire".
"Ma il grazie più sentito viene dal Santo Padre" - soggiunge il Porporato - "il Quale lo accompagna con la preghiera e la benedizione per tutte le Chiese e per tutti i benefattori della Terra del Signore".
CEO/COLLETTA TERRA SANTA/DAOUD VIS 20070306 (460)
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