CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto nella Basilica Vaticana i partecipanti al pellegrinaggio promosso dall'OFTAL (Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes) e del MAC (Movimento Apostolico Ciechi).
Sia l'OFTAL, iniziata nel 1913 dal sacerdote Alessandro Rastelli, che il MAC, che ebbe origine nel 1928 ad opera dell'insegnate non vedente Maria Motta, "si presentano" - ha detto il Santo Padre - "come esperienza di condivisione fraterna, basata sul Vangelo e capace di mettere in grado le persone in difficoltà, in questo caso malate e non vedenti, di essere pienamente partecipi della vita della Comunità ecclesiale e costruttrici della civiltà dell'amore".
Papa Benedetto XVI ha ricordato che Don Alessandro Rastelli, "si recò a Lourdes dopo un incidente che lo costrinse per un mese in ospedale. L'esperienza dell'infermità lo rese particolarmente sensibile al messaggio della Vergine Immacolata, che lo chiamò a ritornare alla Grotta di Massabielle dapprima in compagnia di un solo malato - e ciò è molto significativo! - e quindi alla guida del primo pellegrinaggio diocesano con oltre 300 persone di cui 30 malati".
"Per Maria Motta, cieca dalla nascita, la limitazione visiva non fu un impedimento alla sua vocazione, anzi, lo Spirito fece di lei un'apostola dei non vedenti, e in seguito rese feconda la sua iniziativa ben oltre le sue stesse aspettative. Da quella 'rete' spirituale che lei aveva formato si sviluppò una vera e propria associazione, formata da gruppi diocesani presenti in ogni parte d'Italia, ed approvata dal Beato Giovanni XXIII col nome di Movimento Apostolico Ciechi".
"Voi, amici dell'OFTAL" - ha proseguito il Pontefice - "offrite l'esperienza del pellegrinaggio con i malati, segno forte di fede e di solidarietà tra persone che escono da se stesse e dal chiuso dei propri problemi per partire verso una meta comune, un luogo dello spirito: Lourdes, la Terra Santa, Loreto, Fatima, e altri Santuari".
"Voi, amici del MAC" - ha aggiunto il Papa - "a vostra volta siete portatori di un'esperienza tipica, che vi è propria: quella del camminare insieme, fianco a fianco, ciechi e vedenti. È una testimonianza di come l'amore cristiano permetta di superare l'handicap e di vivere positivamente la diversità, quale occasione di apertura all'altro, di attenzione ai suoi problemi, ma prima di tutto ai suoi doni, e di vicendevole servizio".
"La Chiesa" - ha concluso il Pontefice - "ha bisogno anche del vostro contributo per rispondere fedelmente e pienamente alla volontà del Signore. E altrettanto si può dire della società civile: l'umanità ha bisogno dei vostri doni, che sono profezia del Regno di Dio. Non vi spaventino i limiti e la povertà di risorse: Dio ama compiere le sue opere con mezzi poveri".
AC/.../MOVIMENTO CIECHI VIS 20070320 (460)
Nessun commento:
Posta un commento