CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:
"Si è appreso con amarezza che per venerdì, 10 novembre 2006, a Gerusalemme, è in programma una delle cosiddette 'manifestazioni dell'orgoglio omosessuale'".
"Mentre ribadisce quanto affermato dal Catechismo della Chiesa Cattolica circa le persone che presentano tendenze omosessuali profondamente radicate (CCC 2358), la Santa Sede esprime la sua viva disapprovazione per tale iniziativa perché essa costituisce un grave affronto ai sentimenti di milioni di credenti ebrei, musulmani e cristiani, i quali riconoscono il particolare carattere sacro della città di Gerusalemme e chiedono che la loro convinzione sia rispettata".
"Alla luce di tali elementi e considerando che in precedenti occasioni sono stati sistematicamente offesi i valori religiosi, la Santa Sede nutre la speranza che la questione possa venire sottoposta a doverosa riconsiderazione".
"Una Nota di uguale tenore è stata presentata dalla Nunziatura Apostolica in Israele a quel Ministero degli Affari Esteri".
Nella Nota si legge: "La Santa Sede ha ripetuto in numerose occasioni che il diritto alla libertà di espressione, ratificato dalla 'Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo', è soggetto a giusti limiti, in particolare quando l'esercizio di tale diritto offende i sentimenti religiosi dei credenti".
OP/MANIFESTAZIONE OMOSESSUALE/GERUSALEMME VIS 20061109 (210)
"Si è appreso con amarezza che per venerdì, 10 novembre 2006, a Gerusalemme, è in programma una delle cosiddette 'manifestazioni dell'orgoglio omosessuale'".
"Mentre ribadisce quanto affermato dal Catechismo della Chiesa Cattolica circa le persone che presentano tendenze omosessuali profondamente radicate (CCC 2358), la Santa Sede esprime la sua viva disapprovazione per tale iniziativa perché essa costituisce un grave affronto ai sentimenti di milioni di credenti ebrei, musulmani e cristiani, i quali riconoscono il particolare carattere sacro della città di Gerusalemme e chiedono che la loro convinzione sia rispettata".
"Alla luce di tali elementi e considerando che in precedenti occasioni sono stati sistematicamente offesi i valori religiosi, la Santa Sede nutre la speranza che la questione possa venire sottoposta a doverosa riconsiderazione".
"Una Nota di uguale tenore è stata presentata dalla Nunziatura Apostolica in Israele a quel Ministero degli Affari Esteri".
Nella Nota si legge: "La Santa Sede ha ripetuto in numerose occasioni che il diritto alla libertà di espressione, ratificato dalla 'Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo', è soggetto a giusti limiti, in particolare quando l'esercizio di tale diritto offende i sentimenti religiosi dei credenti".
OP/MANIFESTAZIONE OMOSESSUALE/GERUSALEMME VIS 20061109 (210)
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