CITTA' DEL VATICANO, 9 SET. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di oggi il Papa si è recato in autovettura alla Marienplatz ("Piazza di Maria"), al centro della quale si erge la "Mariensäule" (Colonna della Madonna), sormontata da una statua in bronzo dorato della Vergine Maria, Patrona della Baviera, eretta nel 1638 da Massimiliano I, a ringraziamento per la fine della occupazione svedese della Città durante la guerra dei Trent'anni.
Benedetto XVI ha ricordato che, nel medesimo luogo, quasi 30 anni fa, nel 1977, cominciò il suo servizio di Arcivescovo di München con una preghiera alla Madonna e cinque anni dopo, nel 1982, essendo stato chiamato dal Papa a Roma, prese congedo dalla sua Diocesi, "rivolgendo ancora una volta una preghiera alla Patrona Bavariae, per affidare alla sua protezione la 'mia' città e la mia Patria. Oggi mi torvo di nuovo qui - questa volta come Successore di San Pietro".
Ricordando che nell'essere nominato Arcivescovo di München und Freising divenne successore di San Corbiniano, il Papa ha rievocato la leggenda secondo la quale un orso aveva sbranato l'animale da sella del santo che era in viaggio per Roma. Corbiniano rimproverò l'orso della sua ferocia e per punizione caricò sulla schiena dell'animale il fardello portato prima dal cavallo.
"L'orso di San Corbiniano" - ha detto il Santo Padre - "a Roma, fu lasciato libero. Nel mio caso, il 'Padrone' ha deciso diversamente. Mi trovo, dunque, di nuovo ai piedi della Mariensäule per implorare l'intercessione e la benedizione della Madre di Dio, questa volta non solo per la città di Monaco e per la Baviera, ma per la Chiesa universale e per tutti gli uomini di buona volontà".
Dopo l'esecuzione del Canto mariano popolare Ave Maria zart (Ave dolce Maria), il Papa ha rivolto un'invocazione alla Vergine: "I nostri antenati, in un periodo di tribolazione, hanno eretto qui, nel cuore della città di Monaco, la tua immagine, per affidarTi la città e il Paese. Sulle vie del loro quotidiano volevano incontrarTi sempre di nuovo ed imparare da Te come vivere in modo giusto la loro umana esistenza".
"Aiutaci a trovare la forza per la riconciliazione e per il perdono" - ha concluso il Pontefice - "Aiutaci a diventare pazienti ed umili, ma anche liberi e coraggiosi, come lo sei stata Tu nell'ora della Croce. (...) Benedici noi, questa città e questo Paese! Mostraci Gesù, il frutto benedetto del tuo seno! Prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen!".
Successivamente Benedetto XVI, trasferitosi alla Residenz, uno dei palazzi reali più grandi d'Europa che ospita la Cancelleria del Land, ha reso una visita di cortesia al Presidente della Repubblica Federale di Germania Dr. Horst Köhler, e poi ha incontrato separatamente il Cancelliere Federale, Signora Dr. Angela Merkel e il Ministro Presidente della Baviera, Dr. Edmund Stoiber.
Alle 20:15 il Santo Padre si è diretto al Palazzo Arcivescovile di München dove è ospite.
PV-GERMANIA/PREGHIERA VERGINE/MÜNCHEN VIS 20060911 (490)
Benedetto XVI ha ricordato che, nel medesimo luogo, quasi 30 anni fa, nel 1977, cominciò il suo servizio di Arcivescovo di München con una preghiera alla Madonna e cinque anni dopo, nel 1982, essendo stato chiamato dal Papa a Roma, prese congedo dalla sua Diocesi, "rivolgendo ancora una volta una preghiera alla Patrona Bavariae, per affidare alla sua protezione la 'mia' città e la mia Patria. Oggi mi torvo di nuovo qui - questa volta come Successore di San Pietro".
Ricordando che nell'essere nominato Arcivescovo di München und Freising divenne successore di San Corbiniano, il Papa ha rievocato la leggenda secondo la quale un orso aveva sbranato l'animale da sella del santo che era in viaggio per Roma. Corbiniano rimproverò l'orso della sua ferocia e per punizione caricò sulla schiena dell'animale il fardello portato prima dal cavallo.
"L'orso di San Corbiniano" - ha detto il Santo Padre - "a Roma, fu lasciato libero. Nel mio caso, il 'Padrone' ha deciso diversamente. Mi trovo, dunque, di nuovo ai piedi della Mariensäule per implorare l'intercessione e la benedizione della Madre di Dio, questa volta non solo per la città di Monaco e per la Baviera, ma per la Chiesa universale e per tutti gli uomini di buona volontà".
Dopo l'esecuzione del Canto mariano popolare Ave Maria zart (Ave dolce Maria), il Papa ha rivolto un'invocazione alla Vergine: "I nostri antenati, in un periodo di tribolazione, hanno eretto qui, nel cuore della città di Monaco, la tua immagine, per affidarTi la città e il Paese. Sulle vie del loro quotidiano volevano incontrarTi sempre di nuovo ed imparare da Te come vivere in modo giusto la loro umana esistenza".
"Aiutaci a trovare la forza per la riconciliazione e per il perdono" - ha concluso il Pontefice - "Aiutaci a diventare pazienti ed umili, ma anche liberi e coraggiosi, come lo sei stata Tu nell'ora della Croce. (...) Benedici noi, questa città e questo Paese! Mostraci Gesù, il frutto benedetto del tuo seno! Prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen!".
Successivamente Benedetto XVI, trasferitosi alla Residenz, uno dei palazzi reali più grandi d'Europa che ospita la Cancelleria del Land, ha reso una visita di cortesia al Presidente della Repubblica Federale di Germania Dr. Horst Köhler, e poi ha incontrato separatamente il Cancelliere Federale, Signora Dr. Angela Merkel e il Ministro Presidente della Baviera, Dr. Edmund Stoiber.
Alle 20:15 il Santo Padre si è diretto al Palazzo Arcivescovile di München dove è ospite.
PV-GERMANIA/PREGHIERA VERGINE/MÜNCHEN VIS 20060911 (490)
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