CITTA' DEL VATICANO, 10 SET. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di oggi il Santo Padre Benedetto XVI ha lasciato in autovettura panoramica il Palazzo Arcivescovile per dirigersi alla Cattedrale di Nostra Signora di München, costruita negli anni 1468-1488 e in gran parte distrutta durante la seconda guerra mondiale, ad eccezione di un solo altare e delle due torri gemelle, con le loro cupole in ottone a cipolla. La ricostruzione iniziò a partire dal 1946 e l'ultimo restauro è del periodo 1989-1994.
È in questa Cattedrale, che custodisce le reliquie del santo Vescovo Benno, Patrono di Monaco di Baviera, che guidò la Diocesi di Meissen dal 1066 al 1106, che Monsignor Joseph Ratzinger ricevette la consacrazione episcopale, il 28 maggio 1977.
Giunto alla Cattedrale, il Papa si è diretto alla Cappella del Santissimo ed è sceso nella Cripta per raccogliersi in preghiera davanti alle tombe degli Arcivescovi di München und Freising. Successivamente è risalito all'Altare Maggiore per dare inizio alla celebrazione dei Vespri ai quali hanno partecipato i bambini della Prima Comunione ed ha tenuto l'omelia.
Riferendosi alla lettura liturgica, un brano dell'Apocalisse, Benedetto XVI ha spiegato: "Al veggente viene concesso uno sguardo verso l'alto, nel cielo, e in avanti, verso il futuro. Ma proprio così egli parla anche della terra e del presente, della nostra vita. Infatti durante la nostra vita siamo tutti in cammino progredendo verso il futuro. E vogliamo trovare la strada giusta: scoprire la vita vera, non finire in un vicolo cieco o nel deserto. Non vogliamo dover dire alla fine: ho preso la strada sbagliata, la mia vita è fallita".
Il profeta dell'Apocalisse, ha proseguito il Papa "parla di un mondo riconciliato. Di un mondo nel quale uomini 'di ogni nazione, razza, popolo e lingua' sono riuniti nella gioia. Come può avvenire una tal cosa? Qual è la strada che vi porta? La prima cosa, la più importante è: queste persone vivono con Dio; Egli ha steso 'la sua tenda sopra di loro'. Dio non è lontano da noi, in qualche luogo molto distante dell'universo (...). Egli ha posto la sua tenda fra noi: in Gesù è divenuto uno di noi, con carne e sangue come noi. È questa la sua tenda".
L'incontro con Dio, "Questo amore divino e insieme umano" - ha spiegato il Santo Padre - "è il lavacro nel quale Egli ci immerge nel Battesimo. (...) L'atto del Battesimo, però, è solo un inizio. Nel camminare con Gesù, nella fede e nella vita con Lui, il suo amore ci tocca per purificarci e renderci luminosi".
"Le bianche vesti significano che nella fede diventiamo luce, deponiamo le tenebre, la menzogna, la finzione, il male in genere, diventiamo persone chiare, adeguate per Dio. L'abito battesimale come quello della Prima Comunione vogliono ricordarcelo e dirci: mediante la convivenza con Gesù e con la comunità dei credenti, con la Chiesa, diventa tu stesso una persona luminosa, una persona di verità e di bontà - una persona dalla quale traspare lo splendore del bene, della bontà di Dio stesso".
Nel brano dell'Apocalisse, l'Agnello, cioè Gesù, "guida la moltitudine di persone di ogni cultura e nazione alle fonti d'acqua viva, (...) simbolo per eccellenza della vita. (...) La vera fonte è Gesù stesso, nel quale Dio si dona a noi. E questo lo fa soprattutto nella santa Comunione". Mediante l'Eucaristia, "si forma una comunità che oltrepassa tutti i confini e abbraccia tutta le lingue - la Chiesa universale, nella quale Dio parla e vive con noi".
Successivamente Benedetto XVI si è rivolto ai genitori, agli insegnanti di religione, agli educatori e Pastori d'anime dicendo loro: "Accompagnate i vostri bambini nel loro cammino verso la Comunione. (...) Vi prego andate insieme con i vostri bambini in chiesa" - ha detto ai genitori - "per partecipare alla Celebrazione eucaristica della domenica: Voi vedrete che questo non è tempo perso, è invece ciò che tiene la famiglia veramente unita, dandole il suo centro. La domenica diventa più bella, tutta la settimana diventa più bella, se insieme partecipate alla Liturgia domenicale. E, per favore, pregate anche a casa insieme (...). La preghiera ci porta non solo verso Dio, ma anche l'uno verso l'altro".
"Vi prego di cuore di tenere presente nella scuola la ricerca di Dio" - ha detto il Papa agli insegnanti di religione e agli educatori - "So che nel nostro mondo pluralista è difficile avviare nella scuola il discorso sulla fede. (...) Stimolate gli alunni a porre domande (...) a chiedere sul 'da dove' e sul 'verso dove' della nostra vita".
"A voi chiedo di fare tutto il possibile" - ha detto Benedetto XVI ai Pastori d'anime - "per rendere la parrocchia una patria interiore per la gente (...) in cui sperimentiamo al contempo la famiglia ancora più grande della Chiesa universale".
PV-GERMANIA/VESPRI/MÜNCHEN VIS 20060911 (820)
È in questa Cattedrale, che custodisce le reliquie del santo Vescovo Benno, Patrono di Monaco di Baviera, che guidò la Diocesi di Meissen dal 1066 al 1106, che Monsignor Joseph Ratzinger ricevette la consacrazione episcopale, il 28 maggio 1977.
Giunto alla Cattedrale, il Papa si è diretto alla Cappella del Santissimo ed è sceso nella Cripta per raccogliersi in preghiera davanti alle tombe degli Arcivescovi di München und Freising. Successivamente è risalito all'Altare Maggiore per dare inizio alla celebrazione dei Vespri ai quali hanno partecipato i bambini della Prima Comunione ed ha tenuto l'omelia.
Riferendosi alla lettura liturgica, un brano dell'Apocalisse, Benedetto XVI ha spiegato: "Al veggente viene concesso uno sguardo verso l'alto, nel cielo, e in avanti, verso il futuro. Ma proprio così egli parla anche della terra e del presente, della nostra vita. Infatti durante la nostra vita siamo tutti in cammino progredendo verso il futuro. E vogliamo trovare la strada giusta: scoprire la vita vera, non finire in un vicolo cieco o nel deserto. Non vogliamo dover dire alla fine: ho preso la strada sbagliata, la mia vita è fallita".
Il profeta dell'Apocalisse, ha proseguito il Papa "parla di un mondo riconciliato. Di un mondo nel quale uomini 'di ogni nazione, razza, popolo e lingua' sono riuniti nella gioia. Come può avvenire una tal cosa? Qual è la strada che vi porta? La prima cosa, la più importante è: queste persone vivono con Dio; Egli ha steso 'la sua tenda sopra di loro'. Dio non è lontano da noi, in qualche luogo molto distante dell'universo (...). Egli ha posto la sua tenda fra noi: in Gesù è divenuto uno di noi, con carne e sangue come noi. È questa la sua tenda".
L'incontro con Dio, "Questo amore divino e insieme umano" - ha spiegato il Santo Padre - "è il lavacro nel quale Egli ci immerge nel Battesimo. (...) L'atto del Battesimo, però, è solo un inizio. Nel camminare con Gesù, nella fede e nella vita con Lui, il suo amore ci tocca per purificarci e renderci luminosi".
"Le bianche vesti significano che nella fede diventiamo luce, deponiamo le tenebre, la menzogna, la finzione, il male in genere, diventiamo persone chiare, adeguate per Dio. L'abito battesimale come quello della Prima Comunione vogliono ricordarcelo e dirci: mediante la convivenza con Gesù e con la comunità dei credenti, con la Chiesa, diventa tu stesso una persona luminosa, una persona di verità e di bontà - una persona dalla quale traspare lo splendore del bene, della bontà di Dio stesso".
Nel brano dell'Apocalisse, l'Agnello, cioè Gesù, "guida la moltitudine di persone di ogni cultura e nazione alle fonti d'acqua viva, (...) simbolo per eccellenza della vita. (...) La vera fonte è Gesù stesso, nel quale Dio si dona a noi. E questo lo fa soprattutto nella santa Comunione". Mediante l'Eucaristia, "si forma una comunità che oltrepassa tutti i confini e abbraccia tutta le lingue - la Chiesa universale, nella quale Dio parla e vive con noi".
Successivamente Benedetto XVI si è rivolto ai genitori, agli insegnanti di religione, agli educatori e Pastori d'anime dicendo loro: "Accompagnate i vostri bambini nel loro cammino verso la Comunione. (...) Vi prego andate insieme con i vostri bambini in chiesa" - ha detto ai genitori - "per partecipare alla Celebrazione eucaristica della domenica: Voi vedrete che questo non è tempo perso, è invece ciò che tiene la famiglia veramente unita, dandole il suo centro. La domenica diventa più bella, tutta la settimana diventa più bella, se insieme partecipate alla Liturgia domenicale. E, per favore, pregate anche a casa insieme (...). La preghiera ci porta non solo verso Dio, ma anche l'uno verso l'altro".
"Vi prego di cuore di tenere presente nella scuola la ricerca di Dio" - ha detto il Papa agli insegnanti di religione e agli educatori - "So che nel nostro mondo pluralista è difficile avviare nella scuola il discorso sulla fede. (...) Stimolate gli alunni a porre domande (...) a chiedere sul 'da dove' e sul 'verso dove' della nostra vita".
"A voi chiedo di fare tutto il possibile" - ha detto Benedetto XVI ai Pastori d'anime - "per rendere la parrocchia una patria interiore per la gente (...) in cui sperimentiamo al contempo la famiglia ancora più grande della Chiesa universale".
PV-GERMANIA/VESPRI/MÜNCHEN VIS 20060911 (820)
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