L'ARCIVESCOVO CELESTINO MIGLIORE, OSSERVATORE PERMANENTE della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto, il primo novembre scorso, alla 60a Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., sul punto 72: "Memoria dell'Olocausto: bozza di risoluzione". "Ricordare" - ha detto l'Arcivescovo - "è un dovere ed una responsabilità comune. Ciò è vero in particolare nel caso dell'Olocausto. (...) La responsabilità di tutte le nazioni alla memoria riacquista nuova forza mentre celebriamo il 60° anniversario della liberazione dei campi di sterminio". Il Presule ha auspicato inoltre che "L'Olocausto serva da monito per impedire che cediamo ad ideologie che giustificano il disprezzo della dignità umana basato sulla razza, il colore della pelle, la lingua o la religione".
LA PREOCCUPAZIONE DELLA SANTA SEDE PER LE DIFFICOLTÀ che devono affrontare i Palestinesi cristiani in Medio Oriente è stata espressa dall'Arcivescovo Celestino Migliore nel corso della IV Commissione della 60° Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., tenutasi il 1° novembre. L'Osservatore Permanente presso l'O.N.U. ha affermato che: "Costante preoccupazione deriva dal muro di sicurezza che impedisce l'accesso ad alcuni territori palestinesi ed alle fonti acquifere, all'impiego, al commercio, all'educazione, alle cure sanitarie e alla libertà di culto. (...) Nella speranza che molti problemi della regione siano risolti dai negoziati e dal dialogo, la mia Delegazione ribadisce che una soluzione duratura includa la questione della Città Santa di Gerusalemme".
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