Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 28 novembre 2005

EDUCAZIONE CRISTIANA: TEMA CHIAVE PER LA POLONIA


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in udienza il primo gruppo di Presuli della Polonia al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

"Ricordo con commozione" - ha detto il Papa all'inizio del suo discorso - "la grande preghiera con cui i polacchi hanno accompagnato Giovanni Paolo II, durante tutto il Pontificato e in modo particolare nei giorni del passaggio alla gloria del Signore. Sono grato di poter contare sullo stesso sostegno orante. È un dono che apprezzo molto e che chiedo continuamente".

Fra i temi affrontati con l'Episcopato polacco, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto particolare attenzione alla questione dell'educazione cristiana alla luce dell'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Europa" dove Giovanni Paolo II "sollecitava con ardore la Chiesa nel nostro continente a dedicare un'attenzione sempre maggiore all'educazione dei giovani alla fede".

"Il fedele e fruttuoso compimento della missione dell'educazione dinanzi a cui la Chiesa si trova oggi" - ha detto il Santo Padre - "richiede un'adeguata valutazione della situazione dei giovani che sono oggetto di tale missione. (...) Sono consapevole che le difficoltà economiche, l'indice di disoccupazione che si mantiene alto e la sollecitudine per garantire l'esistenza materiale incidono sulla forma di vita di numerose famiglie polacche. Non è possibile formare degli atteggiamenti veramente autentici, senza tener conto di questi problemi, di cui vive anche l'uomo giovane".

Benedetto XVI ha detto successivamente: "Bisogna anche vedere molti fenomeni positivi che sostengono ed aiutano l'educazione alle fede. Sono numerosissimi i giovani che manifestano una profonda sensibilità alle necessità altrui, specialmente a quelle dei poveri (...). Esiste anche un autentico interesse per le questioni di fede e di religione".

"L'educazione alla fede" - ha spiegato il Santo Padre - "deve consistere prima di tutto nello sviluppare ciò che nell'uomo è buono. (...) Nelle iniziative educative della Chiesa sarebbe anche opportuno (...) abituare i bambini e i giovani al gusto della preghiera. (...) Tra le varie forme di preghiera, un posto particolare spetta alla Liturgia. In Polonia i giovani partecipano numerosi e attivamente alla Santa Messa domenicale".

Nel contesto della nutrita partecipazione dei giovani polacchi ai movimenti cattolici, Benedetto XVI ha ricordato in particolare il movimento "Luce e Vita", la cui spiritualità è incentrata sull'incontro con Dio nella Sacra Scrittura e nell'Eucaristia ed ha esortato i Vescovi con queste parole: "Vi prego di sostenere questo movimento come particolarmente efficace nell'opera dell'educazione alla fede, senza, naturalmente, trascurare gli altri movimenti".

In merito alla collaborazione con la famiglia e con gli ambienti dei laici nel campo dell'educazione, il Papa ha riaffermato che: "La formazione delle giovani generazioni è un compito che spetta ai genitori, alla Chiesa e allo Stato. Perciò, rispettando un'opportuna autonomia, è necessaria una strettissima collaborazione della Chiesa con la scuola, con gli atenei e con altre istituzioni laiche".

"Quanto all'insegnamento della religione e alla catechesi nella scuola", essa "deve conservare la sua autentica dimensione evangelica di trasmissione e di testimonianza di fede", ha sottolineato Benedetto XVI. Per quanto attiene alla catechesi degli adulti, il Papa ha esortato i Vescovi a intensificare "gli sforzi per organizzare la catechesi degli adulti ove essa manchi e per sostenere gli ambienti, che già intraprendono un insegnamento di questo tipo".

La pastorale universitaria, del mondo della cultura e dei mezzi di comunicazione di massa sono stati gli ultimi argomenti trattati dal Papa nel suo discorso all'Episcopato polacco.

"Dopo anni di mancanza di libertà" - ha detto il Papa in merito alla pastorale universitaria - "la Chiesa ha potuto istituire in Polonia nuove proprie università e facoltà teologiche, la maggior parte delle quali è entrata nelle strutture delle università statali".

Successivamente il Papa ha affermato che la Polonia è entrata a far parte dell'Unione Europea con il suo "ricco patrimonio culturale basato sui valori cristiani" ed ha esortato la Nazione a non perdere questo patrimonio. Il Papa ha sottolineato parimenti il ruolo particolare dei mezzi di comunicazione di massa nel mondo della cultura ed ha affermato che essi "possono costituire un prezioso strumento di evangelizzazione" ed ha incoraggiato i Presuli "a stabilire un benevolo contatto con gli ambienti dei giornalisti e di altri operatori dei media. Potrebbe essere opportuno organizzare per loro un apposito settore della pastorale".

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso citando la Dichiarazione del Concilio Vaticano II "Gravissimum educationis", nella quale i Padri Conciliari ricordavano "il dovere gravissimo di provvedere a che tutti i fedeli ricevano questa educazione cristiana, specialmente i giovani che sono la speranza della Chiesa".

"Questa esortazione è sempre attuale" - ha concluso il Santo Padre - "può darsi che sia più impegnativa oggi, di fronte alle nuove sfide che vengono poste dai fenomeni sociali attuali".
AL/POLONIA/... VIS 20051128 (780)

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service