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lunedì 17 ottobre 2005

IL PAPA ALLA F.A.O.: PROMUOVERE DIALOGO FRA LE CULTURE


CITTA' DEL VATICANO, 15 OTT. 2005 (VIS). Oggi è stato pubblicato il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI al Signor Jacques Diouf, Direttore Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Agricoltura e l'Alimentazione (F.A.O.), in occasione della Giornata Mondiale dell'
Alimentazione (GMA), che si celebra ogni anno il 16 ottobre, anniversario della fondazione della F.A.O. nel 1945.

"La celebrazione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione" - scrive il Santo Padre - "ci ricorda che la fame e la malnutrizione sono, purtroppo, fra i più gravi scandali che colpiscono ancora la vita della famiglia umana, ciò che rende sempre più urgente l'azione intrapresa dalla F.A.O. sotto il suo mandato".

Il Papa sottolinea che: "La fame non dipende unicamente da situazioni geografiche e climatiche o da circostanze sfavorevoli legate ai raccolti. Essa è anche causata dall'uomo e dal suo egoismo che si traduce in carenze nell'organizzazione sociale, dalla rigidità delle strutture economiche troppo spesso votate unicamente al profitto, ed anche dalla pratiche contro la vita umana e da sistemi ideologici che riducono la persona, privata della sua dignità fondamentale, a non essere che uno strumento".

Riferendosi successivamente al tema scelto della Giornata Mondiale dell'Alimentazione: "Agricoltura e dialogo di culture", Papa Benedetto scrive che tale argomento "invita a considerare il dialogo come uno strumento efficace per creare le condizioni della sicurezza alimentare" e che "la convergenza fra tutti i protagonisti, associata ad una cooperazione effettiva, può contribuire ad edificare la 'vera pace', permettendo di vincere le tentazioni ricorrenti di conflitto, causate da differenze di visioni culturali, di etnie o di livello di sviluppo".

"È anche necessario" - prosegue il Pontefice - "essere direttamente attenti alle situazioni umane, con l'obiettivo di mantenere la diversità dei modelli di sviluppo e di forme di assistenza tecnica, in funzione di condizioni particolari di ogni paese e di ogni comunità, che si tratti di condizioni economiche o ambientali, o ancora sociali, culturali e spirituali".

"La Chiesa cattolica" - conclude il Santo Padre - "che partecipa anch'essa alle azioni volte a conseguire uno sviluppo davvero armonioso, in collaborazione con i soci presenti sul terreno, intende incoraggiare l'attività e gli sforzi della F.A.O. perchè tale organizzazione susciti, nel proprio settore di competenza, un vero dialogo delle culture ed che essa contribuisca anche ad aumentare la capacità di nutrire la popolazione mondiale, nel rispetto della bio-diversità. In effetti l'essere umano non deve compromettere imprudentemente l'equilibrio naturale, frutto dell'ordine del Creato, ma deve al contrario adoperarsi a trasmettere alle generazioni future una terra capace di nutrirle".
MESS/FAO:GMA/DIOUF VIS 20051015 (430)

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