CITTA' DEL VATICANO, 7 LUG. 2005 (VIS). Di seguito riportiamo una sintesi dello "Instrumentum laboris" della XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi in programma dal 2 al 23 ottobre prossimo, sul tema: "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa".
Lo "Instrumentum laboris" redatto sulla base delle risposte ottenute ai "Lineamenta" e al questionario inviato dalla Segreteria del Sinodo dei Vescovi alle Conferenze Episcopali, alle Chiese Cattoliche Orientali, ai Dicasteri della Curia Romana e all'Unione dei Superiori Generali, si compone di una Prefazione, una Introduzione, quattro Parti, suddivise in due Capitoli, ed una Conclusione.
"Verificare all'alba del terzo millennio del cristianesimo in che modo tale ricco patrimonio della fede" - si legge nella Prefazione - "venga applicato nella realtà della Chiesa Cattolica, (...), rimane una questione di sensibilità pastorale, di responsabilità episcopale e di visione profetica". Si legge ancora che il Documento "si è concentrato sugli aspetti positivi della celebrazione eucaristica, che raduna i fedeli e fa di loro una comunità".
La Parte Prima dell'Instrumentum, intitolata "Eucaristia e mondo attuale", analizza l'aspetto storico nel quale si colloca il Sinodo, annotando che si tratta di: "un periodo caratterizzato da forti contrasti nella famiglia umana". In riferimento al problema della fame, viene sottolineato che: "Questa drammatica realtà non può essere assente dalla riflessione dei padri sinodali i quali, con ogni cristiano, varie volte al giorno pregano il Signore: 'Dacci oggi il nostro pane quotidiano'".
Relativamente all'Eucaristia nei differenti contesti della Chiesa si constata che: "La frequenza alla Santa Messa nella domenica è piuttosto alta in diverse Chiese particolari di nazioni africane e in alcune asiatiche. Si registra invece il fenomeno contrario nella maggior parte dei paesi europei ed americani e in alcuni dell'Oceania".
La Parte Seconda, intitolata "Fede della Chiesa nel mistero dell'Eucaristia" esamina in particolare la percezione del mistero eucaristico tra i fedeli ed annota le diverse sfumature secondo i diversi contesti culturali: "Nei paesi dove regna un clima generale di pace e prosperità, per la maggior parte occidentali, il mistero eucaristico è considerato da molti un adempimento del precetto festivo ed è visto come un pasto fraterno. Invece, nei paesi martoriati dalla guerra (...) si nota una più profonda comprensione del mistero eucaristico nella sua integralità, cioè, anche nella dimensione sacrificale".
Successivamente nel descrivere alcuni atti che attentano al senso del sacro. "Ad esempio: la trascuratezza nell'uso degli ornamenti liturgici (...), la mancanza di decenza nel modo di vestire dei partecipanti alla Messa; la somiglianza di certi canti usati in chiesa a quelli profani; (...) la scadente qualità architettonica e artistica degli edifici sacri", viene però rilevato che: "Tutte queste realtà negative, più frequenti nella liturgia latina che in quelle orientali, non devono causare falsi allarmismi, poiché sono circoscritte".
"L'Eucaristia nella vita della Chiesa" è il titolo della Parte Terza che tratta in modo particolareggiato della corretta celebrazione della Santa Messa, dai riti d'introduzione alla conclusione e del significato delle norme liturgiche che "si possono comprendere come l'accompagnamento verso il mistero".
Infine "L'Eucaristia nella missione della Chiesa", titolo della Parte Quarta, sottolinea che il Sacramento dell'Eucaristia è "fonte della morale cristiana" e ricorda che: "L'Eucaristia ha sempre dato forza alle scelte e ai comportamenti etici e morali dei credenti". Il Capitolo si sofferma sulle implicazioni sociali dell'Eucaristia, su Eucaristia e inculturazione, Eucaristia e pace, Eucaristia e unità, Eucaristia ed ecumenismo ed Eucaristia e intercomunione.
SE/INSTRUMENTUM LABORIS/EUCARISTIA VIS 20050707 (570)
Nessun commento:
Posta un commento