CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto settanta partecipanti all'Assemblea annuale della R.O.A.C.O. (Riunione Opere Aiuto Chiese Orientali), che in questi giorni hanno esaminato la situazione della Chiesa greco-cattolica in Ucraina e la formazione dei sacerdoti, seminaristi e religiosi appartenenti alle Chiese Orientali Cattoliche.
Papa Benedetto ha affermato che, di fronte all'imperante individualismo, "appare ancor più necessario che i cristiani offrano la testimonianza di una solidarietà che varchi ogni frontiera, per costruire un mondo all'interno del quale tutti si sentano accolti e rispettati. Coloro che portano a compimento questa missione in modo personale o comunitario diventano diffusori di amore autentico, amore che libera il cuore e reca ovunque quella gioia 'che nessuno potrà togliere' perché viene dal Signore".
Il Santo Padre ha ringraziato gli amici della R.O.A.C.O. per il loro aiuto "a favore di fratelli in difficoltà e in particolare per gli sforzi che affrontate al fine di rendere tangibile la carità che lega i cristiani di tradizione latina e quelli di tradizione orientale. Intensificare tali vincoli è rendere un servizio preziosissimo alla Chiesa universale. Continuate, pertanto, in questo ammirevole impegno ed anzi allargate ancora di più le prospettive della vostra azione".
Riguardo alla situazione della Chiesa greco-cattolica in Ucraina, "il cui sviluppo continuo, dopo il triste inverno del regime comunista, è motivo di gioia e di speranza", il Papa ha detto: "Sostenete il suo cammino ecclesiale e favorite tutto ciò che giova alla riconciliazione e alla fraternità tra i cristiani dell'amata Ucraina".
Il Papa ha inoltre ricordato che: "La presenza accanto alla Sede di Pietro di circa cinquecento studenti orientali delle Chiese cattoliche costituisce un'opportunità da valorizzare. Al tempo stesso, voi avvertite giustamente che occorre qualificare con massima cura le istituzioni formative operanti nelle stesse Chiese Orientali: accanto al sostegno materiale va pertanto incentivata l'azione formativa che, da una parte approfondisca la genuina tradizione locale, tenendo in debito conto l'organico progresso delle Chiese Orientali e, dall'altra, conduca a compimento l'autentico aggiornamento prospettato dal Concilio Vaticano II".
Ribadendo che tutti i cristiani "hanno un debito indimenticabile" verso Gerusalemme e la Terra Santa, Papa Benedetto ha concluso il suo discorso affermando che: "Alcuni segnali positivi, che ci giungono in questi ultimi mesi, rendono più salda la speranza che non tardi ad avvicinarsi il giorno della riconciliazione tra le varie comunità operanti in Terra Santa; e per questo non cessiamo di pregare con fiducia".
AC/R.O.A.C.O./... VIS 20050623 (410)
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