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lunedì 10 maggio 2004

MESSAGGIO PARTECIPANTI INCONTRO ECUMENICO INSIEME EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 8 MAG. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire un Messaggio ai partecipanti all'Incontro Ecumenico "Insieme per l'Europa" in corso oggi a Stuttgart (Repubblica Federale di Germania), al quale sono intervenuti i Rappresentanti di 175 movimenti e comunità cattoliche, evangeliche, ortodosse e anglicane, in collegamento con 158 città europee.

Il Papa scrive che, in questa Giornata europea dell'incontro e del dialogo, "i cristiani in Europa si riuniscono per riflettere sulle radici cristiane e sul futuro del loro continente alla luce del Vangelo".

Ribadendo che la fede cristiana "rappresenta però anche il presente e il futuro dell'Europa", Giovanni Paolo II ricorda che: "i numerosi testimoni della fede che sono caduti vittima delle sanguinose e dolorose persecuzioni della storia europea del XX secolo rappresentano un'eredità comune per le confessioni cristiane. Possa questa eredità rafforzare il desiderio di unità tra i cristiani europei e il loro impegno a favore dell'opera di evangelizzazione!".

I cristiani riuniti a Stuttgart, continua il Pontefice, "testimoniano che il Vangelo li ha portati a superare il nazionalismo egoistico e a vedere nell'Europa una famiglia di popoli, ricca di molteplicità culturale e di esperienze storiche, ma, al contempo, unita in una sorta di comunanza di destini. È questa la consapevolezza di cui ha bisogno l'Europa di domani per partecipare ai grandi eventi ai quali è chiamata dalla storia. (…) Il dialogo ecumenico contribuisce in modo decisivo a sviluppare una consapevolezza europea fondata sulla fede cristiana".

"L'Europa unita, tuttavia, non può pensare solo a se stessa e rinchiudersi entro i suoi confini e nel suo benessere. L'Europa è chiamata a servire il mondo, specialmente le sue parti più povere e dimenticate come l'Africa, in particolare, caratterizzata da tanti problemi gravosi. Non è possibile costruire una casa comune europea senza preoccuparsi del bene generale dell'umanità".

Il Papa conclude il Messaggio ribadendo che: "L'Europa ha bisogno dell'impegno e dell'entusiasmo dei cristiani, soprattutto dei più giovani, per ricevere la Buona Novella del Vangelo di Gesù Cristo. (…) La nuova evangelizzazione dà un'anima all'Europa e aiuta il continente a non vivere più per se stesso ed entro i propri confini, bensì a costruire un'umanità più umana, rispettosa della vita, e a realizzare una presenza generosa nei teatri del mondo".
GPII-LETTERA/INCONTRO ECUMENICO EUROPA/… VIS 20040510 (380)

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