CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi delle Provincie Ecclesiastiche di Toulouse e Montpellier, a conclusione della Visita "ad Limina Apostolorum", ed ha dedicato il suo discorso alla preoccupazione per il futuro del clero in Francia ed alla "situazione particolarmente allarmante che il vostro Paese attraversa, a causa dello scarso numero di sacerdoti e di vocazioni al sacerdozio".
Il Papa ha detto ai Presuli che è facile "comprendere il vostro sconforto di fronte a questa situazione, (…) ma vi invito a sperare e vi esorto ad un ancor più risoluto impegno a favore del sacerdozio". Il Santo Padre ha rilevato che "la crisi attraversata dalla Chiesa è in gran parte dovuta alle ripercussioni (…) dei mutamenti sociali, alle nuove forme di comportamento, alla mancanza di valori religiosi e morali e ad un diffuso atteggiamento consumistico".
Giovanni Paolo II ha esortato i Vescovi a riaffermare l'identità sacerdotale, adoperandosi nel trasmettere l'immagine del sacerdote quale uomo che considera il sacerdozio "grande e bello" e dimostra "entusiasmo per la missione della Chiesa". La vocazione del sacerdote è quella di servire il suo prossimo ed è in ciò che egli trova "gioia ed equilibrio".
Un rischio per i sacerdoti della società moderna, ha detto ancora il Santo Padre, risiede "nel trascurare la loro vita spirituale o nel permettere che essa si indebolisca. (…) Più pesante è il fardello, più è importante essere vicini al Signore per trovare in Lui le grazie necessarie al servizio pastorale e all'accoglienza dei fedeli".
Il Santo Padre ha esortato i Vescovi ad essere vicini ai loro sacerdoti ed i sacerdoti ad essere vicini l'uno all'altro "allo scopo di sviluppare la loro fraternità sacerdotale e le collaborazioni pastorali". I sacerdoti devono condurre una sana ed attiva vita comunitaria allo scopo di sostenersi reciprocamente nel loro ministero e nella soluzione dei problemi. In merito il Papa ha ricordato che: "La partecipazione ad un'associazione sacerdotale costituisce un aiuto prezioso".
Successivamente il Papa si è riferito alla "dimensione essenziale" della vita sacerdotale, "il celibato e la castità", affermando che questi sono concetti molto fraintesi e troppo spesso considerati come un "impedimento" al servizio. "Invito i sacerdoti ad essere vigili di fronte alle seduzioni ed a fare regolarmente un esame di coscienza per vivere sempre più profondamente nella fedeltà al loro impegno che li conforma a Cristo, nella castità e nel totale dono di sé al Padre". I giovani sacerdoti devono essere accompagnati, ha suggerito ancora il Pontefice, da sacerdoti più anziani e più saggi, ed anche talvolta devono poter usufruire di "appropriati ausili psicologici e spirituali".
"La crescente scristianizzazione è la più grande sfida del momento attuale" - ha concluso il Papa - "e vi chiedo di porvi riparo, mobilitando tutti i sacerdoti della vostra Diocesi". Urgente "è l'evangelizzazione di un mondo che non solo non conosce gli aspetti fondamentali del dogma cristiano, (…) ma ha in gran parte perso la stessa memoria degli elementi culturali del Cristianesimo".
AL/SACERDOZIO/FRANCIA VIS 20040126 (510)
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