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mercoledì 15 ottobre 2003

SANTA SEDE ALL'O.N.U. SUL CONTROLLO INTERNAZIONALE DROGA


CITTA' DEL VATICANO, 15 OTT. 2003 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto ieri a New York al Terzo Comitato, sull'Articolo 109: "Controllo Internazionale della Droga".

"In tutte le sue fasi e dimensioni," - ha detto il Nunzio all'inizio del suo discorso - "il flagello della droga illegale spoglia la persona umana della sua intrinseca dignità. La mia Delegazione nota con crescente preoccupazione gli evidenti legami fra il commercio illegale di stupefacenti e le altre tragedie umane, come il traffico di esseri umani, la proliferazione del traffico di armi leggere, il crimine organizzato e il terrorismo".

L'Arcivescovo Migliore ha detto ancora che: "i paesi in via di sviluppo e le popolazioni afflitte dalla povertà sono particolarmente vulnerabili agli effetti devastanti del traffico di droga, poiché rappresentano facili bersagli e dispongono di mano d'opera poco costosa per la sua coltivazione. Proprio per questo motivo, la mia Delegazione accoglie con soddisfazione progetti di sviluppo che offrano ai contadini alternative vantaggiose e fattibili alla coltivazione della droga".

"Poiché le numerose cause e conseguenze della dipendenza da sostanze psicotrope sono correlate alle dinamiche familiari" - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "la prevenzione, il trattamento e la riabilitazione devono essere centrati sui rapporti familiari nella loro dimensione biologica, psicologica, sociale, culturale ed economica" ed ha sottolineato inoltre: "La connessione fra i forti legami familiari e l'impedimento dell'abuso di droghe da parte dei bambini. La famiglia è la prima a soffrire le conseguenze gravi e a lungo termine della tossicodipendenza di uno dei suoi membri, situazione tragica che, nella maggior parte dei casi, porta all'instabilità nei rapporti familiari ed alla distruzione della famiglia".

"La Santa Sede confida" - ha concluso il Nunzio - "che la comunità internazionale non manchi di prestare attenzione a ciò che molti giovani cercano di dirci attraverso le loro tragedie e i loro angosciosi appelli, e potenzi ulteriormente i suoi sforzi nell'aiutare le giovani generazioni a liberarsi dal mortale fenomeno dell'abuso di narcotici, perché il futuro dei giovani è il futuro dell'umanità".
DELSS/DROGHE/O.N.U.:MIGLIORE VIS 20031015 (350)

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