CITTA' DEL VATICANO, 18 GIU. 2003 (VIS). Al termine della catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro davanti ad 11.000 fedeli, il Santo Padre ha letto le sintesi della catechesi in lingua francese, inglese, spagnola, tedesca e portoghese. Successivamente ha rivolto brevi parole di saluto ai pellegrini in queste lingue ed anche in rumeno, lituano, ungherese, slovacco e polacco.
Nel salutare i pellegrini di lingua polacca, il Santo Padre ha detto: "Saluto cordialmente i pellegrini di lingua polacca. In modo particolare saluto il personale dell'ospedale di Bielsko-Biala, nel quale ha lavorato mio fratello e al quale avete voluto dare il suo nome. Grazie per questa commemorazione!".
Il Cantico di Isaia, ha proseguito il Pontefice in lingua polacca - "ci introduce nella Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, che festeggeremo domani. Appunto la particolare presenza che sperimentiamo ormai non nel segno del tempio, ma nel sacramento dell'Eucaristia, costituisce il contenuto di questa solennità. Ecco perché usciamo per le strade delle città e delle campagne, affinché - procedendo dietro Cristo nascosto nell'Ostia, Egli sia glorificato e ringraziato perché è veramente e ininterrottamente presente tra noi, con il Corpo e il Sangue, con l'anima e con la divinità". Infine il Papa ha invitato tutti, specialmente i romani, a partecipare domani sera, alla celebrazione in Piazza San Giovanni in Laterano e alla processione eucaristica che si concluderà a Santa Maria Maggiore.
"Domenica prossima" - ha concluso il Papa - "mi recherò in Bosnia ed Erzegovina, per confermare nella fede quella comunità cattolica, impegnata in un importante cammino di riconciliazione e di concordia. Vi chiedo di accompagnarmi con la vostra preghiera in questo mio viaggio apostolico, che affido alla sollecitudine materna della Vergine Santa".
AG/SALUTI/… VIS 20030618 (290)
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