CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2002 (VIS). Il Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XL Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebrerà l'11 maggio 2003, sul tema: "Vocazione al Servizio" è stato reso pubblico oggi. Il Messaggio datato 16 ottobre, 2002, XXIV anniversario dell'elezione al Pontificato del Santo Padre Giovanni Paolo II, è stato pubblicato in lingua inglese, francese, spagnola, italiana, portoghese e tedesca.
Di seguito diamo estratti dal testo:
1. "Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".
"Il tema del Messaggio di questa XL Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni ci invita a tornare alle radici della vocazione cristiana, alla storia del primo chiamato del Padre, il Figlio Gesù. Egli è "il servo" del Padre, profeticamente annunciato come colui che il Padre ha scelto e plasmato fin dal seno materno".
"Mentre, nell'attuale cultura, colui che serve è considerato inferiore, nella storia sacra il servo è colui che è chiamato da Dio a compiere una particolare azione di salvezza e redenzione".
"Il servizio nella Bibbia è sempre legato a una chiamata specifica che viene da Dio, e proprio per questo rappresenta il massimo compimento della dignità della creatura, o ciò che ne evoca tutta la dimensione misteriosa e trascendente".
2. "Come Agnello condotto al macello…"
"Nella Sacra Scrittura c'è un forte ed evidente legame tra servizio e redenzione, come pure tra servizio e sofferenza. (…) Il Messia è il Servo sofferente che si carica sulle spalle il peso del peccato umano, è l'Agnello 'condotto al macello' per pagare il prezzo delle colpe commesse dall'umanità (…) Il Servo è l'Agnello che, 'maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca', mostrando così una straordinaria forza: quella di non reagire al male con il male, ma di rispondere al male con il bene".
3. "….come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire". Gesù è davvero il modello perfetto del 'servo' di cui parla la Scrittura. (…) Gesù non è venuto per essere servo, 'ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti"; ha lavato i piedi dei suoi discepoli e ha obbedito al progetto del Padre fino alla morte e alla morte di croce. (…) Come non leggere nella vicenda del 'servo Gesù', (…) quella storia pensata dal Creatore per ogni essere umano. (…) Come non leggere, in particolare, nella parabola del Figlio, Servo e Signore, la storia vocazionale di chi è da Lui chiamato a seguirlo più da vicino, ad essere cioè servo nel ministero sacerdotale o nella consacrazione religiosa? In effetti, la vocazione sacerdotale o religiosa è sempre, per natura sua, vocazione al servizio generoso a Dio e al prossimo".
4. "Dove sono io, là sarà anche il mio servo". Gesù, il Servo e il Signore, è anche colui che chiama. Chiama ad esser come Lui, perché solo nel servizio l'essere umano scopre la dignità propria ed altrui. (…) Con questo messaggio, vorrei quasi prestare la voce a Gesù, per proporre a tanti giovani l'ideale del servizio, e aiutarli a superare le tentazioni dell'individualismo e l'illusione di procurarsi in tal modo la felicità. Nonostante certe spinte contrarie, pur presenti nella mentalità odierna, c'è nel cuore di molti giovani una naturale disposizione ad aprirsi all'altro, specie al più bisognoso. Ciò li rende generosi, capaci di empatia, disposti a dimenticare se stessi per anteporre l'altro ai propri interessi".
"Servire, cari giovani, è vocazione del tutto naturale (…). Servire è manifestazione di libertà dall'invadenza del proprio io e di responsabilità verso l'altro. (…) Vi auguro, cari giovani, di saper ascoltare la voce di Dio che vi chiama al servizio. È questa la strada che apre a tante forme di ministerialità a vantaggio della comunità: dal ministero ordinato ai vari altri ministeri istituiti e riconosciuti: la catechesi, l'animazione liturgica, l'educazione dei giovani, le più varie espressioni della carità".
5. "Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti".
"Così Gesù disse ai Dodici, sorpresi a discutere tra loro su 'chi fosse il più grande'. È la tentazione di sempre, che non risparmi nemmeno chi è chiamato a presiedere l'Eucaristia, il sacramento dell'amore supremo del 'Servo sofferente'. Chi compie questo servizio, in realtà, è ancor più radicalmente chiamato a esser servo. Egli è chiamato, infatti, ad agire 'in persona Christi'".
"Cari giovani, coltivate l'attrazione per i valori e per le scelte radicali che fanno dell'esistenza un servizio agli altri sulle orme di Gesù, l'Agnello di Dio. Non lasciatevi sedurre dai richiami del potere e dell'ambizione personale. L'ideale sacerdotale deve essere costantemente purificato da queste e altre pericolose ambiguità. Risuona anche oggi l'appello del Signore Gesù: "Se uno mi vuol servire mi segua". Non abbiate paura di accoglierlo. Incontrerete sicuramente difficoltà e sacrifici, ma sarete felici di servire, sarete testimoni di quella gioia che il mondo non può dare".
MESS/XL GIORNATA MONDIALE VOCAZIONI/… VIS 20021125 (830)
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