CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2002 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha partecipato ieri ad una Videoconferenza, sul tema: "Chiesa e Internet", promossa dall'Università Cattolica San Antonio di Murcia (Spagna). L'Arcivescovo, intervenendo ad un Incontro svoltosi oggi, a Venezia (Italia), ha parlato su: "Etica nelle comunicazioni sociali, nella pubblicità e in Internet".
Parlando della Chiesa e delle nuove tecnologie dell'informazione, l'Arcivescovo Foley, che domenica scorsa ha celebrato il quarantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, ha affermato: "La Chiesa non intende semplicemente usare i mezzi di comunicazione, ma vuole servirsi di essi per promuovere la comunione ed il progresso dei popoli; soprattutto la Chiesa intende riflettere sul loro impiego alla luce del Vangelo e proporre alcuni criteri di utilizzazione".
In merito ai Documenti pubblicati dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali il 22 febbraio scorso: "Etica in Internet" e "Chiesa e Internet", il Presidente del Dicastero ha sottolineato che ambedue "evidenziano il valore intrinseco del mezzo elettronico", ma ha anche sottolineato che "dal riconoscimento della novità del mezzo informatico scaturisce l'esigenza della formazione ed informazione riguardo alle sue caratteristiche".
I due Documenti, ha proseguito l'Arcivescovo, "individuano chiaramente virtù e rischi dei mezzi di informazione elettronici. Non li idealizzano, né li condannano in sé", ma proclamano "la centralità della persona e della comunità reale nell'ambito di tale contesto 'virtuale'. Il contatto diretto fra gli individui non potrà mai essere sostituito dalla vita della fede".
"L'ultimo aspetto che desidero sottolineare" - ha concluso l'Arcivescovo - "riguarda la sensibilità sociale dei due Documenti che invitano la Chiesa ad adoperarsi per evitare il 'divario digitale', cioè il divario esistente fra 'info-poveri' e 'info-ricchi'".
…/CHIESA:INTERNET/SPAGNA:FOLEY VIS 20020521 (290)
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