CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2002 (VIS). Il Salmo 80: "Solenne invito a rinnovare l'alleanza", è stato il tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 17.000 fedeli.
Il Santo Padre ha affermato che il Salmo "si apre con un invito alla festa, al canto, alla musica. (…) Da un lato c'è il dono divino della libertà che è stata offerta a Israele oppresso e infelice", dall'altro lato, la religione biblica è presentata come "un dialogo, una parola seguita da una risposta, un gesto d'amore che chiede adesione".
"Il Signore" - ha proseguito il Pontefice - "invita (Israele) anzitutto all'osservanza fedele del primo comandamento, sostegno di tutto il Decalogo, cioè la fede nell'unico Signore e Salvatore e il rifiuto degli idoli. (…) Solo attraverso la fedeltà nell'ascolto e nell'obbedienza il popolo può ricevere pienamente i doni del Signore. Purtroppo, con amarezza Dio deve registrare le numerose infedeltà di Israele".
Il Papa ha poi segnalato che nell'ultima parte del Salmo, Dio "esprime un desiderio che finora non è stato soddisfatto: 'Se il mio popolo mi ascoltasse, se Israele camminasse per le mie vie!'. (…) Il Signore cerca evidentemente di ottenere la conversione del suo popolo, una risposta di amore sincero ed effettivo al suo amore quanto mai generoso".
"Come sempre nella storia della salvezza" - ha terminato il Santo Padre - "l'ultima parola nel contrasto tra Dio e il popolo peccatore non è mai il giudizio e il castigo, ma l'amore e il perdono. Dio non desidera giudicare e condannare, ma salvare e liberare l'umanità dal male".
AG/SALMO 80/… VIS 20020424 (280)
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