Città
del Vaticano, 1 aprile 2014
(VIS). Questa mattina alle 9:30, nella Sala Bologna del Palazzo
Apostolico, il Santo Padre ha presieduto una riunione dei Capi dei
Dicasteri della Curia Romana. Argomento della riunione sono state le
riflessioni e le reazioni suscitate nei diversi Dicasteri
dall’Esortazione Apostolica "Evangelii Gaudium", e le
prospettive che si aprono per la sua implementazione. L’incontro è
terminato alle ore 12:00.
Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS
Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana... [+]
ultime 5 notizie
martedì 1 aprile 2014
IN MEMORIAM
Città
del Vaticano, 1 aprile 2014
(VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle
ultime settimane:
-
L'Arcivescovo Lawrence Patrick Henry, emerito di Cape Town
(Sudafrica), il 4 marzo, all'età di 79 anni.
-
Il Vescovo Javier Naranjo Villegas, emerito di Santa Marta
(Colombia), il 7 marzo, all'età di 95 anni.
-
L'Arcivescovo Francesco De Nittis, già Nunzio Apostolico in Uruguay,
il 10 marzo, all'età di 80 anni.
-
Il Cardinale José da Cruz Policarpo, Patriarca emerito di Lisboa
(Portogallo), il 12 marzo, all'età di 78 anni.
-
Il Vescovo Fortunatus M. Lukanima, emerito di Arusha (Tanzania), il
12 marzo, all'età di 73 anni.
-
Il Vescovo Joseph Fan Zhongliang, S.I., di Shanghai (Cina), il 16
marzo, all'età di 96 anni.
-
Il Vescovo Carlos Marcio Camus Larenas, emerito di Linares, (Cile),
il 16 marzo, all'età di 87 anni.
-
L'Arcivescovo José Delicado Baeza, emerito di Valladolid (Spagna),
il 17 marzo, all'età di 87 anni.
-
L'Arcivescovo Giuseppe Agostino, emerito di Cosenza-Bisignano
(Italia), il 24 marzo, all'età di 85 anni.
-
Il Vescovo Wolfgang Kirchgässner, Ausiliare emerito di Freiburg im
Breisgau, (Germania), il 26 marzo, all'età di 85 anni.
-
Il Vescovo Michael Ernest Putney, di Townsville (Australia), il 28
marzo, all'età di 67 anni.
lunedì 31 marzo 2014
PAPA FRANCESCO AI SALESIANI: VICINO AI GIOVANI CON IL LINGUAGGIO DEL CUORE
Città
del Vaticano, 31 marzo 2014
(VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico,
il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti al Capitolo Generale della
Società Salesiana di San Giovanni Bosco, svoltosi sul tema:
"Testimoni della radicalità evangelica". "Quando si
pensa a lavorare per il bene delle anime, si supera la tentazione
della mondanità spirituale - ha detto il Papa - non si cercano altre
cose, ma solo Dio e il suo Regno. Temperanza poi è senso della
misura, accontentarsi, essere semplici".
"L'esperienza
di Don Bosco e il suo 'sistema preventivo' - ha proseguito il
Pontefice - vi sostengano sempre nell'impegno a vivere con i giovani.
(...) Occorre preparare i giovani a lavorare nella società secondo
lo spirito del Vangelo, come operatori di giustizia e di pace, e a
vivere da protagonisti nella Chiesa. (...) La presenza in mezzo a
loro si distingua per quella tenerezza che Don Bosco ha chiamato
amorevolezza, sperimentando anche nuovi linguaggi, ma ben sapendo che
quello del cuore è il linguaggio fondamentale per avvicinarsi e
diventare loro amici".
Infine,
nel ribadire che la dimensione vocazionale è fondamentale, Papa
Francesco ha ricordato che il prossimo anno 2015, dedicato alla vita
consacrata, sarà un'occasione favorevole per presentare ai giovani
la bellezza della vocazione. "Grazie a Dio voi non vivete e non
lavorate come individui isolati, ma come comunità. La comunità
sostiene tutto l'apostolato. (...) Cari fratelli - ha concluso il
Pontefice - il bicentenario della nascita di Don Bosco è ormai alle
porte. Sarà un momento propizio per riproporre il carisma del vostro
Fondatore".
INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE APRILE 2014
Città
del Vaticano, 31 marzo 2014
(VIS). Di seguito riportiamo le intenzioni per il mese di aprile
affidate dal Papa all'apostolato della preghiera:
Generale:
"Perché i governanti promuovano la tutela del creato e l'equa
distribuzione dei beni e delle risorse naturali".
Missionaria:
"Perché il Signore Risorto colmi di speranza il cuore di quanti
sono provati dal dolore e dalla malattia".
PREPARAZIONE ALLA CANONIZZAZIONE DEI BEATI GIOVANNI XXIII E GIOVANNI PAOLO II
Città
del Vaticano, 31 marzo 2014
(VIS). Il Cardinale Agostino Vallini, Cardinale Vicario di Sua
Santità per la Diocesi di Roma; il Monsignor Giulio Dellavite,
Segretario Generale della Curia di Bergamo; il Monsignor Walter
Insero, Incaricato dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali del
Vicariato di Roma e Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della
Sala Stampa della Santa Sede, sono intervenuti questa mattina alla
conferenza stampa di presentazione del cammino di preparazione alla
canonizzazione dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, in
programma domenica 27 aprile.
Fra
le iniziative proposte, una piattaforma digitale con l'obiettivo di
offrire ai pellegrini e ai fedeli la possibilità di accedere alle
notizie, alle informazioni utili riguardanti le celebrazioni e alle
riflessioni spirituali relative alla vita e all'insegnamento dei due
Papi. Il sito ufficiale www.2papisanti.org
è un portale - in corso di completamento - che offre informazioni e
area per ufficio stampa, contatti corredati da video ed immagini,
insieme a documenti biografici e spirituali che permettono di
conoscere il percorso di santità di Giovanni XXIII e di Giovanni
Paolo II. Sarà fruibile in cinque lingue: italiano, inglese,
francese, spagnolo e polacco.
L'applicazione
intitolata "Santo Subito", scaricabile gratuitamente sia
nel formato Android che nel formato IOS (in lingua italiana, inglese,
spagnola e polacca), che fa riferimento alla fama di santità che
circondò già in vita, sia Giovanni XXIII che Giovanni Paolo II,
consentirà di avere informazioni logistiche, di accedere alle
principali notizie sulla Canonizzazione e di scaricare il materiale
previsto per i diversi eventi liturgici.
I
link di riferimento dei Social Media già esistenti sono:
Pagina
ufficiale della Postulazione con contenuti in cinque lingue:
Pagina
ufficiale Profilo Twitter con contenuti in cinque lingue:
Canale
YouTube della Postulazione:
Portale:
www.karol-wojtyla.org
Il
portale, promosso dalla Postulazione per la beatificazione di Karol
Wojtyla, illustra in dettaglio le tappe del processo canonico che
hanno consentito di approdare al riconoscimento di santità di Papa
Giovanni Paolo II ed è disponibile in più lingue: italiano,
inglese, francese, spagnolo, portoghese, polacco e rumeno.
Il
Progetto #2popesaints, realizzato grazie alla collaborazione con una
classe di studenti specializzandi in Scienza della comunicazione
dell'Università romana LUMSA, comprende un "Social Media
planning" per far conoscere ai giovani la vita, l'insegnamento e
la testimonianza di fede di questi due nuovi Santi. In Facebook sarà
presente una pagina dal titolo: 2popesaints; in Twitter l'account:
@2popesaints. ; in Instagram #2popesaints; e in YouTube 2popesaints.
Sarà proposto un tema al giorno che riguarda entrambi i Papi sui
Social media, a partire dal 6 aprile fino alla Canonizzazione. Ogni
evento sarà seguito in diretta su ogni Social.
In
Google sarà offerta la possibilità si seguire in "hangout"
i Briefing quotidiani che si svolgeranno nella settimana che precede
la Canonizzazione. È
prevista la creazione di un QR code per poter visitare rapidamente il
sito: 2popesaints.org. L'iniziativa “Rome connecting to the
world”, un gemellaggio tra i fedeli ospitati a Roma e i giovani
romani, permetterà di far conoscere e visitare i luoghi più
significativi di Roma legati alla storia dei Papi Giovanni XXIII e
Giovanni Paolo II, fornendo informazioni sulla pagina Facebook.
Alle
20:30 di martedì 22 aprile, nella Basilica di San Giovanni in
Laterano, il Cardinale Agostino Vallini, Vicario del Papa per la
diocesi di Roma, presiederà un Incontro per giovani in preparazione
della Canonizzazione con l'intervento dei postulatori Monsignor
Slavomir Oder (Giovanni Paolo II) e Padre Giovangiuseppe Califano
(Giovanni XXIII). Sabato 26 aprile, a partire dalle 21:00, si terra
una "Notte bianca di preghiera". Le Chiese del centro di
Roma saranno aperte e sarà possibile pregare e confessarsi in
diverse lingue.
La
Diocesi di Bergamo rende omaggio a Giovanni XXIII con "Le Opere
Segno", una serie di attività dedicate alla carità, alla
promozione umana e alla solidarietà che abbiano ricadute
nell'ordinarietà, fra le quali: il progetto internazionale per
Haiti, che garantisce il sostegno dell'attività scolastica per i
prossimi tra anni nella scuola intitolata a Papa Giovanni; l'invito
ai sacerdoti a devolvere una loro mensilità insieme con tutte le
offerte raccolte dalle comunità parrocchiali il 27 aprile, per
costituire un fondo di aiuto per le famiglie colpite dalla crisi;
infine la commemorazione, il 12 aprile, dell'Enciclica "Pacem in
Terris" alla quale sono invitati gli Ambasciatori dei Paesi in
cui l'allora Monsignor Angelo Roncalli svolse la sua missione
diplomatica (Bulgaria, Turchia, Grecia e Francia). La prolusione di
commemorazione è stata affidata a Jacques Delors, Presidente emerito
della Commissione Europea.
ANGELUS: LA STORIA DEL CIECO GUARITO DA GESÙ È ANCHE LA NOSTRA
Città
del Vaticano, 30 marzo 2014 (VIS). Alle 12:00 di oggi il Santo Padre
Francesco si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare
l'Angelus con le migliaia di fedeli e pellegrini convenuti in Piazza
San Pietro. Nell'introdurre la preghiera mariana il Papa ha
commentato il Vangelo di San Giovanni che presenta l'episodio
dell'uomo cieco dalla nascita al quale Gesù dona la vista. "Il
miracolo - ha detto il Papa - è narrato da Giovanni in appena due
versetti, perché l'evangelista vuole attirare l'attenzione non sul
miracolo in sé, ma su quello che succede dopo, sulle discussioni che
suscita".
"Tante
volte un’opera buona, un’opera di carità suscita chiacchiere e
discussioni, perché ci sono alcuni che non vogliono vedere la
verità. (...) Il cieco guarito viene prima interrogato dalla folla
stupita (...) poi dai dottori della legge (...). Alla fine il cieco
guarito approda alla fede, e questa è la grazia più grande che gli
viene fatta da Gesù: non solo di vedere, ma di conoscere Lui, vedere
Lui come 'la luce del mondo'".
"Mentre
il cieco si avvicina gradualmente alla luce, i dottori della legge al
contrario sprofondano sempre più nella loro cecità interiore.
Chiusi nella loro presunzione, credono di avere già la luce; per
questo non si aprono alla verità di Gesù. Essi fanno di tutto per
negare l’evidenza. Mettono in dubbio l’identità dell’uomo
guarito; poi negano l’azione di Dio nella guarigione, prendendo
come scusa che Dio non agisce di sabato; giungono persino a dubitare
che quell’uomo fosse nato cieco. La loro chiusura alla luce diventa
aggressiva e sfocia nell’espulsione dal tempio dell’uomo
guarito".
"Il
cammino del cieco invece è un percorso a tappe, che parte dalla
conoscenza del nome di Gesù. (...) A seguito delle incalzanti
domande dei dottori della legge, lo considera dapprima un profeta e
poi un uomo vicino a Dio. Dopo che è stato allontanato dal tempio,
escluso dalla società, Gesù lo trova di nuovo e gli 'apre gli
occhi' per la seconda volta, rivelandogli la propria identità: 'Io
sono il Messia', così gli dice. A questo punto colui che era stato
cieco esclama: 'Credo, Signore!', e si prostra davanti a Gesù".
"La
nostra vita - ha proseguito il Pontefice - a volte è simile a quella
del cieco che si è aperto alla luce, che si è aperto a Dio, che si
è aperto alla sua grazia. A volte purtroppo è un po’ come quella
dei dottori della legge: dall’alto del nostro orgoglio giudichiamo
gli altri, e perfino il Signore! Oggi, siamo invitati ad aprirci alla
luce di Cristo per portare frutto nella nostra vita, per eliminare i
comportamenti che non sono cristiani; tutti noi siamo cristiani, ma
tutti noi, tutti, alcune volte abbiamo comportamenti non cristiani,
comportamenti che sono peccati. Dobbiamo pentirci di questo,
eliminare questi comportamenti per (...) comportarci come 'figli
della luce', con umiltà, pazienza, misericordia. Questi dottori
della legge non avevano né umiltà, né pazienza, né misericordia!
(...) Non dobbiamo avere paura! Apriamoci alla luce del Signore, Lui
ci aspetta sempre per farci vedere meglio, per darci più luce, per
perdonarci (...) e rinascere a una vita nuova".
Dopo
l'Angelus il Papa ha rivolto un saluto ai militari italiani che hanno
compiuto un pellegrinaggio a piedi da Loreto a Roma, "pregando
per la pacifica e giusta risoluzione delle contese. E questo è molto
bello: Gesù nelle beatitudini dice che sono beati coloro che
lavorano per la pace".
"E
non dimenticate oggi a casa - ha concluso il Papa - prendere il
Vangelo di Giovanni, capitolo 9 e leggere questa storia del cieco che
è diventato vedente e dei presunti vedenti che si sono affondati di
più nella loro cecità".
INCONTRO CON MOVIMENTO APOSTOLICO CIECHI E CON PICCOLA MISSIONE PER I SORDOMUTI: GESÙ AMAVA INCONTRARE, PER FARE DI LORO DEI TESTIMONI, PERSONE EMARGINATE, ESCLUSE, DISPREZZATE
Città
del Vaticano, 29 marzo 2014
(VIS). Il Santo Padre Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza
gli aderenti al Movimento Apostolico Ciechi che ha promosso le
Giornate della Condivisione sul tema: "Testimoni del Vangelo per
una cultura dell'Incontro". All'Udienza
hanno partecipato anche la Piccola Missione per i Sordomuti e
l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
"La
prima cosa che osservo - ha detto il Papa commentando il tema scelto
per le Giornate della Condivisione - è che questa espressione
termina con la parola 'incontro', ma all’inizio presuppone un altro
incontro, quello con Cristo. In effetti, per essere testimoni del
Vangelo, bisogna aver incontrato Lui, Gesù. Chi lo conosce
veramente, diventa suo testimone. Come la Samaritana (...), quella
donna incontra Gesù (...) e la sua vita cambia (...). Testimone del
Vangelo è uno che ha incontrato Gesù Cristo, che lo ha conosciuto,
o meglio, si è sentito conosciuto da Lui, ri-conosciuto, rispettato,
amato, perdonato, e questo incontro lo ha toccato in profondità, lo
ha riempito di una gioia nuova, un nuovo significato per la vita. E
questo traspare, si comunica, si trasmette agli altri".
"Ho
ricordato la Samaritana - ha proseguito il Pontefice - perché è un
esempio chiaro del tipo di persone che Gesù amava incontrare, per
fare di loro dei testimoni: persone emarginate, escluse, disprezzate.
La samaritana lo era in quanto donna e in quanto samaritana – i
samaritani erano molto disprezzati dai giudei. Ma pensiamo a tanti
che Gesù ha voluto incontrare, soprattutto persone segnate dalla
malattia e dalla disabilità, per guarirle e restituirle alla piena
dignità. È molto importante
che proprio queste persone diventano testimoni di un nuovo
atteggiamento, che possiamo chiamare cultura dell’incontro. Esempio
tipico è la figura del cieco nato (...) emarginato in nome di una
falsa concezione che lo riteneva colpito da una punizione divina.
Gesù rifiuta radicalmente questo modo di pensare - veramente
blasfemo! - e compie per il cieco 'l’opera di Dio', dandogli la
vista. Ma la cosa notevole è che quest’uomo, a partire da ciò che
gli è accaduto, diventa testimone di Gesù e della sua opera, che è
l’opera di Dio, della vita, dell’amore, della misericordia.
Mentre i capi dei farisei, dall’alto della loro sicurezza,
giudicano sia lui che Gesù come 'peccatori', il cieco guarito, con
semplicità disarmante, difende Gesù e alla fine professa la fede in
Lui, e condivide anche la sua sorte: Gesù viene escluso, e anche lui
viene escluso. Ma in realtà, quell’uomo è entrato a far parte
della nuova comunità, basata sulla fede in Gesù e sull’amore
fraterno".
"Ecco
le due culture opposte. La cultura dell’incontro e la cultura
dell’esclusione, del pregiudizio. La persona malata o disabile,
proprio a partire dalla sua fragilità, dal suo limite, può
diventare testimone dell’incontro: l’incontro con Gesù, che apre
alla vita e alla fede, e l’incontro con gli altri, con la comunità.
In effetti, solo chi riconosce la propria fragilità, il proprio
limite può costruire relazioni fraterne e solidali, nella Chiesa e
nella società", ha concluso il Pontefice.
CELEBRAZIONE DELLA PENITENZA IN SAN PIETRO: CONVERTIRSI È IMPEGNO CHE DURA TUTTA LA VITA
Città
del Vaticano, 29 marzo 2014
(VIS). Nel pomeriggio di ieri, nella Basilica Vaticana, il Santo
Padre ha presieduto il Rito della Riconciliazione, confessando e
impartendo l'assoluzione individuale a più penitenti. La
celebrazione ha aperto il momento penitenziale "24 ore per il
Signore", promosso dal Pontificio Consiglio per la promozione
della nuova evangelizzazione, al quale hanno partecipato numerose
diocesi del mondo e durante il quale molte chiese sono rimaste aperte
la notte di venerdì e la mattina del sabato per la confessione dei
fedeli.
Il
Papa ha ricordato nell'omelia che nel periodo della Quaresima la
Chiesa rinnova l'appello alla conversione e la chiamata a cambiare
vita. "Convertirsi - ha detto - non è questione di un momento o
di un periodo dell’anno, è impegno che dura tutta la vita. Chi tra
di noi può presumere di non essere peccatore? Nessuno. Tutti lo
siamo. Scrive l’apostolo Giovanni: 'Se diciamo di essere senza
peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se
confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da
perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità'. È quello che
avviene anche in questa celebrazione e in tutta questa giornata
penitenziale. La Parola di Dio che abbiamo ascoltato ci introduce in
due elementi essenziali della vita cristiana".
"Il
primo: 'Rivestirci dell’uomo nuovo'. L’uomo nuovo, 'creato
secondo Dio' - ha spiegato Papa Francesco - nasce nel Battesimo, dove
si riceve la vita stessa di Dio, che ci rende suoi figli e ci
incorpora a Cristo e alla sua Chiesa. Questa vita nuova permette di
guardare alla realtà con occhi diversi, senza più essere distratti
dalle cose che non contano (...), dalle cose che finiscono con il
tempo. Per questo siamo chiamati ad abbandonare i comportamenti del
peccato e fissare lo sguardo sull’essenziale. 'L’uomo vale più
per quello che è che per quello che ha'. Ecco la differenza tra la
vita deformata dal peccato e quella illuminata della grazia".
"Il
secondo elemento: 'Rimanere nell’amore'. L’amore di Gesù Cristo
dura per sempre, non avrà mai fine perché è la vita stessa di Dio.
Questo amore vince il peccato e dona la forza di rialzarsi e
ricominciare, perché con il perdono il cuore si rinnova e
ringiovanisce. Tutti lo sappiamo: il nostro Padre non si stanca mai
di amare (...). Possiamo parlare della speranza di Dio: nostro Padre
ci aspetta sempre, non solo ci lascia la porta aperta, ma ci aspetta.
(...) Dio non solo è all’origine dell’amore, ma in Gesù Cristo
ci chiama ad imitare il suo stesso modo di amare: 'Come io ho amato
voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri'. Nella misura in cui
i cristiani vivono questo amore, diventano nel mondo discepoli
credibili di Cristo. L’amore non può sopportare di rimanere
rinchiuso in se stesso. Per sua stessa natura è aperto, si diffonde
ed è fecondo, genera sempre nuovo amore".
Il
Papa ha concluso l'omelia ricordando l'iniziativa "24 ore per il
Signore" ed ha invitato i giovani che partecipano come
missionari della riconciliazione a comunicare a quanti incontreranno
"la gioia di ricevere il perdono del Padre e di ritrovare
l'amicizia piena con Lui. (...) E direte loro che nostro Padre ci
aspetta, nostro Padre ci perdona, di più fa festa. Se tu vai a Lui
con tutta la tua vita, anche con tanti peccati, invece di
rimproverarti fa festa: questo è nostro Padre. Questo dovete dirlo
voi, dirlo a tanta gente, oggi. Chi sperimenta la misericordia
divina, è spinto a farsi artefice di misericordia tra gli ultimi e i
poveri. In questi 'fratelli più piccoli' Gesù ci aspetta; riceviamo
misericordia e diamo misericordia!".
UDIENZE
Città
del Vaticano, 31 marzo 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa
mattina in udienza;
-
L'Arcivescovo Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria.
-
Il Signor Steven Todd Green, Presidente della “American Bible
Society”, con la Consorte, e Seguito.
-
Il Vescovo Lucas Van Looy, di Gent (Belgio).
Sabato
29 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienza:
-
Il Cardinale Marc Ouellet, P,S.S., Prefetto della Congregazione per i
Vescovi.
-
Il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per
la Dottrina della Fede.
ALTRI ATTI PONTIFICI
Città
del Vaticano, 31 marzo 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il
Monsignor Nicholas Gilbert Hudson, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi
di Westminster (superficie: 3.634; popolazione: 4.793.000; cattolici:
481.600; sacerdoti: 613; religiosi: 1.355; diaconi permanenti: 15),
Gran Bretagna. Il Vescovo eletto è nato a Wimbledon (Gran Bretagna),
nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. Dal 1987 al 1991 è
stato Vice-parroco nella parrocchia di Canterbury; dal 1993 al 2000
Direttore del Christian Education Centre dell'arcidiocesi di
Southwark; nel 1993 nominato membro del Consiglio del Consultori
della medesima arcidiocesi. Nel 2000 è stato Vice-Rettore del
Venerabile Collegio Inglese a Roma e dal 2004 al 2013 Rettore del
medesimo Venerabile Collegio. È
stato finora Parroco della Parrocchia "The Sacred Heart"
a Wimbledon, nell'arcidiocesi di Southwark.
Sabato
29 marzo il Santo Padre:
-
Ha nominato il Vescovo Tadeusz Pikus, Vescovo di Drohiczyn
(superficie: 8.000; popolazione: 290.300; cattolici: 210.150;
sacerdoti: 233; religiosi: 140), Polonia. Finora Vescovo Ausiliare di
Warszawa (Polonia), succede al Vescovo Antoni Pacyfik Dydycz,
O.F.M.Cap., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al
governo pastorale della medesima diocesi, presentata per raggiunti
limiti d'età.
-
Ha confermato il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della
Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di
Vita Apostolica.
-
Ha nominato Membri della Congregazione per gli Istituti di Vita
Consacrata e le Società di Vita Apostolica: il Cardinale Norberto
Rivera Carrera, Arcivescovo di México (Messico); il Cardinale Oscar
Andrés Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras);
il Cardinale George Pell, Prefetto della Segreteria per l'Economia;
il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i
Vescovi; il Cardinale Luis Antonio G. Tagle, Arcivescovo di Manila
(Filippine); il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del
Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di
Archeologia Sacra; il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della
Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; il Cardinale
Domenico Calcagno, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio
della Sede Apostolica; l'Arcivescovo Francesco Cacucci, di
Bari-Bitonto (Italia); l'Arcivescovo Leo Jun Ikenaga, di Osaka
(Giappone); l'Arcivescovo Francisco Chimoio, di Maputo (Mozambico);
l'Arcivescovo Gianfranco Agostino Gardin, Arcivescovo-Vescovo di
Treviso (Italia); l'Arcivescovo Luis Gerardo Cabrera Herrera, di
Cuenca en Ecuador (Ecuador); l'Arcivescovo Ricardo Blázquez Pérez,
di Valladolid (Spagna); l'Arcivescovo Joseph Tobin, di Indianapolis
(Stati Uniti d'America); l'Arcivescovo Jaime Spengler, di Porto
Alegre (Brasile); il Vescovo José Francisco Ulloa Rojas, di Cartago
(Costa Rica); il Vescovo Lucas Van Looy, di Gent (Belgio); il Vescovo
Vicente Jiménez Zamora, di Santander (Spagna); il Vescovo Gregor
Maria Hanke, di Eichstätt (Germania); il Vescovo John Corriveau, di
Nelson (Canada); il Vescovo Kieran O'Reilley, di Killaloe (Irlanda);
il Vescovo Eusebio Hernández Sola, di Tarazona (Spagna); il Padre
Enrique Figaredo Alvargonzalez, S.I., Prefetto Apostolico di
Battambang (Cambogia); il Padre Bruno Marin, Abate Presidente della
Congregazione Benedettina Sublacense Cassinese; il Padre Bruno
Cadoré, Maestro Generale dell'Ordine dei Frati Predicatori; il Padre
Mauro Jöhri, Ministro Generale dell'Ordine Francescano Frati Minori
Cappuccini; il Padre Enrique Sánchez González, Superiore Generale
dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù; Fr. Emili Turú Rofes,
Superiore Generale dei Fratelli Maristi delle Scuole; il Sacerdote
Jacob Nampudakam, Rettore Generale della Società dell'Apostolato
Cattolico; il Signor Giorgio Mario Mazzola, Presidente Generale
dell'Istituto Secolare Cristo Re.
-
Ha confermato Membri della Congregazione per gli Istituti di Vita
Consacrata e le Società di Vita Apostolica: il Cardinale Nicolás de
Jesús Lopez Rodríguez; il Cardinale Francis Eugene George; il
Cardinale Wilfrid Fox Napier; il Cardinale Philippe Barbarin; il
Cardinale Agostino Vallini; il Cardinale Sean Patrick O'Malley; il
Cardinale Dominik Duk; il Cardinale Paolo Sardi; il Cardinale
Giuseppe Versaldi; l'Arcivescovo Thomas Menamparampil, S.D.B.; il
Vescovo Pierre Raffin, O.P.; il Padre Adolfo Nicolás Pachón,
Preposito Generale della Compagnia di Gesù.
-
Ha confermato il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del
Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
-
Ha confermato il Padre Miguel Ángel Ayuso Guixot, M.C.C.J.,
Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
-
Ha confermato, fino alla conclusione dei rispettivi mandati, i Membri
e i Consultori del Pontificio Consiglio per il Dialogo
Interreligioso.
-
Ha nominato Sua Beatitudine Louis Raphaël I Sako, Patriarca di
Babilonia dei Caldei (Iraq), Membro del Pontificio Consiglio per il
Dialogo Interreligioso.
-
Ha nominato Consultori del Pontificio Consiglio per il Dialogo
Interreligioso: l'Arcivescovo Tomash Bernard Peta, di Maria
Santissima in Astana (Kazakhstan); il Vescovo William Hanna Shomali,
Ausiliare e Vicario Generale del Patriarcato di Gerusalemme dei
Latini (Gerusalemme); il Monsignor François Bousquet (Francia),
Rettore del Convitto di S. Luigi dei Francesi in Roma; il Monsignor
Valentino Cottini, Preside del Pontificio Istituto di Studi Arabi e
d'Islamistica (Italia); il Monsignor Clarence Devadass, Segretario
della Commissione per l'Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso
(Malaysia); il Padre Claudio Monge, O.P., Presidente della Union des
Religieux et des Religieuses de Turquie (Turchia); il Padre José
Manuel H. Arenas, S.I., Segretario della Commissione per l'Ecumenismo
e il Dialogo Interreligioso (Cile); il Padre William Skudlarek,
O.S.B., dell'Abbazia Saint John's in Collegeville (Stati Uniti
d'America), Segretario Generale del Dialogo Interreligioso Monastico
in Roma; Suor Carmen Sammut, S.M.N.D.A. (Malta), Superiora Generale
delle Suore Bianche; la Dottoressa Ilaria Morali, Direttore del
Dipartimento di Missiologia presso la Pontificia Università
Gregoriana (Italia).
-
Ha confermato il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del
Pontificio Consiglio della Cultura.
-
Ha confermato il Vescovo Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo,
Delegato del Pontificio Consiglio della Cultura.
-
Ha confermato il Vescovo Barthélemy Adoukonou, Segretario del
Pontificio Consiglio della Cultura.
-
Ha confermato, fino alla conclusione dei rispettivi mandati, i Membri
e i Consultori del Pontificio Consiglio della Cultura.
-
Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Cultura: il
Cardinale Béchara Boutros Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti
(Libano), il Cardinale Kazimierz Nycz, Arcivescovo di Warszawa,
Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Polonia e
sprovvisti di Ordinario del proprio rito (Polonia); l'Arcivescovo
Denis James Hart, di Melbourne (Australia), l'Arcivescovo Arthur
Roche, Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la
Disciplina dei Sacramenti; l'Arcivescovo Alfonso Cortés Contreras,
di León (Messico); l'Arcivescovo Víctor Manuel Fernández, Rettore
della Pontificia Universidad Católica S. María de los Buenos Aires
(Argentina); il Vescovo Paul-André Durocher, di Gatineau (Canada);
il Vescovo Filomeno Do Nascimento Vieira Dias, di Cabinda (Angola);
il Vescovo Cecilio Raúl Berzosa Martínez, di Ciudad Rodrigo
(Spagna); il Vescovo Joaquim Giovanni Mol Guimarães, Ausiliare di
Belo Horizonte (Brasile); il Vescovo Franz-Josef Overbeck, Vescovo di
Essen, Ordinario Militare per la Repubblica Federale di Germania; il
Vescovo Linus Lee Seong-hyo, Ausiliare di Suwon (Corea); il Vescovo
Charles Morerod, di Lausanne, Genève et Fribourg (Svizzera); il
Signor Rafael Vicuña, Professore di Biologia molecolare alla
Pontificia Universidad Católica di Santiago del Cile.
venerdì 28 marzo 2014
UDIENZA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI GRECIA
Città
del Vaticano, 28 marzo 2014
(VIS). Stamani, venerdì 28 marzo 2014, il Santo Padre Francesco ha
ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente
della Repubblica Ellenica, il Signor Karolos Papoulias, il quale si è
successivamente incontrato con il Cardinale Pietro Parolin,
Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique
Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Nel
corso dei cordiali colloqui, espressione dei buoni rapporti esistenti
tra la Santa Sede e la Grecia, sono stati affrontati temi di comune
interesse, tra i quali, in particolare, lo statuto giuridico delle
comunità religiose, il ruolo della religione nella società e la
collaborazione ecumenica.
Nel
prosieguo della conversazione ci si è soffermati sulle conseguenze
sociali della crisi economica mondiale, come pure sul contributo
della Grecia in seno all’Unione Europea. Infine, è stata espressa
preoccupazione per il futuro della presenza dei Cristiani in Medio
Oriente, per l’instabilità politica e le situazioni di conflitto
che interessano diverse regioni del mondo.
AI VESCOVI DEL MADAGASCAR: INTIMA CONNESSIONE FRA EVANGELIZZAZIONE E PROMOZIONE UMANA
Città
del Vaticano, 28 marzo 2014
(VIS). La vitalità della Chiesa in Madagascar nonostante le
difficoltà e l'impegno delle diocesi nella promozione umana sono
stati gli argomenti centrali del discorso che Papa Francesco ha
consegnato ai Presuli della Conferenza Episcopale del Madagascar, al
termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".
Il
Papa ha parole di apprezzamento per la "coraggiosa e
perseverante opera di evangelizzazione" dei Vescovi nonostante
le gravi difficoltà socio-economiche del Madagascar. "Voi avete
esortato - scrive - tutta la società a risollevarsi per costruire un
nuovo futuro. Non posso che incoraggiarvi a riassumere il vostro
ruolo in questa opera di ricostruzione, nel rispetto dei diritti e
dei doveri di ciascuno. (...) È
importante mantenere rapporti costruttivi con le Autorità del vostro
Paese. Vostro compito sia la ricerca dell'unità, della giustizia e
della pace, per meglio servire il vostro popolo, rifiutando ogni
coinvolgimento in contese politiche a detrimento del bene comune".
"In
questa prospettiva - scrive ancora il Papa - apprezzo
l'insostituibile impegno delle vostre diocesi nelle opere sociali. In
effetti, vi è una intima connessione fra evangelizzazione e
promozione umana (...). Vi incoraggio a perseverare nell'attenzione
ai poveri, sostenendo, materialmente e spiritualmente, tutti coloro
che si dedicano a loro, in particolare le Congregazioni religiose che
ringrazio di cuore per la dedizione e l'autentica testimonianza resa
all'amore di Cristo per tutti gli uomini. Vi invito anche a
interpellare senza timore tutta la società malgascia e in
particolare i suoi leader, sulla questione della povertà, dovuta in
gran parte alla corruzione e alla mancanza di attenzione al bene
comune".
"L'educazione
- ricorda il Papa - è un campo d'azione nel quale voi profondete
considerevole impegno e so tutto il bene che la scuola cattolica, con
la sua azione evangelizzatrice, fa ai giovani e alle loro famiglie.
(...) Fate in modo che il più grande numero di bambini, compresi
quelli appartenenti alle famiglie più modeste, siano scolarizzati,
dato che molti genitori non hanno i mezzi per garantire un'educazione
ai loro figli". Il Papa invita inoltre i Presuli ad adoperarsi
affinché sia assicurata una presenza cristiana nelle scuole
pubbliche, perché i cristiani impegnati nel mondo dell'educazione
possano contribuire a formare ai valori evangelici e umani le giovani
generazioni che saranno anche la classe dirigente della società
futura".
Successivamente
il Papa ricorda che nel messaggio di chiusura dell'Anno della Fede i
Vescovi hanno deplorato la perdita dell'autentica "fihavanana",
quella maniera di vivere propria della cultura malgascia che
favorisce l'armonia e la solidarietà ed al riguardo afferma: "I
valori che il Creatore ha infuso nella vostra cultura devono
continuare ad essere trasmessi illuminandoli dall'interno con il
messaggio evangelico. Così la dignità della persona umana, la
cultura della pace, del dialogo e della riconciliazione potranno
ritrovare il loro posto nella società per un futuro migliore".
Il
Papa ha parole di apprezzamento per la realizzazione, nelle diocesi
malgasce, di "un programma di formazione alla vita e all'amore,
ambizioso e molto dinamico" e sottolinea che la famiglia "ha
bisogno di essere protetta e difesa, perché rende alla società il
servizio che essa si attende da lei, cioè dare alla società uomini
e donne capaci di edificare un tessuto sociale di pace e di armonia".
Relativamente alle nuove sfide nell'ambito interreligioso, il Papa
ribadisce che è "urgente sviluppare, e anche talvolta
intraprendere, un dialogo lucido e costruttivo al fine di conservare
la pace fra le comunità e favorire il bene comune".
Nell'invitare i Presuli " a non dubitare mai del dinamismo della
Chiesa né della capacità di convertire i cuori a Cristo Risorto",
il Papa ribadisce che "per ciò è necessario che la fede
testimoniata dai cristiani sia vissuta nel quotidiano. La vita deve
essere coerente con la fede perché la testimonianza sia credibile".
"Questo
invito - afferma il Papa - è rivolto principalmente al clero e alle
persone consacrate. Il sacerdozio e la vita consacrata non sono mezzi
di ascesa sociale, ma un servizio a Dio e agli uomini". Nel
ricordare che la castità e l'obbedienza sono virtù essenziali al
sacerdozio, il Papa conclude: "Ugualmente essenziale è il
rapporto fra beni temporali e prudenza nella loro gestione. Una
testimonianza contraria al riguardo è particolarmente disastrosa in
ragione dello scandalo che provoca, in particolare nei confronti di
una popolazione che vive nella povertà".
LA CONFESSIONE NON È UN TRIBUNALE DI CONDANNA, MA ESPERIENZA DI PERDONO E DI MISERICORDIA!
Città
del Vaticano, 28 marzo 2014
(VIS). Questa mattina, nell'Aula delle Benedizioni, il Santo Padre ha
ricevuto i 600 partecipanti al Corso sul Foro interno promosso dalla
Penitenzieria Apostolica. Da un quarto di secolo la Penitenzieria
offre, soprattutto ai neo-presbiteri e ai diaconi, l'opportunità di
questo corso per contribuire alla formazione di buoni confessori.
Nell'invitare
i presenti a fare tesoro dell'esperienza acquisita per aiutare sempre
meglio la Chiesa e i confessori a svolgere "il ministero della
misericordia, che è tanto importante!", il Santo Padre ha
offerto alcune riflessioni sui principali aspetti della confessione.
"Anzitutto
- ha detto il Papa - il protagonista del ministero della
Riconciliazione è lo Spirito Santo. Il perdono che il Sacramento
conferisce è la vita nuova trasmessa dal Signore Risorto per mezzo
del suo Spirito (...). Pertanto, voi siete chiamati ad essere sempre
'uomini dello Spirito Santo', testimoni e annunciatori, lieti e
forti, della risurrezione del Signore". Il sacerdote "accoglie
i penitenti non con l’atteggiamento di un giudice e nemmeno con
quello di un semplice amico, ma con la carità di Dio (...) Il cuore
del sacerdote è un cuore che sa commuoversi, non per sentimentalismo
o per mera emotività, ma per le 'viscere di misericordia' del
Signore! Se è vero che la tradizione ci indica il duplice ruolo di
medico e giudice per i confessori, non dimentichiamo mai che come
medico è chiamato a guarire e come giudice ad assolvere".
"Se
la Riconciliazione trasmette la vita nuova del Risorto e rinnova la
grazia battesimale - ha spiegato Papa Francesco soffermandosi sul
secondo aspetto - allora il vostro compito è donarla generosamente
ai fratelli. Un sacerdote che non cura questa parte del suo ministero
(...) è come un pastore che non si prende cura delle pecore che si
sono smarrite (...). Ma la misericordia è il cuore del Vangelo! È
la buona notizia che Dio ci ama, che ama sempre l’uomo peccatore, e
con questo amore lo attira a sé e lo invita alla conversione. Non
dimentichiamo che i fedeli fanno spesso fatica ad accostarsi al
Sacramento, sia per ragioni pratiche, sia per la naturale difficoltà
di confessare ad un altro uomo i propri peccati. Per questa ragione
occorre lavorare molto su noi stessi, sulla nostra umanità, per non
essere mai di ostacolo ma sempre favorire l’avvicinarsi alla
misericordia e al perdono. (...) La Confessione non è un tribunale
di condanna, ma esperienza di perdono e di misericordia!".
"Infine,
tutti conosciamo le difficoltà che spesso la Confessione incontra -
ha concluso il Pontefice - Sono tante le ragioni, sia storiche sia
spirituali. Tuttavia, noi sappiamo che il Signore ha voluto fare
questo immenso dono alla sua Chiesa, offrendo ai battezzati la
sicurezza del perdono del Padre. Per questo è molto importante che,
in tutte le diocesi e nelle comunità parrocchiali, si curi
particolarmente la celebrazione di questo Sacramento di perdono e di
salvezza. È bene che in ogni
parrocchia i fedeli sappiano quando possono trovare i sacerdoti
disponibili: quando c’è la fedeltà, i frutti si vedono".
IN UNA MOSTRA LA STORIA DELLA DIFFUSIONE DELLA BIBBIA NEL MONDO
Città
del Vaticano, 28 marzo 2014
(VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha
avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione dell'esposizione
"Seconda Mostra Verbum Domini. La Parola del Signore è diretta
alle Nazioni", una rassegna espositiva di oltre 200 reperti
storici, testi e rari manufatti biblici che raccontano la storia
della diffusione della Bibbia nel mondo. Promossa dal Museum of the
Bible, la Mostra si tiene dal 2 aprile al 22 giugno 2014, nel Braccio
di Carlo Magno in Vaticano.
Alla
Conferenza Stampa sono intervenuti il Signor Cary Summers, Direttore
Operativo del Museum of the Bible; Padre José María
Abrego de Lacy, S.I., Rettore del Pontificio Istituto Biblico, il
Dottor Ambrogio M. Piazzoni, Vice Prefetto della Biblioteca
Apostolica Vaticana e il Monsignor Melchor José Sánchez
de Toca y Alameda, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della
Cultura.
Le
opere esposte appartengono alla Collezione Green, alla Biblioteca
Vaticana, ai Musei Vaticani e ad altre collezioni istituzionali e
private dagli Stati Uniti e dall'Europa. Di particolare importanza un
foglio del Papiro Bodmer XIV-XV, manoscritto realizzato attorno
all'anno 200 che trasmette quasi integralmente il testo dei vangeli
secondo Luca e secondo Giovanni; un bifoglio del celeberrimo 'codex
Vaticanus' o Codice B della Bibbia, manoscritto realizzato su
pergamena nella prima metà del IV secolo e il 'codex Claromontanus,
del V e del VII secolo, un precoce testimone dei vangeli tradotti in
latino nella Vulgata di san Gerolamo.
In
questa Mostra, ad ingresso gratuito, si potrà intraprendere un
viaggio nel tempo e nello spazio scoprendo come la Parola di Dio ha
raggiunto le Nazioni, accessibile a culture differenti, pur rimanendo
fedele al testo originale in greco e in ebraico.
UDIENZE
Città
del Vaticano, 28 marzo 2014
(VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:
-
Il Vescovo Franz-Peter Tebartz-van Elst, emerito di Limburg
(Repubblica Federale di Germania).
-
Undici Presuli della Conferenza Episcopale del Madagascar,in Visita
"ad Limina Apostolorum":
-
Il Vescovo Fulgence Razakarivony, M.S., di Ihosy.
-
Il Vescovo José Alfredo Caires de Nobrega, S.C.I., di Mananjary.
-
L'Arcivescovo Désiré Tsarahazana, di Toamasina.
-
Il Vescovo Antoine Scopelliti, O.SS.T., di Ambatondrazaka.
-
Il Vescovo Marcellin Randriamamonjy, di Fenoarivo Antsinanana.
-
Il Vescovo Gaetano Di Pierro, S.C.I., di Moramanga.
-
L'Arcivescovo Fulgence Rabeony, S.I., di Toliara.
-
Il Vescovo Zygmunt Robaszkiewicz, M.S.F., di Morombe.
-
Il Vescovo Marie Fabien Raharilambonianina, O.C.D., di Morondava, con
l'emerito Vescovo Donald Joseph Leo Pelletier, M.S.
-
Il Vescovo Vincent Rakotozafy, Vescovo di Tȏlagnaro.
In
data 27 marzo, il Santo Padre ha ricevuto in Udienza il Cardinale
Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza
Episcopale Italiana.
giovedì 27 marzo 2014
IL PAPA RICEVE IL PRESIDENTE OBAMA: RISPETTO DIRITTO UMANITARIO E DEL DIRITTO INTERNAZIONALE NELLE AREE DI CONFLITTO
Città
del Vaticano, 27 marzo 2014
(VIS). Stamani, giovedì 27 marzo, il Signor Barack H. Obama,
Presidente degli Stati Uniti d'America, è stato ricevuto in Udienza
dal Santo Padre Francesco e, successivamente, si è incontrato con il
Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato
dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con
gli Stati.
I
cordiali colloqui hanno permesso uno scambio di vedute su alcuni temi
attinenti all'attualità internazionale, auspicando per le aree di
conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto
internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte.
Nel
contesto delle relazioni bilaterali e della collaborazione tra la
Chiesa e lo Stato ci si è soffermati su questioni di speciale
rilevanza per la Chiesa nel Paese, come l'esercizio dei diritti alla
libertà religiosa, alla vita e all'obiezione di coscienza nonché il
tema della riforma migratoria. Infine, è stato espresso il comune
impegno nello sradicamento della tratta degli esseri umani nel mondo.
È TANTO DIFFICILE CHE UN CORROTTO RIESCA A TORNARE INDIETRO
Città
del Vaticano, 27 marzo 2014
(VIS). Il dialogo tra i lamenti di Dio e le giustificazioni degli
uomini è stato il tema dell'omelia che Papa Francesco ha tenuto
questa mattina nella Basilica di San Pietro, dove ha celebrato la
Santa Messa per un gruppo di oltre 500 Parlamentari italiani,
accompagnati dal Vescovo Lorenzo Leuzzi, Rettore della Chiesa di San
Gregorio Nazianzeno a Montecitorio
Papa
Francesco si è soffermato sulla storia dell'infedeltà del popolo di
Dio, di una generazione che non ha ascoltato il Signore ma ha
giustificato i suoi peccati. "E questo lamento di Dio viene
perché è stato un lavoro molto, molto grande quello del Signore per
togliere dal cuore del suo popolo l’idolatria, per farlo docile
alla sua Parola. Ma loro andavano su questa strada per un po’ di
tempo, e poi tornavano indietro".
"E
da peccatori, sono scivolati, sono diventati corrotti - ha proseguito
il Pontefice - È tanto
difficile che un corrotto riesca a tornare indietro. Il peccatore sì,
perché il Signore è misericordioso e ci aspetta tutti. Ma il
corrotto è fissato nelle sue cose, e questi erano corrotti. E per
questo si giustificano, perché Gesù, con la sua semplicità, ma con
la sua forza di Dio, dava loro fastidio. E, passo dopo passo,
finiscono per convincersi che dovevano uccidere Gesù, e uno di loro
ha detto: 'È meglio che un
uomo muoia per il popolo'”.
"Questi
hanno sbagliato strada. Hanno fatto resistenza alla salvezza di amore
del Signore e così sono scivolati dalla fede, da una teologia di
fede a una teologia del dovere: 'Dovete fare questo, questo,
questo…'. E Gesù dice loro quell’aggettivo tanto brutto:
'Ipocriti! Tanti pesi opprimenti legate sulle spalle del popolo. E
voi? Nemmeno con un dito li toccate! Ipocriti!'. Hanno rifiutato
l’amore del Signore e questo rifiuto ha fatto sì che loro fossero
su una strada che non era quella della dialettica della libertà che
offriva il Signore, ma quella della logica della necessità, dove non
c’è posto per il Signore. (...) Sono diventati comportamentali.
Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini. Gesù li chiama,
loro, 'sepolcri imbiancati'. Questo è il dolore del Signore, il
dolore di Dio, il lamento di Dio".
"In
questa strada della Quaresima - ha ribadito Papa Francesco - ci farà
bene, a tutti noi, pensare a questo invito del Signore all’amore, a
questa dialettica della libertà dove c’è l’amore, e domandarci,
tutti: Ma io sono su questa strada? O ho il pericolo di giustificarmi
e andare per un’altra strada?, una strada congiunturale, perché
non porta a nessuna promessa. E preghiamo il Signore che ci dia la
grazia di andare sempre per la strada della salvezza, di aprirci alla
salvezza che viene soltanto da Dio, dalla fede, non da quello che
proponevano questi 'dottori del dovere', che avevano perso la fede a
reggevano il popolo con questa teologia pastorale del dovere".
PROGRAMMA PELLEGRINAGGIO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA
Città
del Vaticano, 27 marzo 2014
(VIS). È
stato pubblicato oggi il programma del Pellegrinaggio del
Santo Padre in Terra Santa, dal 25 al 26 maggio prossimo, in
occasione del 50° anniversario dell'incontro a Gerusalemme tra Papa
Paolo VI e il Patriarca Atenagora.
Alle
8:15 di sabato 24 maggio l'aereo papale partirà dall’Aeroporto di
Roma Fiumicino per Amman (Giordania), dove l'arrivo è previsto alle
13:15. Dopo la cerimonia di benvenuto nel Palazzo Reale Al-Husseini
ad Amman, il Papa renderà una visita di cortesia al Re Abdalá
II e alla Regina Rania di Giordania, quindi terrà un discorso
alle Autorità del Regno di Giordania. Alle 16:00 celebrerà la Santa
Messa all’International Stadium ad Amman ed alle 19:00 visiterà il
Sito del Battesimo di Gesù a Bethany beyond the Jordan. Poco dopo
incontrerà i rifugiati e i giovani disabili nella chiesa latina a
Bethany beyond the Jordan.
Alle
8:15 di domenica 25 maggio, Papa Francesco prenderà congedo dalla
Giordania all’Aeroporto Internazionale Queen Alia di Amman e si
recherà in elicottero a Bethlehem. Nel Palazzo Presidenziale, dopo
una visita di cortesia al Presidente dello Stato di Palestina,
Mahmoud Abbas, il Santo Padre terrà un discorso davanti alle
Autorità Palestinesi. Alle 11:00 celebrerà la Santa Messa e
reciterà il Regina Coeli, nella Piazza della Mangiatoia a Bethlehem.
Alle 13:30 il Santo Padre pranzerà con famiglie della Palestina al
Convento francescano di Casa Nova a Bethlehem ed alle 15:00 visiterà,
in forma privata, la Grotta della Natività a Bethlehem. Poco dopo
rivolgerà un saluto ai bambini dei campi profughi di Dheisheh, Aida
e Beit Jibrin nel Phoenix Center del Campo Profughi di Dheisheh, alle
15:45 prenderà congedo dallo Stato di Palestina e si recherà in
elicottero all’Aeroporto Internazionale Ben Gurion a Tel Aviv
(Israele), dove l'arrivo è previsto alle 16:30. Dopo la cerimonia di
benvenuto, Papa Francesco si trasferirà in elicottero a Jerusalem,
dove, alle 18:15, avrà un incontro privato con il Patriarca
Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, per la firma di una
dichiarazione congiunta. Alle 19:00, nella Basilica del Santo
Sepolcro, il Santo Padre presiederà un Incontro Ecumenico in
occasione del 50° anniversario dell’incontro a Gerusalemme tra
Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora. Al termine Papa Francesco
cenerà con i Patriarchi e Vescovi, e con il Seguito Papale al
Patriarcato Latino a Jerusalem.
Alle
8:15 di lunedì 26 maggio, il Santo Padre visiterà il Gran Mufti di
Jerusalem nell’edificio del Gran Consiglio sulla Spianata delle
Moschee e terrà un discorso. Dopo una visita al Muro Occidentale, il
Papa si recherà al Monte Herzi dove deporrà una corona di fiori.
Alle 10:00 è prevista la visita al Memoriale di Yad Vashem a
Jerusalem. dove Papa Francesco terrà un discorso. Alle 10:45 il Papa
renderà una visita di cortesia ai due Gran Rabbini di Israele nel
Centro Heichal Shlomo, nei pressi della Jerusalem Great Synagogue.
Alle 11:45 il Papa si recherà al Palazzo Presidenziale di Jerusalem
per una visita di cortesia al Presidente dello Stato di Israele,
Simon Peres. Alle 13:00, nel Notre Dame Jerusalem Center, il Papa
incontrerà in privato il Primo Ministro di Israele, Benjamin
Netanyahu. Alle 15:30 è in programma una visita privata al Patriarca
Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, nell’edificio antistante
la chiesa ortodossa di Viri Galileai sul Monte degli Ulivi. Alle
16:00 il Santo Padre avrà un Incontro con i sacerdoti, religiosi,
religiose e seminaristi nella chiesa del Getsemani accanto all’Orto
degli Ulivi. Alle 17:20 Papa Francesco celebrerà la Santa Messa con
gli Ordinari di Terra Santa e con il Seguito Papale nella Sala del
Cenacolo a Jerusalem. Alle 19:30 il Papa si trasferirà in elicottero
dall’Eliporto del Monte Scopus a Jerusalem all’Aeroporto
Internazionale Ben Gurion a Tel Aviv, dove alle 20:00 prenderà
congedo dallo Stato di Israele ed alle 20:15 ripartirà alla volta di
Roma dove l'arrivo all'aeroporto di Roma Ciampino è previsto alle
23:00.
LA VOCE DEI PAPI: ARCHIVIO DIGITALE DELLA RADIO VATICANA
Città
del Vaticano, 27 marzo 2014
(VIS). Martedì 1° aprile, nella Sala Marconi della Radio Vaticana,
si terrà la conferenza stampa di presentazione de "La voce dei
Papi", l'archivio digitale della Radio Vaticana che raccoglie la
voce dei Pontefici succedutisi sul soglio di Pietro, a partire dal
1931, anno di nascita dell'emittente pontificia, da Pio XI a Papa
Francesco. La Radio Vaticana ha tra i propri compiti istituzionali
quello di costituire, custodire e gestire l'archivio sonoro
pontificio, assicurandone, in caso venga usato da parte di terzi, la
salvaguardia del carattere pastorale e la tutela dei diritti di
proprietà intellettuale.
La
digitalizzazione dell'archivio - che si inserisce nell'evento di
Canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, il 27
aprile prossimo - consentirà la conservazione del materiale sonoro,
la cui integrità potrebbe essere messa a rischio dall'usura dei
supporti di archiviazione e, al contempo, permetterà di archiviare
le informazioni audio e di testo (metadata) in maniera molto più
efficiente e razionale. Il nuovo supporto digitale garantirà,
inoltre, una più agevole fruizione dei contenuti da parte degli
operatori dell'informazione e degli studiosi.
"La
direzione tecnica della Radio Vaticana - afferma Padre Federico
Lombardi, S.I., Direttore Generale della Radio Vaticana - ha ultimato
la digitalizzazione dell'archivio sonoro pontificio che riproduce il
contenuto degli 8000 nastri e supporti originali delle attività dei
Papi a partire dalla fondazione dell'emittente vaticana".
Alla
conferenza stampa di presentazione "La voce dei Papi",
moderata da Padre Lombardi, interverranno il Cardinale Giovanni
Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi e
Presidente emerito della Pontificia Commissione per l'America Latina,
il vaticanista Gian Franco Svidercoschi e Guido Gusso, aiutante di
camera di Papa Giovanni XXIII e decano di anticamera di Giovanni
Paolo II. La digitalizzazione dell'Archivio è stata possibile grazie
al contributo di Banca Intesa Russia e con il supporto di
Confartigianato Persone.
UDIENZE
Città
del Vaticano, 27 marzo 2014
(VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza undici
Presuli della Conferenza Episcopale del Madagascar, in Visita “ad
Limina Apostolorum”.
-
L'Arcivescovo Odon Marie Arsène Razanakolona, di Antananarivo, con
l'Ausiliare Vescovo Jean de Dieu Raoelison.
-
Il Vescovo Philippe Ranaivomanana, di Antsirabé.
-
Il Vescovo Jean Claude Randrianarisoa, di Miarinarivo.
-
Il Vescovo Gustavo Bombin Espino, O.SS.T., di Tsiroanomandidy.
-
Il Vescovo Rosario Saro Vella, S.D.B., di Ambanja.
-
Il Vescovo Roger Victor Solo Rakotondrajao, di Mahajanga.
-
Il Vescovo Georges Varkey Puthiyakulangara,
M.E.P., Coadiutore di Port-Bergé.
-
L'Arcivescovo Fulgence Rabemahafaly, di Fianarantsoa.
-
Il Vescovo Fidelis Rakotonarivo, S.I., di Ambositra.
-
Il Vescovo Benjamin Marc Balthason Ramaroson, C.M., di Farafangana.
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