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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 7 gennaio 2014

ESEMPIO DEI MAGI CI AIUTA A SEGUIRE I GRANDI DESIDERI DEL NOSTRO CUORE E A NON ACCONTANTARCI DI UNA VITA MEDIOCRE

Città del Vaticano, 6 gennaio 2014 (VIS). Oggi, Solennità dell’Epifania del Signore, il Santo Padre Francesco ha celebrato la Santa Messa nella Basilica Vaticana. Dopo la proclamazione del Santo Vangelo e l'annunzio del giorno della Pasqua, che quest'anno si celebra il 20 aprile, il Papa ha tenuto l'omelia.

'"Lumen requirunt lumine' - ha detto il Pontefice spiegando che: "Questa suggestiva espressione di un inno liturgico dell’Epifania si riferisce all’esperienza dei Magi: seguendo una luce essi ricercano la Luce. La stella apparsa in cielo accende nella loro mente e nel loro cuore una luce che li muove alla ricerca della grande Luce di Cristo. I Magi seguono fedelmente quella luce che li pervade interiormente, e incontrano il Signore".

"In questo percorso dei Magi d’Oriente - ha proseguito il Pontefice - è simboleggiato il destino di ogni uomo: la nostra vita è un camminare, illuminati dalle luci che rischiarano la strada, per trovare la pienezza della verità e dell’amore, che noi cristiani riconosciamo in Gesù, Luce del mondo. E ogni uomo, come i Magi, ha a disposizione due grandi 'libri' da cui trarre i segni per orientarsi nel pellegrinaggio: il libro della creazione e il libro delle Sacre Scritture. L’importante è essere attenti, vigilare, ascoltare Dio che ci parla, sempre ci parla".

Ci dice il Vangelo che i Magi, quando giunsero a Gerusalemme, persero per un po’ la vista della stella. Non la vedevano più. In particolare, la sua luce è assente nel palazzo del re Erode: quella dimora è tenebrosa, vi regnano il buio, la diffidenza, la paura, l’invidia. Erode, infatti, si mostra sospettoso e preoccupato per la nascita di un fragile Bambino che egli sente come un rivale. In realtà Gesù non è venuto ad abbattere lui, misero fantoccio, ma il Principe di questo mondo! Tuttavia il re e i suoi consiglieri sentono scricchiolare le impalcature del loro potere, temono che vengano capovolte le regole del gioco, smascherate le apparenze. Tutto un mondo edificato sul dominio, sul successo sull’avere, sulla corruzione è messo in crisi da un Bambino! Ed Erode arriva fino a uccidere i bambini".

"I Magi seppero superare quel pericoloso momento di oscurità presso Erode, perché credettero alle Scritture, alla parola dei profeti che indicava in Betlemme il luogo della nascita del Messia. Così sfuggirono al torpore della notte del mondo, ripresero la strada verso Betlemme e là videro nuovamente la stella, e il Vangelo dice che provarono 'una gioia grandissima'".

"Un aspetto della luce che ci guida nel cammino della fede è anche la santa 'furbizia'. (...) Si tratta di quella scaltrezza spirituale che ci consente di riconoscere i pericoli ed evitarli. I Magi seppero usare questa luce di 'furbizia' quando, sulla via del ritorno, decisero di non passare dal palazzo tenebroso di Erode, ma di percorrere un’altra strada. Questi saggi venuti da Oriente ci insegnano come non cadere nelle insidie delle tenebre e come difenderci dall’oscurità che cerca di avvolgere la nostra vita. Loro, con questa santa 'furbizia' hanno custodito la fede. E anche noi dobbiamo custodire la fede. Custodirla da quel buio. Ma, anche, tante volte, un buio travestito di luce! Perché il demonio, dice san Paolo, si veste da angelo di luce, alcune volte. (...) Occorre accogliere nel nostro cuore la luce di Dio e, nello stesso tempo, coltivare quella furbizia spirituale che sa coniugare semplicità ed astuzia, come chiede Gesù ai discepoli: 'Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe'".

"Nella festa dell’Epifania, in cui ricordiamo la manifestazione di Gesù all’umanità nel volto di un Bambino - ha concluso il Pontefice - sentiamo accanto a noi i Magi, come saggi compagni di strada. Il loro esempio ci aiuta ad alzare lo sguardo verso la stella e a seguire i grandi desideri del nostro cuore. Ci insegnano a non accontentarci di una vita mediocre, del 'piccolo cabotaggio', ma a lasciarci sempre affascinare da ciò che è buono, vero, bello… da Dio, che tutto questo lo è in modo sempre più grande! E ci insegnano a non lasciarci ingannare dalle apparenze, da ciò che per il mondo è grande, sapiente, potente. Non bisogna fermarsi lì. È necessario custodire la fede. (...) Bisogna andare oltre, (...) andare verso Betlemme, là dove, nella semplicità di una casa di periferia, tra una mamma e un papà pieni d’amore e di fede, risplende il Sole sorto dall’alto, il Re dell’universo. Sull’esempio dei Magi, con le nostre piccole luci, cerchiamo la Luce e custodiamo la fede".

EPIFANIA, FESTA DI UN DUPLICE MOVIMENTO: MOVIMENTO DI DIO VERSO IL MONDO E MOVIMENTO DEGLI UOMINI VERSO DIO

Città del Vaticano, 6 gennaio 2014 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata nella Basilica Vaticana in occasione della Solennità dell’Epifania del Signore, il Santo Padre Francesco si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Papa Francesco ha ricordato come Papa Benedetto XVI commenta "magnificamene" nel suo libro sull'infanzia di Gesù l'episodio della venuta dei magi dall'Oriente a Betlemme. "Quella fu appunto la prima 'manifestazione' di Cristo alle genti. Perciò l’Epifania mette in risalto l’apertura universale della salvezza portata da Gesù".

"Questa festa ci fa vedere un duplice movimento: da una parte il movimento di Dio verso il mondo, verso l’umanità - tutta la storia della salvezza, che culmina in Gesù -; e dall’altra parte il movimento degli uomini verso Dio - pensiamo alle religioni, alla ricerca della verità, al cammino dei popoli verso la pace, la pace interiore, la giustizia, la libertà -. E questo duplice movimento è mosso da una reciproca attrazione. Da parte di Dio, che cosa lo attrae? È l’amore per noi: siamo suoi figli, ci ama, e vuole liberarci dal male, dalle malattie, dalla morte, e portarci nella sua casa, nel suo Regno".

"E anche da parte nostra c’è un amore, un desiderio: il bene sempre ci attrae, la verità ci attrae, la vita, la felicità, la bellezza ci attrae… Gesù è il punto d’incontro di questa attrazione reciproca, di questo duplice movimento. È Dio e uomo: Gesù. Dio e uomo. Ma chi prende l’iniziativa? Sempre Dio! L’amore di Dio viene sempre prima del nostro!".

"La Chiesa sta tutta dentro questo movimento di Dio verso il mondo: la sua gioia è il Vangelo, è riflettere la luce di Cristo. La Chiesa è il popolo di coloro, che hanno sperimentato questa attrazione e la portano dentro, nel cuore nella vita. 'Mi piacerebbe – sinceramente - mi piacerebbe dire a quelli che si sentono lontani da Dio e dalla Chiesa - dirlo rispettosamente - dire a quelli che sono timorosi e indifferenti: il Signore chiama anche te, ti chiama ad essere parte del suo popolo e lo fa con grande rispetto e amore!'. Il Signore ti chiama. Il Signore ti cerca. Il Signore ti aspetta. Il Signore non fa proselitismo, dà amore, e questo amore ti cerca, ti aspetta, te che in questo momento non credi o sei lontano. E questo è l’amore di Dio".

Al termine della recita dell'Angelus il Papa ha rivolto i suoi cordiali auguri ai fratelli e alle sorelle delle Chiese Orientali che il 7 gennaio celebrano il Santo Natale ed ha ricordato che l'Epifania è la Giornata missionaria dei bambini, proposta dalla Pontificia Opera della Santa Infanzia.

VISITA DEL SANTO PADRE AL PRESEPE VIVENTE DELLA PARROCCHIA SANT'ALFONSO MARIA DE' LIGUORI DI ROMA

Città del Vaticano, 6 gennaio 2014 (VIS). Rispondendo all'invito dei fedeli della parrocchia di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, il Santo Padre si è recato in visita privata alla parrocchia romana sulla Giustiniana, per vedere il presepe vivente, organizzato dai parrocchiani e rappresentato da 200 figuranti.

Insieme a più di tremila persone, erano ad accogliere il Santo Padre, il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, il Vescovo Guerino Di Tora ed il parroco Don Dario Pompeo Criscuoli.

Come di consueto, il Santo Padre ha dimostrato il suo affetto e vicinanza alla gente salutando tutti i figuranti che hanno partecipato alla sacra rappresentazione, ha scherzato con i più piccoli, ha preso sulle spalle uno degli agnellini del presepe e ha avuto il tempo di assaggiare la ricotta fatta dai parrocchiani.

GESÙ NON DESISTE E NON SMETTE DI OFFRIRE SE STESSO NONOSTANTE TANTE VOLTE NOI LO RIFIUTIAMO

Città del Vaticano, 5 gennaio 2014 (VIS). Alle 12:00 di oggi, il Santo Padre Francesco si è affacciato alla finestra dello studio per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

"Con la nascita di Gesù - ha detto il Papa - è nata una promessa nuova, è nato un mondo nuovo, ma anche un mondo che può essere sempre rinnovato. Dio è sempre presente a suscitare uomini nuovi, a purificare il mondo dal peccato che lo invecchia, dal peccato che lo corrompe. Per quanto la storia umana e quella personale di ciascuno di noi possa essere segnata dalle difficoltà e dalle debolezze, la fede nell’Incarnazione ci dice che Dio è solidale con l’uomo e con la sua storia. Questa prossimità di Dio all’uomo, ad ogni uomo, ad ognuno di noi, è un dono che non tramonta mai! Lui è con noi! Lui è Dio con noi! E questa prossimità non tramonta mai. Ecco il lieto annuncio del Natale: la luce divina, che inondò i cuori della Vergine Maria e di san Giuseppe, e guidò i passi dei pastori e dei magi, brilla anche oggi per noi".

"Nel mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio c’è anche un aspetto legato alla libertà umana, alla libertà di ciascuno di noi. Infatti, il Verbo di Dio pianta la sua tenda tra noi, peccatori e bisognosi di misericordia. E tutti noi dovremmo affrettarci a ricevere la grazia che Egli ci offre. Invece, continua il Vangelo di san Giovanni, 'i suoi non lo hanno accolto' (v. 11). Anche noi tante volte lo rifiutiamo, preferiamo rimanere nella chiusura dei nostri errori e nell’angoscia dei nostri peccati. Ma Gesù non desiste e non smette di offrire se stesso e la sua grazia che ci salva! Gesù è paziente, Gesù sa aspettare, ci aspetta sempre. Questo è un messaggio di speranza, un messaggio di salvezza, antico e sempre nuovo. E noi siamo chiamati a testimoniare con gioia questo messaggio del Vangelo della vita, del Vangelo della luce, della speranza e dell’amore".

DAL 24 AL 25 MAGGIO PAPA FRANCESCO COMPIRÀ UN PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA

Città del Vaticano, 5 gennaio 2014 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, Papa Francesco ha annunciato ai pellegrini e ai fedeli presenti in Piazza San Pietro che compirà un pellegrinaggio in Terra Santa dal 24 al 26 maggio prossimo.

"Desidero annunciare che (...) a Dio piacendo - ha detto il Pontefice - compirò un pellegrinaggio in Terra Santa. Scopo principale è commemorare lo storico incontro tra il Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora, che avvenne esattamente il 5 gennaio, come oggi, di 50 anni fa. Le tappe saranno tre: Amman, Betlemme e Gerusalemme. (...) Presso il Santo Sepolcro celebreremo un Incontro Ecumenico con tutti i rappresentanti delle Chiese cristiane di Gerusalemme, insieme al Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli. Fin da ora vi domando di pregare per questo pellegrinaggio, che sarà un pellegrinaggio di preghiera".

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 7 gennaio 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Christian Riesbeck, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Ottawa (superficie: 5.818; popolazione: 882.000; cattolici: 423.000; sacerdoti: 301; religiosi: 775; diaconi permanenti: 87), Canada. Il Vescovo eletto è nato a Montréal (Canada) nel 1970 ed è stato ordinato sacerdote nel 1996. Dal 2003 è incardinato nell’Associazione sacerdotale Companions of the Cross. Dopo tre anni di esperienza come Vicario parrocchiale, è diventato Parroco per 7 anni presso la parrocchia Queen of Peace, Houston (Texas, USA). Dal 2010 è Cancelliere dell’arcidiocesi di Ottawa. Svolge, inoltre, l’ufficio di Giudice del Tribunale regionale.

venerdì 3 gennaio 2014

LA FORZA DELLA CHIESA SI NASCONDE NELLE ACQUE PROFONDE DI DIO

Città del Vaticano, 3 gennaio 2014 (VIS). Questa mattina, nella Chiesa del Gesù a Roma, il Santo Padre ha presieduto la celebrazione della Santa Messa nel Santissimo Nome di Gesù, in azione di grazie per l'iscrizione nell'albo dei santi del gesuita Pierre Favre. Hanno concelebrato con il Papa il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le cause dei Santi; il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; il Vescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede; il Vescovo Yves Boivineau, di Annecy (Francia) nella cui Diocesi nacque Favre, e il Vicario Generale, Vescovo Alain Fournier-Bidoz; il Preposito Generale, Padre Adolfo Nicolás, S.I., con alcuni Consiglieri generali; e sette giovani sacerdoti gesuiti.

Canonizzato da Papa Francesco il 17 dicembre scorso, San Pierre Favre, primo compagno di Sant'Ignazio di Loyola - per cui viene definito "il secondo gesuita" - fu uno dei fondatori della Compagnia di Gesù, ed il primo gesuita ad essere ordinato sacerdote. Le tombe di Sant'Iganzio e di San Pierre Favre sono nella Chiesa del Gesù a Roma.

Papa Francesco ha dedicato l'omelia al nuovo santo che era uomo "inquieto" e "uomo di grandi desideri". "Bisogna cercare Dio per trovarlo, e trovarlo per cercarlo ancora e sempre. Solo questa inquietudine dà pace al cuore di un gesuita, una inquietudine anche apostolica, non ci deve far stancare di annunciare il kerygma, di evangelizzare con coraggio. È l’inquietudine che ci prepara a ricevere il dono della fecondità apostolica. Senza inquietudine siamo sterili".

"È questa - ha affermato il Pontefice - l’inquietudine che aveva Pietro Favre, uomo di grandi desideri, un altro Daniele. Favre era un 'uomo modesto, sensibile, di profonda vita interiore e dotato del dono di stringere rapporti di amicizia con persone di ogni genere' (Benedetto XVI, Discorso ai gesuiti, 22 aprile 2006). Tuttavia, era pure uno spirito inquieto, indeciso, mai soddisfatto. Sotto la guida di sant’Ignazio ha imparato a unire la sua sensibilità irrequieta ma anche dolce, direi squisita, con la capacità di prendere decisioni. Era un uomo di grandi desideri; si è fatto carico dei suoi desideri, li ha riconosciuti. Anzi per Favre, è proprio quando si propongono cose difficili che si manifesta il vero spirito che muove all’azione".

"Una fede autentica implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo. Ecco la domanda che dobbiamo porci: abbiamo anche noi grandi visioni e slancio? Siamo anche noi audaci? Il nostro sogno vola alto? Lo zelo ci divora? Oppure siamo mediocri e ci accontentiamo delle nostre programmazioni apostoliche di laboratorio? Ricordiamolo sempre: la forza della Chiesa non abita in se stessa e nella sua capacità organizzativa, ma si nasconde nelle acque profonde di Dio. E queste acque agitano i nostri desideri e i desideri allargano il cuore. È quello che dice Sant’Agostino: pregare per desiderare e desiderare per allargare il cuore. Proprio nei desideri Favre poteva discernere la voce di Dio. Senza desideri non si va da nessuna parte ed è per questo che bisogna offrire i propri desideri al Signore. Nelle Costituzioni si dice che 'si aiuta il prossimo con i desideri presentati a Dio nostro Signore'".

"Favre - ha proseguito Papa Francesco - aveva il vero e profondo desiderio di 'essere dilatato in Dio': era completamente centrato in Dio, e per questo poteva andare, in spirito di obbedienza, spesso anche a piedi, dovunque per l’Europa, a dialogare con tutti con dolcezza, e ad annunciare il Vangelo. Mi viene da pensare alla tentazione, che forse possiamo avere noi e che tanti hanno, di collegare l’annunzio del Vangelo con bastonate inquisitorie, di condanna. No, il Vangelo si annunzia con dolcezza, con fraternità, con amore. La sua familiarità con Dio lo portava a capire che l’esperienza interiore e la vita apostolica vanno sempre insieme. Scrive nel suo Memoriale che il primo movimento del cuore deve essere quello di 'desiderare ciò che è essenziale e originario, cioè che il primo posto sia lasciato alla sollecitudine perfetta di trovare Dio nostro Signore'. Favre prova il desiderio di 'lasciare che Cristo occupi il centro del cuore'. Solo se si è centrati in Dio è possibile andare verso le periferie del mondo! E Favre ha viaggiato senza sosta anche sulle frontiere geografiche tanto che si diceva di lui: 'pare che sia nato per non stare fermo da nessuna parte'. Favre - ha concluso il Santo Padre - era divorato dall’intenso desiderio di comunicare il Signore. Se noi non abbiamo il suo stesso desiderio, allora abbiamo bisogno di soffermarci in preghiera e, con fervore silenzioso, chiedere al Signore, per intercessione del nostro fratello Pietro, che torni ad affascinarci: quel fascino del Signore che portava Pietro a tutte queste 'pazzie' apostoliche".

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 3 gennaio 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Félicien Mwanama Galumbulula, Vescovo della diocesi di Luiza (superficie: 33.524; popolazione: 3.000.000; cattolici: 1.570.000; sacerdoti: 148; religiosi: 430), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto è nato nel 1960 a Tshibala (Repubblica Democratica del Congo) ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Dal 1987 al 1988 è stato Direttore spirituale e Professore al Seminario propedeutico St Léon di Luiza; dal 1988 al1992 Direttore spirituale e Professore al Seminario Maggiore Jean Paul II di Tschilomba; dal 2000 al 2001 Vice Cancelliere della Diocesi di Rieti (Italia) e Vice Parroco a Sant’ Agostino, nella medesima Diocesi; dal 2002 Professore visitatore all’Università Cattolica del Congo; dal 2002 al 2004 Professore al Seminario Maggiore di Malole-Kananga; dal 2004 al 2006 Rettore a.i. del Seminario Maggiore di Malole-Kananga; dal 2005 Professore all’Istituto Africano di Scienza Missionaria di Kinshasa; dal 2006 al 2008: Segretario della Commissione Episcopale per gli affari giuridici della CENCO (Conférence Episcopale Nationale du Congo); dal 2008 Secondo Segretario Generale aggiunto della CENCO. Succede al Vescovo Léonard Kasanda Lumembo, C.I.C.M., del quale il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.



giovedì 2 gennaio 2014

OLTRE SEI MILIONI E SEICENTOMILA FEDELI CON PAPA FRANCESCO

Città del Vaticano, 2 gennaio 2014 (VIS). La Prefettura della Casa Pontificia ha reso pubblico un Comunicato che informa che nel corso del 2013, a partire dal 13 marzo, giorno della sua elezione al soglio pontificio, oltre 6.600.000 fedeli hanno partecipato a diversi incontri con Papa Francesco: udienze generali (1.548.500) e particolari (87.400); celebrazioni liturgiche nella Basilica Vaticana e in Piazza San Pietro (2.282.000), Angelus e Regina Coeli (2.706.000). Questi dati si riferiscono solamente agli incontri che hanno avuto luogo in Vaticano e non includono altri eventi con grande partecipazione di fedeli, come il Viaggio Apostolico in Brasile nel mese di luglio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro ed alcuni viaggi in Italia, a Lampedusa, a Cagliari ed Assisi, e le visite pastorali alla Diocesi di Roma. Il totale dei fedeli si stima a 6.623.000.

La Prefettura della Casa Pontificia precisa che si tratta di dati approssimativi, calcolati in base alle richieste di partecipazione agli incontri con il Papa e degli inviti distribuiti dalla Prefettura. È stata nel contempo compiuta una valutazione del numero di presenze in momenti quali l'Angelus e le grandi celebrazioni in Piazza San Pietro.


MARIA, FONTE DI SPERANZA E DI AUTENTICA GIOIA

Città del Vaticano, 2 gennaio 2014 (VIS). Mercoledì, 1° gennaio, Solennità di Maria, Santissima Madre di Dio, nell'ottava di Natale, e nella ricorrenza della XLVII Giornata Mondiale della Pace, sul tema: "Fraternità, fondamento e via per la pace", il Santo Padre ha presieduto la celebrazione della Messa nella Basilica Vaticana. Hanno concelebrato con il Papa il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; l'Arcivescovo Pietro Parolin, Segretario di Stato; l'Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato; l'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati ed il Vescovo Mario Toso, S.D.B., Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

Di seguito riportiamo l'omelia pronunciata da Papa Francesco:

"La prima Lettura ci ha riproposto l’antica preghiera di benedizione che Dio aveva suggerito a Mosè perché la insegnasse ad Aronne e ai suoi figli: 'Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace'. È quanto mai significativo riascoltare queste parole di benedizione all’inizio di un nuovo anno: accompagneranno il nostro cammino per il tempo che si apre davanti a noi. Sono parole di forza, di coraggio, di speranza. Non una speranza illusoria, basata su fragili promesse umane; neppure una speranza ingenua che immagina migliore il futuro semplicemente perché è futuro. Questa speranza ha la sua ragione proprio nella benedizione di Dio, una benedizione che contiene l’augurio più grande, l’augurio della Chiesa ad ognuno di noi, pieno di tutta la protezione amorevole del Signore, del suo provvidente aiuto".

"L’augurio contenuto in questa benedizione si è realizzato pienamente in una donna, Maria, in quanto destinata a diventare la Madre di Dio, e si è realizzato in lei prima che in ogni creatura. Madre di Dio. Questo è il titolo principale ed essenziale della Madonna. Si tratta di una qualità, di un ruolo che la fede del popolo cristiano, nella sua tenera e genuina devozione per la mamma celeste, ha percepito da sempre. Ricordiamo quel grande momento della storia della Chiesa antica che è stato il Concilio di Efeso, nel quale fu autorevolmente definita la divina maternità della Vergine. La verità sulla divina maternità di Maria trovò eco a Roma dove, poco dopo, fu costruita la Basilica di Santa Maria Maggiore, primo santuario mariano di Roma e dell’intero Occidente, nel quale si venera l’immagine della Madre di Dio - la Theotokos - con il titolo di Salus populi romani. Si racconta che gli abitanti di Efeso, durante il Concilio, si radunassero ai lati della porta della basilica dove si riunivano i Vescovi e gridassero: 'Madre di Dio!'. I fedeli, chiedendo di definire ufficialmente questo titolo della Madonna, dimostravano di riconoscerne la divina maternità. È l’atteggiamento spontaneo e sincero dei figli, che conoscono bene la loro Madre, perché la amano con immensa tenerezza. Ma è di più: è il sensus fidei del santo popolo fedele di Dio, che mai, nella sua unità, mai sbaglia".

"Maria è da sempre presente nel cuore, nella devozione e soprattutto nel cammino di fede del popolo cristiano. 'La Chiesa cammina nel tempo … e in questo cammino procede ricalcando l’itinerario compiuto dalla Vergine Maria'. Il nostro itinerario di fede è uguale a quello di Maria, per questo la sentiamo particolarmente vicina a noi! Per quanto riguarda la fede, che è il cardine della vita cristiana, la Madre di Dio ha condiviso la nostra condizione, ha dovuto camminare sulle stesse strade frequentate da noi, a volte difficili e oscure, ha dovuto avanzare nel 'pellegrinaggio della fede'".

"Il nostro cammino di fede è legato in modo indissolubile a Maria da quando Gesù, morente sulla croce, ce l’ha donata come Madre dicendo: 'Ecco tua madre!'. Queste parole hanno il valore di un testamento e danno al mondo una Madre. Da quel momento la Madre di Dio è diventata anche Madre nostra! Nell’ora in cui la fede dei discepoli veniva incrinata da tante difficoltà e incertezze, Gesù li affidava a Colei che era stata la prima a credere, e la cui fede non sarebbe mai venuta meno. E la 'donna' diventa Madre nostra nel momento in cui perde il Figlio divino. Il suo cuore ferito si dilata per fare posto a tutti gli uomini, buoni e cattivi, tutti, e li ama come li amava Gesù. La donna che alle nozze di Cana di Galilea aveva dato la sua cooperazione di fede per la manifestazione delle meraviglie di Dio nel mondo, al calvario tiene accesa la fiamma della fede nella risurrezione del Figlio, e la comunica con affetto materno agli altri. Maria diventa così sorgente di speranza e di gioia vera!".

"La Madre del Redentore ci precede e continuamente ci conferma nella fede, nella vocazione e nella missione. Con il suo esempio di umiltà e di disponibilità alla volontà di Dio ci aiuta a tradurre la nostra fede in un annuncio del Vangelo gioioso e senza frontiere. Così la nostra missione sarà feconda, perché è modellata sulla maternità di Maria. A Lei affidiamo il nostro itinerario di fede, i desideri del nostro cuore, le nostre necessità, i bisogni del mondo intero, specialmente la fame e la sete di giustizia e di pace e di Dio; e la invochiamo tutti insieme, e vi invito ad invocarla per tre volte, imitando quei fratelli di Efeso, dicendole 'Madre di Dio': Madre di Dio! Madre di Dio! Madre di Dio! Amen".

PAPA FRANCESCO: LA PACE RICHIEDE LA FORZA DELLA MITEZZA, LA FORZA NONVIOLENTA DELLA VERITÀ E DELL’AMORE

Città del Vaticano, 2 gennaio 2014 (VIS). Al termine della Celebrazione Eucaristica nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella ricorrenza della XLVII Giornata Mondiale della Pace, il Santo Padre Francesco si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini presenti in Piazza San Pietro. Prima della recita dell'Angelus, il Papa ha rivolto ai fedeli alcune riflessioni sulla pace.

"Sulla scia dei miei Predecessori, a partire da Paolo VI, ho sviluppato il tema in un Messaggio, già diffuso e che oggi idealmente consegno a tutti. Alla base c’è la convinzione che siamo tutti figli dell’unico Padre celeste, facciamo parte della stessa famiglia umana e condividiamo un comune destino. Da qui deriva per ciascuno la responsabilità di operare affinché il mondo diventi una comunità di fratelli che si rispettano, si accettano nelle loro diversità e si prendono cura gli uni degli altri. Siamo anche chiamati a renderci conto delle violenze e delle ingiustizie presenti in tante parti del mondo e che non possono lasciarci indifferenti e immobili: c’è bisogno dell’impegno di tutti per costruire una società veramente più giusta e solidale. Da ogni angolo della terra, oggi i credenti elevano la preghiera per chiedere al Signore il dono della pace e la capacità di portarla in ogni ambiente".

"In questo primo giorno dell’anno, il Signore ci aiuti ad incamminarci tutti con più decisione sulle vie della giustizia e della pace. (...) Lo Spirito Santo agisca nei cuori, sciolga le chiusure e le durezze e ci conceda di intenerirci davanti alla debolezza del Bambino Gesù. La pace, infatti, richiede la forza della mitezza, la forza nonviolenta della verità e dell’amore".

"Nelle mani di Maria, Madre del Redentore, poniamo con fiducia filiale le nostre speranze. A lei, che estende la sua maternità a tutti gli uomini, affidiamo il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione. A lei chiediamo che il Vangelo della fraternità, annunciato e testimoniato dalla Chiesa, possa parlare ad ogni coscienza e abbattere i muri che impediscono ai nemici di riconoscersi fratelli".

Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha augurato ai pellegrini e ai fedeli un anno ricco di pace ed ha ringraziato il Presidente della Repubblica Italiana per le espressioni augurali rivoltegli durante il suo Messaggio alla Nazione nella notte del 31 dicembre. Il Papa ha invocato la benedizione del Signore sul popolo italiano "affinché, con il contributo responsabile e solidale di tutti, possa guardare al futuro con fiducia e speranza". "Saluto con gratitudine - ha continuato il Santo Padre - le tante iniziative di preghiera e impegno per la pace che si svolgono in ogni parte del mondo in occasione della Giornata Mondiale della Pace. Ricordo, in particolare, la Marcia nazionale che ha avuto luogo ieri sera a Campobasso, organizzata da CEI, Caritas e Pax Christi. Saluto i partecipanti alla manifestazione 'Pace in tutte le terre', promossa a Roma e in molti Paesi dalla Comunità di Sant’Egidio. Come pure le famiglie del Movimento dell’Amore Familiare, che hanno vegliato stanotte in Piazza San Pietro. (...) E saluto anche gli amici e i volontari della Fraterna Domus". Prima di concludere il Papa ha ricordato i "'Cantori della Stella' - Sternsinger - i bambini e ragazzi che in Germania e Austria portano nelle case la benedizione di Gesù e raccolgono offerte per i bambini che mancano del necessario".

IL VOLTO DI ROMA È COME UN MOSAICO LE CUI TESSERE SONO TUTTI COLORO CHE VI ABITANO

Città del Vaticano, 31 dicembre 2013 (VIS). Alle 17:00 di martedì 31 dicembre, il Santo Padre ha presieduto, nella Basilica Vaticana, i Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, cui hanno seguito l'esposizione del Santissimo Sacramento, il canto del tradizionale inno 'Te Deum' di ringraziamento a conclusione dell'anno civile, e la benedizione eucaristica.

"Mentre giunge al termine l’anno 2013 - ha detto Papa Francesco nell'omelia - raccogliamo, come in una cesta, i giorni, le settimane, i mesi che abbiamo vissuto, per offrire tutto al Signore. E domandiamoci coraggiosamente: come abbiamo vissuto il tempo che Lui ci ha donato? Lo abbiamo usato soprattutto per noi stessi, per i nostri interessi, o abbiamo saputo spenderlo anche per gli altri? Quanto tempo abbiamo riservato per stare con Dio, nella preghiera, nel silenzio, nella adorazione?".

"E poi pensiamo, noi cittadini romani - ha proseguito il Pontefice - pensiamo a questa città di Roma. Che cosa è successo quest’anno? Che cosa sta succedendo, e che cosa succederà? Com’è la qualità della vita in questa Città? Dipende da tutti noi! Com’è la qualità della nostra 'cittadinanza'? Quest’anno abbiamo contribuito, nel nostro 'piccolo', a renderla vivibile, ordinata, accogliente? In effetti, il volto di una città è come un mosaico le cui tessere sono tutti coloro che vi abitano. Certo, chi è investito di autorità ha maggiore responsabilità, ma ciascuno di noi è corresponsabile, nel bene e nel male".

"Roma è una città di una bellezza unica. Il suo patrimonio spirituale e culturale è straordinario. Eppure, anche a Roma ci sono tante persone segnate da miserie materiali e morali, persone povere, infelici, sofferenti, che interpellano la coscienza di ogni cittadino. A Roma forse sentiamo più forte questo contrasto tra l’ambiente maestoso e carico di bellezza artistica, e il disagio sociale di chi fa più fatica. Roma è una città piena di turisti, ma anche piena di rifugiati. Roma è piena di gente che lavora, ma anche di persone che non trovano lavoro o svolgono lavori sottopagati e a volte indegni; e tutti hanno il diritto ad essere trattati con lo stesso atteggiamento di accoglienza e di equità, perché ognuno è portatore di dignità umana".

"È l’ultimo giorno dell’anno. Che cosa faremo, come agiremo nel prossimo anno, per rendere un poco migliore la nostra Città? La Roma dell’anno nuovo avrà un volto ancora più bello se sarà ancora più ricca di umanità, ospitale, accogliente; se tutti noi saremo attenti e generosi verso chi è in difficoltà; se sapremo collaborare con spirito costruttivo e solidale, per il bene di tutti. La Roma dell’anno nuovo sarà migliore se non ci saranno persone che la guardano 'da lontano', in cartolina, che guardano la sua vita solo 'dal balcone', senza coinvolgersi in tanti problemi umani, problemi di uomini e donne che, alla fine… e dal principio, lo vogliamo o no, sono nostri fratelli".

"In questa prospettiva - ha ribadito il Pontefice - la Chiesa di Roma si sente impegnata a dare il proprio contributo alla vita e al futuro della Città - è il suo dovere! -, si sente impegnata ad animarla con il lievito del Vangelo, ad essere segno e strumento della misericordia di Dio".

Al termine della Celebrazione dei Vespri in Basilica, il Santo Padre ha compiuto una breve visita al Presepio allestito all'obelisco in Piazza San Pietro.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 2 gennaio 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Emmanuel Obbo, della Congregazione degli Apostoli di Gesù, Arcivescovo di Tororo (superficie: 8.837: popolazione: 3.251.000; cattolici: 705.363; sacerdoti: 95; religiosi: 227), Uganda ed Amministratore Apostolico "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" della Diocesi di Soroti (Uganda). Finora Vescovo di Soroti (Uganda), succede all'Arcivescovo Denis Kiwanuka Lute, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Tororo, presentata per raggiunti limiti d'età.

ELENCO ATTIVITÀ SANTO PADRE SETTEMBRE-DICEMBRE 2013

Città del Vaticano, 30 dicembre 2013 (VIS). Di seguito riportiamo un resoconto dei principali avvenimenti relativi all'attività del Santo Padre e della Santa Sede, dal settembre al dicembre 2013.

SETTEMBRE

2: Beatificazione, a Messina (Italia), di Antonio Franco, Prelato Ordinario di Santa Lucia del Mela, vissuto tra i secoli XVI e XVII.

2: Udienza al Signor Veselin Šukovic. Ambasciatore del Montenegro, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

4: Il Santo Padre riceve le LL.EE Antonella Mularoni e Denis Amici, Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino e Seguito.

6: Il Santo Padre riceve in udienza il Presidente dello Stato Plurinazionale di Bolivia, Signor Juan Evo Morales Ayma.

7: Papa Francesco indice una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero.

7: Udienza al Signor Peter Sopko, Ambasciatore della Repubblica Slovacca, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

9: Udienza al Signor Piotr Nowima-Konopka, Ambasciatore di Polonia, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

10: Riunione del Santo Padre con tutti i Capi Dicastero della Curia Romana, con il Presidente del Governatorato ed il Cardinale Vicario di Roma.

10: Visita privata di Papa Francesco al Centro Astalli di Roma, sede italiana del Jesuit Refugee Service, per l'accoglienza e il servizio ai richiedenti asilo e ai rifugiati.

12: Udienza al Primo Ministro della Thailandia, Signora Yingluck Shinawatra.

13: Il Papa riceve in udienza il Signor Denis Fontes De Souza Pinto, Ambasciatore del Brasile, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

14: Udienza al Signor Kiril Liubomirov Topalov, Ambasciatore di Bulgaria, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

14: Beatificazione, a Cordoba (Argentina), del sacerdote José Gabriel del Rosario Brochero, (1840-1914), sacerdote e missionario, noto come "il parroco-gaucho".

16: Incontro del Papa con il Clero di Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

19: Papa Francesco riceve in udienza il Primo Ministro della Repubblica di Lituania, Signor Algirdas Butkevicius.

20: Ricevuto dal Papa il Presidente della Repubblica di Honduras, Signor Porfirio Lobo Sosa.

20: Il Santo Padre Francesco riceve in udienza, il Signor, János Áder, Presidente d’Ungheria.

22: Visita Pastorale a Cagliari al Santuario "Nostra Signora di Bonaria".

23: Udienza al Signor Juan Carlos Gamarra, Ambasciatore del Perù, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

24: Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, in programma il 19 gennaio 2014, sul tema: "Migranti e rifugiati: verso un mondo migliore".

28: Chirografo con il quale il Santo Padre istituisce un "Consiglio di Cardinali" con il compito di aiutarlo nel governo della Chiesa universale e di studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica "Pastor bonus" sulla Curia Romana.

29: Santa Messa in occasione della Giornata dei Catechisti.

30: Nel corso del Concistoro Ordinario Pubblico, Papa Francesco decreta che i Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II siano iscritti nell'Albo dei Santi, il 27 aprile 2014, Domenica II di Pasqua e della Divina Misericordia.


OTTOBRE

1: Prima delle tre riunioni di Papa Francesco con il Consiglio dei Cardinali.

1: L'Istituto per le Opere di Religione (IOR) pubblica, per la prima volta, nel sito web www.ior.va, il suo rapporto annuale relativo al 2012.

4: Visita Pastorale ad Assisi (Italia).

5: Pubblicazione della Lettera Pontificia con la quale Papa Francesco nomina il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Köln (Germania), suo Inviato Speciale alla celebrazione del 750° anniversario della posa della prima pietra del Duomo di Xanten (Germania), che avrà luogo il 13 ottobre 2013.

7: Il Santo Padre riceve in udienza le loro Maestà il Re del Lesotho, Letsie III, e la Regina ‘Masenate Mohato Seeiso.

8: Il Santo Padre Francesco indice la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, da tenersi in Vaticano, dal 5 al 19 ottobre 2014, sul tema: "Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell'evangelizzazione".

9: Il Santo Padre Francesco estende alla Chiesa Universale il Culto liturgico in onore della Beata Angela da Foligno, dell'Ordine Secolare di San Francesco (1248-1309), iscrivendola nel catalogo dei Santi.

10: Ricevuto dal Papa in udienza il Signor Ivo Josipovic, Presidente della Repubblica di Croazia.

12: Udienza al Signor Carlos Ávila Molina, Ambasciatore di Honduras, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

13: Santa Messa in occasione della Giornata Mariana nel contesto delle celebrazioni dell'Anno della Fede.

15: Il Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B., lascia oggi l'incarico di Segretario di Stato, come annunciato il 31 agosto 2013, quando il Papa ha accettato, secondo il Canone 354 del Codice di Diritto Canonico, le sue dimissioni, chiedendogli però di rimanere in carica fino al 15 ottobre 2013.

15: L'Arcivescovo Pietro Parolin, nominato il 31 agosto 2013 nuovo Segretario di Stato, prende oggi possesso del suo ufficio.

17: Il Santo Padre Francesco riceve in udienza il Signor Mahmoud Abbas, Presidente dello Stato di Palestina.

18: Udienza al Presidente della Repubblica del Camerun, Signor Paul Biya.

21: Il Santo Padre riceve in udienza il Signor Kenneth F. Hackett, Ambasciatore degli Stati Uniti d’America, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

24: Ricevuti dal Papa Sua Altezza Reale il Principe Guillaume, Gran Duca Ereditario del Granducato di Lussemburgo, con la Principessa Stéphanie, e Seguito.

25: Udienza al Presidente della Repubblica di Guinea Equatoriale, Signor Teodoro Obiang Nguema Mbasogo.

26: Ricevuto da Papa Francesco il Presidente della Repubblica di Panama, Signor Ricardo Alberto Martinelli Berrocal.

26: Pubblicazione della Lettera con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Raffaele Farina, S.D.B., Archivista e Bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa, Suo Inviato Speciale alla celebrazione del primo centenario dell'Università "Sophia" di Tokyo (Giappone), in programma il 1° novembre.

27: Santa Messa in occasione della Giornata della Famiglia nell'ambito dell'Anno della Fede.

31: Il Papa annuncia la sua intenzione di convocare un Concistoro per la creazione di nuovi cardinali in occasione della Festa della Cattedra di San Pietro, il 22 febbraio 2014.

NOVEMBRE

1: Solennità di Tutti i Santi: Santa Messa al Cimitero del Verano, Roma.

5: Pubblicazione del Documento preparatorio della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, dal titolo: "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell'evangelizzazione".

7: Papa Francesco stabilisce i temi delle tre prossime edizioni della Giornata Mondiale della Gioventù:
XXIX Giornata Mondiale della Gioventù, 2014: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli" (Mt 5,3).

XXX Giornata Mondiale della Gioventù, 2015: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Mt 5,8).

XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, 2016 (Cracovia) "Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia" (Mt 5,7).

8: Il Presidente della Repubblica di Costa Rica, Signora Laura Chinchilla Miranda, ricevuta in udienza dal Santo Padre Francesco.

8: Presentazione del primo numero della nuova serie della rivista semestrale "Latinitas", a cura della "Pontificia Academia Latinitatis", istituita da Papa Benedetto XVI nel novembre 2012.

9: Pubblicazione della Lettera con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Cláudio Hummes, OFM, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero, suo Inviato Speciale alla celebrazione conclusiva del pellegrinaggio nazionale delle reliquie di San Roque González de Santa Cruz e dei Compagni martiri, nel 25° anniversario della loro canonizzazione, in programma ad Asunción (Paraguay) il 15 novembre 2013.

11: Cordoglio del Papa per la morte, all'età di 96 anni, del Cardinale Domenico Bartolucci, Diacono dei SS. Nomi di Gesù e Maria in via Lata, già Maestro della Cappella Musicale Pontificia "Sistina".

14: Visita ufficiale del Santo Padre Francesco al Quirinale in risposta alla visita in Vaticano del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, l'8 giugno scorso.

15: Il Governatorato dello Stato Città del Vaticano, in accordo con la Pontificia Commissione Referente di Studio e di Indirizzo per gli Affari Economici ed Amministrativi della Santa Sede, dà mandato a un’équipe internazionale di Ernst & Young di effettuare un lavoro di verifica e consulenza sulle attività economiche e sui processi di gestione amministrativa dell'Ente.

- 18: Pubblicazione della Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio del 15 novembre 2013, con la quale Papa Francesco approva il nuovo Statuto dell'Autorità di Informazione Finanziaria (A.I.F.).

18: Papa Francesco riceve in udienza il Primo Ministro delle Bahamas, Signor Perry Gladstone Christie.

22: Udienza al Signor Vjekoslav Bevanda, Presidente del Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina.

23: Pubblicazione della Lettera con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Walter Brandmüller, Diacono di San Giuliano dei Fiamminghi, suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 450° anniversario della chiusura del Concilio ecumenico di Trento, in programma nel Duomo di Trento (Italia), il 1° dicembre 2013.

24: Il Santo Padre consegna l'Esortazione Apostolica "Evangelii gaudium" a 36 rappresentanti del Popolo di Dio al termine della Celebrazione Eucaristica in occasione della chiusura dell'Anno della Fede, inaugurato da Papa Benedetto l'11 ottobre 2012.

25: Il Signor Horacio Manuel Cartes Jara, Presidente della Repubblica del Paraguay, ricevuto in udienza dal Santo Padre Francesco.

25: Il Santo Padre riceve in udienza il Presidente della Federazione Russa, Signor Vladimir V. Putin.

28: Papa Francesco nomina il Monsignor Alfred Xuereb, suo Segretario Particolare, Delegato per la "Pontificia Commissione referente sull'Istituto per le Opere di Religione" e per la "Pontificia Commissione referente di studio e di indirizzo sull'organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede".

30: Pubblicazione della Lettera con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, Arcivescovo di Santo Domingo, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni di chiusura del I centenario dell'istituzione della Provincia Ecclesiastica di Managua, in programma il 2 dicembre 2013.


DICEMBRE

1: Visita pastorale alla Parrocchia romana “San Cirillo Alessandrino” a Tor Sapienza.

2: Il Santo Padre Francesco riceve in udienza il Signor Benjamin Netanyahu, Primo Ministro dello Stato d’Israele.

2: Papa Francesco riceve in udienza un gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale dei Paesi Bassi, in visita “ad Limina Apostolorum”.

2: Il Consiglio di Sovrintendenza dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR) nomina Rolando Marranci, Direttore Generale.

3: Seconda serie di riunioni del Consiglio dei Cardinali.

3: Da oggi online antichi testi della Biblioteca Apostolica Vaticana e delle Bodleian Libraries di Oxford.

5: Su richiesta del Consiglio dei Cardinali, il Papa annuncia l'istituzione di una Commissione per la protezione dei fanciulli.

6: Pubblicazione del Messaggio di Papa Francesco per la XXII Giornata Mondiale del Malato 2014: "Fede e carità: 'Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli', in programma l'11 febbraio prossimo, memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes.

9: Il Santo Padre riceve in udienza il Signor Denis Sassou-Nguesso, Presidente della Repubblica del Congo, e Seguito.

11: Papa Francesco eletto uomo dell'anno da Time Magazine.

12: Presentazione del Messaggio del Santo Padre per la 47a Giornata Mondiale della Pace, (1° gennaio 2014), dal titolo: "Fraternità, fondamento e via per la pace".

16: Presentazione delle Lettere Credenziali del Signor Signor Francis Kyung-surk Kim, nuovo Ambasciatore di Corea.

17: Cordoglio del Papa per la morte, all'età di 87 anni, del Cardinale Ricard María Carles Gordó, Arcivescovo emerito di Barcelona (Spagna).

18: Il Papa estende alla Chiesa Universale il culto liturgico in onore del Beato Pietro Favre, Sacerdote professo della Compagnia di Gesù, nato a Le Villaret (Alta Savoia, Francia) il 13 aprile 1506 e morto a Roma il 1° agosto 1546, iscrivendolo nel catalogo dei Santi.

19: Udienza al Primo Ministro di San Vincenzo e Grenadine, Signor Ralph Everard Gonsalves.

20: Presentazione delle Lettere Credenziali del Signor James K. Bebaako-Mensah, nuovo Ambasciatore del Ghana.

21: Visita all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
23: Presentazione delle Lettere Credenziali del Signor Rodney Alejandro López, nuovo Ambasciatore di Cuba.

28: il Santo Padre Francesco nomina Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana 'ad interim' S.E. Monsignor Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano all'Jonio (Italia).

lunedì 30 dicembre 2013

PAPA FRANCESCO NOMINA IL VESCOVO NUNZIO GALANTINO SEGRETARIO GENERALE DELLA CEI

Città del Vaticano, 30 dicembre 2013 (VIS). Oggi, con data 28 dicembre, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto che il Santo Padre Francesco ha nominato Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana 'ad interim' S.E. Monsignor Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano all'Jonio.

In merito alla nomina del Vescovo Galantino a Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha reso pubblico il seguente Comunicato:

"La nomina di un nuovo Segretario Generale della CEI si è resa urgente per il funzionamento ordinario della Segreteria Generale e per tutta una serie di adempimenti che ne richiedono la presenza. La nomina è 'ad interim': S.E. Monsignor Galantino ha tutte le facoltà del Segretario Generale, ma per ora non è stato stabilito quanto durerà il suo mandato.

Monsignor Galantino dovrà trasferirsi a Roma per buona parte della settimana, ma al momento rimane Vescovo di Cassano all'Jonio".

Il Santo Padre Francesco ha indirizzato una lettera ai Sacerdoti, Consacrati e fedeli della Diocesi di Cassano all'Jonio, spiegando che, almeno per un periodo, ha bisogno che Monsignor Galantino venga a Roma, per una missione importante nella Chiesa italiana. Nella Lettera Papa Francesco assicura i fedeli della Diocesi che Monsignor Galantino, almeno per un certo tempo, pur stando a Roma, viaggerà regolarmente alcuni giorni "per continuare ad accompagnarvi nel cammino della fede".

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE GENNAIO 2014

Città del Vaticano, 30 dicembre 2013 (VIS). Di seguito riportiamo le intenzioni per il mese di gennaio affidate dal Papa all'apostolato della preghiera:

Generale: "Perché venga promosso un autentico sviluppo economico, rispettoso della dignità di tutti gli uomini e di tutti i popoli".

Missionaria: "Perché i cristiani delle diverse confessioni possano camminare verso l'unità voluta da Cristo".


MESSAGGIO DEL PRESIDENTE ASSAD PER IL SANTO PADRE

Città del Vaticano, 28 dicembre 2013 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"Questa mattina il Segretario di Stato della Santa Sede, Arcivescovo Pietro Parolin ed il Segretario per i Rapporti con gli Stati, Arcivescovo Dominique Mamberti, hanno ricevuto una delegazione del governo siriano composta dal Signor Joseph Sweid, Ministro di Stato, accompagnato dal Signor Hussam Eddin Aala, Vice Ministro Direttore per l’Europa presso il Ministero degli Esteri, già ambasciatore presso la Santa Sede.

La delegazione ha portato un messaggio del Presidente Assad per il Santo Padre e ha illustrato la posizione del governo siriano".

FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA: DIO HA VOLUTO NASCERE IN UNA FAMIGLIA UMANA CHE HA SPERIMENTATO L'ESILIO PERCHÉ NESSUNO SI SENTA ESCLUSO DALLA VICINANZA AMOROSA DI DIO

Città del Vaticano, 29 dicembre 2013 (VIS). Nella prima domenica dopo Natale, Festa della Santa Famiglia di Nazaret, Papa Francesco ha ricordato all'Angelus che "Dio ha voluto nascere in una famiglia umana, ha voluto avere una madre e un padre, come noi".

"E oggi il Vangelo - ha detto il Papa alle migliaia di fedeli presenti in Piazza San Pietro - ci presenta la santa Famiglia sulla via dolorosa dell’esilio, in cerca di rifugio in Egitto. Giuseppe, Maria e Gesù sperimentano la condizione drammatica dei profughi, segnata da paura, incertezza, disagi. Purtroppo, ai nostri giorni, milioni di famiglie possono riconoscersi in questa triste realtà. Quasi ogni giorno la televisione e i giornali danno notizie di profughi che fuggono dalla fame, dalla guerra, da altri pericoli gravi, alla ricerca di sicurezza e di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie. In terre lontane, anche quando trovano lavoro, non sempre i profughi e gli immigrati incontrano accoglienza vera, rispetto, apprezzamento dei valori di cui sono portatori. Le loro legittime aspettative si scontrano con situazioni complesse e difficoltà che sembrano a volte insuperabili".

"Perciò, mentre fissiamo lo sguardo sulla santa Famiglia di Nazareth nel momento in cui è costretta a farsi profuga, pensiamo al dramma di quei migranti e rifugiati che sono vittime del rifiuto e dello sfruttamento, che sono vittime della tratta delle persone e del lavoro schiavo. Ma pensiamo anche agli altri 'esiliati': io li chiamerei 'esiliati nascosti', quegli esiliati che possono esserci all’interno delle famiglie stesse: gli anziani, per esempio, che a volte vengono trattati come presenze ingombranti".

"Gesù ha voluto appartenere ad una famiglia che ha sperimentato queste difficoltà, perché nessuno si senta escluso dalla vicinanza amorosa di Dio. La fuga in Egitto a causa delle minacce di Erode ci mostra che Dio è là dove l’uomo è in pericolo, là dove l’uomo soffre, là dove scappa, dove sperimenta il rifiuto e l’abbandono; ma Dio è anche là dove l’uomo sogna, spera di tornare in patria nella libertà, progetta e sceglie per la vita e la dignità sua e dei suoi familiari".

L'esempio della semplicità della famiglia di Nazareth aiuta le famiglie "a diventare sempre più comunità di amore e di riconciliazione, in cui si sperimenta la tenerezza, l’aiuto vicendevole, il perdono reciproco".

Successivamente Papa Francesco ha esortato i fedeli a ripetere "tre parole-chiave per vivere in pace e gioia in famiglia: permesso, grazie, scusa. Quando in una famiglia non si è invadenti e si chiede 'permesso', quando in una famiglia non si è egoisti e si impara a dire 'grazie', e quando in una famiglia uno si accorge che ha fatto una cosa brutta e sa chiedere 'scusa', in quella famiglia c’è pace e c’è gioia".

Infine il Papa ha incoraggiato le famiglie "a prendere coscienza dell’importanza che hanno nella Chiesa e nella società. L’annuncio del Vangelo, infatti, passa anzitutto attraverso le famiglie, per poi raggiungere i diversi ambiti della vita quotidiana. Invochiamo con fervore Maria Santissima, la Madre di Gesù e Madre nostra, e san Giuseppe, suo sposo. Chiediamo a loro di illuminare, di confortare, di guidare ogni famiglia del mondo, perché possa compiere con dignità e serenità la missione che Dio le ha affidato".

Dopo la recita dell'Angelus il Papa ha ricordato che il prossimo Concistoro e il prossimo Sinodo dei Vescovi affronteranno il tema della famiglia ed ha affidato a Gesù, Maria e Giuseppe il lavoro sinodale. Infine Papa Francesco ha recitato una preghiera alla Santa Famiglia da lui composta invitando i fedeli ad unirsi spiritualmente a lui nella preghiera, con un saluto speciale ai fedeli in video collegamento con Piazza San Pietro dalla Basilica dell'Annunciazione a Nazaret, dalla Basilica della Sagrada Famiglia a Barcellona e dalla Basilica Santuario della Santa Casa di Loreto.

"Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore dell’amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione. Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen".

IL PAPA AI GIOVANI DI TAIZÉ: "L'EUROPA HA BISOGNO DELLA VOSTRA FEDE"

Città del Vaticano, 28 dicembre 2013 (VIS). L'Arcivescovo Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha inviato, a nome del Santo Padre, un messaggio ai partecipanti al XXXVI Incontro Europeo dei Giovani, promosso dalla Comunità di Taizé, in corso a Strasburgo (Francia) dal 28 dicembre 2013 al 1° gennaio 2014.

Il Presule ricorda ai giovani che l'Europa ha bisogno dell'impegno, della fede e del coraggio in questi momenti difficili. "Voi siete consapevoli che la divisione fra i cristiani costituisce un grande ostacolo per la realizzazione della missione che è stata affidata alla Chiesa e che la credibilità del messaggio cristiano sarebbe molto più grande se i cristiani superassero le loro divisioni. Il Papa condivide con voi la convinzione che possiamo apprendere tante cose gli uni dagli altri, poiché le realtà che ci uniscono sono numerose".

"Il Papa - continua il messaggio - conta sui di voi affinché, attraverso la vostra fede e la vostra testimonianza, lo spirito di pace e di riconciliazione del Vangelo si irradi sui vostri contemporanei".

Il messaggio si conclude con la benedizione del Santo Padre ai giovani partecipanti all'incontro, ai fratelli della Comunità di Taizé, ai pastori e a tutti coloro che partecipano nelle città dell'Alsazia e dell'Ortenau.




PAPA FRANCESCO E IL PAPA EMERITO BENEDETTO XVI INSIEME A PRANZO

Città del Vaticano, 27 dicembre 2013 (VIS). Il Papa emerito Benedetto XVI si è recato questa mattina alla Casa Santa Marta per pranzare insieme a Papa Francesco. Erano presenti oltre ai rispettivi segretari, l'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, e il Monsignor Peter Bryan Wells, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.

Nel pomeriggio del 24 dicembre, intorno alle 17:00, il Santo Padre Francesco si è recato a far visita al Papa emerito Benedetto XVI per fargli gli auguri di Natale.

Benedetto XVI ha accolto il Papa Francesco all’ingresso della sua residenza (già monastero Mater Ecclesiae). Dopo una breve preghiera insieme nella Cappella, ha avuto luogo l’incontro privato, della durata di circa mezzora, in una sala della residenza. Poi il Papa Francesco, che era accompagnato dai suoi segretari personali, ha salutato anche gli altri membri della "famiglia" del Papa emerito, l'Arcivescovo Georg Gänswein e le Memores Domini, e si è congedato verso le 17:45.


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