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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 31 gennaio 2012

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE FEBBRAIO 2012


CITTÀ DEL VATICANO, 31 GEN 2012 (VIS). Riportiamo di seguito le intenzioni per il mese di febbraio affidate dal Papa all'apostolato della preghiera.

  Generale: “Perché tutti i popoli abbiano pieno accesso all'acqua e alle risorse necessarie al sostentamento quotidiano”.

  Missionaria: “Perché il Signore sostenga lo sforzo degli operatori sanitari delle regioni più povere nell'assistenza ai malati e agli anziani”.
BXVI - INTENZIONI/           VIS 20120131 (60)

COMUNICATO STAMPA SU ARTICOLO DEL "CORRIERE DELLA SERA"


CITTÀ DEL VATICANO, 31 GEN 2012 (VIS). Questa mattina, è stato reso pubblico un comunicato del Direttore dell'Ufficio Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., nel quale risponde alle domande dei giornalisti a proposito dell'articolo pubblicato oggi dal quotidiano italiano "Corriere della Sera", dal titolo: "Dalla Congregazone dei Santi 1.6 milioni al 'Madoff dei Parioli'". Riportiamo qui di seguito il testo del comunicato:

  "Il rev. Francesco Maria Ricci, di cui si parla nell’articolo, è un religioso domenicano, che opera per conto del suo Ordine”.

  “Egli non appartiene in alcun modo alla Congregazione delle Cause dei Santi. Occorre infatti notare che Postulazioni e Postulatori sono 'clienti' della Congregazione, a cui si rivolgono per promuovere le cause di cui si occupano, ma non fanno assolutamente parte della Congregazione”.

  “Bisogna quindi ribadire la totale estraneità della Congregazione delle Cause dei Santi, del suo Prefetto, card. Amato, e di tutti i suoi Officiali, alla vicenda di cui ci parla nell’articolo in questione".
OP/          VIS 20120131 (160)

BEATA HILDEGARD BURJAN: MADRE DI FAMIGLIA E POLITICA


CITTÀ DEL VATICANO, 31 GEN 2012 (VIS). Ieri pomeriggio, a Vienna (Austria), il Cardinale Christoph Schönborn ha presieduto la Santa Messa di ringraziamento per la beatificazione di Hildegard Burjan, celebrata questa domenica nella Cattedrale di Santo Stefano. Lo stesso giorno il Papa Benedetto XVI ha ricordato, al termine dell'Angelus, la nuova beata che diede una "bella testimonianza del Vangelo".

  Nel servizio di Radio Vaticana dedicato alla nuova beata viene spiegato che Hildegard Burjan, di origine ebraica, nacque nel 1883 nell'allora città prussiana di Görlitz. Studiò Filosofia presso l'Università di Zurigo. Dopo essersi sposata e conseguentemente a una malattia, scoprì la fede cristiana e fu battezzata nel 1909. Si trasferì a Vienna, dove venne eletta deputato del Parlamento austriaco. Visse l'attività politica come un servizio al Vangelo, in favore dei lavoratori oppressi, seguendo gli insegnamenti dell'Enciclica sociale "Rerum Novarum" di Papa Leone XIII.

  Nel 1912 fondò l'Associazione delle operaie cristiane a domicilio. Aiutò le popolazioni che soffrivano la fame, creò una rete di assistenza alle famiglie e lottò contro il lavoro minorile. Nel 1919 fondò la Congregazione delle Religiose della "Caritas Socialis". Vivendo pienamente la famiglia, ebbe una figlia che i medici le avevano consigliato di abortire, cosa che rifiutò fermamente di fare. Nei poveri e nei sofferenti vedeva il Volto di Gesù ed era assetata di giustizia: "Con il denaro e le piccole elemosine -diceva- non si aiutano le persone, ma bisogna ridare loro la fiducia che sono qualcuno e sono in grado di fare qualcosa".

  Nell'omelia di ieri, il Cardinale Schönborn ha affermato che Hildegard Burjan dimostra che la santità è possibile nella politica. E ha aggiunto che "soprattutto con l'azione ha annunciato il Vangelo. (...) La sua beatificazione arriva al momento giusto, per sottolineare proprio che il nocciolo della questione è l'azione. Hildegard è una cristiana che convince senza tante parole, perché agisce. Nella nostra epoca dobbiamo imparare di nuovo a capire cosa significhi essere discepoli. E per far questo non abbiamo bisogno di teorie, ma di esempi, di persone che parlano con i fatti".
RV/             VIS 20120131 (340)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTÀ DEL VATICANO, 31 GEN 2012 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Francesco Moraglia Patriarca di Venezia (superficie: 871; popolazione: 375.790; cattolici: 372.032; sacerdoti: 394; religiosi: 755; diaconi permanenti: 29), in Italia. Egli è stato finora Vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato (Italia).

- Ha nominato il Vescovo Filippo Iannone, O.Carm., Vicegerente della Diocesi di Roma (superficie: 881; popolazione: 2.816.706; cattolici: 2.473.000; sacerdoti: 4.922; religiosi: 27.375; diaconi permanenti: 116), in Italia, conferendogli la dignità di Arcivescovo. Egli è stato finora Vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo (Italia).

- Ha nominato Mons. Matteo Maria Zuppi Ausiliare della Diocesi di Roma, in Italia. Il Vescovo eletto è nato a Roma nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Tra gli altri incarichi pastorali, è stato vice-parroco di Santa Maria in Trastevere (1981-2000) e Prefetto della III Prefettura (2005-2010). Nel 2006 è stato insignito del titolo di Cappellano di Sua Santità. Al momento della nomina ad Ausiliare, era Parroco della parrocchia Santi Simone e Giuda in Torre Angela, e Prefetto della XVII Prefettura.

- Ha nominato Mons. Lorenzo Leuzzi Ausiliare della Diocesi di Roma (Italia). Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Trani (Italia). Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Bari (1980), in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense (1983) e in Teologia Morale presso la Pontificia Università Gregoriana, nella quale ha conseguito il dottorato nel 1985. Nel 1984 è stato ordinato sacerdote. Tra gli altri incarichi pastorali, è stato responsabile della Pastorale Universitaria della Diocesi di Roma (1991-08), Segretario della Sezione Università della Commissione Catechesi Scuola Università del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa (dal 2003), Direttore dell'Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma (dal 1998), Rettore della chiesa di San Gregorio Nazianzeno a Montecitorio e Cappellano della Camera dei Deputati al Parlamento Italiano (dal 2010).

- Ha nominato il Rev. Vincent Harolimana Vescovo della Diocesi di Ruhengeri (superficie: 1.762; popolazione: 989.000; cattolici: 488.000; sacerdoti: 57; religiosi: 102), in Ruanda. Il Vescovo eletto è nato nel 1962 a Mpembe (Ruanda) ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Ha conseguito il dottorato in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma nel 1999. È stato Vicario della parrocchia di Gisenyi (1990-1993). Dal 2000 fino ad oggi, è stato rettore del Seminario Minore San Pio X della Diocesi di  Nyundo. Dal 2004, è stato "visiting professor" di Teologia Dogmatica nel Seminario Maggiore St. Charles di Nyakibanda e nell'Istituto di Insegnamento Superiore (INES) di Ruhengeri. È membro della Commissione diocesana per gli Affari Economici, per la Pastorale delle Vocazioni e per la Liturgia, ed è, allo stesso tempo, cappellano della Confraternita di Nostra Signora della Resurrezione e delle Sorelle di San Vincenzo de Paoli a Nyundo.

- Ha nominato Mons. Josef Hal'ko Vescovo Ausiliare di Bratislava (superficie: 3.759; popolazione: 769.768; cattolici: 484.749; sacerdoti: 528; religiosi: 925; diaconi permanenti: 5), in Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato nel 1964 a Bratislava ed è stato ordinato sacerdote nel 1994. A seguito degli studi presso la Facoltà Politico-Sociale dell'Università Economica, sotto il regime comunista ha lavorato in diversi organismi dal 1986 al 1990, anno in cui è entrato nel Seminario Maggiore. Nel 2000, si è laureato in Teologia presso l'Università della Santa Croce a Roma. Dal 1997 al 2011, è stato professore di storia ecclesiastica nella Facoltà Teologica Romano-Cattolica dei Santi Cirillo e Metodio di Bratislava. Inoltre, dal 1997 fino ad oggi, è stato incaricato della cura pastorale dei fedeli di minoranza ungherese, Capo della Sezione dei mezzi di comunicazione e Portavoce dell'Arcidiocesi.

- Ha accettato la rinunzia all'ufficio di Ausiliare del'Arcidiocesi di Katowice (Polonia), presentata dal Vescovo Gerard Bernacki, in conformità ai canoni 411 e 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
NEA:NER:RE/         VIS 20120131 (620)

lunedì 30 gennaio 2012

NELLA LOGICA DI DIO, L'AUTORITÀ NON È POTERE MA SERVIZIO


CITTÀ DEL VATICANO, 29 GEN 2012 (VIS). Come ogni domenica, oggi a mezzogiorno, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico, per pregare l'Angelus con i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. Tra gli altri, oggi erano presenti i ragazzi dell'Azione Cattolica della Diocesi di Roma, che dedicano il mese di gennaio al tema della pace; al termine della preghiera mariana, due di loro hanno letto un messaggio e hanno liberato due colombe, simbolo di pace, dalla finestra del Papa.

  Benedetto XVI ha introdotto la recita dell'Angelus con una breve riflessione sulla lettura del Vangelo di oggi, nella quale San Marco racconta la predicazione di Gesù nella sinagoga di Cafarnao e la liberazione di un uomo posseduto da uno "spirito impuro" che riconosce il Messia. "In poco tempo -ha spiegato il Papa-, la fama di Gesù si diffonde in tutta la regione, che Egli percorre annunciando il Regno di Dio e guarendo i malati di ogni genere: parola e azione. (...) La parola che Gesù rivolge agli uomini apre immediatamente l'accesso al volere del Padre e alla verità di se stessi. (...) Inoltre, all'efficienza della parola, Gesù univa quella dei segni di liberazione dal male. (...) L'autorità divina (...) è il potere dell'amore di Dio che crea l'universo e, incarnandosi nel Figlio Unigenito, scendendo nella nostra umanità, risana il mondo corrotto dal peccato".

  Il Santo Padre ha osservato che, spesso, per l'uomo l'autorità significa "possesso, potere, dominio, successo. Per Dio, invece, l'autorità significa servizio, umiltà, amore; significa entrare nella logica di Gesù che si china a lavare i piedi dei discepoli, che cerca il vero bene dell'uomo, che guarisce le ferite, che è capace di un amore così grande da dare la vita, perché è l'Amore. (...) Invochiamo con fiducia Maria Santissima, affinché guidi i nostri cuori ad attingere sempre dalla misericordia divina, che libera e guarisce la nostra umanità, ricolmandola di ogni grazia e benevolenza, con la potenza dell'amore".

  Dopo l'Angelus, Benedetto XVI ha ricordato tre eventi che si celebrano oggi. In primo luogo, a Vienna, la beatificazione di Hildegard Burjan, "laica, madre di famiglia, vissuta tra Ottocento e Novecento e fondatrice della Società delle Suore della 'Caritas socialis'. Lodiamo il Signore -ha detto il Papa- per questa bella testimonianza del Vangelo!"

  Inoltre, questa domenica è la Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. Benedetto XVI ha voluto manifestare loro vicinanza e appoggio: "Vorrei far giungere il mio incoraggiamento a tutte le persone affette da questa malattia, come pure a quanti le assistono e, in diversi modi, si impegnano per eliminare la povertà e l'emarginazione, vere cause del permanere del contagio".

  In terzo luogo, oggi si celebra anche la Giornata internazione d'intercessione per la pace in Terra Santa: "In profonda comunione con il Patriarca Latino di Gerusalemme e il Custode di Terra Santa, invochiamo il dono della pace per quella Terra benedetta da Dio".

  Il Pontefice ha anche salutato i pellegrini in varie lingue. Rivolgendosi ai fedeli polacchi, ha ricordato che giovedì prossimo, 2 febbraio, si celebra la Giornata della Vita Consacrata: "Grati ai religiosi e alle religiose per il loro ministero di preghiera, per l'attività apostolica e caritativa nella Chiesa, preghiamo per le nuove vocazioni. Lo Spirito Santo susciti in tanti cuori il desiderio della totale dedizione a Cristo".
ANG/   VIS 20120130 (540)

INCONTRO BILATERALE SANTA SEDE-OLP


CITTÀ DEL VATICANO, 30 GEN 2012 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un comunicato congiunto circa l'incontro bilaterale tra la Santa Sede e l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, tenutosi il 28 gennaio a Ramallah, in Cisgiordania. Riportiamo di seguito il testo del comunicato:
  "In seguito alla ripresa dei colloqui bilaterali fra la Santa Sede e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), si è svolto un incontro ufficiale presso la sede del Presidente palestinese, a Ramallah, il 28 gennaio 2012".
  "I colloqui sono stati presieduti congiuntamente da Mons. Ettore Balestrero, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati, e dal Ministro Ziad Al-Bandak, Consigliere del Presidente Palestinese per le Relazioni con i Cristiani".
  "La Parte palestinese ha consegnato alla Delegazione della Santa Sede la risposta alla bozza d’accordo proposta dalla Santa Sede nell’incontro precedente e i colloqui si sono svolti in un’atmosfera cordiale per rafforzare ulteriormente le speciali relazioni tra le due Parti. Le Delegazioni hanno deciso di stabilire squadre tecniche per dar seguito alla bozza, in preparazione alla riunione plenaria che si terrà prossimamente in Vaticano".
  "La Delegazione della Santa Sede era composta da: S.E. Mons. Antonio Franco, Delegato Apostolico a Gerusalemme e in Palestina; Mons. Maurizio Malvestiti, Sotto-Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali; Mons. Alberto Ortega, Officiale della Segreteria di Stato; Mons. Waldemar Sommertag, Consigliere della Delegazione Apostolica a Gerusalemme".
  "La Delegazione Palestinese era composta da: Dott. Nabil Shath, Membro del Comitato Centrale di Fatah; Dott. Bernard Sabella, Membro del Consiglio Legislativo Palestinese; Sig. Issa Kassissieh, Vice-Capo del Dipartimento per i Negoziati dell’OLP e il Sig. Wassim Khazmo, Consigliere politico dell’Unità di Appoggio ai Negoziati dell’OLP".
OP/      VIS 20120130 (280)

TELEGRAMMA PER IL DECESSO DELL'EX PRESIDENTE ITALIANO SCALFARO


CITTÀ DEL VATICANO, 28 GEN 2012 (VIS). Benedetto XVI ha inviato un telegramma di condoglianze a Marianna Scalfaro per il decesso di suo padre, Oscar Luigi Scalfaro, novantatreenne Presidente Emerito della Repubblica Italiana, avvenuta il 29 gennaio. Il Santo Padre manifesta la sua vicinanza spirituale in questo momento di dolore e aggiunge:

  “Desidero porgere le mie più sentite condoglianze con l'assicurazione della mia sincera partecipazione al grave lutto che colpisce anche l'intera nazione italiana. Nel ricordare con vivo affetto e con speciale gratitudine questo illustre uomo cattolico di Stato, integerrimo magistrato e fedelissimo servitore delle istituzioni, che nelle pubbliche responsabilità ricoperte sempre si adoperò per la promozione del bene comune e dei perenni valori etico-religiosi cristiani propri della tradizione storica e civile dell'Italia, elevo fervide preghiere di suffragio invocando per la sua anima dalla divina bontà, per intercessione della Vergine Maria, da lui particolarmente venerata, la pace eterna; e di cuore imparto, a Lei e a tutti i familiari, la confortatrice Benedizione Apostolica".

  Il Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, invece, ha inviato un telegramma all'attuale Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, a nome del Papa, nel quale ricorda brevemente la figura di Scalfaro e fa le condoglianze a tutta la Nazione italiana.
TGR/      VIS 20120130 (200)

IL PAPA PRESIEDE LA RIUNIONE DEI CAPI DICASTERO DELLA CURIA ROMANA


CITTÀ DEL VATICANO, 28 GEN 2012 (VIS). Questo sabato, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto una riunione dei Capi Dicastero della Curia Romana.
.../       VIS 20120130 (30)

UDIENZE


CITTÀ DEL VATICANO, 30 GEN 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- l'Arcivescovo Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli;

- il Vescovo Javier Echevarría Rodríguez, Prelato dell'Opus Dei;

- Padre Richard  Schenk, O.P., Presidente della "Katholische Universität Eiehsttät-Ingolstadt".
AP/        VIS 20120130 (50)

venerdì 27 gennaio 2012

IL RINNOVAMENTO DELLA FEDE: PRIORITÀ NELLA CHIESA ATTUALE


CITTÀ DEL VATICANO, 27 GEN 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina i partecipanti all'assemblea plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, che ha ringraziato per il loro servizio alla Chiesa, specialmente nella preparazione all'Anno della fede. "Come sappiamo -ha detto il Papa-, in vaste zone della Terra la fede corre il pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più alimento. Siamo davanti ad una profonda crisi di fede, ad una perdita del senso religioso che costituisce la più grande sfida per la Chiesa di oggi. Il rinnovamento della fede deve quindi essere la priorità nell’impegno della Chiesa intera ai nostri giorni. Auspico che l’Anno della fede possa contribuire (...) a rendere Dio nuovamente presente in questo mondo e ad aprire agli uomini l’accesso alla fede, all’affidarsi a quel Dio che ci ha amati sino alla fine in Gesù Cristo".

  Per Benedetto XVI, la questione dell'unità dei cristiani è intimamente collegata con questo compito; perciò, ha voluto soffermarsi a considerare alcuni aspetti dottrinali riguardanti il cammino ecumenico della Chiesa. "Oggi possiamo constatare non pochi frutti buoni arrecati dai dialoghi ecumenici, ma dobbiamo anche riconoscere che il rischio di un falso irenismo e di un indifferentismo, del tutto alieno alla mente del Concilio Vaticano II, esige la nostra vigilanza. Tale indifferentismo è causato dalla opinione sempre più diffusa che la verità non sarebbe accessibile all'uomo; sarebbe quindi necessario limitarsi a trovare regole per una prassi in grado di migliorare il mondo. Così la fede sarebbe sostituita da un moralismo senza fondamento profondo. Il centro del vero ecumenismo è invece la fede nella quale l'uomo incontra la verità che si rivela nella parola di Dio. Senza la fede tutto il movimento ecumenico sarebbe ridotto ad una forma di 'contratto sociale' cui aderire per un interesse comune. La logica del Concilio Vaticano II è completamente diversa: la ricerca sincera della piena unità di tutti i cristiani è un dinamismo animato dalla Parola di Dio".

  Il Santo Padre ha anche spiegato che "il problema cruciale, che segna in modo trasversale i dialoghi ecumenici, è la questione della struttura della rivelazione - la relazione tra Sacra Scrittura, tradizione viva nella Santa Chiesa e il ministero dei successori degli Apostoli come testimone della vera fede. È fondamentale il discernimento tra Tradizione e tradizioni". Un importante passo in avanti in tale discernimento è stato compiuto con l'elaborazione dei provvedimenti per gruppi di fedeli provenienti dall'Anglicanesimo che desiderano entrare in comunione con la Chiesa Cattolica, conservando le loro tradizioni. "Esiste, infatti, una ricchezza spirituale nelle diverse Confessioni cristiane, che è espressione dell'unica fede e dono da condividere".

  Anche i metodi adottati nei vari dialoghi ecumenici devono riflettere la priorità della fede. " occorre affrontare con coraggio anche le questioni controverse, sempre nello spirito di fraternità e di rispetto reciproco. È importante inoltre offrire un’interpretazione corretta di quell’'ordine' o 'gerarchia' nelle verità della dottrina cattolica, rilevato nel Decreto 'Unitatis redintegratio'".

  Per quanto riguarda i documenti di studio, prodotti dai vari dialoghi ecumenici, il Papa ha fatto sottolineato che "costituiscono un frutto importante della riflessione comune"; ma ha aggiunto anche che "vanno riconosciuti nel loro giusto significato come contributi offerti alla competente Autorità della Chiesa, che sola è chiamata a giudicarli in modo definitivo".

  Benedetto XVI ha anche fatto riferimento alla problematica morale: "Nei dialoghi non possiamo ignorare le grandi questioni morali circa la vita umana, la famiglia, la sessualità, la bioetica, la libertà, la giustizia e la pace. Sarebbe importante parlare su questi temi con una sola voce, attingendo al fondamento nella Scrittura e nella viva tradizione della Chiesa. (...) Difendendo i valori fondamentali della grande tradizione della Chiesa, difendiamo l'uomo, difendiamo il creato.

  Il Santo Padre, infine, ha nuovamente affermato che "l'unità è (...) un mezzo e quasi un presupposto per annunciare in modo sempre più credibile la fede a coloro che non conoscono ancora il Salvatore".
AC/            VIS 20120127 (640)

MESSAGGIO PER LA GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA


CITTÀ DEL VATICANO, 27 GEN 2012 (VIS). Questa domenica, 19 gennaio, si celebrerà la LIX Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. In questa occasione, l'Arcivescovo Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, ha scritto un messaggio intitolato "Nella Lotta al Morbo di Hansen serve l'impegno di tutti".

  Nel messaggio, l'Arcivescovo Zimowski scrive:

  "Il Mycobacterium Leprae non è stato infatti ancora eradicato, anche se il numero ufficiale di nuovi contagiati continui a decrescere e attualmente sia intorno ai 200mila, secondo le anticipazioni dell’OMS relative al 2010-2011. Oltre a sostenere la distribuzione gratuita dei farmaci necessari, occorre dunque ulteriormente promuovere una diagnostica tempestiva e la perseveranza nel sottoporsi alle terapie. È fondamentale, inoltre, rafforzare l’opera volta a sensibilizzare e a formare le comunità e le famiglie a rischio di contagio".

  "Il passo evangelico 'Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato' scelto dal Santo Padre Benedetto XVI come tema della XX Giornata Mondiale del Malato che ricorrerà l’11 febbraio prossimo in tutto il mondo, costituisce un approfondimento e una sollecitazione che toccano in particolar modo chi è stato colpito dall’infezione;  in tale brano si racconta infatti di 10 lebbrosi che vengono guariti da Gesù". (...)

  "Come sottolineato dal Santo Padre nel Suo Messaggio di quest’anno, le parole rivolte dal Signore all’uomo che, guarito, ritorna lodando Dio a gran voce e si getta ai piedi di Gesù per ringraziarlo, 'aiutano a prendere coscienza dell'importanza della fede per coloro che, gravati dalla sofferenza e dalla malattia, si avvicinano al Signore. Nell'incontro con Lui possono sperimentare realmente che chi crede non è mai solo! Dio, infatti, nel suo Figlio, non ci abbandona alle nostre angosce e sofferenze, ma ci è vicino, ci aiuta a portarle e desidera guarire nel profondo il nostro cuore'". (...)

  "Tale amore, che viene espresso anche attraverso l’impegno individuale e delle realtà ecclesiali e di volontariato, fra le quali la Fondazione Raoul Follereau e l’Ordine Sovrano dei Cavalieri di Malta, e i successi sin qui ottenuti, in termini di forte riduzione del numero di infettati, non esime certamente i governi e gli organismi internazionali dall’aumentare l’attenzione e il lavoro contro la diffusione della lebbra né dalle loro responsabilità per quanto riguarda la prevenzione, in termini educativi e igienico sanitari, e la ‘riammissione’ della persona guarita nonché il sostegno a tutte le vittime dell’infezione".

  "Chi è giunto alla guarigione può comunicare tutta la propria ricchezza interiore ed esperienza e al contempo, nell’aiutare il prossimo, tutta la propria dignità e profondità di persona toccata dalla sofferenza e impegnata in favore della salute della comunità d’appartenenza".
 
  "Ciò costituirà un ulteriore e rilevante contributo al progresso nella lotta al Morbo di Hansen che per millenni ha rappresentato una piaga terrificante e l’automatica esclusione dalla società. Sarà infatti solamente l’impegno di tutti e a tutti i livelli che consentirà di trasformare la lebbra, da minaccia e flagello a memoria, per quanto spaventosa, del passato".
CON-AVA/              VIS 20120127 (480)

RIUNIONE DELLA COMMISIONE DI LAVORO SANTA SEDE-ISRAELE


CITTÀ DEL VATICANO, 27 GEN 2012 (VIS). La Commissione Bilaterale Permanente Santa Sede e Stato di Israele, si è riunita in sessione plenaria ieri, 26 gennaio 2012, per portare avanti i negoziati relativi all’Accordo Fondamentale, Articolo 10, paragrafo 2, in materia economica e fiscale, secondo quanto informa un comunicato congiunto pubblicato oggi. I lavori si sono svolti pressi il Ministero degli Affari Esteri dello Stato di Israele.

  La riunione è stata presieduta dal Monsignore Ettore Balestrero, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati e dal Signor Danny Ayalon, M.K., Vice-Ministro degli Affari Esteri dello Stato di Israele. Nel comunicato si legge che "i negoziati si sono svolti in una atmosfera aperta, amichevole e costruttiva. Si sono registrati progressi sostanziali su questioni significative".

  Le parti hanno concordato i passi successivi verso la conclusione dell’Accordo ed hanno deciso che la prossima riunione plenaria si terrà il 11 giugno 2012 in Vaticano.
OP/           VIS 20120127 (150)

UDIENZE


CITTÀ DEL VATICANO, 27 GEN 2012 (VIS). Oggi Il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- il Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi;

- il Vescovo Francesco Cavina, di Capri, accompagnato dalla famiglia.
AL/           VIS 20120127 (40)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTÀ DEL VATICANO, 27 GEN 2012 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- il Consigliere di Nunziatura Julio Murat, Nunzio Apostolico in Zambia, in pari tempo elevandolo alla dignità di Arcivescovo. Nato a Karşiyaka, in Turchia, nel 1961, è stato ordinato sacerdote nel 1986. È entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede nel 1994 e ha svolto il suo lavoro in Indonesia, Pakistan, Biellorussia e Austria.

- Il Consigliere di Nunziatura Santo Gangemi, Nunzio Apostolico nelle Isole Salomone, in pari tempo elevandolo alla dignità di Arcivescovo. Egli è nato a Messina, in Italia nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. È entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede nel 1991 e ha svolto il suo lavoro in Marocco, Italia, Romania, Cuba, Cile, Francia, Spagna ed Egitto.

- Il Consigliere di Nunziatura Luciano Russo, Nunzio Apostolico, in pari tempo elevandolo alla dignità di Arcivescovo. Nato a Lusciano, in Italia, nel 1963, è stato ordinato sacerdote nel 1988. È entrato nel Servizio Diplomatico della Santa Sede nel 1993 e ha svolto il suo lavoro in Papua Nuova Guinea, Honduras, Syria, Brasile, Paesi Bassi, U.S.A. e Bulgaria.
NN/             VIS 20120127 (190)

giovedì 26 gennaio 2012

ECUMENISMO: SEGNI POSITIVI DI FRATERNITÀ RITROVATA E CONDIVISO SENSO DI RESPONSABILITÀ


CITTÀ DEL VATICANO, 25 GEN 2012 (VIS). Mercoledì sera, il Santo Padre ha presieduto la celebrazione dei secondi Vespri della Solennità della Conversione di San Paolo, nell'omonima Basilica romana. Alla celebrazione, che ha posto fine alla Settimana di Preghiera per l'unità dei cristiani, sono stati presenti rappresentanti delle altre Chiese, tra cui la Chiesa Greco-Ortodossa, il Patriarcato Ecumenico, la Comunione Anglicana, i Patriarcati di Mosca e di Romania.

  Nell'omelia, Benedetto XVI ha ricordato che il tema della riflessione per la Settimana di Preghiera di quest'anno, "Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo nostro Signore", è stato tratto dalla Prima Lettera dell'Apostolo Paolo ai Corinzi. "Il significato di questa misteriosa trasformazione -ha detto il Papa-, è mirabilmente mostrato nella vicenda personale di san Paolo. In seguito all’evento straordinario accaduto lungo la via di Damasco, Saulo, che si distingueva per lo zelo con cui perseguitava la Chiesa nascente, fu trasformato in un infaticabile apostolo del Vangelo di Gesù Cristo. (...) Tale trasformazione non è il risultato di una lunga riflessione interiore e nemmeno il frutto di uno sforzo personale. Essa è innanzitutto opera della grazia di Dio che ha agito secondo le sue imperscrutabili vie".

  Benedetto XVI ha sottolineato che la trasformazione di San Paolo non si limita al piano etico e intellettuale, ma che "si tratta piuttosto di un radicale rinnovamento del proprio essere, simile per molti aspetti ad una rinascita. Una tale trasformazione trova il suo fondamento nella partecipazione al mistero della Morte e Risurrezione di Gesù Cristo, e si delinea come un graduale cammino di conformazione a Lui. Alla luce di questa consapevolezza, San Paolo (...) dirà: 'Non vivo più io, ma Cristo vive in me'".

  Nella Prima Lettera ai Corinzi, l'Apostolo descrive il giorno del giudizio finale, in cui si compie il destino dell'umanità. "In quel giorno -ha spiegato il Papa- tutti i credenti saranno resi conformi a Cristo e tutto ciò che è corruttibile sarà trasformato dalla sua gloria. (...) Allora il trionfo di Cristo sarà finalmente completo, perché (...) la morte sarà vinta definitivamente e, con essa, il peccato che l’ha fatta entrare nel mondo. (...) San Paolo ci dice, dunque, che ogni uomo, mediante il battesimo nella morte e risurrezione di Cristo, partecipa alla vittoria di Colui che per primo ha sconfitto la morte, cominciando un cammino di trasformazione che si manifesta sin da ora in una novità di vita e che raggiungerà la sua pienezza alla fine dei tempi".

  "Mentre eleviamo la nostra preghiera -ha continuato il Papa-, siamo fiduciosi di essere trasformati anche noi e conformati ad immagine di Cristo. Questo è particolarmente vero nella preghiera per l’unità dei cristiani (...), per mezzo della quale partecipiamo alla realizzazione del progetto divino per la Chiesa, e l’impegno operoso per il ristabilimento dell’unità è un dovere e una grande responsabilità per tutti. (...) Uniti in Cristo, siamo chiamati a condividere la sua missione, che è quella di portare la speranza là dove dominano l’ingiustizia, l’odio e la disperazione. Le nostre divisioni rendono meno luminosa la nostra testimonianza a Cristo. Il traguardo della piena unità, che attendiamo in operosa speranza e per la quale con fiducia preghiamo, è una vittoria (...) importante per il bene della famiglia umana".

  Benedetto XVI ha fatto presente che, in contrasto con l'idea di vittoria come successo immediato, predominante nella cultura attuale, nell'ottica cristiana, la vittoria "è un lungo (...) processo di trasformazione e di crescita nel bene. Essa avviene secondo i tempi di Dio, non i nostri, e richiede da noi profonda fede e paziente perseveranza. (...) Anche la nostra attesa per l’unità visibile della Chiesa deve essere paziente e fiduciosa" il che non significa passività o rassegnazione, ma "risposta pronta e attenta ad ogni possibilità di comunione e fratellanza, che il Signore ci dona".

  Il Papa ha concluso l'omelia esortando i presenti a proseguire per la via dell'ecumenismo: "Anche se a volte si può avere l’impressione che la strada verso il pieno ristabilimento della comunione sia ancora molto lunga e piena di ostacoli, invito tutti a rinnovare la propria determinazione a perseguire, con coraggio e generosità, l’unità che è volontà di Dio, seguendo l’esempio di san Paolo, il quale di fronte a difficoltà di ogni tipo ha conservato sempre ferma la fiducia in Dio che porta a compimento la sua opera. Del resto, in questo cammino, non mancano i segni positivi di una ritrovata fraternità e di un condiviso senso di responsabilità di fronte alle grandi problematiche che affliggono il nostro mondo. Tutto ciò è motivo di gioia e di grande speranza e deve incoraggiarci a proseguire il nostro impegno per giungere tutti insieme al traguardo finale, sapendo che la nostra fatica non è vana nel Signore".
HML/           VIS 20120126 (780)

LA CHIESA HA BISOGNO DI SACERDOTI CHE PROMUOVANO LA SANTITÀ CON LA PROPRIA VITA


CITTÀ DEL VATICANO, 26 GEN 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina i Superiori e i Seminaristi dei tre Seminari Pontifici regionali italiani: il Pio XI, di Assisi; il San Pio X, di Catanzaro; e quello Campano, di Napoli. Come ha ricordato il Papa nel suo discorso, essi celebrano il centenario della loro fondazione, compresa nell'opera di miglioramento della formazione dei candidati al sacerdozio, portata avanti dai Papi San Pio X e Leone XIII: "L’aggregazione dei Seminari diocesani in nuovi Seminari regionali, insieme con la riforma degli studi teologici produsse un sensibile innalzamento del livello qualitativo. (...) Un ruolo importante svolse al riguardo la Compagnia di Gesù", alla quale fu affidata la direzione di cinque seminari regionali.

  L'esperienza dei seminari regionali è "ancora assai opportuna e valida", dal momento che permette l'accesso a studi di livello elevato; contribuisce alla comunione delle Diocesi, "favorendo la conoscenza, la capacità di collaborazione e l'arricchimento di esperienze ecclesiali tra i futuri presbiteri"; e costituisce una "valida mediazione tra le linee della Chiesa universale e le esigenze delle realtà locali".

  Facendo riferimento alla formazione dei seminaristi, Benedetto XVI ha sottolineato che il contesto culturale di oggi esige "una solida preparazione filosofico-teologica". Devono conoscere e comprendere "la struttura interna della fede nella sua totalità, così che essa diventi risposta alle domande degli uomini. (...) Inoltre, lo studio della teologia deve avere sempre un legame intenso con la vita di preghiera. (...) È indispensabile infatti l'armoniosa integrazione tra il mistero con le sue molteplici attività e la vita spirituale del presbitero".

  Subito dopo, il Papa ha citato la Lettera ai Seminaristi (ottobre 2010), nella quale scriveva: "Per il sacerdote, il quale dovrà accompagnare altri lungo il cammino della vita e fino alla porta della morte, è importante che egli stesso abbia messo in giusto equilibrio cuore e intelletto, ragione e sentimento, corpo e anima, e che sia umanamente 'integro'”. Dunque, ha detto il Pontefice, è necessario prestare molta attenzione "alla dimensione umana della formazione dei candidati al sacerdozio. È infatti nella nostra umanità che ci presentiamo davanti a Dio, per essere davanti ai nostri fratelli degli autentici 'uomini di Dio'. Chi vuole diventare sacerdote, deve essere soprattutto un 'uomo di Dio'. (...) Perciò la cosa più importante nel cammino verso il sacerdozio e durante tutta la vita sacerdotale è il rapporto personale con Dio in Gesù Cristo".

  Benedetto XVI, infine, ha ricordato alcune parole del Beato Giovanni XXIII: "Prima ancora che sacerdoti colti, eloquenti, aggiornati, si vogliono sacerdoti santi e santificatori". Questa affermazione del Papa Beato "risuona ancora attuale, perché forte più che mai è nella Chiesa tutta (...) la necessità di operai del Vangelo, testimoni credibili e promotori di santità con la loro stessa vita".
AC/             VIS 20120126 (450)

LA SANTA SEDE FIRMA CONVENZIONI ONU CONTRO LA CRIMINALITÀ INTERNAZIONALE


CITTA' DEL VATICANO, 26 GEN. 2012 (VIS). Ieri, mercoledì 25, la Santa Sede ha aderito anche a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, alla Convenzione Internazione per la repressione del finanziamento al terrorismo (ONU, New York 1999) e alla Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale (Palermo 2000). Nella stessa data, la Santa Sede ha ratificato, anche in questo caso a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, la Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito dei narcotici e delle sostanze psicotrope (Vienna 1988), che aveva già firmato nello stesso anno in cui venne adottata. Agli strumenti di ratifica e adesione sono state aggiunte alcune Riserve e Dichiarazioni interpretative.

  L'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per le Relazioni con gli Stati, fa presente, in una nota di presentazione dell'adesione e ratifica di tali convenzioni, che "il passo compiuto vuole essere un ulteriore riconoscimento del fattivo impegno con cui la comunità degli Stati previene e combatte gravissime attività criminali transnazionali di tragica attualità, attraverso appropriati strumenti di cooperazione internazionale".

  "Il Santo Padre -prosegue l'Arcivescovo Mamberti- ci ricorda che il terrorismo e la criminalità organizzata attentano alla dignità della persona umana e al bene comune in ogni paese del mondo". Perciò, gli strumenti giuridici per combattere queste forme di criminalità contribuiscono alla pace e alla sicurezza. Con l'adesione e la ratifica delle tre convenzioni appena menzionate, "la Santa Sede conferma la Sua volontà ed il proprio impegno in maniera coerente con la sua natura e missione, al fine di garantire la pace e la giustizia internazione".

  L'adesione agli accordi comporta un adeguamento della normativa dello Stato della Città del Vaticano, iniziato già con l'adozione di diverse leggi, tra le quali quelle relative alla prevenzione e al contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo. Inoltre, i nuovi strumenti giuridici che offrono i tre Accordi favoriranno un elevato livello di collaborazione tra i Tribunali dello Stato della Città del Vaticano e quelli degli altri Stati.

  Il Segretario per le Relazioni con gli Stati evidenzia che "ogni Stato ha il diritto sovrano di astenersi dalla propria collaborazione rispetto a procedimenti pendenti in altri ordinamenti, quando essi possano risolversi in forme di persecuzione individuale per ragioni politiche, religiose, etiche e simili". L'Arcivescovo Mamberti, infine, sottolinea che l'adesione agli Accordi "aiuta l'incontro fra la giustizia e la pace" e "conferma l'impegno della Santa Sede per il rispetto della dignità umana e la concordia fra le persone ed i popoli".
SS/            VIS 20120126 (430)

COMUNICATO STAMPA SUL PROGRAMMA "GLI INTOCCABILI"


CITTA' DEL VATICANO, 26 GEN. 2012 (VIS). A mezzogiorno di oggi, è stato reso pubblico un comunicato di Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore dell'Ufficio Stampa della Santa Sede, riguardo al programma televisivo "Gli Intoccabili", trasmesso ieri sera dall'emittente italiana "La7". Padre Lombardi fa notare "i metodi giornalistici discutibili" con i quali è stato realizzato il programma e "l’amarezza per la diffusione di documenti riservati", che spesso fanno parte di uno "stile di informazione faziosa nei confronti del Vaticano e della Chiesa cattolica".

  Inoltre, il Direttore dell'Ufficio Stampa della Santa Sede fa due considerazioni "che non hanno trovato spazio nel dibattito". In primo luogo, "l’azione svolta da mons. Viganò come Segretario Generale del Governatorato ha certamente avuto aspetti molto positivi, contribuendo ad una gestione caratterizzata dalla ricerca del rigore amministrativo, del risparmio e del raddrizzamento di una situazione economica complessiva difficile. (...) Una valutazione più adeguata richiederebbe tuttavia di tener conto dell’andamento dei mercati e dei criteri degli investimenti nel corso degli ultimi anni, ricordare anche altre circostanze importanti. (...)Alcune accuse poi – anche molto gravi – fatte nel corso della trasmissione, in particolare quelle nei confronti dei membri del Comitato Finanza e Gestione del Governatorato e della Segreteria di Stato di Sua Santità, impegnano la Segreteria di Stato stessa e il Governatorato a perseguire tutte le vie opportune, se necessario legali, per garantire l’onorabilità di persone moralmente integre e di riconosciuta professionalità, che servono lealmente la Chiesa, il Papa e il bene comune. In ogni caso, i criteri positivi e chiari di corretta e sana amministrazione e di trasparenza a cui si è ispirato mons. Viganò continuano certamente ad essere quelli che guidano anche gli attuali responsabili del Governatorato (...). Ciò è coerente con la linea di sempre maggiore trasparenza e affidabilità e di attento controllo sulle attività economiche su cui la Santa Sede è chiaramente impegnata".

  In secondo luogo, "un procedimento di discernimento difficile sui diversi aspetti dell’esercizio del governo di un’istituzione complessa e articolata come il Governatorato – che non si limitano a quelli del giusto rigore amministrativo - è stato invece presentato in modo parziale e banale, esaltando evidentemente gli aspetti negativi, con il facile risultato di presentare le strutture del governo della Chiesa non tanto come toccate anch’esse dalle fragilità umane – ciò che sarebbe facilmente comprensibile - quanto come caratterizzate in profondità da liti, divisioni e lotte di interessi. (...) Tanta disinformazione non può certamente occultare il quotidiano e sereno lavoro in vista di una sempre maggiore trasparenza di tutte le istituzioni vaticane. (...) In questa prospettiva va riaffermato decisamente che l’affidamento del compito di nunzio negli Stati Uniti a mons. Viganò, uno dei compiti più importanti di tutta la diplomazia vaticana, data l’importanza del Paese e della Chiesa cattolica negli Stati Uniti, è prova di indubitabile stima e fiducia".
OP/        VIS 20120126 (460)

CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL PAPA: FEBBRAIO-APRILE 2012


CITTA' DEL VATICANO, 26 GEN. 2012 (VIS). Di seguito riportiamo il calendario della Celebrazioni presiedute dal Santo Padre nei mesi di febbraio, marzo ed aprile:

FEBBRAIO

- Giovedì 2: Festa della Presentazione del Signore, XVI Giornata della Vita Consacrata. Nella Basilica Vaticana, alle ore 17:30: Vespri con i membri degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica.

- Sabato 18: Nella Basilica Vaticana, alle ore 10.30: Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di nuovi Cardinali e per il voto su alcune Cause di Canonizzazione.

- Domenica 19: Solennità della Cattedra di San Pietro. Nella Basilica Vaticana, alle ore 9.30: Santa Messa con i nuovi Cardinali.

-  Mercoledì 22: Mercoledì delle Ceneri. Nella Basilica di Sant'Anselmo, alle ore 16.30: Statio e processione penitenziale. Nella Basilica di Santa Sabina, alle ore 17.00: Santa Messa, Benedizione e imposizione delle Ceneri.

- Domenica 26: I Domenica di Quaresima. Nella Cappella "Redemptoris Mater" del Palazzo Apostolico, alle ore 18.00: inizio degli esercizi spirituali per la Curia Romana.

MARZO

- Sabato 3. Nella Cappella "Redemptoris Mater", alle ore 9:00: conclusione degli esercizi spirituali per la Curia Romana.

- Domenica 4: II Domenica di Quaresima. Nella Parrocchia romana di San Giovanni Battista de La Salle al Torrino, alle ore 9.30: Santa Messa.

- Sabato 10. Nella Basilica di San Gregorio al Celio, alle ore 17.30: Vespri in occasione della visita dell'Arcivescovo di Canterbury.

- Venerdì 23/Giovedì 29. Viaggio Apostolico in Messico e nella Repubblica di Cuba.

APRILE

- Domenica 1: Domenica delle Palme e della Passione del Signore. In Piazza San Pietro, alle ore 9:30: Benedizione delle Palme, Processione e Santa Messa.

- Giovedì 5: Giovedì Santo. Basilica Vaticana, alle ore 9:30: Santa Messa del Crisma. Nella Basilica di San Giovanni in Laterano, alle ore 17:30: inizio del Triduo Pasquale. Santa Messa nella Cena del Signore.

- Venerdì 6: Venerdì Santo. Nella Basilica Vaticana, alle ore 17:00: Celebrazione della Passione del Signore. Al Colosseo, alle ore 21:15: Via Crucis.

- Sabato 7: Sabato Santo. Nella Basilica Vaticana, alle ore 21:00: Veglia Pasquale nella Notte Santa.

- Domenica 8: Domenica di Pasqua. In Piazza San Pietro, alle ore 10:15: Santa Messa del giorno. Dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana, alle ore 12:00: Benedizione "Urbi et Orbi".
OCL/            VIS 20120126 (370)

UDIENZE


CITTÀ DEL VATICANO, 26 GEN 2012 (VIS). Il Santo Padre oggi ha ricevuto in udienza 16 Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d'America, in Visita "ad limina apostolorum":

- Arcivescovo Thomas John Rodi, di Mobile;

- Vescovo Roger Paul Morin, di Biloxi;

- Vescovo Robert Joseph Baker, di Birmingham accompagnato dal Vescovo Emerito David Edward Foley;

- Vescovo Joseph N. Latino, di Jackson con il Vescovo Emerito William Russel Houck;

- Vescovo David R. Choby, di Nashville;

- Arcivescovo Gregory Michael Aymond, di New Orleans, accompagnato dal Vescovo Ausiliare Shelton Joseph Fabre, di Pudenziana, e dal Vescovo Emerito Alfred Clifton Hughes;

- Vescovo Ronald Paul Herzog, di Alexandria;

- Vescovo Robert William Muench, di Baton Rouge;

- Vescovo Sam Gallip Jacobs, di Houma-Thibodaux;

- Vescovo Charles Michael Jarrell, di Lafayette;

- Vescovo Glen John Provost, di Lake Charles;

- Vescovo Michael Gerard Duca, di Shreveport.
AL/           VIS 20120126 (150)
       
                   
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