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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 13 luglio 2010

GIORNATA MONDIALE PACE: LIBERTÀ RELIGIOSA, VIA PER LA PACE

CITTA' DEL VATICANO, 13 LUG. 2010 (VIS). “Libertà religiosa, via per la pace” è il tema scelto da Benedetto XVI per la celebrazione della Giornata Mondiale per la Pace 2011.

“La giornata” - si legge in un Comunicato pubblicato oggi – “porrà dunque l’accento sul tema della libertà religiosa. Ciò, mentre nel mondo si registrano diverse forme di limitazione o negazione della libertà religiosa, di discriminazione e marginalizzazione basate sulla religione, fino alla persecuzione e alla violenza contro le minoranze”.

“La libertà religiosa è quindi autenticamente tale quando è coerente alla ricerca della verità e alla verità dell’uomo. Questa impostazione ci offre un criterio fondamentale per il discernimento del fenomeno religioso e delle sue manifestazioni. Essa consente infatti di escludere la ‘religiosità’ del fondamentalismo, della manipolazione e della strumentalizzazione della verità e della verità dell’uomo. Poiché tutto ciò che si oppone alla dignità dell’uomo si oppone alla ricerca della verità, e non può essere considerato come libertà religiosa”.

“Come ha affermato lo stesso Benedetto XVI all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: ‘i diritti umani debbono includere il diritto di libertà religiosa, compreso come espressione di una dimensione che è al tempo stesso individuale e comunitaria, una visione che manifesta l’unità della persona, pur distinguendo chiaramente fra la dimensione di cittadino e quella di credente’”.

“Oggi sono molte le aree del mondo in cui persistono forme di limitazione alla libertà religiosa, e ciò sia dove le comunità di credenti sono una minoranza, sia dove le comunità di credenti non sono una minoranza, eppure subiscono forme più sofisticate di discriminazione e di marginalizzazione, sul piano culturale e della partecipazione alla vita pubblica civile e politica. ‘È inconcepibile – ha rimarcato Benedetto XVI – che dei credenti debbano sopprimere una parte di se stessi – la loro fede – per essere cittadini attivi; non dovrebbe mai essere necessario rinnegare Dio per poter godere dei propri diritti. I diritti collegati con la religione sono quanto mai bisognosi di essere protetti se vengono considerati in conflitto con l’ideologia secolare prevalente o con posizioni di una maggioranza religiosa di natura esclusiva’”.

“L’uomo non può essere frammentato” – si legge al termine del Comunicato – “diviso da ciò che crede, perché quello in cui crede ha un impatto sulla sua vita e sulla sua persona. ‘Il rifiuto di riconoscere il contributo alla società che è radicato nella dimensione religiosa e nella ricerca dell’Assoluto – per sua stessa natura, espressione della comunione fra persone – privilegerebbe indubbiamente un approccio individualistico e frammenterebbe l’unità della persona’ (Discorso alle Nazioni Unite, cit.). Per questo: ‘Libertà religiosa, via per la pace’”.
.../ VIS 20100713 (440)

lunedì 12 luglio 2010

BILANCIO SANTA SEDE 2009 DEFICIT QUATTRO MILIONI EURO

CITTA' DEL VATICANO, 10 LUG. 2010 (VIS). Dal 7 al 9 luglio scorso si è tenuta in Vaticano la XLV riunione del Consiglio di Cardinali per lo Studio dei Problemi Organizzativi ed Economici della Santa Sede, presieduta dal Segretario di Stato di Sua Santità, Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B.
In un Comunicato reso pubblico oggi si rende noto che il Bilancio Consuntivo Consolidato della Santa Sede per l’esercizio 2009, presentato ai Cardinali dall’Arcivescovo Velasio De Paolis, C.S., Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, ha registrato entrate per 250.182.364 e uscite per 254.284.520, con un disavanzo d’esercizio di 4.102.156.
Le uscite sono da attribuirsi per la maggior parte alle spese ordinarie e straordinarie dei Dicasteri e Organismi della Santa Sede, nei quali prestano il loro servizio complessivamente 2.762 persone, di cui 766 ecclesiastici, 344 religiosi, 1.652 laici.
Il Bilancio Consuntivo del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano per il 2009, si è chiuso con un disavanzo di 7.815.183, un risultato più positivo rispetto all’anno precedente, che aveva registrato un disavanzo di quasi 15 milioni di euro. Nel Governatorato S.C.V. prestano servizio 1.891 persone, di cui 38 religiosi, 27 religiose, 1.543 laici e 283 laiche.
“Notevole è stato anche per l’esercizio in esame l'impegno economico e finanziario sostenuto” – si legge nel Comunicato – “per la tutela, la valorizzazione ed il restauro del patrimonio artistico della Santa Sede (grande opera di restauro di tutte le componenti architettoniche del Colonnato di Piazza San Pietro; interventi nelle Basiliche Papali di San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore). Sono stati altresì rilevanti i costi sostenuti per la sicurezza all'interno dello Stato della Città del Vaticano e per i grandi lavori di ristrutturazione della Biblioteca Apostolica Vaticana, la cui apertura è prevista per il prossimo mese di settembre”.
“Si è quindi passati alla presentazione dell'Obolo di San Pietro, costituito dall'insieme delle offerte che pervengono al Santo Padre dalle Chiese particolari, soprattutto in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, dagli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica, da Fondazioni e da singoli fedeli. Nel 2009 l'Obolo è ammontato complessivamente a 65.688.141 Euro. Rispetto all'anno precedente, si è registrato un incremento dei donativi presentati dalle Diocesi, dalle Comunità religiose e dai singoli fedeli. I maggiori contributi nel 2009 sono pervenuti dai cattolici degli Stati Uniti, dell'Italia e della Francia; si conferma significativo, in rapporto al numero dei cattolici, il contributo di Corea e Giappone”.
“I Vescovi, per il vincolo dell'unità e della carità, hanno versato, secondo le possibilità delle loro Diocesi, in base al canone 1271 C.I.C., l'importo di Euro 25.066.541 Euro. L’apporto più rilevante è stato presentato dalle Diocesi degli Stati Uniti, seguite da quelle della Germania”.
“Vi sono poi le offerte pervenute da altre Istituzioni” – si legge infine nel Comunicato – “tra cui lo IOR, che ha donato 50.000.000 per le attività di religione del Santo Padre”.
OP/ VIS 20100712 (440)

ANGELUS LOGICA DI CRISTO È LOGICA DELLA CARITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 11 LUG. 2010 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina, il Papa si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, dove trascorre un periodo di riposo, per recitare l’Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti.
Nel commentare il Vangelo di oggi, la parabola del Buon Samaritano, il Papa ha affermato che Cristo ci chiama a “farci ‘prossimo’ di chiunque abbia bisogno di aiuto. Il Samaritano, infatti, si fa carico della condizione di uno sconosciuto, che i briganti hanno lasciato mezzo morto lungo la strada; mentre un sacerdote e un levita erano passati oltre, forse pensando che a contatto con il sangue, in base ad un precetto, si sarebbero contaminati”.
“La parabola, pertanto, deve indurci a trasformare la nostra mentalità secondo la logica di Cristo, che è la logica della carità: Dio è amore, e rendergli culto significa servire i fratelli con amore sincero e generoso”.
“Questo racconto evangelico offre il ‘criterio di misura’, cioè ‘l’universalità dell’amore che si volge verso il bisognoso incontrato ‘per caso’, chiunque egli sia’. Accanto a questa regola universale, vi è anche un’esigenza specificamente ecclesiale: che ‘nella Chiesa stessa, in quanto famiglia, nessun membro soffra perché nel bisogno’. Il programma del cristiano, appreso dall’insegnamento di Gesù, è ‘un cuore che vede’ dove c’è bisogno di amore, e agisce in modo conseguente”.
“Cari amici, desidero anche ricordare” – ha detto infine il Papa – “che oggi la Chiesa fa memoria di san Benedetto da Norcia - il grande Patrono del mio Pontificato - padre e legislatore del monachesimo occidentale”, che Papa Paolo VI proclamò, nel 1964, Patrono d’Europa, “riconoscendone l’opera meravigliosa svolta per la formazione della civiltà europea”.
“Affidiamo alla Vergine Maria il nostro cammino di fede e, in particolare, questo tempo di vacanze” – ha concluso il Pontefice – “affinché i nostri cuori non perdano mai di vista la Parola di Dio e i fratelli in difficoltà”.
ANG/ VIS 20100712 (330)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 12 LUG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Antonios Chouweifaty, della Congregazione dei Missionari Libanesi Maroniti, Promotore di Giustizia Aggiunto presso il Tribunale della Rota Romana.
Sabato 10 luglio il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Carapeguá (Paraguay), presentata dal Vescovo Celso Yegros Estigarribia, per raggiunti limiti d’età. Gli succede il Vescovo Joaquín Hermes Robledo Romero, finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.
RE:NER/ VIS 20100710 (80)

venerdì 9 luglio 2010

SCAMBIO STRUMENTI RATIFICA CON LAND NIEDERSACHESEN

CITTA' DEL VATICANO, 9 LUG. 2010 (VIS). Nel pomeriggio di lunedì 28 giugno 2010, nella sede della Nunziatura Apostolica a Berlino, il Nunzio Apostolico in Germania, Arcivescovo Jean-Claude Périsset e l’allora Ministro-Presidente del Land Niedersachsen, Signor Christian Wulff e attuale Presidente della Germania, hanno proceduto allo scambio degli Strumenti di ratifica dell'Accordo, che era stato firmato il 6 aprile 2010.

Un Comunicato reso pubblico oggi rende noto che detto Accordo modifica il paragrafo 6 dell'Allegato al Concordato fra la Santa Sede e il Land Niedersachsen del 1965 e regola la posizione giuridica di alcune scuole cattoliche gestite dalle Diocesi di Hildesheim, Osnabrück e Münster nel medesimo Land.

Presenti alla cerimonia erano alcuni Deputati della Dieta del Land Niedersachsen e una rappresentanza degli insegnanti e studenti delle scuole interessate dall'Accordo. Con il personale della Nunziatura era anche Monsignor Felix Bernard, Capo dell'Ufficio Cattolico del Niedersachsen.
.../ VIS 20100709 (150)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 9 LUG. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Ägidius Zsifkovics, Vescovo di Eisenstadt (superficie: 3.966; popolazione: 283.400; cattolici: 217.000; sacerdoti: 171; religiosi: 137; diaconi permanenti: 21), Austria. Il Vescovo eletto è nato a Güssing (Austria) nel 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. È stato finora Segretario Generale della Conferenza Episcopale Austriaca; Responsabile della Sezione per il gruppo linguistico croato nella Curia diocesana di Eisenstadt e Parroco di Wulkaprodersdorf. Succede al Vescovo Paul Iby, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima diocesi presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato il Vescovo Esteban Escudero Torres, finora Ausiliare di Valencia, (Spagna), Vescovo di Palencia (superficie: 8.028; popolazione: 173.454; cattolici: 166.930; sacerdoti: 288; religiosi: 620; diaconi permanenti: 1), Spagna.

- Ha nominato Delegato Pontificio per la Congregazione dei Legionari di Cristo, l’Arcivescovo Velasio De Paolis, C.S., Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.
NER:RE:NA VIS 20100709 (170)

giovedì 8 luglio 2010

CARDINALE RE INVIATO SPECIALE IV CENTENARIO AREQUIPA

CITTA' DEL VATICANO, 8 LUG. 2010 (VIS). È stata pubblicata oggi la lettera Pontificia, redatta in latino e datata 14 maggio, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero, Suo Inviato Speciale alla celebrazione del IV centenario dell’Arcidiocesi di Arequipa (Perù), in programma dal 14 al 18 luglio.

La missione che accompagnerà il Cardinale Re è composta dal Sacerdote Edward Huillcen Baca, Parroco della Parrocchia "Virgen de la Medalla Milagrosa" e Direttore dell'Ufficio Diocesano dell'Educazione Cattolica e dal Reverendo José Leon Chang, Rettore del Seminario Arcidiocesano Missionario "Redemptoris Mater" di Arequipa.
BXVI-LETTERA/ VIS 20100708 (110)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 8 LUG. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l’Arcivescovo Rubén Salazar Gómez, Arcivescovo Metropolita di Bogotá (superficie: 4.019; popolazione: 4.370.000; cattolici: 3.746.000; sacerdoti: 759; religiosi: 2.238; diaconi permanenti: 79), Colombia. Finora Arcivescovo di Barranquilla (Colombia), e attualmente Presidente della Conferenza Episcopale colombiana, l’Arcivescovo Salazar Gómez succede al Cardinale Pedro Rubiano Sáenz, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato il Vescovo Konrad Zdarsa, Vescovo di Augsburg (superficie: 13.250; popolazione: 2.296.446; cattolici: 1.389.446; sacerdoti: 1.074; religiosi: 2.199; diaconi permanenti: 147), Germania. È stato finora Vescovo di Görlitz (Germania).
NER:RE/ VIS 20100708 (110)

mercoledì 7 luglio 2010

DUNS SCOTO: CANTORE VERBO INCARNATO DIFENSORE IMMACOLATA

CITTA' DEL VATICANO, 7 LUG. 2010 (VIS). Prima dell’Udienza Generale, tenutasi questa mattina nell’Aula Paolo VI, il Papa ha benedetto una statua in marmo, collocata in una nicchia esterna della Basilica Vaticana, accanto all’Arco delle Campane, raffigurante Sant’Annibale Maria di Francia (1851-1927), Fondatore della Congregazione dei Padri Rogazionisti del Cuore di Gesù e delle Figlie del Divin Zelo.
Il Papa ha dedicato la catechesi di questo mercoledì alla figura del Beato Giovanni Duns Scoto, nato probabilmente nel 1266, in un villaggio in Scozia chiamato Duns. Entrato nella Famiglia dei Frati minori, nel 1291, fu ordinato sacerdote. “Dotato di un’intelligenza brillante e portata alla speculazione” – ha detto il Papa “- quell’intelligenza che gli meritò dalla tradizione il titolo di ‘Doctor subtilis’, ‘Dottore sottile’- Duns Scoto fu indirizzato agli studi di filosofia e di teologia presso le celebri Università di Oxford e di Parigi. Conclusa con successo la formazione, intraprese l’insegnamento della teologia nelle Università di Oxford e di Cambridge, e poi di Parigi (...). Da Parigi si allontanò quando, scoppiato un grave conflitto tra il r e Filippo IV il Bello e il Papa Bonifacio VIII, Duns Scoto preferì l’esilio volontario, piuttosto che firmare un documento ostile al Sommo Pontefice, come il re aveva imposto a tutti i religiosi. (...) Nel 1305 Duns Scoto poté rientrare a Parigi per insegnarvi la teologia (...). Successivamente, i Superiori lo inviarono a Colonia come professore dello Studio teologico francescano, ma egli morì l’8 novembre del 1308, a soli 43 anni di età, lasciando, comunque, un numero rilevante di opere”.
“A motivo della fama di santità di cui godeva” – ha detto il Papa – “il suo culto si diffuse ben presto nell’Ordine francescano e il Venerabile Giovanni Paolo II volle confermarlo solennemente beato il 20 Marzo 1993, definendolo ‘cantore del Verbo incarnato e difensore dell’Immacolata Concezione’. In tale espressione è sintetizzato il grande contributo che Duns Scoto ha offerto alla storia della teologia”.
“Duns Scoto” – ha spiegato il Pontefice – “pur consapevole che, in realtà, a causa del peccato originale, Cristo ci ha redenti con la sua Passione, Morte e Risurrezione, ribadisce che l’Incarnazione è l’opera più grande e più bella di tutta la storia della salvezza, e che essa non è condizionata da nessun fatto contingente”.
“Fedele discepolo di san Francesco, Duns Scoto amava contemplare e predicare il Mistero della Passione salvifica di Cristo, espressione dell’amore immenso di Dio” che “non si rivela solo sul Calvario, ma anche nella Santissima Eucaristia, della quale Duns Scoto era devotissimo”.
“Cari fratelli e sorelle, questa visione teologica, fortemente ‘cristocentrica’” – ha sottolineato il Santo Padre – “ci apre alla contemplazione, allo stupore e alla gratitudine: Cristo è il centro della storia e del cosmo, è Colui che dà senso, dignità e valore alla nostra vita!”.
“Non solo il ruolo di Cristo nella storia della salvezza, ma anche quello di Maria è oggetto della riflessione del ‘Doctor subtilis’” – ha affermato il Pontefice – “Ai tempi di Duns Scoto la maggior parte dei teologi opponeva un’obiezione, che sembrava insormontabile, alla dottrina secondo cui Maria Santissima fu esente dal peccato originale sin dal primo istante del suo concepimento (...). Duns Scoto espose allora un argomento, (...) della ‘Redenzione preventiva’, secondo cui l’Immacolata Concezione rappresenta il capolavoro della Redenzione operata da Cristo, perché proprio la potenza del suo amore e della sua mediazione ha ottenuto che la Madre fosse preservata dal peccato originale. I Francescani accolsero e diffusero con entusiasmo questa dottrina, e altri teologi – spesso con solenne giuramento – si impegnarono a difenderla e a perfezionarla”.
“Infine, Duns Scoto” – ha spiegato ancora il Papa – “ha sviluppato un punto a cui la modernità è molto sensibile. Si tratta del tema della libertà e del suo rapporto con la volontà e con l’intelletto. (...) Un’idea della libertà innata e assoluta – come si sviluppò successivamente a Duns Scoto – collocata nella volontà che precede l’intelletto, sia in Dio che nell’uomo, rischia, infatti, di condurre all’idea di un Dio che non è legato neppure alla verità e al bene”.
“La libertà è autentica” – ha proseguito il Pontefice – “e aiuta alla costruzione di una civiltà veramente umana, solo quando è riconciliata con la verità. Se è sganciata dalla verità, la libertà diventa tragicamente principio di distruzione dell’armonia interiore della persona umana, fonte di prevaricazione dei più forti e dei violenti, e causa di sofferenze e di lutti. La libertà (...) cresce e si perfeziona, afferma Duns Scoto, quando l’uomo si apre a Dio (...): quando noi ci mettiamo in ascolto della Rivelazione divina, della Parola di Dio, per accoglierla, allora siamo raggiunti da un messaggio che riempie di luce e di speranza la nostra vita e siamo veramente liberi”.
Benedetto XVI ha concluso l’ultima catechesi prima della ripresa, il 4 agosto prossimo, sottolineato che: “Il Beato Duns Scoto ci insegna che nella nostra vita l’essenziale è credere che Dio ci è vicino e ci ama in Cristo Gesù, e coltivare, quindi, un profondo amore a Lui e alla sua Chiesa. Di questo amore noi siamo i testimoni su questa terra”.
AG/ VIS 20100707 (830)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 LUG. 2010 (VIS). Al termine dell’Udienza Generale il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/ VIS 20100707 (30)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 7 LUG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignor Sebastião Lima Duarte, Vescovo di Viana (superficie: 26.000; popolazione: 607.000; cattolici: 487.000; sacerdoti: 40; religiosi: 45), Brasile. Il Vescovo eletto è nato a Carutapera (Brasile), nel 1964 ed è stato ordinato sacerdote nel 1991. Finora Vicario Generale della Diocesi di Zé Doca (Brasile), succede al Vescovo Xavier Gilles de Maupeou d’Ableiges, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.
NER:RE/ VIS 20100707 (90)

martedì 6 luglio 2010

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 6 LUG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignor Robert W. McElroy, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di San Francisco (superficie: 6.023; popolazione: 1.770.000; cattolici: 437.000; sacerdoti: 457; religiosi: 931; diaconi permanenti: 79), Stati Uniti d’America. Il Vescovo eletto, finora Parroco della “Saint Gregory Parish” a San Mateo (Stati Uniti d’America), è nato a San Francisco (Stati Uniti d’America) nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.

- Membri della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti: il Cardinale Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia); il Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay (India); l’Arcivescovo Ioan Robu, di Bucaresti (Romania); l’Arcivescovo Michael Neary, di Tuam (Irlanda); l’Arcivescovo Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi; l’Arcivescovo Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; il Vescovo Julián López Martín, di León (Spagna); il Vescovo Aloysius Maryadi Sutrisnaatmaka, di Palangkaraya (Indonesia).
NEA:NA/ VIS 20100706 (160)

lunedì 5 luglio 2010

SILENZIO INTERIORE E ESTERIORE PER PERCEPIRE VOCE DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 4 LUG. 2010 (VIS). Benedetto XVI ha compiuto oggi una Visita Pastorale a Sulmona, in Abruzzo, in occasione dell’ottavo centenario della nascita di San Pietro Celestino V, il Papa eremita.
Alle 10:00 il Papa ha presieduto una Concelebrazione Eucaristica in Piazza Garibaldi, alla quale hanno assistito 25.000 persone.
“So bene che anche a Sulmona non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni” – ha detto il Papa all’inizio dell’omelia – “penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell’incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e - come ha ricordato il Vescovo - del senso di smarrimento dovuto al sisma del 6 aprile 2009. A tutti voglio assicurare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera, mentre incoraggio a perseverare nella testimonianza dei valori umani e cristiani così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione”.
Nel ricordare San Celestino V, il monaco Pietro da Morrone, eremita sul Monte Morrone, fino all’elezione al Pontificato nel 1294, il Papa ha affermato: “Egli rimane nella storia per le note vicende del suo tempo e del suo pontificato e, soprattutto, per la sua santità. La santità, infatti, non perde mai la propria forza attrattiva, non cade nell’oblio, non passa mai di moda, anzi, col trascorrere del tempo, risplende con sempre maggiore luminosità, esprimendo la perenne tensione dell’uomo verso Dio”.
“Pietro Angelerio sin dalla sua giovinezza è stato un ‘cercatore di Dio’, un uomo desideroso di trovare risposte ai grandi interrogativi della nostra esistenza: chi sono, da dove vengo, perché vivo, per chi vivo? (...) Ed è proprio nel silenzio esteriore, ma soprattutto in quello interiore, che egli riesce a percepire la voce di Dio, capace di orientare la sua vita”.
“Viviamo in una società” – ha sottolineato il Pontefice – “in cui ogni spazio, ogni momento sembra debba essere ‘riempito’ da iniziative, da attività, da suoni; spesso non c’è il tempo neppure per ascoltare e per dialogare. Cari fratelli e sorelle! Non abbiamo paura di fare silenzio fuori e dentro di noi, se vogliamo essere capaci non solo di percepire la voce di Dio, ma anche la voce di chi ci sta accanto, la voce degli altri”.
“Ma è importante sottolineare anche un secondo elemento: la scoperta del Signore che fa Pietro Angelerio non è il risultato di uno sforzo, ma è resa possibile dalla Grazia stessa di Dio, che lo previene. Ciò che egli aveva, ciò che egli era, non gli veniva da sé: gli era stato donato, era grazia, ed era perciò anche responsabilità davanti a Dio e davanti agli altri”.
“Dio ci anticipa sempre e in ogni singola vita c’è del bello e del buono che noi possiamo riconoscere facilmente come sua grazia, come raggio di luce della sua bontà.(...) E se noi impariamo a conoscere Dio nella sua bontà infinita, allora saremo capaci anche di vedere, con stupore, nella nostra vita - come i Santi - i segni di quel Dio, che ci è sempre vicino, che è sempre buono con noi, che ci dice: ‘Abbi fede in me!’".
Benedetto XVI ha spiegato che per Pietro da Morrone la Croce “costituì il centro della sua vita, gli diede la forza per affrontare le aspre penitenze e i momenti più impegnativi, dalla giovinezza all’ultima ora (...). Quando fu eletto alla Sede dell’Apostolo Pietro, volle concedere una particolare indulgenza, denominata ‘La Perdonanza’”.
“San Pietro Celestino” – ha detto ancora il Pontefice – “pur conducendo vita eremitica, non era ‘chiuso in se stesso’, ma era preso dalla passione di portare la buona notizia del Vangelo ai fratelli”.
La missione della Chiesa, ha affermato il Papa consiste nello ”annuncio sereno, chiaro e coraggioso del messaggio evangelico - anche nei momenti di persecuzione – senza cedere né al fascino della moda, né a quello della violenza o dell’imposizione; il distacco dalle preoccupazioni per le cose - il denaro e il vestito – confidando nella Provvidenza del Padre; l’attenzione e cura in particolare verso i malati nel corpo e nello spirito”
Al termine della Celebrazione Eucaristica e prima della recita dell’Angelus, il Papa ha affidato alla Vergine Maria, venerata nel Santuario della Madonna della Libera, la Chiesa locale con queste parole: “Possa camminare unita e gioiosa nella via della fede, della speranza e della carità. Fedele all’eredità di san Pietro Celestino, sappia sempre comporre la radicalità evangelica e la misericordia, perché tutti coloro che cercano Dio lo possano trovare”.
“In Maria, Vergine del silenzio e dell’ascolto, san Pietro da Morrone trovò il modello perfetto di obbedienza alla volontà divina, in una vita semplice e umile, protesa alla ricerca di ciò che è veramente essenziale, capace di ringraziare sempre il Signore riconoscendo in ogni cosa un dono della sua bontà”.
“Anche noi, che viviamo in un’epoca di maggiori comodità e possibilità” – ha concluso il Pontefice – “siamo chiamati ad apprezzare uno stile di vita sobrio, per conservare più liberi la mente ed il cuore e per poter condividere i beni con i fratelli”.
Dopo l’Angelus, il Papa ha raggiunto in auto la Casa Sacerdotale del Centro pastorale diocesano di Sulmona per il pranzo con i Vescovi Abruzzesi e per una sosta di riposo. La Casa Sacerdotale, destinata ad alloggiare i sacerdoti ammalati e anziani, è stata inaugurata oggi domenica, dopo i lavori di restauro e intitolata a “Benedetto XVI".
PV-ITALIA/ VIS 20100705 (900)

VERA PREGHIERA NON È AFFATTO ESTRANEA ALLA REALTÀ

CITTA' DEL VATICANO, 4 LUG. 2010 (VIS). Alle 16:30, prima di lasciare la Casa Sacerdotale del Centro pastorale diocesano di Sulmona, il Papa ha salutato i membri del comitato organizzatore della sua visita e quindi ha incontrato una Delegazione della Casa Circondariale di Sulmona: il Direttore, il Cappellano e alcuni agenti di custodia e detenuti.
Al termine il Papa si è recato in auto alla Cattedrale per l’Incontro con i Giovani. Al suo arrivo Benedetto XVI si è soffermato in adorazione nella Cappella del Santissimo Sacramento. Dopo l’introduzione del Vescovo Angelo Spina, e il saluto di due giovani, il Papa ha pronunciato un discorso.
Benedetto XVI ha elogiato la “memoria storica” dei giovani che poco prima avevano citato San Pietro Celestino V, un personaggio nato otto secoli fa, “considerato ancora molto attuale!”.
“Cari amici” – ha detto il Papa – “senza memoria non c’è futuro. Una volta si diceva che la storia è maestra di vita! La cultura consumistica attuale tende invece ad appiattire l’uomo sul presente, a fargli perdere il senso del passato, della storia; ma così facendo lo priva anche della capacità di comprendere se stesso, di percepire i problemi, e di costruire il domani. Quindi, cari giovani e care giovani, voglio dirvi: il cristiano è uno che ha buona memoria, che ama la storia e cerca di conoscerla”.
“Per questo vi ringrazio, perché mi parlate di san Pietro del Morrone, Celestino V, e siete capaci di valorizzare la sua esperienza oggi, in un mondo così diverso, ma proprio per questo bisognoso di riscoprire alcune cose che valgono sempre, che sono perenni, ad esempio la capacità di ascoltare Dio nel silenzio esteriore e soprattutto interiore. (...) È importante imparare a vivere momenti di silenzio interiore nelle proprie giornate per essere capaci di sentire la voce del Signore”.
“State certi” – ha ribadito il Papa – “che se uno impara ad ascoltare questa voce e a seguirla con generosità, non ha paura di nulla, sa e sente che Dio è con lui, con lei, che è Amico, Padre e Fratello. Detto in una sola parola: il segreto della vocazione sta nel rapporto con Dio, nella preghiera che cresce proprio nel silenzio interiore, nella capacità di ascoltare che Dio è vicino. E questo è vero sia prima della scelta, al momento, cioè, di decidere e di partire, sia dopo, se si vuole essere fedeli e perseverare nel cammino. San Pietro Celestino è stato prima di tutto questo: un uomo di ascolto, di silenzio interiore, un uomo di preghiera, un uomo di Dio”.
“La vera preghiera non è affatto estranea alla realtà. Se pregare vi alienasse, vi togliesse dalla vostra vita reale, state in guardia: non sarebbe vera preghiera! (...) Non si tratta di moltiplicare le parole” – ha spiegato il Papa – “ma di stare alla presenza di Dio, facendo proprie, nella mente e nel cuore, le espressioni del ‘Padre Nostro’, che abbraccia tutti i problemi della nostra vita, oppure adorando l’Eucaristia, meditando il Vangelo nella nostra stanza, o partecipando con raccoglimento alla liturgia. Tutto questo non distoglie dalla vita, ma aiuta invece ad essere veramente se stessi in ogni ambiente, fedeli alla voce di Dio che parla alla coscienza, liberi dai condizionamenti del momento!”.
“Cari amici! La fede e la preghiera non risolvono i problemi, ma permettono di affrontarli con una luce e una forza nuova, in modo degno dell’uomo, e anche in modo più sereno ed efficace. Se guardiamo alla storia della Chiesa vedremo che è ricca di figure di Santi e Beati che, proprio partendo da un intenso e costante dialogo con Dio, illuminati dalla fede, hanno saputo trovare soluzioni creative, sempre nuove, per rispondere a bisogni umani concreti in tutti i secoli: la salute, l’istruzione, il lavoro, eccetera. La loro intraprendenza era animata dallo Spirito Santo e da un amore forte e generoso per i fratelli, specialmente per quelli più deboli e svantaggiati”.
“Cari giovani!” – ha esclamato il Pontefice – “Lasciatevi conquistare totalmente da Cristo! Mettetevi anche voi, con decisione, sulla strada della santità, cioè dall’essere in contatto, in conformità con Dio, – strada che è aperta a tutti – perché questo vi farà diventare anche più creativi nel cercare soluzioni ai problemi che incontrate, e nel cercarle insieme! Ecco un altro (segno) distintivo del cristiano: non è mai un individualista”.
“Forse voi mi direte: ma se guardiamo, ad esempio, a san Pietro Celestino, nella scelta della vita eremitica non c’era forse individualismo, fuga dalle responsabilità? Certo, questa tentazione esiste. Ma nelle esperienze approvate dalla Chiesa, la vita solitaria di preghiera e di penitenza è sempre al servizio della comunità, apre agli altri, non è mai in contrapposizione ai bisogni della comunità. Gli eremi e i monasteri sono oasi e sorgenti di vita spirituale da cui tutti possono attingere. Il monaco non vive per sé, ma per gli altri, ed è per il bene della Chiesa e della società che coltiva la vita contemplativa, perché la Chiesa e la società possano essere sempre irrigate da energie nuove, dall’azione del Signore”.
“Cari giovani! (...) Vogliate bene alla Chiesa: vi ha dato la fede, vi ha fatto conoscere Cristo! (...) Conservate il vostro entusiasmo, la vostra gioia, quella che nasce dall’aver incontrato il Signore e sappiate comunicarla anche ai vostri amici, ai vostri coetanei! (...) Con voi sento che la Chiesa è giovane!” – ha concluso il Pontefice – “Camminate, cari ragazzi e care ragazze! Camminate nella via del Vangelo; amate la Chiesa, nostra madre; siate semplici e puri di cuore; siate miti e forti nella verità; siate umili e generosi”.
Terminato l’incontro, il Papa è sceso nella Cripta della Cattedrale per venerare le reliquie di San Panfilo e San Celestino V. Quindi ha raggiunto in auto lo Stadio comunale "Pallozzi" e da qui, preso congedo dalle Autorità che lo avevano accolto al mattino, alle ore 17:45, è partito in elicottero alla volta del Vaticano.
PV-ITALIA/ VIS 20100705 (980)

PAPA INAUGURA FONTANA S. GIUSEPPE NEI GIARDINI VATICANI

CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2010 (VIS). Questa mattina alle 11:30, il Santo Padre Benedetto XVI ha inaugurato nei Giardini Vaticani la Fontana di San Giuseppe, realizzata dal Governatorato in omaggio al nome di battesimo del Papa.
La fontana formata da due vasche digradanti, la prima di sei metri e la seconda comunicante di otto metri, con al centro una palma, è arricchita da sei formelle bronzee dell’artista bellunese Franco Murer, dedicate allo sposalizio di Giuseppe e Maria, al primo sogno di Giuseppe, alla nascita di Gesù, alla Fuga in Egitto, al ritrovamento di Gesù nel Tempio e al lavoro nella famiglia di Nazareth.
“Giuseppe, fidandosi di Dio, acconsente e coopera al piano della salvezza” – ha detto il Papa – “Certo, l’intervento divino nella sua vita non poteva non turbare il suo cuore. Affidarsi a Dio non significa realizzare ciò che noi abbiamo progettato; affidarsi a Dio vuol dire svuotarsi di sé, rinunciare a se stessi, perché solo chi accetta di perdersi per Dio può essere ‘giusto’ come San Giuseppe, può conformare, cioè, la propria volontà a quella di Dio e così realizzarsi”.
“Il Vangelo non ha conservato alcuna parola di Giuseppe, il quale svolse la sua attività nel silenzio. È lo stile che lo caratterizza in tutta l’esistenza, sia prima di trovarsi di fronte al mistero dell’azione di Dio nella sua sposa, sia quando – consapevole di questo mistero – è accanto a Maria nella Natività”.
“Cari fratelli e sorelle, questa bella fontana dedicata a San Giuseppe costituisce un simbolico richiamo ai valori della semplicità e dell’umiltà nel compiere quotidianamente la volontà di Dio, valori che hanno contraddistinto la vita silenziosa, ma preziosa del Custode del Redentore. Alla sua intercessione affido le attese della Chiesa e del mondo. Insieme alla Vergine Maria, sua sposa, egli guidi sempre il mio e il vostro cammino, affinché possiamo essere strumenti gioiosi di pace e di salvezza”.
BXVI/ VIS 20100705 (320)

VIAGGIO DI BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO 16-19 SETTEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2010 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato nella tarda mattinata di oggi la dichiarazione che segue:
“Accogliendo gli inviti del Governo di Sua Maestà Elisabetta II Regina del Regno Unito e delle Conferenze Episcopali cattoliche di Inghilterra-Galles e della Scozia, Sua Santità Benedetto XVI compirà un Viaggio Apostolico nel Regno Unito dal 16 al 19 settembre 2010”.
“Nel corso del viaggio il Santo Padre farà visita a Sua Maestà la Regina nel Palazzo Reale di Holyroodhouse a Edinburgh, presiederà la Celebrazione Eucaristica nel Bellahouston Park di Glasgow, incontrerà i rappresentanti del mondo politico, culturale e imprenditoriale nella Westminster Hall, parteciperà ad una Celebrazione Ecumenica nella Westminster Abbey, presiederà la Celebrazione Eucaristica nella Westminster Cathedral e la Veglia di Preghiera nel Hyde Park a Londra. Infine, presiederà la Celebrazione per il rito di beatificazione del Venerabile Cardinale John Henry Newman nel Cofton Park di Birmingham”.
OP/ VIS 20100705 (170)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:
- Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, con i Sacerdoti Confratelli che celebrano il 50° di Ordinazione sacerdotale.
- Il Signor Ivan Rebernik, Ambasciatore di Slovenia, in visita di congedo
Sabato 3 luglio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:
- Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
- L’Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
- L’Arcivescovo Józef Kowalczyk, di Gniezno (Polonia).
- Il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/ VIS 20100705 (110)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:
- Il Dottor Patrizio Polisca, Direttore di Sanità e Igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
- Il Professor Giovanni Rocchi, Consigliere dello Stato della Città del Vaticano.
NA/ VIS 20100705 (50)

venerdì 2 luglio 2010

IRAQ: RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E DELLE MINORANZE

CITTA' DEL VATICANO, 2 LUG. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina il Signor Habbeb Mohammed Hadi Ali Al-Sadr, nuovo Ambasciatore della Repubblica dell’Iraq presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
Nel pregare il diplomatico di trasmettere al Presidente Jalal Talabani i suoi rispettosi saluti e l’assicurazione delle sue preghiere “per la pace e il benessere dei cittadini iracheni”, il Papa ha ricordato che nelle elezioni dello scorso marzo, “il popolo iracheno ha dato un chiaro segno al mondo di volere la cessazione della violenza e di aver scelto la via della democrazia, con la quale aspira a vivere in armonia reciproca in una società giusta, pluralista e solidale. (...) È auspicabile che la formazione di un nuovo governo proceda ora con celerità così che si possa realizzare la volontà del popolo per un Iraq più stabile e unito”.
Il Pontefice ha assicurato che la Santa Sede “che ha sempre dato grande importanza alle eccellenti relazioni diplomatiche con il suo Paese, continuerà ad offrire ogni assistenza possibile, così che l’Iraq assuma il suo giusto ruolo come nazione leader nella regione ed offra il suo grande contributo alla comunità internazionale”.
“Il nuovo Governo dovrà dare priorità alle misure designate per migliorare la sicurezza in tutti i settori della popolazione” – ha sottolineato il Papa – “particolarmente nelle varie comunità. (...) Sin dagli albori della Chiesa, i cristiani sono stati presenti nella terra di Abramo, una terra parte del comune patrimonio del Giudaismo, Cristianesimo e Islam”.
“Sebbene i cristiani formino una piccola minoranza della popolazione irachena, essi hanno da offrire un apprezzabile contributo alla sua ricostruzione e al risanamento economico con gli apostolati educativi e sanitari, mentre il loro impegno nei progetti umanitari offre assistenza, grandemente necessaria, nella ricostruzione della società. Se devono ricoprire il proprio pieno ruolo, tuttavia, i cristiani iracheni devono sapere che è più sicuro per loro rimanere o ritornare alle proprie case, ed hanno bisogno dell’assicurazione che le loro proprietà saranno restaurate e i loro diritti promossi”.
“Negli ultimi anni” – ha proseguito il Pontefice – “si sono verificati molti atti di violenza commessi contro innocenti membri della popolazione, musulmana e cristiana, atti che come voi avete sottolineato, sono contrari agli insegnamenti dell’Islam e del Cristianesimo. Questa sofferenza condivisa può creare un profondo legame, rafforzando la determinazione dei musulmani e dei cristiani a impegnarsi per la pace e la riconciliazione. La storia ha dimostrato che alcuni dei più potenti incentivi per superare le divisioni provengono dall’esempio di quegli uomini e quelle donne che, avendo scelto la coraggiosa via della testimonianza non violenta dei più alti valori, hanno perso la vita a causa di vili atti di violenza”. In merito il Papa ha ricordato l’Arcivescovo Paulos Faraj Rahho ed il Padre Ragheed Ganni e ha auspicato che: “il loro sacrificio, e il sacrificio di molti altri, rafforzi nella popolazione irachena la determinazione morale necessaria affinché le strutture politiche perseguano il loro obiettivo di una maggiore giustizia e stabilità”.
Nel riferirsi all’impegno del governo iracheno di rispettare i diritti umani, il Papa ha ricordato: “Fra i diritti che occorre pienamente rispettare per promuovere efficacemente il bene comune, il diritto alla libertà di religione e il diritto di culto sono preminenti, poiché sono essi che permettono ai cittadini di vivere in conformità con la propria dignità trascendente (...). Spero e prego che tali diritti non solo siano inclusi nella legislazione, ma che penetrino il tessuto della società – tutti gli iracheni hanno un ruolo da ricoprire nell’edificazione di una società giusta, morale e pacifica”.
Infine Benedetto XVI ha menzionato la prossima Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente che “offrirà una eccellente opportunità di esplorare il ruolo e la testimonianza dei cristiani nelle terre della Bibbia e darà anche un impulso all’importante missione del dialogo interreligioso, che ha da offrire un importante contributo all’obiettivo della coesistenza pacifica nel rispetto reciproco e di stima fra i fedeli di diverse religioni”.
“È mia grande speranza che l’Iraq riemerga dalle difficili esperienze dello scorso decennio come un modello di tolleranza e cooperazione fra musulmani, cristiani e altri al servizio dei più bisognosi”.
CD/ VIS 20100702 (700)

GRAZIE DEL PAPA PROMOTORI GMG MADRID 2011

CITTA' DEL VATICANO, 2 LUG. 2010 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto in udienza il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, con i membri della Fondazione “Madrid vivo”, promotori della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, in programma nell’agosto 2011, nella capitale spagnola.
“Sono molti i giovani” – ha detto il Santo Padre – “che tengono gli occhi fissi su questa bella città, con la gioia di potersi incontrare, fra pochi mesi, per ascoltare insieme la Parola di Cristo, sempre giovane, e poter condividere la fede che li unisce e la speranza di costruire un mondo migliore, ispirandosi ai valori del Vangelo”.
Benedetto XVI ha invitato tutti “a continuare a collaborare generosamente a questa bella iniziativa, che non è una semplice riunione di massa, ma una occasione privilegiata perché i giovani spagnoli e del mondo intero si lascino conquistare dall’amore di Gesù Cristo, il Figlio di Dio e di Maria, l’amico fedele, il vincitore del peccato e della morte. Chi si affida a Lui, non sarà mai deluso, ma avrà la forza necessaria per scegliere il cammino giusto nella vita”.
Il Santo Padre ha assicurato ai presenti e alle loro famiglie un ricordo “nella preghiera, chiedendo a Dio che benedica il vostro impegno perché la prossima Giornata Mondiale della gioventù porti frutti copiosi”.
AC/ VIS 20100702 (220)
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