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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 23 dicembre 2009

NEL BAMBINO GESÙ SI MANIFESTA AMORE DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2009 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Benedetto XVI si è soffermato, per l'Udienza Generale di oggi, sull'ormai imminente solennità del Natale.

  "L'Anno liturgico della Chiesa" - ha spiegato il Papa - "non si è sviluppato inizialmente partendo dalla nascita di Cristo, ma dalla fede nella sua risurrezione. Perciò la festa più antica della cristianità non è il Natale, ma è la Pasqua; la risurrezione di Cristo fonda la fede cristiana, è alla base dell'annuncio del Vangelo e fa nascere la Chiesa".

  "Il primo ad affermare con chiarezza che Gesù nacque il 25 dicembre è stato Ippolito di Roma, nel suo commento al Libro del profeta Daniele, scritto verso il 204".

  "Nella cristianità la festa del Natale" - ha ricordato il Pontefice - "ha assunto una forma definita nel IV secolo, quando essa prese il posto della festa romana del 'Sol invictus', il sole invincibile; si mise così in evidenza che la nascita di Cristo è la vittoria della vera luce sulle tenebre del male e del peccato. Tuttavia, la particolare e intensa atmosfera spirituale che circonda il Natale si è sviluppata nel Medioevo, grazie a san Francesco d'Assisi, che era profondamente innamorato dell'uomo Gesù, del Dio-con-noi".

  "Da questa particolare devozione al mistero dell'Incarnazione" - ha proseguito il Santo Padre - "ebbe origine la famosa celebrazione del Natale a Greccio. (...) Con san Francesco e il suo presepe venivano messi in evidenza l'amore inerme di Dio, la sua umiltà e la sua benignità, che nell'Incarnazione del Verbo si manifesta agli uomini per insegnare un nuovo modo di vivere e di amare".

  Tommaso da Celano, primo biografo di San Francesco - ha ricordato il Papa - racconta: "In quella notte di Natale, fu concessa a Francesco la grazia di una visione meravigliosa. Vide giacere immobile nella mangiatoia un piccolo bambino, che fu risvegliato dal sonno proprio dalla vicinanza di Francesco".

  "Grazie a san Francesco, il popolo cristiano ha potuto percepire che a Natale Dio è davvero diventato l''Emmanuele', il Dio-con-noi, dal quale non ci separa alcuna barriera e alcuna lontananza. In quel Bambino, Dio è diventato così prossimo a ciascuno di noi, così vicino, che possiamo dargli del tu e intrattenere con lui un rapporto confidenziale di profondo affetto, così come facciamo con un neonato".

  "In quel Bambino, infatti, si manifesta Dio-Amore" - ha sottolineato ancora il Santo Padre - "Dio viene senza armi, senza la forza, perché non intende conquistare, per così dire, dall'esterno, ma intende piuttosto essere accolto dall'uomo nella libertà; Dio si fa Bambino inerme  per vincere la superbia, la violenza, la brama di possesso dell'uomo. In Gesù Dio ha assunto questa condizione povera e disarmante per vincerci con l'amore e condurci alla nostra vera identità".

  "La sua condizione di Bambino ci indica, inoltre, come possiamo incontrare Dio e godere della Sua presenza. (...) Chi non ha capito il mistero del Natale, non ha capito l'elemento decisivo dell'esistenza cristiana. Chi non accoglie Gesù con cuore di bambino, non può entrare nel regno dei cieli: questo è quanto Francesco ha voluto ricordare alla cristianità del suo tempo e di tutti tempi, fino ad oggi".
AG/NATALE/...                                 VIS 20091223 (530)


NOTA RELATIVA DECRETO VIRTÙ EROICHE PIO XII


CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2009 (VIS). Padre Federico Lombardi, S.I.,  Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha diffuso, questa mattina, la seguente Nota relativa alla firma del decreto della virtù eroiche del Servo di Dio Pio XII.

  "La firma da parte del Papa del decreto 'sulle virtù eroiche' di Pio XII ha suscitato un certo numero di reazioni nel mondo ebraico, probabilmente perché si tratta di una firma il cui significato è chiaro nell'ambito della Chiesa cattolica e degli 'addetti ai lavori', e può meritare alcune spiegazioni per un pubblico più vasto, in particolare quello ebraico, comprensibilmente molto sensibile a tutto ciò che riguarda il periodo storico della seconda guerra mondiale e dell'Olocausto".

  "Quando il Papa firma un decreto 'sulle virtù eroiche' di un Servo di Dio, cioè di una persona di cui è stata introdotta la causa di beatificazione, conferma la valutazione positiva che la Congregazione per le Cause dei Santi ha già votato. (...) Naturalmente si tiene conto in questa valutazione delle circostanze in cui la persona ha vissuto, occorre quindi un esame dal punto di vista storico, ma la valutazione riguarda essenzialmente la testimonianza di vita cristiana data dalla persona (il suo intenso rapporto con Dio e la continua ricerca della perfezione evangelica (...) e non la valutazione della portata storica di tutte le sue scelte operative".

  "In occasione della beatificazione di Giovanni XXIII e di Pio IX, Giovanni Paolo II affermava: 'La santità vive nella storia e ogni santo non è sottratto ai limiti e condizionamenti propri della nostra umanità. Beatificando un suo figlio, la Chiesa non celebra particolari opzioni storiche da lui compiute, ma piuttosto lo addita all'imitazione e alla venerazione per le sue virtù a lode della grazia divina che in esse risplende'".

  "Ciò non intende dunque minimamente limitare la discussione circa le scelte concrete compiute da Pio XII nella situazione in cui si trovava. Per parte sua, la Chiesa afferma che sono state compiute con la pura intenzione di svolgere al meglio il servizio di altissima e drammatica responsabilità del Pontefice. In ogni caso, l'attenzione e la preoccupazione di Pio XII per la sorte degli ebrei - cosa che certamente è rilevante per la valutazione delle sue virtù - sono largamente testimoniate e riconosciute anche da molti ebrei".

  Rimane quindi aperta anche in futuro la ricerca e la valutazione degli storici nel loro campo specifico. E nel caso concreto si comprende la richiesta di avere aperte tutte le possibilità di ricerca sui documenti. (...) Per l'apertura completa degli archivi - come si è detto più volte - occorre provvedere all'ordinamento e alla catalogazione di una massa enorme di documenti, che richiede un tempo tecnico ancora di alcuni anni".

  "Quanto al fatto che i decreti sulle virtù eroiche di Papa Giovanni Paolo II e Pio XII siano stati promulgati nello stesso giorno, ciò non significa un 'abbinamento' delle due Cause da ora in poi. Le due Cause sono del tutto indipendenti e seguiranno ciascuna il proprio iter. Non vi è quindi nessun motivo di ipotizzare un'eventuale beatificazione contemporanea".

  "È chiaro quindi che la recente firma del decreto non va in alcun modo letta come un atto ostile contro il popolo ebraico e ci si augura che non sia considerata un ostacolo sul cammino del dialogo fra l'ebraismo e la Chiesa cattolica. Ci si augura anzi che la prossima visita del Papa alla Sinagoga di Roma sia occasione per riaffermare e rinsaldare con grande cordialità questi vincoli di amicizia e di stima".
OP/DECRETO PIO XII/LOMBARDI                               VIS 20091223 (590)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Christian Bock, Membro del Consiglio direttivo della "Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (AVEPRO).
NA/.../BOCK                                         VIS 20091223 (50)

martedì 22 dicembre 2009

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:
- Il Monsignor Emmanuel Kerketta, Vescovo di Jashpur (superficie: 6.457; popolazione: 743.160; cattolici: 188.820; sacerdoti: 170; religiosi: 335, India. Il Vescovo eletto, finora Amministratore diocesano della medesima Diocesi, è nato nel 1952 a Gotmahua (India) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1984.

- Il Monsignor Mark Davies, Vescovo Coadiutore di Shrewsbury (superficie: 6.136; popolazione: 1.862.000; cattolici: 222.000; sacerdoti: 152; religiosi: 189; diaconi permanenti: 45), Gran Bretagna. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della medesima Diocesi, è nato a Manchester nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1984.

- Membri della Congregazione delle Cause dei Santi: l'Arcivescovo Edmond Farhat, Nunzio Apostolico ed il Vescovo Raffaello Martinelli, di Frascati (Italia).

- Consultori della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi: il Monsignor Ermenegildo Manicardi, Rettore dell'Almo Collegio Caprinica; Don Markus Graulich, S.D.B., Promotore di Giustizia, Sostituto presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; il Padre Godfrey Igwebuike Onah, Vice Rettore della Pontificia Università Urbaniana; il Padre Paul Béré, S.I., Professore di Antico Testamento e Lingue bibliche, presso "Institut de Théologie de la Compagnie de Jésus", "Université Catholique de l'Afrique de l'Ouest", Abidjan (Costa d'Avorio) e presso "Hekima College Jesuit School of Theology", Nairobi (Kenya);  il Padre Juan Javier Flores Arcas, O.S.B., Rettore Magnifico del Pontifico Ateneo Sant'Anselmo; il Padre Paolo Martinelli, O.F.M.Cap., Preside dell'Istituto Francescano di Spiritualità presso la Pontificia Università "Antonianum" e Professore di Teologia Dogmatica e di Teologia Spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana; il Padre Samir Khalil Samir, S.I., Professore di Storia della Cultura Araba e di Islamologia presso l'Università "St. Joseph" di  Beyrouth (Libano).
NER:NEC:NA/.../...                                           VIS 20091222 (280)


lunedì 21 dicembre 2009

NATALE RISPOSTA DI DIO AL DRAMMA DELL'UMANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2009 (VIS). Betlemme simbolo di pace è stato l'argomento scelto dal Santo Padre, questa mattina, per la meditazione precedente la recita dall'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

  Nel ricordare la liturgia di oggi che, con le parole del profeta Michea, invita a guardare a Betlemme di Efrata, il Santo Padre ha detto: "Betlemme è anche una città-simbolo della pace, in Terra Santa e nel mondo intero".

  "Purtroppo, ai nostri giorni" - ha proseguito il Pontefice - "essa non rappresenta una pace raggiunta e stabile, ma una pace faticosamente ricercata e attesa. Dio, però, non si rassegna mai a questo stato di cose, perciò anche quest'anno, a Betlemme e nel mondo intero, si rinnoverà nella Chiesa il mistero del Natale, profezia di pace per ogni uomo, che impegna i cristiani a calarsi nelle chiusure, nei drammi, spesso sconosciuti e nascosti, e nei conflitti del contesto in cui si vive, con i sentimenti di Gesù, per diventare ovunque strumenti e messaggeri di pace, per portare amore dove c'è odio, perdono dove c'è offesa, gioia dove c'è tristezza e verità dove c'è errore, secondo le belle espressioni di una nota preghiera francescana".

  "Oggi, come ai tempi di Gesù, il Natale non è una favola per bambini" - ha concluso il Papa - "ma la risposta di Dio al dramma dell'umanità in cerca della vera pace. 'Egli stesso sarà la pace!' - dice il profeta riferendosi al Messia. A noi spetta aprire, spalancare le porte per accoglierlo. (...) Buon Natale a tutti!".
ANG/NATALE/...                                           VIS 20091221 (260)



IL PAPA ALLA CURIA: 2009 ANNO NEL SEGNO DELL'AFRICA


CITTA' DEL VATICANO, 21 DEC. 2009 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, ha avuto luogo il tradizionale incontro del Santo Padre con i Cardinali, gli Arcivescovi e i Vescovi e i Membri della Curia Romana e del Governatorato per lo scambio di auguri per le prossime festività natalizie.

  All'inizio del suo discorso il Papa ha ricordato gli avvenimenti che hanno contraddistinto il 2009, fra cui la conclusione dell'Anno Paolino e l'apertura dell'Anno Sacerdotale, affermando che nella figura imponente di San Paolo e in quella del Santo Curato d'Ars "si manifesta l'ampia portata del ministero sacerdotale".

  Successivamente il Papa ha ricordato che l'anno che sta per concludersi "è stato in gran parte nel segno dell'Africa. C'era innanzitutto il viaggio in Camerun ed Angola" dove nell'incontro della popolazione con il Papa "si rendeva sperimentabile la Chiesa universale, la comunità che abbraccia il mondo e che viene radunata da Dio mediante Cristo - la comunità che non è fondata su interessi umani, ma che ci è offerta dall'attenzione amorevole di Dio per noi".

  In Africa "Le Celebrazioni della Santa Eucaristia erano vere feste della fede; (...) il senso della sacralità, del mistero presente del Dio vivente plasmava (...) ogni singolo gesto". Papa Benedetto XVI ha menzionato anche il suo incontro con i Vescovi africani e l'inaugurazione dell'Assemblea Speciale del Sinodo per l'Africa con la consegna dello "Instrumentum Laboris".

  Nel corso di tali incontri "si è resa evidente innanzitutto la forza teologica e pastorale del Primato Pontificio come punto di convergenza per l'unità della Famiglia di Dio. Lì nel Sinodo, è emersa ancora più fortemente l'importanza della collegialità  - dell'unità dei Vescovi".

  "Come nella liturgia in Africa" - ha proseguito il Pontefice - "il rinnovamento liturgico del Vaticano II ha preso forma in modo esemplare, così nella comunione del Sinodo si è vissuto in modo molto pratico l'ecclesiologia del Concilio".

  Nel ricordare il tema del Sinodo: "La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace", il Santo Padre ha affermato: che "È questo un tema teologico e soprattutto pastorale di un'attualità scottante, ma poteva essere anche frainteso come un tema politico. Compito dei Vescovi era di trasformare la teologia in pastorale, cioè in un ministero pastorale molto concreto, in cui le grandi visioni della Sacra Scrittura e della Tradizione vengono applicate all'operare dei Vescovi e dei sacerdoti in un tempo e in un luogo determinati".

  Il problema della "laicità positiva, praticata ed interpretata in modo giusto" è stato questo anche "un tema fondamentale dell'Enciclica, pubblicata nel giorno dei Santi Pietro e Paolo, 'Caritas in veritate', che ha in tal modo ripreso ed ulteriormente sviluppato la questione circa la collocazione teologica e concreta della dottrina sociale della Chiesa".

  Relativamente al concetto di riconciliazione, che "Il Sinodo ha cercato di esaminare in profondità come compito per la Chiesa di oggi" il Papa ha affermato che: "Se l'uomo non è riconciliato con Dio, è in discordia anche con la creazione. (...) Fa inoltre parte della riconciliazione la capacità di riconoscere la colpa e di chiedere perdono - a Dio e all'altro".

  "Se non si crea nei cuori la forza della riconciliazione, manca all'impegno politico per la pace il presupposto interiore. Nel Sinodo i Pastori della Chiesa si sono impegnati per quella purificazione interiore dell'uomo che costituisce l'essenziale condizione preliminare per l'edificazione della giustizia e della pace. Ma tale purificazione e maturazione interiore verso una vera umanità non possono esistere senza Dio".

  Nel ricordare il Pellegrinaggio in Giordania e Terra Santa dello scorso maggio, Benedetto XVI  ha ringraziato il Re di Giordania per la "maniera esemplare con cui egli si impegna per la convivenza pacifica tra cristiani e musulmani, per il rispetto nei confronti della religione dell'altro e per la collaborazione nella comune responsabilità davanti a Dio".

  "Ringrazio di cuore anche il governo d'Israele" - ha detto ancora il Papa - "per tutto ciò che ha fatto affinché la visita potesse svolgersi pacificamente ed in sicurezza" per la "la possibilità concessami di celebrare due grandi liturgie pubbliche - a Gerusalemme e a Nazaret - in cui i cristiani hanno potuto presentarsi pubblicamente come comunità di fede in Terra Santa. Infine, il mio ringraziamento si rivolge all'Autorità palestinese che mi ha accolto, anch'essa, con grande cordialità; essa pure mi ha reso possibile una Celebrazione liturgica pubblica a Betlemme, e mi ha fatto conoscere le sofferenze come anche le speranze del suo Territorio".

  "La visita a Yad Vashem ha significato un incontro sconvolgente con la crudeltà della colpa umana, con l'odio di un'ideologia accecata che, senza alcuna giustificazione, ha consegnato milioni di persone umane alla morte e che con ciò, in ultima analisi, ha voluto cacciare dal mondo anche Dio, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe e il Dio di Gesù Cristo. Così questo è in primo luogo un monumento commemorativo contro l'odio, un richiamo accorato alla purificazione e al perdono, all'amore".

  Infine il Papa ha menzionato il Viaggio nella Repubblica Ceca del settembre scorso, un Paese "con una maggioranza di agnostici e di atei, in cui i cristiani costituiscono ormai soltanto una minoranza" ed ha ricordato quanto importante sia "soprattutto il fatto che anche le persone che si ritengono agnostiche o atee, devono stare a cuore a noi come credenti. Quando parliamo di una nuova evangelizzazione, queste persone forse si spaventano. (...) Ma la questione circa Dio rimane tuttavia presente pure per loro (...); dobbiamo preoccuparci che l'uomo non accantoni la questione su Dio come questione essenziale della sua esistenza".

  Al termine del suo discorso, Benedetto XVI ha nuovamente ricordato l'Anno Sacerdotale sottolineando che: "Come sacerdoti siamo a disposizione di tutti (...) Noi tutti dobbiamo conoscere Dio sempre di nuovo e dobbiamo cercarlo continuamente per diventare veri amici di Dio".

  "Ecco il mio augurio per il Natale: che noi diventiamo sempre più amici di Cristo e quindi amici di Dio e che in questo modo possiamo essere sale della terra e luce del mondo".
AC/.../CURIA ROMANA                            VIS 20091221 (1030)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Monterrey (Messico), presentata dal Vescovo José Lizáres Estrada, per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Cincinnati (Stati Uniti d'America), presentata dall'Arcivescovo Daniel E. Pilarczyk, per raggiunti limiti d'età. Gli succede l'Arcivescovo Dennis M. Schnurr, finora Coadiutore della medesima sede metropolitana.

- Ha nominato il Monsignor Donald Bolen, finora Vicario Generale di Regina (Canada), Vescovo di Saskatoon (superficie: 44.800; popolazione: 292.000; cattolici: 88.900; sacerdoti: 88; religiosi: 225; diaconi permanenti: 3),  Canada. Il Vescovo eletto è nato a Gravelbourg (Canada), nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1991.

  Sabato 19 dicembre è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato il Reverendo Maurice Muhatia Makumba, Vescovo di Nakuru (superficie: 18.149; popolazione: 1.571.097; cattolici: 242.653; sacerdoti: 134; religiosi: 202), Kenya. Il Vescovo eletto è nato nel 1968 a Lirhanda (Kenya) ed è stato ordinato sacerdote nel 1994. È stato finora Rettore e Professore del Seminario Maggiore Nazionale di "St. Thomas Aquinas" di Nairobi.
NER/.../MUHATIA MAKUMBA                           VIS 20091221 (170)


PROMULGAZIONE DECRETI CONGREGAZIONE CAUSE SANTI


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2009 (VIS). Oggi, 19 dicembre 2009, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza privata l'Arcivescovo Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e, nel corso dell'Udienza, ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

MIRACOLI

- attribuito all'intercessione del Beato Stanislao So?tys, chiamato Kazimierczyk, Sacerdote professo dell'Ordine dei Canonici Regolari Lateranensi; nato il 27 settembre 1433 a Kazimierz (Polonia) ed ivi morto il 3 maggio 1489;

- attribuito all'intercessione del Beato Andrea Bessette (al secolo: Alfredo), Religioso professo della Congregazione di Santa Croce; nato a Saint-Grégoire d'Iberville (Canada) il 9 agosto 1845 e morto a Montréal (Canada) il 6 gennaio 1937;

- attribuito all'intercessione della Beata Maria della Croce MacKillop (al secolo: Maria Elena), Fondatrice della Congregazione delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore; nata il 15 gennaio 1842 a Fitzroy (Australia) e morta l'8 agosto 1909 a Sydney (Australia);

- attribuito all'intercessione della Beata Giulia Salzano, Fondatrice della Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore di Gesù; nata il 13 ottobre 1846 a Santa Maria Capua Vetere (Italia) e morta il 17 maggio 1929 a Casoria (Italia);

- attribuito all'intercessione della Beata Battista da Varano (al secolo: Camilla), Monaca professa dell'Ordine di Santa Chiara e Fondatrice del Monastero di Santa Chiara nella città di Camerino; nata il 9 aprile 1458 a Camerino (Italia) ed ivi morta il 31 maggio 1524;

- attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Giuseppe Tous y Soler, Sacerdote professo dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e Fondatore della Congregazione delle Suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore; nato il 31 marzo 1811 a Igualada (Spagna) e morto il 27 febbraio 1871 a Barcellona (Spagna);

- attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Leopoldo da Alpandeire Sánchez Márquez (al secolo: Francesco), Laico professo dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini; nato il 24 luglio 1866 ad Alpandeire (Spagna) e morto il 9 febbraio 1956 a Granada (Spagna);

- attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Emanuele Lozano Garrido, Laico; nato il 9 agosto 1920 a Linares (Spagna) ed ivi morto il 3 novembre 1971;

- attribuito all'intercessione della Venerabile Serva di Dio Teresa Manganiello, Laica, del Terz'Ordine di San Francesco; nata a Montefusco (Italia) il 1 gennaio 1849 ed ivi morta il 4 novembre 1876;

- attribuito all'intercessione della Venerabile Serva di Dio Chiara Badano, Laica; nata a Sassello (Italia) il 29 ottobre 1971 ed ivi morta il 7 ottobre 1990;

MARTIRIO

- del Servo di Dio Giorgio Popie?uszko, Sacerdote diocesano; nato il 14 settembre 1947 ad Okopy Suchowola (Polonia) e ucciso in odio alla Fede il 20 ottobre 1984 nei pressi di Wloclawek (Polonia);

VIRTÙ EROICHE

- del Beato Giacomo Illirico da Bitetto, Laico professo dell'Ordine dei Frati Minori; nato nel 1400 a Zara (Dalmazia) e morto intorno all'anno 1496 a Bitetto (Italia);

- del Servo di Dio Pio XII (Eugenio Pacelli), Sommo Pontefice; nato a Roma il 2 marzo 1876 e morto a Castelgandolfo il 9 ottobre 1958;

- del Servo di Dio Giovanni Paolo II (Carlo Wojtyla), Sommo Pontefice; nato il 18 maggio 1920 a Wadowice (Polonia) e morto a Roma il 2 aprile 2005;

- del Servo di Dio Luigi Brisson, Sacerdote e Fondatore degli Oblati e delle Oblate di San Francesco di Sales; nato il 23 giugno 1817 a Plancy (Francia) ed ivi morto il 2 febbraio 1908;

- del Servo di Dio Giuseppe Quadrio, Sacerdote professo della Società Salesiana di San Giovanni Bosco; nato il 28 novembre 1921 a Vervio (Italia) e morto a Torino (Italia) il 23 ottobre 1963;

- della Serva di Dio Maria Ward (al secolo: Giovanna), Fondatrice dell'Istituto delle Suore della Beata Maria Vergine, oggi Congregazione di Gesù; nata a Mulwith (Inghilterra) il 23 gennaio 1585 e morta a Hewarth (Inghilterra) il 30 gennaio 1645;

- della Serva di Dio Antonia Maria Verna, Fondatrice dell'Istituto delle Suore della Carità dell'Immacolata Concezione dette d'Ivrea; nata a Pasquaro di Rivarolo (Italia) il 12 giugno 1773 ed ivi morta il 25 dicembre 1838;

- le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Chiara Serafina di Gesù Farolfi (al secolo: Francesca), Fondatrice delle Suore Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento; nata il 7 ottobre 1853 a Tossignano (Italia) e morta il 18 giugno 1917 a Badia di Bertinoro (Italia);

- le virtù eroiche della Serva di Dio Enrica Alfieri (al secolo: Maria Angela), Suora professa della Congregazione delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret; nata il 23 febbraio 1891 a Borgovercelli (Italia) e morta a Milano (Italia) il 23 novembre 1951;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Giunio Tinarelli, Laico, Socio della Pia Unione Primaria Silenziosi Operai della Croce, nato a Terni (Italia) il 27 maggio 1912 ed ivi morto il 14 gennaio 1956.
CCS/DECRETI CAUSE SANTI/AMATO                       VIS 20091221 (800)


SANTI PARTE DEL PRESENTE E DEL FUTURO DELLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2009 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto i membri, i consultori, i postulatori e gli officiali della Congregazione per la Cause dei Santi, in occasione del quarantesimo anniversario di istituzione del Dicastero.

  I Santi - ha sottolineato il Pontefice - "non sono rappresentanti del passato, ma costituiscono il presente e il futuro della Chiesa e della società. (...) La vita di queste straordinarie figure di credenti, appartenenti a tutte le Regione della terra" si caratterizza innanzitutto per "il loro rapporto con il Signore" in "un dialogo con il Signore intenso e coinvolgente (...). Inoltre, nella vita di questi nostri fratelli risalta la continua ricerca della perfezione evangelica, il rifiuto della mediocrità e la tensione verso la totale appartenenza a Cristo".

  "Le principali tappe del riconoscimento della santità da parte della Chiesa, cioè la beatificazione e la canonizzazione, sono unite tra loro da un vincolo di grande coerenza. (...) Il graduale avvicinamento alla 'pienezza della luce' emerge in modo singolare nel passaggio dalla beatificazione alla canonizzazione".

  "In questo percorso, infatti, si compiono eventi di grande vitalità religiosa e culturale, nei quali invocazione liturgica, devozione popolare, imitazione delle virtù, studio storico e teologico, attenzione ai 'segni dall'alto' si intrecciano e si arricchiscono reciprocamente. (...) La testimonianza dei santi, infatti, mette in luce e fa conoscere aspetti sempre nuovi del Messaggio evangelico".

  Infine nel ricordare le parole del Prefetto del Dicastero, l'Arcivescovo Angelo Amato, nel saluto all'inizio dell'udienza, il Papa ha affermato che: "nell'itinerario per il riconoscimento della santità, emerge una ricchezza spirituale e pastorale che coinvolge tutta la comunità cristiana. La santità, cioè la trasfigurazione delle persone e delle realtà umane a immagine del Cristo risorto, rappresenta lo scopo ultimo del piano di salvezza divina".
AC/CAUSE SANTI/AMATO                           VIS 20091221 (300)

AI RAGAZZI DI AZIONE CATTOLICA: IMITATE ZACCHEO


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2009 (VIS). I ragazzi dell'Azione Cattolica Italiana sono stati ricevuti questa mattina dal Santo Padre Benedetto XVI che nel suo discorso li ha paragonati al personaggio evangelico di Zaccheo che si arrampica su di un albero perché voleva vedere Gesù.

  "Anche voi siete piccoli come Zaccheo" - ha detto il Santo Padre - "(...) ma il Signore, alzando lo sguardo, si è accordo subito di lui, in mezzo alla folla. Gesù vi vede e vi sente anche se siete piccoli, anche se a volte gli adulti non vi considerano come vorreste".

  "Cari amici," - ha detto ancora il Papa - "di fronte a Gesù imitate sempre l'esempio di Zaccheo che è sceso subito dall'albero, lo ha accolto pieno di gioia nella sua casa e non ha più smesso di fargli festa! Accoglietelo nella vostra vita tutti i giorni, tra i giochi e tra gli impegni, nelle preghiere, quando chiede la vostra amicizia e la vostra generosità, quando siete felici e quando avete paura (...). Egli vi parla sempre dell'amore 'più grande', capace di donarsi senza limiti, di portare pace e perdono".

  "Così potrete dire ai vostri amici" - ha concluso il Pontefice - "ai vostri genitori, ai vostri animatori, ai vostri educatori che siete riusciti a prendere la linea con Gesù nella vostra preghiera, nel compiere i vostri doveri e quando sarete capaci di stare accanto a tanti ragazzi e ragazze che soffrono, specialmente a coloro che vengono da Paesi lontani e spesso sono abbandonati, senza genitori e senza amici".
AC/.../GIOVANI AZIONE CATTOLICA                       VIS 20091221 (260)


DICHIARAZIONE PER LA TUTELA DELLA FIGURA DEL PAPA

CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2009 (VIS). La Segreteria di Stato ha disposto la pubblicazione della seguente dichiarazione per la tutela della figura del Papa:

  "Nel corso soprattutto di questi ultimi anni, si è potuto rilevare il crescente affetto e la cordiale stima di molti verso i Sommi Pontefici, ai quali alcuni desiderano intitolare istituzioni universitarie, scolastiche o culturali, come pure associazioni, fondazioni o altri enti".

  "Prendendo atto di ciò, si dichiara che spetta esclusivamente alla Santa Sede la legittimazione a tutelare in ogni modo il rispetto dovuto ai Successori di Pietro e, quindi, a salvaguardare la figura e l'identità personale da iniziative che, prive di autorizzazione, adottano il nome e/o lo stemma dei Papi per scopi ed attività che nulla o ben poco hanno a che vedere con la Chiesa Cattolica. Talora, di fatto, mediante l'uso di simboli nonché di loghi ecclesiali o pontifici si cerca di attribuire credibilità e autorevolezza a quanto viene promosso o organizzato".

  "Pertanto, l'impiego sia di tutto ciò che si riferisce direttamente alla persona e all'ufficio del Sommo Pontefice (nome, immagine e stemma), sia della denominazione 'Pontificio/a' deve essere espressamente e preventivamente autorizzato dalla Santa Sede".
.../TUTELA FIGURA PAPA/...                           VIS 20091221 (210)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in  udienze separate:

- L'Arcivescovo Salvatore Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita e Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense.

- L'Onorevole Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la Famiglia.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
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venerdì 18 dicembre 2009

APPROFONDIRE SAPIENZA CONSERVANDO SEMPLICITÀ SPIRITO


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di ieri alle 17:30, come di consueto nel periodo pre-natalizio, il Santo Padre ha presieduto, nella Basilica di San Pietro, la Celebrazione dei Vespri con gli Universitari degli Atenei romani, dedicando l'omelia al tema della Sapienza.

  "Quella che nasce a Betlemme" - ha detto il Papa nell'omelia - "è la Sapienza di Dio. (...) Nella pienezza dei tempi, questa Sapienza ha assunto un volto umano, il volto di Gesù. (...) Il paradosso cristiano consiste proprio nell'identificazione della Sapienza divina, cioè il 'Logos' eterno, con l'uomo Gesù di Nazaret e con la sua storia. (...) Dunque, la Sapienza che questa sera invochiamo è il Figlio di Dio, la seconda persona della Santissima Trinità; è il Verbo (...) che con il Padre e lo Spirito Santo ha creato tutte le cose e che 'si è fatto carne'".

  "Un professore cristiano, o un giovane studente cristiano, porta dentro di sé l'amore appassionato per questa Sapienza! Legge tutto alla sua luce (...). Senza di Lei niente è stato fatto di tutto ciò che esiste e dunque in ogni realtà creata se ne può intravedere un riflesso, evidentemente secondo gradi e modalità differenti. Tutto ciò che viene recepito dall'intelligenza umana (...), in qualche modo e misura, partecipa della Sapienza creatrice. Qui, in ultima analisi, sta anche la possibilità stessa dello studio, della ricerca, del dialogo scientifico in ogni campo del sapere".

  "A questo punto" - ha proseguito il Pontefice - "domandiamoci: chi c'era - la notte di Natale - alla Grotta di Betlemme? Chi ha accolto la Sapienza quando è nata? (...) Non dottori della legge, scribi o sapienti. C'erano Maria e Giuseppe, e poi i pastori. Che significa questo? (...) Ma allora non serve studiare? O addirittura è nocivo, controproducente per conoscere la verità?".

  "La storia di duemila anni di cristianesimo esclude quest'ultima ipotesi, e ci suggerisce quella giusta: si tratta di studiare, di approfondire le conoscenze mantenendo un animo da 'piccoli', uno spirito umile e semplice, come quello di Maria, la 'Sede della Sapienza'". Nella Grotta di Betlemme, "ciascuno di noi può scoprire la verità su Dio e quella sull'uomo. In quel Bambino, nato dalla Vergine, esse si sono incontrate: l'anelito dell'uomo alla vita eterna ha intenerito il cuore di Dio, che non si è vergognato di assumere la condizione umana".

  Il Santo Padre ha ricordato agli universitari che "aiutare gli altri a scoprire il vero volto di Dio è la prima forma di carità, che per voi assume la qualifica di carità intellettuale". Successivamente, nel menzionare il tema della pastorale universitaria di quest'anno, "Eucaristia e carità intellettuale", Benedetto XVI ha spiegato che essa è "una scelta impegnativa ma appropriata. Infatti, in ogni Celebrazione eucaristica Dio viene nella storia in Gesù Cristo, nella sua Parola e nel suo Corpo, donandoci quella carità che ci permette di servire l'uomo nella sua concreta esistenza".

  Infine il Papa ha auspicato che "tutti gli Atenei" siano "luoghi di formazione di autentici operatori della carità intellettuale. Da essi dipende largamente il futuro della società, soprattutto nell'elaborazione di una nuova sintesi umanistica e di una nuova capacità progettuale".

  Al termine della celebrazione, la Delegazione universitaria australiana ha consegnato alla Delegazione universitaria africana l'icona di Maria Sede della Sapienza ed il Papa ha affidato alla Vergine tutti gli universitari del continente africano, esprimendo il suo apprezzamento per la cooperazione che al termine dell'Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, si è sviluppata tra gli Atenei di Roma e quelli africani.
HML/VESPRI/UNIVERSITARI                           VIS 20091218 (560)


CONVENZIONE MONETARIA CITTÀ VATICANO E UNIONE EUROPEA


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2009 (VIS). Nella serata di ieri, la Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che il 17 dicembre 2009, è stata sottoscritta a Bruxelles la Convenzione monetaria tra lo Stato della Città del Vaticano e l'Unione Europea.

  A nome della Santa Sede in qualità di rappresentante dello Stato della Città del Vaticano, ha firmato l'Arcivescovo André Dupuy, Nunzio Apostolico presso l'Unione Europea, ed il Signor Joaquín Almunia, Membro della Commissione europea, ha firmato per conto dell'Unione Europea.

  Le disposizioni della nuova Convenzione, che sostituisce la Convenzione monetaria del 29 dicembre 2000, con la quale si introduceva nello Stato della Città del Vaticano l'euro come moneta ufficiale, entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2010.
.../CONVENZIONE MONETARIA/SANTA SEDE:UE               VIS 20091218 (130)


ABETE DELLE ARDENNE IN PIAZZA SAN PIETRO


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto una Delegazione della Vallonia, regione belga che quest'anno dona al Papa l'Albero di Natale, ogni anno collocato accanto al Presepe allestito in Piazza San Pietro.

  L'abete, le cui luci saranno accese questa sera, proviene dalla zona delle Ardenne, una delle regioni più verdi d'Europa. Alto 30 metri, con un diametro di 7, l'abete pesa 7 tonnellate ed i rami più bassi misurano 10 metri di lunghezza. Insieme a questo esemplare di "Epicea abies", ci saranno altri 45 abeti provenienti dalla medesima regione, che saranno collocati in diversi luoghi del Vaticano.

  "Il destino di questo albero" - ha detto il Papa - "è paragonabile a quello dei pastori: vegliando nelle tenebre della notte, eccoli  illuminati dal messaggio degli angeli. (...) Ornato al lato del presepio, l'abete manifesta, a suo modo, la presenza del grande mistero presente nel luogo semplice e povero di Betlemme. Agli abitanti di Roma, a tutti i pellegrini, a tutti coloro che vedranno Piazza San Pietro grazie alle immagini delle televisioni di tutto il mondo, esso proclama l'avvento del Figlio di Dio e tramite Lui, il suolo del vostro Paese e la fede delle comunità cristiane della vostra Regione salutano il Dio-Bambino.
AC/ABETE NATALE/ARDENNE                           VIS 20091218 (260)


SANTA SEDE SI ADOPERA DIFESA AMBIENTE

CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2009 (VIS). Questa mattina è stato pubblicato l'intervento dell'Arcivescovo Celestino Migliore, Capo della Delegazione della Santa Sede alla Conferenza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite relativo ai mutamenti climatici, in corso in questi giorni a Copenhagen (Danimarca).

  "La Santa Sede" - ha detto il Nunzio nel suo discorso - "nel piccolo Stato della Città del Vaticano, compie significativi sforzi nella protezione dell'ambiente promuovendo e realizzando la diversificazione nei progetti energetici volti allo sviluppo dell'energia rinnovabile, finalizzato alla riduzione delle emissioni di CO2 e al consumo di combustibile fossile".

  "Inoltre, la Santa Sede intende ribadire la necessità di diffondere un'educazione alla responsabilità ambientale, che anche cerchi di salvaguardare le condizioni morali per una autentica colonia morale. Molte istituzioni educative cattoliche sono impegnate nel promuovere tale modello educativo, nelle scuole e nelle università. Inoltre, le Conferenze Episcopali, le Diocesi, le Parrocchie e le Organizzazioni non Governative di orientamento confessionale, si sono dedicate alla difesa e alla gestione di programmi ecologici per un certo numero di anni".

  "Tali iniziative comporteranno un mutamento degli stili di vita, mentre i modelli di consumo e produzione correnti e dominanti sono spesso insostenibili dal punto di vista di un'analisi sociale, ambientale, economica e morale. Abbiamo il dovere di salvaguardare la creazione - il suolo, l'acqua e l'aria - come un dono affidato ad ognuno, ma dobbiamo anche e soprattutto impedire che l'umanità si autodistrugga. La distruzione della natura è direttamente connessa alla cultura che forgia l'umana coesistenza: quando l'ecologia umana viene rispettata nell'ambito della società, l'ecologia ambientale ne trarrà beneficio. Il modo in cui l'umanità tratta l'ambiente influenza il modo in cui essa tratta se stessa".
DELSS/AMBIENTE/COPENHAGEN                       VIS 20091218 (280)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

    - Il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, Vescovo emerito di Hong Kong (Cina).
AP/.../...                                         VIS 20091218 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Stephen Brislin, Arcivescovo di Cape Town (superficie: 30.372; popolazione: 2.740.000; cattolici: 217.000; sacerdoti: 115; religiosi: 271; diaconi permanenti: 57), Sud Africa. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Kroonstad (Sud Africa), succede all'Arcivescovo Lawrence Patrick Henry, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Gianfranco Agostino Gardin, O.F.M.Conv., Arcivescovo-Vescovo di Treviso (superficie: 2.194; popolazione: 857.000; cattolici: 793.200; sacerdoti: 631; religiosi: 1.108; diaconi permanenti: 19), Italia, con il titolo di Arcivescovo "ad personam". L'Arcivescovo eletto nato a San Polo di Piave (Italia), nel 1944, ha emesso la Professione solenne nel 1965 ed è stato ordinato sacerdote nel 1970. E' stato finora Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica.

- Il Monsignore Arnaud Bérard, Capo Ufficio nella Congregazione per le Chiese Orientali.
NER:RE/.../...                                       VIS 20091218 (170)


giovedì 17 dicembre 2009

MESSA CELEBRATA PAPA 90° COMPLEANNO CARDINALE SPIDLIK

CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2009 (VIS). Questa mattina, in occasione del 90° compleanno del Cardinale Tomas Spidlik, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa nella Cappella Redemptoris Mater con la comunità del Centro "Aletti" di Roma, dove il Porporato risiede.
.../COMPLEANNO/SPIDLIK                                     VIS 20091217 (50)

RELIGIONI FORZA DI PACE E RICONCILIAZIONE


CITTÀ DEL VATICANO, 17 DIC 2009 (VIS). - Il Papa ha ricevuto oggi i nuovi Ambasciatori di Danimarca, Signor Hans Kingenberg; Uganda, Signor Francis K. Butagira; Sudan, Signor Sulieman Mohamad Mustafa; Kenia, Signor Elkanah Odembo; Kazakistan, Signor Mukhtar B. Tileuberdi; Bangladesh, Signor Abdul Hannan; Finlandia, Signor Alpo Rusi; e Lettonia, Signor Einars Semanis, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Nel discorso ai diplomatici, il Santo Padre ha fatto riferimento alla necessità di "una giusta relazione tra l'essere umano e la creazione in cui vive ed opera". Al riguardo, il Pontefice ha sottolineato la responsabilità nei confronti dell'ambiente poiché la sua "continua degradazione è una minaccia diretta alla sopravvivenza dell'uomo e al suo sviluppo; e corre il rischio di minacciare direttamente la pace tra le persone e i popoli".

  Benedetto XVI ha incoraggiato le autorità politiche dei Paesi che rappresentano i nuovi Ambasciatori, e tutte le Nazioni, a "rafforzare la loro azione in favore della salvaguardia dell'ambiente, ma anche - poiché il problema non si può  affrontare unicamente a livello particolare di ogni singolo paese - ad essere una forza propositiva ed uno stimolo per raggiungere accordi internazionali vincolanti utili e giusti per tutti".

  Il Papa ha ribadito la vitale importanza di un "cambiamento o trasformazione del modello di sviluppo attuale delle nostre società" ed ha affermato che "la Chiesa propone che tale profondo cambiamento (...) sia orientato secondo il principio di sviluppo integrale della persona umana".

  "E' vero" - ha affermato il Santo Padre - "che nella storia le religioni erano frequentemente un fattore di conflitto, ma è anche vero che le religioni vissute secondo la loro essenza profonda erano e sono una forza di riconciliazione e di pace. Nell'attuale momento storico le religioni devono anche, attraverso il dialogo franco e sincero, cercare la via della purificazione per corrispondere sempre di più alla loro vocazione".

  "La coesistenza pacifica delle varie religioni in ogni nazione a volte è difficile. Più che un problema politico, questa coesistenza è un problema religioso che si presenta all'interno di ognuna di queste tradizioni. Ogni credente è chiamato ad interrogare Dio sulla Sua Volontà a proposito delle singole situazioni umane".

  "Per l'uomo di fede o l'uomo di buona volontà, la risoluzione dei conflitti umani e la delicata coabitazione delle differenti espressioni religiose si possono trasformare in una coesistenza umana, in un ordine pieno di bontà e saggezza, che ha origine e dinamismo in Dio. Questa coesione nel rispetto della natura delle cose e della saggezza inerente che viene da Dio - 'la tranquillitas ordinis' - si chiama pace".

  Il Santo Padre ha segnalato che "la pace tanto desiderata non nascerà che dall'azione congiunta dell'individuo, che scopre la sua vera natura in Dio, e dei responsabili delle società civili e religiose le quali - nel rispetto della dignità e della fede di ognuno - sapranno riconoscere e dare alla religione il suo nobile ed autentico ruolo di realizzazione e perfezionamento della persona umana. Si tratta di una ricomposizione globale, temporale e spirituale, che permette un nuovo slancio verso la pace che Dio desidera universale".
AC/LETTERE CREDENZIALI/...                           VIS 20091217 (470)


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