CITTA' DEL VATICANO, 1 MAR. 2004 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Giovanni Paolo II per il mese di marzo è la seguente: "Perché, rispettando le terre, le culture, le tradizioni e i diritti degli indigeni, si raggiunga dovunque una vera armonia fra loro e le popolazioni con cui vivono".
L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché in Africa, valorizzando le diversità dei carismi, si intensifichi la collaborazione degli istituti missionari con le Chiese locali".
GP-INTENZIONI PREGHIERA/MARZO/… VIS 20040301 (90)
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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana... [+]
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lunedì 1 marzo 2004
APPELLO DEL PAPA IMPEGNO COMUNITÀ INTERNAZIONALE PER HAITI
CITTA' DEL VATICANO, 29 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina, dopo la recita dell'Angelus con i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II, riferendosi ai disordini verificatisi ad Haiti, ha affermato: "Notizie preoccupanti e dolorose ci giungono da Haiti. Di fronte a tale situazione sento il dovere di invitare tutti gli haitiani ad avere il coraggio e l'umiltà di prendere quelle decisioni che si impongono per il bene del Paese".
"Mentre incoraggio il lavoro diplomatico della Comunità internazionale e chiedo un generoso impegno da parte delle Organizzazioni umanitarie, invio una speciale benedizione all'amato popolo haitiano".
ANG/HAITI/… VIS 20040301 (110)
"Mentre incoraggio il lavoro diplomatico della Comunità internazionale e chiedo un generoso impegno da parte delle Organizzazioni umanitarie, invio una speciale benedizione all'amato popolo haitiano".
ANG/HAITI/… VIS 20040301 (110)
MESSAGGIO GIORNATA GIOVENTÙ: "VOGLIAMO VEDERE GESÙ"
CITTA' DEL VATICANO, 1 MAR. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XIX Giornata Mondiale della Gioventù, il cui tema quest'anno: "Vogliamo vedere Gesù" (Gv 12,21), riprende la domanda rivolta da alcuni "greci" agli Apostoli.
Nel Messaggio, datato 22 febbraio, Festa della Cattedra di San Pietro, Giovanni Paolo II scrive: "Il desiderio di vedere Dio abita il cuore di ogni uomo e di ogni donna. Cari giovani, lasciatevi guardare negli occhi da Gesù, perché cresca in voi il desiderio di vedere la Luce, di gustare lo splendore della Verità".
"Volete anche voi, cari giovani, contemplare la bellezza di questo Volto? Ecco la domanda che vi rivolgo in questa Giornata Mondiale della Gioventù dell'anno 2004", che si celebrerà il 4 aprile prossimo, Domenica della Palme. "Non rispondete troppo in fretta. Innanzitutto, fate dentro di voi il silenzio. Lasciate emergere dal profondo del cuore questo ardente desiderio di vedere Dio, un desiderio talvolta soffocato dai rumori del mondo e dalle seduzioni dei piaceri. Lasciate emergere questo desiderio e farete l'esperienza meravigliosa dell'incontro con Gesù".
Giovanni Paolo II ricorda ai giovani che: "Solo l'incontro con Gesù potrà dare senso pieno alla vostra vita. (…) Non vi lasciate distrarre in questa ricerca. Perseverate in essa, perché la posta in gioco è la vostra piena realizzazione e la vostra gioia".
"Se imparerete a scoprire Gesù nell'Eucaristia, lo saprete scoprire anche nei vostri fratelli e sorelle, in particolare nei più poveri. L'Eucaristia ricevuta con amore e adorata con fervore diventa scuola di libertà e di carità per realizzazione il comandamento dell'amore".
Infine, ricordando che alla fine dell'Anno Santo delle Redenzione (1984) volle consegnare ai giovani del mondo una Croce di legno, la quale, da allora "ha percorso diversi Paesi, in preparazione alle vostre Giornate Mondiali", il Papa ha affermato che: "Quest'anno, nel XX anniversario di quell'evento, la Croce sarà accolta solennemente a Berlino, da dove, pellegrinando attraverso tutta la Germania, raggiungerà il prossimo anno Colonia", dove si celebrerà la XX Giornata Mondiale della Gioventù.
Il Santo Padre scrive ancora, a conclusione del Messaggio: "I vostri contemporanei aspettano da voi che siate i testimoni di Colui che avete incontrato e che vi fa vivere. Nelle realtà della vita quotidiana, divenite testimoni intrepidi dell'amore più forte della morte. Tocca a voi raccogliere questa sfida! Mettete i vostri talenti e il vostro ardore giovanile al servizio dell'annuncio della Buona Novella. Siate gli amici entusiasti di Gesù che presentano il Signore a quanti desiderano vederlo, soprattutto a quanti sono da lui più lontani. (…) Sentitevi responsabili dell'evangelizzazione dei vostri amici e di tutti i vostri coetanei".
MESS/GIORNATA MONDIALE GIOVENTÙ/… VIS 20040301 (450)
Nel Messaggio, datato 22 febbraio, Festa della Cattedra di San Pietro, Giovanni Paolo II scrive: "Il desiderio di vedere Dio abita il cuore di ogni uomo e di ogni donna. Cari giovani, lasciatevi guardare negli occhi da Gesù, perché cresca in voi il desiderio di vedere la Luce, di gustare lo splendore della Verità".
"Volete anche voi, cari giovani, contemplare la bellezza di questo Volto? Ecco la domanda che vi rivolgo in questa Giornata Mondiale della Gioventù dell'anno 2004", che si celebrerà il 4 aprile prossimo, Domenica della Palme. "Non rispondete troppo in fretta. Innanzitutto, fate dentro di voi il silenzio. Lasciate emergere dal profondo del cuore questo ardente desiderio di vedere Dio, un desiderio talvolta soffocato dai rumori del mondo e dalle seduzioni dei piaceri. Lasciate emergere questo desiderio e farete l'esperienza meravigliosa dell'incontro con Gesù".
Giovanni Paolo II ricorda ai giovani che: "Solo l'incontro con Gesù potrà dare senso pieno alla vostra vita. (…) Non vi lasciate distrarre in questa ricerca. Perseverate in essa, perché la posta in gioco è la vostra piena realizzazione e la vostra gioia".
"Se imparerete a scoprire Gesù nell'Eucaristia, lo saprete scoprire anche nei vostri fratelli e sorelle, in particolare nei più poveri. L'Eucaristia ricevuta con amore e adorata con fervore diventa scuola di libertà e di carità per realizzazione il comandamento dell'amore".
Infine, ricordando che alla fine dell'Anno Santo delle Redenzione (1984) volle consegnare ai giovani del mondo una Croce di legno, la quale, da allora "ha percorso diversi Paesi, in preparazione alle vostre Giornate Mondiali", il Papa ha affermato che: "Quest'anno, nel XX anniversario di quell'evento, la Croce sarà accolta solennemente a Berlino, da dove, pellegrinando attraverso tutta la Germania, raggiungerà il prossimo anno Colonia", dove si celebrerà la XX Giornata Mondiale della Gioventù.
Il Santo Padre scrive ancora, a conclusione del Messaggio: "I vostri contemporanei aspettano da voi che siate i testimoni di Colui che avete incontrato e che vi fa vivere. Nelle realtà della vita quotidiana, divenite testimoni intrepidi dell'amore più forte della morte. Tocca a voi raccogliere questa sfida! Mettete i vostri talenti e il vostro ardore giovanile al servizio dell'annuncio della Buona Novella. Siate gli amici entusiasti di Gesù che presentano il Signore a quanti desiderano vederlo, soprattutto a quanti sono da lui più lontani. (…) Sentitevi responsabili dell'evangelizzazione dei vostri amici e di tutti i vostri coetanei".
MESS/GIORNATA MONDIALE GIOVENTÙ/… VIS 20040301 (450)
PREGHIERE INIZIO ESERCIZI SPIRITUALI QUARESIMA
CITTA' DEL VATICANO, 29 FEB. 2004 (VIS). Nelle riflessioni che precedono la preghiera dell'Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha ricordato la pagina evangelica di oggi che narra le tentazioni di Gesù nel deserto, il suo Messaggio per la Quaresima dedicato ai bambini e la settimana di Esercizi Spirituali che inizia questa sera in Vaticano, con la partecipazione dei collaboratori della Curia Romana.
"Nell'odierna prima Domenica del Tempo di Quaresima" - ha detto il Pontefice - "il Vangelo ci presenta Cristo che, (…) sospinto dallo Spirito Santo si ritira nel deserto e lì rimane per quaranta giorni. Il racconto evangelico ci ripropone le note tre tentazioni, che sono eco dell'antico inganno con cui Satana fece cadere i nostri progenitori. Ma Cristo, nuovo Adamo, le supera, respingendo con decisione il tentatore: 'È stato detto: Non tenterai il Signore tuo Dio'. La vittoria di Gesù sul maligno ci assicura che non soccomberemo nel momento della prova, se rimarremo uniti al Signore".
Successivamente il Santo Padre ha fatto riferimento al Messaggio per la Quaresima 2004 "nel quale" - ha detto - "ho voluto ricordare in particolare i bambini, non di rado vittime innocenti della malvagità degli uomini. La Chiesa dedica loro speciale cura perché è Cristo stesso a dirci che 'Chi accoglie anche uno solo di questi bambini, accoglie me'. Possa questo periodo dell'Anno liturgico trasformarsi in una generosa gara di solidarietà verso questi piccoli, specialmente quelli in più gravi pericoli e difficoltà".
"Carissimi Fratelli e Sorelle" - ha terminato il Papa - "invito tutto voi a pregare per questa intenzione. Vi domando inoltre, di accompagnarmi spiritualmente negli Esercizi Spirituali, che avranno inizio, come ogni anno, questo sera".
ANG/…/... VIS 20040301 (290)
"Nell'odierna prima Domenica del Tempo di Quaresima" - ha detto il Pontefice - "il Vangelo ci presenta Cristo che, (…) sospinto dallo Spirito Santo si ritira nel deserto e lì rimane per quaranta giorni. Il racconto evangelico ci ripropone le note tre tentazioni, che sono eco dell'antico inganno con cui Satana fece cadere i nostri progenitori. Ma Cristo, nuovo Adamo, le supera, respingendo con decisione il tentatore: 'È stato detto: Non tenterai il Signore tuo Dio'. La vittoria di Gesù sul maligno ci assicura che non soccomberemo nel momento della prova, se rimarremo uniti al Signore".
Successivamente il Santo Padre ha fatto riferimento al Messaggio per la Quaresima 2004 "nel quale" - ha detto - "ho voluto ricordare in particolare i bambini, non di rado vittime innocenti della malvagità degli uomini. La Chiesa dedica loro speciale cura perché è Cristo stesso a dirci che 'Chi accoglie anche uno solo di questi bambini, accoglie me'. Possa questo periodo dell'Anno liturgico trasformarsi in una generosa gara di solidarietà verso questi piccoli, specialmente quelli in più gravi pericoli e difficoltà".
"Carissimi Fratelli e Sorelle" - ha terminato il Papa - "invito tutto voi a pregare per questa intenzione. Vi domando inoltre, di accompagnarmi spiritualmente negli Esercizi Spirituali, che avranno inizio, come ogni anno, questo sera".
ANG/…/... VIS 20040301 (290)
ALTRI ATTI PONTIFICI
CITTA' DEL VATICANO, 28 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre:
- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Líbano - Honda (Colombia), presentata dal Vescovo Rafael Arcadio Bernal Supelano, C.SS.R., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo (Italia), presentata dal Vescovo Riccardo Ruotolo, per raggiunti limiti d'età.
- Ha nominato il Sacerdote Pietro Coccia, finora Parroco nella Parrocchia del "Santissimo Crocifisso" e Direttore dell'Istituto di Scienze Religiose nella Diocesi di Ascoli Piceno (Italia), Arcivescovo Metropolita di Pesaro (superficie: 287; popolazione: 119.890; cattolici: 117.200; sacerdoti: 107; religiosi: 145; diaconi permanenti: 8), Italia. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1945 ad Ascoli Piceno (Italia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1972.
- Ha nominato l'Arcivescovo Michael Miller, che è Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, Consultore della Congregazione per i Vescovi.
RE:NER:NA/…/… VIS 20040301 (160)
- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Líbano - Honda (Colombia), presentata dal Vescovo Rafael Arcadio Bernal Supelano, C.SS.R., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo (Italia), presentata dal Vescovo Riccardo Ruotolo, per raggiunti limiti d'età.
- Ha nominato il Sacerdote Pietro Coccia, finora Parroco nella Parrocchia del "Santissimo Crocifisso" e Direttore dell'Istituto di Scienze Religiose nella Diocesi di Ascoli Piceno (Italia), Arcivescovo Metropolita di Pesaro (superficie: 287; popolazione: 119.890; cattolici: 117.200; sacerdoti: 107; religiosi: 145; diaconi permanenti: 8), Italia. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1945 ad Ascoli Piceno (Italia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1972.
- Ha nominato l'Arcivescovo Michael Miller, che è Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, Consultore della Congregazione per i Vescovi.
RE:NER:NA/…/… VIS 20040301 (160)
UDIENZE
CITTA' DEL VATICANO, 28 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:
- Sua Beatitudine Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
- L'Arcivescovo Bruno Musarò, Nunzio Apostolico in Guatemala.
- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20040301 (60)
- Sua Beatitudine Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
- L'Arcivescovo Bruno Musarò, Nunzio Apostolico in Guatemala.
- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20040301 (60)
IL PAPA RIPRENDE CONSUETI INCONTRI PARROCCHIE ROMANE
CITTA' DEL VATICANO, 28 FEB. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la celebrazione Eucaristica, per i fedeli delle Parrocchie romane di Sant'Anselmo alla Cecchignola; San Carlo Borromeo alla Fonte Laurentina; San Giovanni Battista de la Salle e Santa Maria Stella dell'Evangelizzazione al Torrino. Con le quattro Parrocchie di oggi, il Papa ha visitato un totale di 307, delle 336 Parrocchie della Diocesi di Roma.
Commentando il Vangelo della Prima Domenica di Quaresima, con il racconto dei quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto, il Papa ha detto: "Mentre intraprendiamo l'itinerario quaresimale, guardiamo a Cristo che digiuna e lotta contro il diavolo. (…) Anche noi, come Cristo, siamo chiamati a una lotta forte e decisa contro il demonio. Solo così, con una rinnovata adesione alla volontà di Dio, possiamo restare fedeli alla nostra vocazione cristiana: quella di essere araldi e testimoni del Vangelo".
"Sono lieto di celebrare insieme con voi l'Eucaristia" - ha detto il Pontefice - "proseguendo, in modo diverso, la bella consuetudine della visita alle parrocchie. Questi incontri mi permettono di manifestare l'affetto che mi lega più intensamente a voi, cari fedeli della Diocesi di Roma. Non dimenticatelo mai: voi mi state a cuore! Siete la porzione di popolo cristiano affidato, in modo speciale, alle mie cure pastorali".
Giovanni Paolo II ha invitato i parrocchiani a riservare "un'accoglienza aperta e cordiale" alle giovani famiglie, e a coinvolgere i genitori "nella preparazione dei ragazzi e dei giovani ai sacramenti e alla vita cristiana. Tenendo conto degli orari e delle esigenze familiari, proponete incontri di spiritualità e di formazione. (…) Abbiate a cuore che siano proprio le famiglie il primo luogo dell'educazione cristiana dei figli. Accompagnate con premura le famiglie in difficoltà o in condizioni precarie, aiutandole a comprendere e realizzare l'autentico disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia".
"So che al momento disponete solo di strutture provvisorie per la vita liturgica e il servizio pastorale." - ha concluso il Santo Padre - "Auspico che quanto prima anche voi possiate usufruire di adeguati locali. Intanto, però, preoccupatevi di fare delle vostre parrocchie degli autentici edifici spirituali, che poggiano sulla pietra angolare che è Cristo!".
HML/…/PARROCCHIE ROMANE VIS 20040301 (380)
Commentando il Vangelo della Prima Domenica di Quaresima, con il racconto dei quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto, il Papa ha detto: "Mentre intraprendiamo l'itinerario quaresimale, guardiamo a Cristo che digiuna e lotta contro il diavolo. (…) Anche noi, come Cristo, siamo chiamati a una lotta forte e decisa contro il demonio. Solo così, con una rinnovata adesione alla volontà di Dio, possiamo restare fedeli alla nostra vocazione cristiana: quella di essere araldi e testimoni del Vangelo".
"Sono lieto di celebrare insieme con voi l'Eucaristia" - ha detto il Pontefice - "proseguendo, in modo diverso, la bella consuetudine della visita alle parrocchie. Questi incontri mi permettono di manifestare l'affetto che mi lega più intensamente a voi, cari fedeli della Diocesi di Roma. Non dimenticatelo mai: voi mi state a cuore! Siete la porzione di popolo cristiano affidato, in modo speciale, alle mie cure pastorali".
Giovanni Paolo II ha invitato i parrocchiani a riservare "un'accoglienza aperta e cordiale" alle giovani famiglie, e a coinvolgere i genitori "nella preparazione dei ragazzi e dei giovani ai sacramenti e alla vita cristiana. Tenendo conto degli orari e delle esigenze familiari, proponete incontri di spiritualità e di formazione. (…) Abbiate a cuore che siano proprio le famiglie il primo luogo dell'educazione cristiana dei figli. Accompagnate con premura le famiglie in difficoltà o in condizioni precarie, aiutandole a comprendere e realizzare l'autentico disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia".
"So che al momento disponete solo di strutture provvisorie per la vita liturgica e il servizio pastorale." - ha concluso il Santo Padre - "Auspico che quanto prima anche voi possiate usufruire di adeguati locali. Intanto, però, preoccupatevi di fare delle vostre parrocchie degli autentici edifici spirituali, che poggiano sulla pietra angolare che è Cristo!".
HML/…/PARROCCHIE ROMANE VIS 20040301 (380)
EDIFICARE SOCIETÀ PACIFICA, SOLIDALE, RICONCILIATA
CITTA' DEL VATICANO, 28 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina, nel ricevere le Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore della Repubblica d'Argentina presso la Santa Sede, Signor Carlos Luis Custer, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato la ricorrenza, quest'anno, del centenario "dell'inaugurazione del monumento a Cristo Redentore fra le cime andine al confine con il Cile".
"Se allora" - ha detto il Papa - "fu espressione della fiducia nell'aiuto divino per risolvere i gravi problemi della vita patria", questa solennità "è un gioioso motivo di speranza, perché fa rivivere quella fede gioiosa e proietta nel futuro l'impegno di continuare a promuovere i valori che si ispirano al Vangelo e che contribuiscono, in modo decisivo, ad edificare una società più pacifica, solidale e riconciliata, volta a migliorare le condizioni di vita di tutti gli individui senza eccezioni".
Giovanni Paolo II ha sottolineato che l'Argentina "testimonia i buoni risultati derivanti dai cordiali rapporti, in ambiti diversi, e dallo spirito di collaborazione fra la Chiesa e le nazioni". In alcuni casi, ha affermato il Pontefice, per risolvere "con il dialogo e la comprensione, spinose questioni che pongono in pericolo l'inestimabile valore della pace" e in altri casi, per "ridurre i fattori esterni che determinano gravi congiunture economiche, senza per questo cessare di incoraggiare coloro che le subiscono, affinché sviluppino maggiori capacità di lavoro e di immaginazione per superarle".
Il Santo Padre ha sottolineato lo sforzo della Chiesa "per invitare tutti gli uomini e le donne di buona volontà a costruire una società fondata sui valori fondamentali e irrinunciabili per un ordine nazionale e internazionale degno dell'essere umano. Uno dei quali" - ha detto ancora il Papa - "è certamente il valore della vita umana" che deve essere "custodita con cura, per contrastare i molteplici intenti di degradare, più o meno esplicitamente, il bene primordiale della vita convertendolo in mero strumento per altri fini".
"Altro pilastro della società" - ha proseguito il Pontefice - "è il matrimonio, unione di uomo e donna, aperto alla vita, che dà luogo all'istituzione naturale della famiglia". Le legislazioni devono "garantire scrupolosamente i diritti della famiglia e aiutarla nel compimento dei suoi doveri, quando essa non sia in grado di farlo da sola". Al riguardo, il Papa ha ricordato che "il legislatore, e il legislatore cattolico in particolare, non può contribuire a formulare o approvare leggi contrarie alle 'norme primarie ed essenziali che regolano la vita morale'".
"È importante ricordare" - ha concluso il Santo Padre - "in un momento in cui non manca l'intento di ridurre il matrimonio a mero contratto individuale, con caratteristiche molto diverse da quelle del matrimonio e della famiglia, che finiscono per degradarlo, come se esso fosse una forma di associazione accessoria in seno al corpo sociale, è più che mai necessario che le autorità pubbliche proteggano e promuovano la famiglia, nucleo fondamentale della società, in tutti i suoi aspetti, consapevoli che così promuovono uno sviluppo sociale giusto, stabile e promettente". Giovanni Paolo II ha espresso infine riconoscenza all'Argentina "per aver preso posizione in favore del matrimonio e della famiglia in occasione di alcune conferenze internazionali, invitando allo stesso tempo il Paese a proseguire su questa strada".
CD/CREDENZIALI/ARGENTINA:CUSTER VIS 20040301 (520)
"Se allora" - ha detto il Papa - "fu espressione della fiducia nell'aiuto divino per risolvere i gravi problemi della vita patria", questa solennità "è un gioioso motivo di speranza, perché fa rivivere quella fede gioiosa e proietta nel futuro l'impegno di continuare a promuovere i valori che si ispirano al Vangelo e che contribuiscono, in modo decisivo, ad edificare una società più pacifica, solidale e riconciliata, volta a migliorare le condizioni di vita di tutti gli individui senza eccezioni".
Giovanni Paolo II ha sottolineato che l'Argentina "testimonia i buoni risultati derivanti dai cordiali rapporti, in ambiti diversi, e dallo spirito di collaborazione fra la Chiesa e le nazioni". In alcuni casi, ha affermato il Pontefice, per risolvere "con il dialogo e la comprensione, spinose questioni che pongono in pericolo l'inestimabile valore della pace" e in altri casi, per "ridurre i fattori esterni che determinano gravi congiunture economiche, senza per questo cessare di incoraggiare coloro che le subiscono, affinché sviluppino maggiori capacità di lavoro e di immaginazione per superarle".
Il Santo Padre ha sottolineato lo sforzo della Chiesa "per invitare tutti gli uomini e le donne di buona volontà a costruire una società fondata sui valori fondamentali e irrinunciabili per un ordine nazionale e internazionale degno dell'essere umano. Uno dei quali" - ha detto ancora il Papa - "è certamente il valore della vita umana" che deve essere "custodita con cura, per contrastare i molteplici intenti di degradare, più o meno esplicitamente, il bene primordiale della vita convertendolo in mero strumento per altri fini".
"Altro pilastro della società" - ha proseguito il Pontefice - "è il matrimonio, unione di uomo e donna, aperto alla vita, che dà luogo all'istituzione naturale della famiglia". Le legislazioni devono "garantire scrupolosamente i diritti della famiglia e aiutarla nel compimento dei suoi doveri, quando essa non sia in grado di farlo da sola". Al riguardo, il Papa ha ricordato che "il legislatore, e il legislatore cattolico in particolare, non può contribuire a formulare o approvare leggi contrarie alle 'norme primarie ed essenziali che regolano la vita morale'".
"È importante ricordare" - ha concluso il Santo Padre - "in un momento in cui non manca l'intento di ridurre il matrimonio a mero contratto individuale, con caratteristiche molto diverse da quelle del matrimonio e della famiglia, che finiscono per degradarlo, come se esso fosse una forma di associazione accessoria in seno al corpo sociale, è più che mai necessario che le autorità pubbliche proteggano e promuovano la famiglia, nucleo fondamentale della società, in tutti i suoi aspetti, consapevoli che così promuovono uno sviluppo sociale giusto, stabile e promettente". Giovanni Paolo II ha espresso infine riconoscenza all'Argentina "per aver preso posizione in favore del matrimonio e della famiglia in occasione di alcune conferenze internazionali, invitando allo stesso tempo il Paese a proseguire su questa strada".
CD/CREDENZIALI/ARGENTINA:CUSTER VIS 20040301 (520)
venerdì 27 febbraio 2004
ALTRI ATTI PONTIFICI
CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Pablo Lizama Riquelme, Arcivescovo Coadiutore di Antofagasta (superficie: 84.506; popolazione: 347.939; cattolici: 243.558; sacerdoti: 43; religiosi: 118; diaconi permanenti: 17), Cile, conservandogli l'attuale incarico di Ordinario Militare per il Cile. L'Arcivescovo eletto è nato a Santiago de Chile (Cile), nel 1941, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1967 e l'ordinazione episcopale nel 1986.
NEC/…/LIZAMA RIQUELME VIS 20040227 (70)
NEC/…/LIZAMA RIQUELME VIS 20040227 (70)
UDIENZE
CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:
- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":
- Il Vescovo François Maupu, di Verdun.
- L'Arcivescovo Joseph Doré, P.S.S., di Strasbourg, con l'Ausiliare Vescovo Christian Kratz.
- Il Monsignore Beranrd Clément, Vicario Generale di Metz.
- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
Nel pomeriggio di oggi è previsto che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/…/… VIS 20040227 (100)
- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Francia, in Visita "ad Limina Apostolorum":
- Il Vescovo François Maupu, di Verdun.
- L'Arcivescovo Joseph Doré, P.S.S., di Strasbourg, con l'Ausiliare Vescovo Christian Kratz.
- Il Monsignore Beranrd Clément, Vicario Generale di Metz.
- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
Nel pomeriggio di oggi è previsto che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/…/… VIS 20040227 (100)
VII RIUNIONE CONSIGLIO ASSEMBLEA SPECIALE OCEANIA
CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Un Comunicato della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, pubblicato questa mattina, informa che nei giorni 18 e 19 febbraio, si è riunito per la settima volta il Consiglio per l'Assemblea Speciale per l'Oceania del Sinodo dei Vescovi, presieduto dal Cardinale Jan P. Schotte, C.I.C.M., Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
Alla riunione hanno partecipato quattro Cardinali, cinque Arcivescovi e quattro Officiali della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.
Dopo la presentazione di una relazione del Cardinale Schotte, sull'attività della Segreteria nel periodo intercorso tra la sesta e la settima riunione, è stata data lettura delle relazioni scritte, con successivo dibattito, circa le diverse iniziative svolte nel Continente miranti alla diffusione e applicazione dell'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Oceania".
L'ottava riunione dell'Assemblea Speciale per l'Oceania si terrà a Suva, (Isole Fiji), nel 2006, in concomitanza con l'Assemblea Plenaria della "Federation of Catholic Bishops' Conferences of Oceania (F.C.B.C.O.)".
SE/RIUNIONE:OCEANIA/SCHOTTE VIS 20040227 (170)
Alla riunione hanno partecipato quattro Cardinali, cinque Arcivescovi e quattro Officiali della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.
Dopo la presentazione di una relazione del Cardinale Schotte, sull'attività della Segreteria nel periodo intercorso tra la sesta e la settima riunione, è stata data lettura delle relazioni scritte, con successivo dibattito, circa le diverse iniziative svolte nel Continente miranti alla diffusione e applicazione dell'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Oceania".
L'ottava riunione dell'Assemblea Speciale per l'Oceania si terrà a Suva, (Isole Fiji), nel 2006, in concomitanza con l'Assemblea Plenaria della "Federation of Catholic Bishops' Conferences of Oceania (F.C.B.C.O.)".
SE/RIUNIONE:OCEANIA/SCHOTTE VIS 20040227 (170)
MESSAGGIO PER LA "CAMPAGNA DELLA FRATELLANZA" 2004
CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Come di consueto all'inizio della Quaresima, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha inviato un Messaggio in occasione della Campagna della Fratellanza, che la Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile promuove da quaranta anni e che quest'anno ha per tema: "L'acqua, fonte di vita".
Nel Messaggio, datato 7 gennaio ed indirizzato al Cardinale Geraldo Majella Agnelo, Arcivescovo di São Salvador da Bahia e Primate del Brasile, il Santo Padre scrive che l'acqua, oltre ad essere importante per la terra e per dissetare, serve a lavare e purificare, però "è nel Battesimo cristiano che acquista il suo pieno significato spirituale di fonte di vita soprannaturale".
"Come dono di Dio, l'acqua è uno strumento vitale, imprescindibile per la sopravvivenza, per cui è un diritto di tutti. È necessario prestare attenzione ai problemi che derivano dalla sua evidenza scarsità in molte parti del mondo, e non solo in Brasile".
MESS/CAMPAGNA FRATELLANZA BRASILE/… VIS 20040227 (160)
Nel Messaggio, datato 7 gennaio ed indirizzato al Cardinale Geraldo Majella Agnelo, Arcivescovo di São Salvador da Bahia e Primate del Brasile, il Santo Padre scrive che l'acqua, oltre ad essere importante per la terra e per dissetare, serve a lavare e purificare, però "è nel Battesimo cristiano che acquista il suo pieno significato spirituale di fonte di vita soprannaturale".
"Come dono di Dio, l'acqua è uno strumento vitale, imprescindibile per la sopravvivenza, per cui è un diritto di tutti. È necessario prestare attenzione ai problemi che derivano dalla sua evidenza scarsità in molte parti del mondo, e non solo in Brasile".
MESS/CAMPAGNA FRATELLANZA BRASILE/… VIS 20040227 (160)
TELEGRAMMA DI CORDOGLIO SCOMPARSA PRESIDENTE MACEDONIA
CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha inviato un telegramma di cordoglio alle Autorità della Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, tramite la Nunziatura Apostolica in Bosnia ed Erzegovina, per la scomparsa del Presidente della Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, Signor Boris Trajkovski, avvenuta ieri in un incidente aereo in cui hanno perso la vita gli altri passeggeri e i membri dell'equipaggio dell'aereo presidenziale:
"Profondamente rattristato nell'apprendere la notizia del tragico incidente aereo che ha causato la morte di Sua Eccellenza Signor Boris Trajkovski, Presidente della Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, e degli altri passeggeri e membri dell'equipaggio, invio sentite condoglianze al Governo ed al popolo della Macedonia, ed assicuro i familiari delle vittime delle mie preghiere. Raccomando il Presidente e le altre vittime all'amorosa misericordia di Dio Onnipotente. Prego anche che il fermo impegno che il Presidente Trajkovski ha profuso a favore della pace, ispiri la Nazione a proseguire risolutamente sulla strada del dialogo, del rispetto reciproco e della riconciliazione. Sul diletto popolo della Macedonia invoco i doni divini della consolazione e della fortezza".
TGR/SCOMPARSA PRESIDENTE MACEDONIA/… VIS 20040227 (200)
"Profondamente rattristato nell'apprendere la notizia del tragico incidente aereo che ha causato la morte di Sua Eccellenza Signor Boris Trajkovski, Presidente della Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, e degli altri passeggeri e membri dell'equipaggio, invio sentite condoglianze al Governo ed al popolo della Macedonia, ed assicuro i familiari delle vittime delle mie preghiere. Raccomando il Presidente e le altre vittime all'amorosa misericordia di Dio Onnipotente. Prego anche che il fermo impegno che il Presidente Trajkovski ha profuso a favore della pace, ispiri la Nazione a proseguire risolutamente sulla strada del dialogo, del rispetto reciproco e della riconciliazione. Sul diletto popolo della Macedonia invoco i doni divini della consolazione e della fortezza".
TGR/SCOMPARSA PRESIDENTE MACEDONIA/… VIS 20040227 (200)
VALORI MORALI SPIRITUALI CRISTIANI FORGIATO IDENTITÀ EUROPA
CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi della Provincia Ecclesiastica di Besançon e l'Arcivescovo ed il Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Strasbourg (Francia), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum". Nel suo discorso il Papa ha voluto ringraziare, ora che le visite dei Presuli delle diverse Provincie Ecclesiastiche di Francia si avviano a conclusione, i Vescovi ed i fedeli per il loro coraggioso impegno nell'annuncio del Vangelo.
Il Papa ha reso omaggio alla memoria dell'Arcivescovo Michael A. Courtney, Nunzio Apostolico in Burundi, assassinato nel dicembre scorso, che fu Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo, ricordando che: "Egli fu convinto artefice della cooperazione degli Stati del Continente europeo. Invito oggi le Chiese locali ad impegnarsi sempre più fermamente in favore dell'integrazione europea. Per conseguire tale risultato, occorre rileggere la storia e ricordarsi, che nel corso dei secoli, i valori antropologici, morali e spirituali cristiani hanno grandemente contribuito a forgiare le diverse nazioni europee e a tessere i loro profondi legami. (…) L'unione non si può conseguire a detrimento di quegli stessi valori o in opposizione ed essi".
Giovanni Paolo II ha ribadito che "I rapporti tra i diversi paesi non possono fondarsi unicamente sugli interessi economici e politici, (…) o su alleanze di convenienza. (…) Tali legami devono avere come obiettivo la costituzione di un'Europa dei popoli, che consenta anche di superare definitivamente e radicalmente i conflitti che hanno insanguinato il Continente nel ventesimo secolo". Solo così potrà nascere "un'Europa la cui identità si fondi su di una comunità di lavoro, un'Europa della fraternità e della solidarietà", la quale persegue "la promozione dell'uomo, il rispetto dei suoi diritti inalienabili e la ricerca del bene comune".
"La Chiesa, attraverso la sua presenza plurisecolare nei diversi paesi del Continente," - ha proseguito il Pontefice - "attraverso la sua partecipazione all'unità fra i popoli e le culture, ed alla vita sociale, in particolare in ambito educativo, caritativo, sanitario e sociale, desidera contribuire all'unità del continente". In merito il Papa ha anche ricordato che in occasione dell'ultima Assemblea, la Conferenza Episcopale di Francia ha affrontato la questione del ruolo della Chiesa nella società.
Riferendosi successivamente alla "formazione integrale dei giovani, che saranno domani i responsabili e i dirigenti della nazione", il Papa ha affermato che: "La Chiesa desidera offrire loro la luce del Vangelo e del Magistero. Le Università cattoliche hanno in questo ambito una missione specifica (…) per aiutare i giovani ad analizzare le situazioni particolari e a comprendere come porre sempre l'uomo al centro delle decisioni".
Ribadendo che attraverso la partecipazione alla vita sociale in tutte le sue forme, i cristiani realizzano la loro vocazione e missione, Giovanni Paolo II ha affermato: "Nella vita politica, nell'economia, nei luoghi di lavoro e nella famiglia, è compito dei fedeli rendere presente Cristo e far risplendere i valori evangelici, che manifestano in modo particolare la dignità dell'uomo ed il suo posto centrale nell'universo, riconfermando così il primato umano su ogni interesse personale o meccanismo istituzionale".
"La partecipazione dei cristiani alla vita pubblica, la presenza visibile della Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose non mettono in causa il principio della laicità, né le prerogative dello Stato. (…) Una laicità ben intesa non deve essere confusa con il laicismo; essa non può cancellare le credenze personali e comunitarie". Allo stesso tempo, però "La religione non può essere unicamente relegata alla sfera del privato, rischiando di negare la connotazione collettiva nella sua esistenza e nelle azioni sociali e caritative svolte nella società a favore di tutti, senza distinzione di credenze filosofiche o religiose".
Il Santo Padre ha infine ribadito l'importanza di conoscere le proprie tradizioni religiose e le tradizioni delle altre religioni, tenendo conto della forte presenza musulmana in Francia con la quale i Vescovi "cercano di intrattenere buoni rapporti e promuovere il dialogo interreligioso, che è, come ho avuto occasione di dire, un dialogo di vita. Tale dialogo deve anche ravvivare nei cristiani la consapevolezza della propria fede ed il proprio attaccamento alla Chiesa".
A conclusione del suo discorso il Papa ha esortato i Presuli ad "intensificare (…) i rapporti con le Autorità civili e con le diverse categorie degli eletti del Paese, nel Parlamento nazionale ed europeo, in particolare con i parlamentari cattolici e con le istituzioni internazionali".
AL/…/FRANCIA VIS 20040227 (730)
Il Papa ha reso omaggio alla memoria dell'Arcivescovo Michael A. Courtney, Nunzio Apostolico in Burundi, assassinato nel dicembre scorso, che fu Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo, ricordando che: "Egli fu convinto artefice della cooperazione degli Stati del Continente europeo. Invito oggi le Chiese locali ad impegnarsi sempre più fermamente in favore dell'integrazione europea. Per conseguire tale risultato, occorre rileggere la storia e ricordarsi, che nel corso dei secoli, i valori antropologici, morali e spirituali cristiani hanno grandemente contribuito a forgiare le diverse nazioni europee e a tessere i loro profondi legami. (…) L'unione non si può conseguire a detrimento di quegli stessi valori o in opposizione ed essi".
Giovanni Paolo II ha ribadito che "I rapporti tra i diversi paesi non possono fondarsi unicamente sugli interessi economici e politici, (…) o su alleanze di convenienza. (…) Tali legami devono avere come obiettivo la costituzione di un'Europa dei popoli, che consenta anche di superare definitivamente e radicalmente i conflitti che hanno insanguinato il Continente nel ventesimo secolo". Solo così potrà nascere "un'Europa la cui identità si fondi su di una comunità di lavoro, un'Europa della fraternità e della solidarietà", la quale persegue "la promozione dell'uomo, il rispetto dei suoi diritti inalienabili e la ricerca del bene comune".
"La Chiesa, attraverso la sua presenza plurisecolare nei diversi paesi del Continente," - ha proseguito il Pontefice - "attraverso la sua partecipazione all'unità fra i popoli e le culture, ed alla vita sociale, in particolare in ambito educativo, caritativo, sanitario e sociale, desidera contribuire all'unità del continente". In merito il Papa ha anche ricordato che in occasione dell'ultima Assemblea, la Conferenza Episcopale di Francia ha affrontato la questione del ruolo della Chiesa nella società.
Riferendosi successivamente alla "formazione integrale dei giovani, che saranno domani i responsabili e i dirigenti della nazione", il Papa ha affermato che: "La Chiesa desidera offrire loro la luce del Vangelo e del Magistero. Le Università cattoliche hanno in questo ambito una missione specifica (…) per aiutare i giovani ad analizzare le situazioni particolari e a comprendere come porre sempre l'uomo al centro delle decisioni".
Ribadendo che attraverso la partecipazione alla vita sociale in tutte le sue forme, i cristiani realizzano la loro vocazione e missione, Giovanni Paolo II ha affermato: "Nella vita politica, nell'economia, nei luoghi di lavoro e nella famiglia, è compito dei fedeli rendere presente Cristo e far risplendere i valori evangelici, che manifestano in modo particolare la dignità dell'uomo ed il suo posto centrale nell'universo, riconfermando così il primato umano su ogni interesse personale o meccanismo istituzionale".
"La partecipazione dei cristiani alla vita pubblica, la presenza visibile della Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose non mettono in causa il principio della laicità, né le prerogative dello Stato. (…) Una laicità ben intesa non deve essere confusa con il laicismo; essa non può cancellare le credenze personali e comunitarie". Allo stesso tempo, però "La religione non può essere unicamente relegata alla sfera del privato, rischiando di negare la connotazione collettiva nella sua esistenza e nelle azioni sociali e caritative svolte nella società a favore di tutti, senza distinzione di credenze filosofiche o religiose".
Il Santo Padre ha infine ribadito l'importanza di conoscere le proprie tradizioni religiose e le tradizioni delle altre religioni, tenendo conto della forte presenza musulmana in Francia con la quale i Vescovi "cercano di intrattenere buoni rapporti e promuovere il dialogo interreligioso, che è, come ho avuto occasione di dire, un dialogo di vita. Tale dialogo deve anche ravvivare nei cristiani la consapevolezza della propria fede ed il proprio attaccamento alla Chiesa".
A conclusione del suo discorso il Papa ha esortato i Presuli ad "intensificare (…) i rapporti con le Autorità civili e con le diverse categorie degli eletti del Paese, nel Parlamento nazionale ed europeo, in particolare con i parlamentari cattolici e con le istituzioni internazionali".
AL/…/FRANCIA VIS 20040227 (730)
BOSNIA ERZEGOVINA: RISOLVERE PROBLEMI POPOLAZIONI LOCALI
CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Miroslav Palameta, nuovo Ambasciatore di Bosnia ed Erzegovina, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali e nel suo discorso ha ribadito che occorre adoperarsi per risolvere i problemi delle popolazioni locali, adottando soluzioni vantaggiose per tutti, poiché "È questa la sfida di una società multietnica, multireligiosa e multiculturale, quale è appunto la Bosnia ed Erzegovina".
In primo luogo il Papa ha fatto riferimento "alla questione irrisolta dei profughi e degli esuli della regione di Banja Luka, di Bosanska Posavina e di altre zone della Bosnia ed Erzegovina. (…) Più passa il tempo, più urgente diventa il dovere di dare una risposta alle loro legittime attese: la loro sofferenza interpella la nostra solidarietà".
"Eventuali situazioni di ingiustizia e di emarginazione vanno affrontate e risolte" - ha proseguito il Pontefice - "garantendo a ciascun Popolo della Bosnia ed Erzegovina i rispettivi diritti e doveri, assicurando loro pari opportunità in ogni ambito della vita sociale attraverso strutture democratiche in grado di contrastare la tentazione di prevaricare gli uni sugli altri. (…) La democrazia va costruita con paziente tenacia giorno dopo giorno, utilizzando strumenti e metodi sempre degni e rispettosi di una società civile".
Esortando le popolazioni della Bosnia ed Erzegovina "a percorrere senza esitare il cammino della pace e della giustizia", il Santo Padre ha sottolineato ancora che "è opportuno creare le condizioni per un perdono sincero e per una riconciliazione autentica, liberando la memoria dai rancori e dagli odi scaturiti dalle ingiustizie subite e dai pregiudizi costruiti artificialmente. Questo grande compito esige la collaborazione fattiva e l'impegno serio di tutte le componenti della società, compresi i responsabili politici".
"Non vanno certo ignorate le differenze esistenti; occorre, al contrario rispettarle", ha ribadito il Pontefice. "Quanti hanno responsabilità a vari livelli sono chiamati a porre maggiore impegno per risolvere i problemi che assillano le popolazioni locali".
"La Bosnia ed Erzegovina desidera unirsi agli altri Paesi europei per costruire una casa comune. Possa questa aspettativa realizzarsi quanto prima. (…) La Santa Sede" - ha concluso il Pontefice - "appoggia questo cammino di unificazione ed auspica che, grazie all'apporto di tutti, si costruisca in Europa una grande famiglia di Popoli e culture. L'Unità Europea non è, infatti, solo allargamento di confini, ma crescita solidale nel rispetto di ogni tradizione culturale, nell'impegno per la giustizia e la pace nel Continente e nel mondo".
CD/CREDENZIALI/BOSNIA:PALAMETA VIS 20040227 (420)
In primo luogo il Papa ha fatto riferimento "alla questione irrisolta dei profughi e degli esuli della regione di Banja Luka, di Bosanska Posavina e di altre zone della Bosnia ed Erzegovina. (…) Più passa il tempo, più urgente diventa il dovere di dare una risposta alle loro legittime attese: la loro sofferenza interpella la nostra solidarietà".
"Eventuali situazioni di ingiustizia e di emarginazione vanno affrontate e risolte" - ha proseguito il Pontefice - "garantendo a ciascun Popolo della Bosnia ed Erzegovina i rispettivi diritti e doveri, assicurando loro pari opportunità in ogni ambito della vita sociale attraverso strutture democratiche in grado di contrastare la tentazione di prevaricare gli uni sugli altri. (…) La democrazia va costruita con paziente tenacia giorno dopo giorno, utilizzando strumenti e metodi sempre degni e rispettosi di una società civile".
Esortando le popolazioni della Bosnia ed Erzegovina "a percorrere senza esitare il cammino della pace e della giustizia", il Santo Padre ha sottolineato ancora che "è opportuno creare le condizioni per un perdono sincero e per una riconciliazione autentica, liberando la memoria dai rancori e dagli odi scaturiti dalle ingiustizie subite e dai pregiudizi costruiti artificialmente. Questo grande compito esige la collaborazione fattiva e l'impegno serio di tutte le componenti della società, compresi i responsabili politici".
"Non vanno certo ignorate le differenze esistenti; occorre, al contrario rispettarle", ha ribadito il Pontefice. "Quanti hanno responsabilità a vari livelli sono chiamati a porre maggiore impegno per risolvere i problemi che assillano le popolazioni locali".
"La Bosnia ed Erzegovina desidera unirsi agli altri Paesi europei per costruire una casa comune. Possa questa aspettativa realizzarsi quanto prima. (…) La Santa Sede" - ha concluso il Pontefice - "appoggia questo cammino di unificazione ed auspica che, grazie all'apporto di tutti, si costruisca in Europa una grande famiglia di Popoli e culture. L'Unità Europea non è, infatti, solo allargamento di confini, ma crescita solidale nel rispetto di ogni tradizione culturale, nell'impegno per la giustizia e la pace nel Continente e nel mondo".
CD/CREDENZIALI/BOSNIA:PALAMETA VIS 20040227 (420)
giovedì 26 febbraio 2004
ALTRI ATTI PONTIFICI
CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:
- Il Sacerdote Pablo Varela Server, finora Rettore dell'Università Santa María la Antigua, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Denia (Spagna) nel 1942 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1970.
- Il Padre José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A., finora Vicario Provinciale dell'Ordine di Sant'Agostino in Panamá e Parroco della Cattedrale di San Juan Bautista in Chitré, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Chitré (Panamá), nel 1956, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983 ed ha emesso la professione solenne nell'Ordine di Sant'Agostino nel 1991.
- Il Monsignor Stanislav Stolárik, finora Parroco della Parrocchia di San Nicola a Presov e Vice-Decano della Facoltà Teologica di Bratislava, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Kosice (superficie: 10.403; popolazione: 1.120.136; cattolici: 678.174; sacerdoti: 403; religiosi: 469; diaconi permanenti: 2), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Roznava (Slovacchia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
NEA/…/SERVER:MENDIETA:STOLARIK VIS 20040226 (200)
- Il Sacerdote Pablo Varela Server, finora Rettore dell'Università Santa María la Antigua, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Denia (Spagna) nel 1942 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1970.
- Il Padre José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A., finora Vicario Provinciale dell'Ordine di Sant'Agostino in Panamá e Parroco della Cattedrale di San Juan Bautista in Chitré, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Chitré (Panamá), nel 1956, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983 ed ha emesso la professione solenne nell'Ordine di Sant'Agostino nel 1991.
- Il Monsignor Stanislav Stolárik, finora Parroco della Parrocchia di San Nicola a Presov e Vice-Decano della Facoltà Teologica di Bratislava, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Kosice (superficie: 10.403; popolazione: 1.120.136; cattolici: 678.174; sacerdoti: 403; religiosi: 469; diaconi permanenti: 2), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Roznava (Slovacchia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
NEA/…/SERVER:MENDIETA:STOLARIK VIS 20040226 (200)
UDIENZE
CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma, con il Vescovo Vincenzo Apicella, Ausiliare di Roma per il settore pastorale Ovest, Don Jean Jacques Boeglin, Parroco della Parrocchia di Santa Brigida, i Vicari Parrocchiali, Don Romano Matrone, Parroco della Parrocchia di Sant'Ilario ed il Vicario Parrocchiale e Don Domano Deb, Parroco della Parrocchia di San Massimo.
AP/…/… VIS 20040226 (90)
AI PARROCI: DEDICATE VOSTRO TEMPO ED ENERGIE ALLA FAMIGLIA
CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Questa mattina, come di consueto all'inizio della Quaresima, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Parroci della Diocesi di Roma, ai quali ha annunciato che presto riprenderanno gli incontri, in Vaticano, con le comunità parrocchiali di Roma che non ha ancora potuto visitare.
Dopo le parole del Cardinale Vicario, Camillo Ruini e gli interventi dei sacerdoti dedicati ai vari aspetti del programma pastorale incentrato sulla famiglia, il Papa si è rivolto ai presenti.
Il discorso del Santo Padre al Cardinale Ruini ed al clero di Roma è stato interamente pronunciato a braccio, e viene qui di seguito riportato. Segue una sintesi del discorso preparato, del quale il Santo Padre non ha dato lettura, ma che è stato pubblicato.
"'Est tempus concludendi', specialmente guardando a quei nostri fratelli che per tutto il tempo sono rimasti in piedi perché mancava per loro una sedia, una sedia in più: siamo numerosi". Il Santo Padre ha salutato il Cardinale Ruini ed il Collegio episcopale di Roma, e poi ha detto: "Vorrei adesso un po' sintetizzare".
"In primo luogo, Roma: cosa vuol dire Roma? Città petrina. E ogni parrocchia è petrina. Sono 340 le parrocchie di Roma. 300 le ho già visitate. Ne mancano 40. Ma cominceremo già questo sabato a completare il numero delle visite. Speriamo che tutto vada bene".
Il Papa ha proseguito il suo discorso dicendo: "Il tema è la famiglia. Famiglia vuol dire: ' Maschio e femmina li creò'. Vuol dire: amore e responsabilità. Da queste due parole scaturiscono tutte le conseguenze. Si è sentito molto parlare di queste conseguenze a proposito del matrimonio, della famiglia, dei genitori, dei figli, della scuola".
"Sono molto grato a tutti voi perché avete illustrato queste conseguenze, queste realtà. Certamente questa preoccupazione appartiene alla parrocchia. Ho imparato da tempo, da quanto ero a Cracovia, a vivere accanto alle coppie, alle famiglie. Ho anche seguito da vicino il cammino che conduce due persone, un uomo e una donna, a creare una famiglia e, con il matrimonio, a divenire sposi, genitori, con tutte le conseguenze che conosciamo".
"Grazie a voi perché la vostra sollecitudine pastorale va verso le famiglie e, perché cercate di risolvere tutti quei problemi che la famiglia può portare con sé. Vi auguro una buona continuazione in questo campo importantissimo, perché attraverso la famiglia passano il futuro della Chiesa e il futuro del mondo. Vi auguro di preparare questo futuro buono per Roma, per la vostra Patria, l'Italia, e per il mondo. Tanti auguri!".
"Qui c'è il testo che avevo preparato, ma l'ho scavalcato! Lo troverete su 'L'Osservatore Romano'".
"Qui sono scritte alcune frasi in romanesco: 'Damose da fa!', 'Volèmose bene!', 'Semo romani!'. Non ho imparato il romanesco: vuol dire che non sono un buon Vescovo di Roma?".
Nel discorso preparato del Santo Padre si legge: "Riconoscere la centralità della famiglia nel disegno di Dio sull'uomo e quindi nella vita della Chiesa e della società, è un compito irrinunciabile, che ha animato questi miei venticinque anni di Pontificato, e già prima il mio ministero di Sacerdote e di Vescovo e anche il mio impegno di studioso e di Docente universitario".
Creando l'uomo e la donna a sua immagine, si legge ancora nel discorso preparato, "Dio ha iscritto nell'uomo e nella donna la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità dell'amore e della comunione. Questa vocazione può realizzarsi in due modi specifici: il matrimonio e la verginità".
"Il matrimonio e la famiglia non possono dunque essere considerati un semplice prodotto delle circostanze storiche, o una sovrastruttura imposta dall'esterno all'amore umano. Al contrario, essi sono un'esigenza interiore di questo amore, affinché esso possa realizzarsi nella sua verità e nella sua pienezza di reciproca donazione. Anche quelle caratteristiche dell'unione coniugale, che oggi sono spesso misconosciute e rifiutate, come la sua unità, indissolubilità e apertura alla vita, sono invece richieste perché sia autentico il patto di amore. E proprio così il vincolo che unisce l'uomo e la donna diventa immagine e simbolo dell'alleanza fra Dio e il suo popolo. (…) Perciò tra i battezzati il matrimonio è sacramento, segno efficace di grazia e di salvezza".
"Carissimi Sacerdoti di Roma, non stanchiamoci mai di proporre, annunciare e testimoniare questa grande verità dell'amore e del matrimonio cristiano. (…) Ho tante volte sottolineato il ruolo fondamentale e insostituibile che compete alla famiglia sia nella vita della Chiesa che in quella della società civile. Ma proprio per sostenere le famiglie cristiane nei loro impegnativi compiti è necessaria la sollecitudine pastorale di noi sacerdoti".
"Non abbiate dunque paura di spendervi per le famiglie, di dedicare a loro il vostro tempo e le vostre energie, i talenti spirituali che il Signore vi ha dato. Siate per loro amici premurosi e affidabili, oltre che pastori e maestri. Accompagnatele e sostenetele nella preghiera, proponete loro con verità e con amore, senza riserve o interpretazioni arbitrarie, il Vangelo del matrimonio e della famiglia. Siate vicini a loro spiritualmente nelle prove che la vita spesso riserva, aiutandole a comprendere che la Chiesa è sempre per loro madre, oltre che maestra. E ancora educate i giovani a capire e ad apprezzare il vero significato dell'amore e a prepararsi così a formare famiglie cristiane autentiche".
"I comportamenti sbagliati e non di rado aberranti che vengono pubblicamente proposti, e anche ostentati ed esaltati, e lo stesso contatto quotidiano con le difficoltà e le crisi che molte famiglie attraversano, possono far sorgere anche in noi la tentazione della sfiducia e della rassegnazione. (…) Proprio questa tentazione con l'aiuto di Dio dobbiamo sconfiggere. (…) Non è meno forte oggi l'azione dello Spirito Santo. (…) Perciò, quanto più grandi sono le difficoltà, tanto più forte la nostra fiducia nel presente e nel futuro della famiglia e tanto più generoso e appassionato deve essere il nostro servizio di Sacerdoti alle famiglie".
Versione integrale del discorso preparato del Santo Padre in italiano.
AC/FAMIGLIA/PARROCI ROMA VIS 20040226 (620)
ALTRI ATTI PONTIFICI
CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:
- Il Sacerdote Pablo Varela Server, finora Rettore dell'Università Santa María la Antigua, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Denia (Spagna) nel 1942 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1970.
- Il Padre José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A., finora Vicario Provinciale dell'Ordine di Sant'Agostino in Panamá e Parroco della Cattedrale di San Juan Bautista in Chitré, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Chitré (Panamá), nel 1956, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983 ed ha emesso la professione solenne nell'Ordine di Sant'Agostino nel 1991.
- Il Monsignor Stanislav Stolárik, finora Parroco della Parrocchia di San Nicola a Presov e Vice-Decano della Facoltà Teologica di Bratislava, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Kosice (superficie: 10.403; popolazione: 1.120.136; cattolici: 678.174; sacerdoti: 403; religiosi: 469; diaconi permanenti: 2), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Roznava (Slovacchia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
NEA/…/SERVER:MENDIETA:STOLARIK VIS 20040226 (200)
- Il Sacerdote Pablo Varela Server, finora Rettore dell'Università Santa María la Antigua, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Denia (Spagna) nel 1942 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1970.
- Il Padre José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A., finora Vicario Provinciale dell'Ordine di Sant'Agostino in Panamá e Parroco della Cattedrale di San Juan Bautista in Chitré, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Panamá (superficie: 13.275; popolazione: 704.117; cattolici: 633.705; sacerdoti: 199; religiosi: 374; diaconi permanenti: 52), Panamá. Il Vescovo eletto è nato a Chitré (Panamá), nel 1956, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983 ed ha emesso la professione solenne nell'Ordine di Sant'Agostino nel 1991.
- Il Monsignor Stanislav Stolárik, finora Parroco della Parrocchia di San Nicola a Presov e Vice-Decano della Facoltà Teologica di Bratislava, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Kosice (superficie: 10.403; popolazione: 1.120.136; cattolici: 678.174; sacerdoti: 403; religiosi: 469; diaconi permanenti: 2), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Roznava (Slovacchia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
NEA/…/SERVER:MENDIETA:STOLARIK VIS 20040226 (200)
UDIENZE
CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma, con il Vescovo Vincenzo Apicella, Ausiliare di Roma per il settore pastorale Ovest, Don Jean Jacques Boeglin, Parroco della Parrocchia di Santa Brigida, i Vicari Parrocchiali, Don Romano Matrone, Parroco della Parrocchia di Sant'Ilario ed il Vicario Parrocchiale e Don Domano Deb, Parroco della Parrocchia di San Massimo.
AP/…/… VIS 20040226 (90)
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