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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 27 giugno 2003

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Ismael Rueda Sierra, finora Ausiliare di Cartagena (Colombia), Vescovo di Socorro y San Gil (superficie: 11.711; popolazione: 439.479; cattolici: 426.279; sacerdoti: 144; religiosi: 232), Colombia.

- Il Monsignore Patrick Pinder, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Nassau (superficie: 13.939; popolazione: 312.000; cattolici: 47.688; sacerdoti: 29; religiosi: 31; diaconi permanenti: 14), Bahamas. Il Vescovo eletto è nato a Nassau (Bahamas) nel 1953, è stato ordinato sacerdote nel 1980 e finora è stato Vicario Generale della medesima Arcidiocesi.

- Il Padre Edgar M. da Cunha, S.D.V., membro della Società Divine Vocazioni, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Newark (superficie: 1.328.; popolazione: 2.809.267; cattolici: 1.319.558; sacerdoti: 922; religiosi: 1.633; diaconi permanenti: 248), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Riachão do Jacuípe Bahia (Brasile), ha pronunciato i voti perpetui nel 1979 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. Dal 2000 è Parroco della "Saint Michael the Archangel Parish" in Newark, Superiore della comunità religiosa e Delegato per gli Stati Uniti del Superiore Generale della Società Divine Vocazioni.
NER:NEA/…/RUEDA:PINDER:DA CUNHA VIS 20030627 (180)

giovedì 26 giugno 2003

VESCOVI INDIA IN VISITA "AD LIMINA APOSTOLORUM"


CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi della Provincie ecclesiastiche di Cuttack-Bhubaneswar, Patna e Ranchi (India), in Visita "ad Limina Apostolorum" e nel suo discorso in inglese ha ribadito la necessità dell'evangelizzazione e del dialogo interreligioso.

Affermando che tutte le persone battezzate hanno il dovere di evangelizzare, di "predicare il Vangelo a tutta la creazione", il Santo Padre ha detto: "È triste constatare che anche oggi, in molti luoghi dell'India, inutili ostacoli ancora impediscono l'insegnamento del Vangelo. I cittadini di una moderna democrazia non devono soffrire a causa delle loro convinzioni religiose, né alcuno deve essere obbligato a nascondere la propria religione per poter beneficiare dei propri diritti fondamentali, quali l'educazione e il diritto al lavoro".

In particolare il Papa ha sottolineato la sfida della "prima evangelizzazione" affermando che il contatto iniziale con coloro che non hanno ancora ascoltato la Buona Novella "esige da noi un'espressione intelligente e credibile della fede". Il Papa ha esortato i Vescovi perché si avvalgano dell'opera di "laici ben preparati e pronti ad essere maestri della fede". Nulla deve oscurare il buon rapporto esistente fra Vescovi e catechisti ed infine ha aggiunto: "Allo stesso tempo, le opinioni personali originanti da caste o da affinità tribali non devono mai offuscare l'autentico insegnamento della Chiesa".

Riferendosi al dialogo interreligioso, Giovanni Paolo II ha ribadito che la Chiesa ha sempre rispetto delle diverse culture e dei popoli di diversa religione. "Il dialogo interreligioso non solo accresce la comprensione reciproca e il rispetto vicendevole, ma contribuisce allo sviluppo della società in armonia con i diritti e la dignità di tutti". Ribadendo che la Chiesa cerca di "dialogare" anche mediante le sue istituzioni, scuole, ospedali e dispensari, il Santo Padre ha affermato: "Purtroppo alcuni onesti tentativi della Chiesa in favore del dialogo interreligioso, al livello di base, sono stati qualche volta ostacolati dalla mancanza di cooperazione del governo e da vessazioni di certi gruppi fondamentalisti. L'India ha antiche tradizioni di rispetto per le differenze religiose".

Dicendo ai Vescovi di "di conoscere bene le prove" che essi devono affrontare, il Santo Padre ha affermato: "È scoraggiante vedere l'opera della Chiesa spesso compromessa dal protrarsi del tribalismo in certe parti dell'India. Alle volte esso è così forte che alcuni gruppi rifiutano di ricevere Vescovi e sacerdoti che non appartengono al loro clan, paralizzando così il corretto funzionamento delle strutture della Chiesa, e oscurando la natura essenziale della Chiesa come comunione. Le differenze tribali ed etniche non devono mai essere usate come ragione per rifiutare chi annuncia la Parola di Dio".

Infine il Papa ha auspicato che i Vescovi, i Sacerdoti e i Religiosi non perdano lo zelo per il loro ministero a causa delle avversità. "La mia speranza è che voi tutti continuiate ad operare insieme. Nelle circostanze attuali c'è sempre maggiore necessità di rapporti reciproci. Nelle vostre regioni sono sorte alcune difficoltà e dolorosi conflitti riguardanti la gestione di istituti e la proprietà di beni. Questi problemi, tuttavia, non sono insormontabili per coloro che vivono il Vangelo in uno spirito di amore fraterno e di servizio".
AL/…/INDIA VIS 20030626 (530)

RUOLO RILEVANTE TURISMO NELLA LOTTA ALLA POVERTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XXIV Giornata Mondiale del Turismo, che si celebrerà il 27 settembre prossimo, sul tema: "Il Turismo: elemento propulsore di lotta contro la povertà, per la creazione di impieghi e per l'armonia sociale".

Nel messaggio, redatto in lingua italiana e datato 11 giugno, il Santo Padre scrive: "L'attenzione della prossima Giornata Mondiale si concentrerà sul turismo in relazione alle sacche di povertà esistenti in ogni continente. Il dramma della povertà è una delle maggiori sfide attuali, mentre si va aggravando il divario fra le diverse aree del mondo, nonostante si disponga dei mezzi necessari per porvi rimedio, avendo l'umanità raggiunto uno sviluppo scientifico e tecnologico straordinario".

"Non è possibile" - scrive ancora il Pontefice - "rimanere indifferenti e inerti dinanzi alla povertà e al sottosviluppo. Non ci si può richiudere nei propri interessi egoistici, abbandonando innumerevoli fratelli e sorelle nella miseria, e, cosa ancor più grave, lasciando che molti di loro vadano incontro a una morte inesorabile".

Il Papa ribadisce che: "L'attività turistica può svolgere un ruolo rilevante nella lotta alla povertà, sia dal punto di vista economico, che sociale e culturale. Viaggiando si conoscono luoghi e situazioni diverse, e ci si rende conto di quanto grande sia il divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri. Si possono, inoltre, meglio valorizzare le risorse e le attività locali, favorendo il coinvolgimento dei segmenti più poveri della popolazione".

"Ci si deve impegnare" - si legge nel Messaggio - "perché non avvenga mai che il benessere di pochi privilegiati sia conseguito a scapito della qualità di vita di molti altri".

Il Santo Padre conclude il suo Messaggio auspicando che: "l'attività turistica sia sempre più uno strumento efficace per la riduzione della povertà, per la promozione della crescita personale e sociale degli individui e dei popoli, per il consolidarsi della partecipazione e della cooperazione tra le nazioni, le culture e le religioni".

Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, è avvenuta la presentazione del Messaggio del Santo Padre, a cura dell'Arcivescovo Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario e il Padre Michael Blume, S.V.D., Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.

L'Arcivescovo Fumio Hamao ha precisato che: "Nonostante le grandi cifre in cui si traduce la realtà del turismo - per esempio, lo scorso anno sono stati registrati circa 715 milioni di spostamenti internazionali solo per questo motivo -, dobbiamo tenere sempre presente che per (…) godere del tempo libero, una considerevole parte dell'umanità incontra gravi limitazioni".

L'Arcivescovo Marchetto ha ricordato le parole del Santo Padre nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Turismo del 2001, che "è doveroso promuovere un'etica del turismo". "È questa una condizione indispensabile" - ha detto - "se vogliamo che il turismo ponga tutte le sue potenzialità al servizio della lotta contro la povertà, promuova la creazione di possibilità di lavoro degne, e susciti l'armonia sociale tra le persone e i popoli. Tutti questi elementi sono ritenuti molto importanti dalla Dottrina Sociale della Chiesa".
MESS/GIORNATA TURISMO/FUMIO:MARCHETTO VIS 20030626 (530)

RINGRAZIAMENTI AL R.O.A.C.O. AIUTO CHIESE ORIENTE CRISTIANO


CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i settanta partecipanti alla riunione annuale della R.O.A.C.O. (Riunione Opere Aiuto Chiese Orientali) ringraziandoli per il loro generoso aiuto e sostegno delle Chiese dell'Oriente cristiano, riferendosi in particolare all'aiuto prestato in Terra Santa e in Iraq.

La R.O.A.C.O., Organizzazione che dipende dalla Congregazione per le Chiese Orientali, si compone di 19 diversi organismi diffusi in tutto il mondo, comprendenti, fra gli altri, la "Catholic Near East Welfare Association" (C.N.E.W.A.), la "Pontificia Missione per la Palestina", "Misereor", "Aiuto alla Chiesa che soffre", l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e "Work of the East", i cui membri offrono assistenza spirituale e finanziaria.

Il Papa ha detto che la generosità negli aiuti della R.O.A.C.O. alle Chiese dell'Oriente cristiano "è ancor più apprezzata tenendo conto dei drammatici avvenimenti di questi ultimi tempi. Penso alla recente guerra in Iraq, al conflitto in Terra Santa che, purtroppo, non cessa, come pure al persistere della carestia in Eritrea ed Etiopia. (…) Occorre intensificare quest'azione e allargarne gli spazi operativi; è necessario soprattutto far crescere lo spirito della divina carità".

Il Santo Padre ha proseguito il suo discorso affermando: "La Terra Santa continua, ahimè, ad essere teatro di conflitti e violenza e le Comunità cattoliche in essa presenti soffrono e hanno bisogno di essere sostenute e aiutate in molte loro urgenze. Sale da quelle popolazioni un'accorata invocazione di pace stabile e duratura".

Infine il Papa ha espresso la sua gratitudine alla R.O.A.C.O. "per la premurosa solidarietà che avete mostrato verso i cristiani, duramente provati in Iraq dal recente conflitto. Prego Iddio perché in quel Paese si consolidi tempestivamente la pace e le popolazioni, già tanto provate anche a causa di un lungo isolamento internazionale, possano finalmente vivere nella concordia".
AC/R.O.A.C.O.:CHIESE ORIENTE CRISTIANO/… VIS 20030626 (310)

ARCIVESCOVI METROPOLITI CHE RICEVERANNO IL SACRO PALLIO


CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2003 (VIS). Alle 18:00 di domenica 29 giugno - Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli e Patroni dell'Alma Città di Roma - in Piazza San Pietro - quaranta Arcivescovi Metropoliti riceveranno il Sacro Pallio dalle mani del Santo Padre Giovanni Paolo II. I nuovi Arcivescovi Metropoliti sono:

1. Arcivescovo Timothy Michael Dolan, di Milwaukee (Stati Uniti d'America).

2. Arcivescovo Ludwig Schick, di Bamberg (Repubblica Federale di Germania).

3. Arcivescovo José Carlos Melo, di Maceió (Brasile).

4. Arcivescovo Hugo Barrantes Ureña, di San José de Costa Rica (Costa Rica).

5. Arcivescovo João Braz de Aviz, di Maringá (Brasile).

6. Arcivescovo Juan Francisco Sarasti Jaramillo, di Cali (Colombia).

7. Arcivescovo Braulio Rodríguez Plaza, di Valladolid (Spagna).

8. Arcivescovo Fulgence Rabemahafaly, di Fianarantsoa (Madagascar).

9. Arcivescovo Stanislaus Fernandes, di Gandhinagar (India).

10. Arcivescovo Antonio Cañizares Llovera, di Toledo (Spagna).

11. Arcivescovo Marc Ouellet, di Quebec (Canada).

12. Arcivescovo Werner Thissen, di Hamburg (Repubblica Federale di Germania).

13. Arcivescovo Alois Kothgasser, di Salzburg (Austria).

14. Arcivescovo Peter Erdö, di Esztergom - Budapest (Ungheria).

15. Arcivescovo Bernard Panafieu, di Marseille (Francia).

16. Arcivescovo Hippolyte Simon, di Clermont (Francia).

17. Arcivescovo Michel Coloni, di Dijon (Francia).

18. Arcivescovo Guy Thomazeau, di Montpellier (Francia).

19. Arcivescovo Albert Rouet, di Poitiers (Francia).

20. Arcivescovo Tarcisio Bertone, di Genova (Italia).

21. Arcivescovo Flavio Calle Zapata, di Ibagué (Colombia).

22. Arcivescovo Francisco Robles Ortega, di Monterrey (Messico).

23. Arcivescovo Antonio Ciliberti, di Catanzaro - Squillace (Italia).

24. Arcivescovo Francisco Chimoio, O.F.M.Cap., di Maputo (Mozambico).

25. Arcivescovo Héctor Gonzáles Martínez, di Durango (Messico).

26. Arcivescovo José Maria Arancedo, di Santa Fe de la Vera Cruz (Argentina).

27. Arcivescovo Peter Fernando, di Madurai (India).

28. Arcivescovo Vincent Coulibaly, di Conakry (Guinea).

29. Arcivescovo Guillermo José Garlatti, di Bahía Blanca (Argentina).

30. Arcivescovo Francisco Javier Martínez Fernández, di Granada (Spagna).

31. Arcivescovo Raúl Eduardo Vela Chiriboga, di Quito (Ecuador).

32. Arcivescovo Yannis Spiteris, di Corfù (Grecia).

33. Arcivescovo Murphy Nicholas Xavier Pakiam, di Kuala Lumpur (Malesia).

34. Arcivescovo Antonio Arregui Yarza, di Guayaquil (Ecuador).

35. Arcivescovo Mario Luis Bautista Maulión, di Paraná (Argentina).

36. Arcivescovo Charles Bo, S.D.B., di Yangon (Myanmar).

37. Arcivescovo Paul Grawng, di Mandalay (Myanmar).

38. Arcivescovo Tomasz Peta, di Astana (Kazakhstan).

39. Arcivescovo Giuseppe Mani, di Cagliari (Italia).

40. Arcivescovo John Ha Tiong Hock, di Kuching (Malesia).

Ai seguenti Presuli il Pallio verrà consegnato nelle loro Sedi Metropolitane:

41. Arcivescovo Alapati Mataeliga, di Samoa-Apia (Samoa).

42. Arcivescovo Florentinus Sului Hajang Hau, M.S.F., di Samarinda (Indonesia).
…/SACRO PALLIO/… VIS 20030626 (420)

IN BREVE


IL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE DR. JOAQUÍN NAVARRO-VALLS ha rilasciato, nel pomeriggio di ieri, la seguente dichiarazione: "Il Santo Padre, come previsto, partirà il prossimo 10 luglio per Castel Gandolfo dove ha in programma una serie di attività per i prossimi mesi. Tra l'altro, il Papa si propone di finire un libro che sta scrivendo sulla sua esperienza pastorale e umana come Vescovo. Certamente, nel Suo programma non figura nessun intervento al ginocchio di cui, senza fondamento, si è parlato".

IL CARDINALE ANGELO SODANO, Segretario di Stato, inaugurerà, domenica 29 giugno, la Casa di accoglienza "Giovanni Paolo II - Opera Don Orione", (Via della Camilluccia, Roma), completamente ristrutturata e ampliata per accogliere persone disabili in pellegrinaggio a Roma. Il denaro per realizzare l'opera proviene dalle offerte donate dai pellegrini nel corso del Grande Giubileo dell'Anno 2000.
…/IN BREVE/… VIS 20030626 (140)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale dell'India in Visita "ad Limina Apostolorum:

- Il Vescovo Michael Minj, S.I., di Gumla.

- Il Vescovo Joseph Minj, di Simdega.

- Il Vescovo Gabriel Kujur, S.I., di Daltonganj.

- Il Vescovo Julis Marandi, di Dumka

- Il Vescovo Felix Toppo, S.I., di Jamshedpur, con il Vescovo emerito Joseph Robert Rodericks, S.I.
AL/…/… VIS 20030626 (80)

mercoledì 25 giugno 2003

GIOVANNI PAOLO II RIEVOCA VIAGGIO IN BOSNIA-ERZEGOVINA


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2003 (VIS). Al termine della catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presentato brevi riflessioni sul Viaggio Apostolico di domenica scorsa in Bosnia-Erzegovina, durante il quale ha beatificato il laico Ivan Merz.

"Domenica scorsa, la Provvidenza divina" - ha detto il Papa - "mi ha concesso di compiere un nuovo viaggio apostolico in Bosnia ed Erzegovina, nella città di Banja Luka, a sei anni dalla visita pastorale a Sarajevo. Un viaggio breve, ma intenso e carico di speranza per quel Paese tanto provato dai recenti conflitti. (…) Ho colto in tutti la volontà di superare le dolorose esperienze del passato per costruire, nella verità e nel perdono reciproco, una società degna dell'uomo e accetta a Dio".

Il Santo Padre ha detto ancora: "Culmine del pellegrinaggio è stata la solenne Liturgia eucaristica con la beatificazione di Ivan Merz, che ho proposto come esempio ai cattolici, e specialmente ai giovani, di quella Terra".

"Domando a Dio che, sostenuti anche dalla Comunità internazionale" - ha concluso il Pontefice - "quei popoli siano in grado di risolvere i complessi problemi ancora aperti, e possano realizzare la legittima aspirazione di vivere nella pace e di far parte dell'Europa unita".
AG/VIAGGIO BOSNIA-HERZEGOVINA/… VIS 20030625 (220)

PAOLO VI SI ADOPERÒ UNITÀ E INTENSIFICÒ AZIONE MISSIONARIA


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, alla commemorazione del 40° anniversario dell'elezione del suo predecessore, il Servo di Dio Paolo VI, alla Cattedra di Pietro, il 21 giugno 1963.

Ricordando che: "Durò quindici anni il suo ministero di Pastore universale della Chiesa (1963-1978) e fu segnato soprattutto dal Concilio Vaticano II e da una grande apertura alle esigenze dell'epoca moderna", Giovanni Paolo II ha affermato: "Ho avuto anch'io la grazia di prendere parte ai lavori conciliari e di vivere il periodo del post-Concilio. Ho potuto personalmente apprezzare l'impegno che Paolo VI non cessava di dispiegare per il necessario 'aggiornamento' della Chiesa alle esigenze della nuova evangelizzazione. Succedendogli sulla Cattedra di Pietro, è stata mia cura proseguire l'azione pastorale da lui iniziata, a lui ispirandomi come ad un 'Padre' e ad un 'Maestro'".

"Apostolo forte e mite, Paolo VI ha amato al Chiesa e ha lavorato per la sua unità e per intensificarne l'azione missionaria". - ha continuato il Pontefice - "In quest'ottica si comprende pienamente l'innovatrice iniziativa dei Viaggi apostolici, che costituisce, oggi, parte integrante del ministero del Successore di Pietro".

Giovanni Paolo II ha quindi sottolineato che Paolo VI "voleva che la Comunità ecclesiale si aprisse al mondo, senza però cedere allo spirito del mondo. Con prudente saggezza ha saputo resistere alla tentazione di 'adattarsi' alla mentalità moderna, sostenendo con evangelica fortezza difficoltà e incomprensioni e, in qualche caso, persino ostilità. Anche nei più difficili momenti non ha fatto mancare al Popolo di Dio la sua parola illuminatrice".

"Rendiamo grazie a Dio" - ha concluso Giovanni Paolo II - "per il dono di questo Pontefice, guida salda e saggia della Chiesa. (…) Alla luce della meta eterna comprendiamo meglio quanto sia urgente amare Cristo e servire la sua Chiesa con gioia. Ci ottenga questa grazia Maria, che Paolo VI, con amore filiale, volle proclamare 'Madre della Chiesa'. E sia proprio Lei, la Madonna, a stringere tra le sue braccia quel suo devoto figlio nell'eterna beatitudine riservata ai fedeli servitori del Vangelo".
AG/PAOLO VI/… VIS 20030625 (360)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Jaboticabal (Brasile), presentata dal Vescovo Luiz Eugênio Pérez, per raggiunti limiti d'età. Gli succede il Vescovo Antônio Fernando Brochini, C.S.S., finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.
RE:NER/…/PÉREZ:BROCHINI VIS 20030625 (50)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/…/… VIS 20030625 (30)

INCONTRO CONSIGLIO POSTSINODALE ASSEMBLEA SPECIALE AFRICA


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2003 (VIS). Nei giorni 18 e 19 giugno, si è svolta l'undicesima riunione del Consiglio Postsinodale della Segreteria Generale per l'Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi. In un Comunicato reso pubblico oggi si legge che si sono riuniti al completo tutti i membri del Consiglio.

Alla riunione, presieduta dal Cardinale Jan P. Schotte, C.I.C.M., erano presenti quattro Cardinali, sei Arcivescovi, due Vescovi e quattro Membri del personale della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.

Dopo la preghiera d'inizio, il Cardinale Schotte ha illustrato l'attività della Segreteria Generale nel periodo successivo alla Decima riunione del Consiglio stesso nel giugno del 2002. I presenti sono quindi intervenuti per informare attraverso comunicazioni orali e scritte, "circa le vicende di singoli Paesi o di interi territori sopranazionali, ponendo in risalto le emergenze politiche, civili, economiche, sanitarie, che mettono a dura prova la presenza della Chiesa con il suo messaggio e la sua testimonianza di rispetto della dignità dell'uomo, nello spirito della nuova evangelizzazione".

I Membri del Consiglio hanno anche dichiarato che nelle Chiese particolari continua l'applicazione dell'Esortazione Apostolica Postsinodale 'Ecclesia in Africa', con l'opera di promozione delle Conferenze Episcopali nazionale e confederate.

La data della prossima riunione postsinodale è stata fissata per il mese di giugno 2004.
SE/CONSIGLIO:AFRICA/SCHOTTE VIS 20030625 (220)

martedì 24 giugno 2003

MUSEI VATICANI IN INTERNET, PALMARI E CELLULARI


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2003 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Sito Internet dei Musei Vaticani, presieduta dal Cardinale Edmund Szoka, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, dal quale la Direzione dei Musei dipende.

Sono interventi anche l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, Segretario dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, dal quale dipende l'Ufficio Internet del Vaticano, e il Dottor Francesco Buranelli, Direttore dei Musei dello Stato della Città del Vaticano. Al Sito Internet dei Musei Vaticani si accede digitando: www.vatican.va

Il Cardinale Szoka ha affermato che il nuovo Sito Internet dei Musei Vaticani "arricchisce ulteriormente il Sito web della Santa Sede, creato ormai da diversi anni e in continua e progressiva espansione. Da molto tempo, la Chiesa rivolge grande attenzione ai mezzi di comunicazione sociale, al fine di poter svolgere con maggiore efficacia la propria missione universale. Lo strumento della Rete, con le sue enormi potenzialità, consente di avvicinare un numero sempre più ampio di persone e di diffondere nel mondo intero il proprio messaggio di evangelizzazione".

Il linguaggio universale della cultura e dell'arte, ha proseguito il Cardinale Szoka, è in grado di "mettere in contatto persone di culture, lingue e religioni diverse". Il Sito Internet dei Musei Vaticani potrà far conoscere le sue collezioni a turisti, collezionisti, studiosi e al grande pubblico, consentendo a tutti "la conoscenza di tanti capolavori, della loro storia e del loro significato".

Il Presidente del Governatorato ha inoltre precisato che nell'inaugurare il nuovo ingresso dei Musei Vaticani, il 7 febbraio 2000, il Santo Padre definì i Musei Vaticani "'una delle più significative porte della Santa Sede aperte sul mondo', attraverso cui si esprime 'la rinnovata volontà della Chiesa di dialogare con l'umanità nel segno dell'arte e della cultura, ponendo a disposizione di tutti il patrimonio affidatole dalla storia'".

L'Ingegner Nicola Aliperti, rappresentante della Società Hewlett Packard Italiana S.r.l., ha precisato che: "In futuro il patrimonio presente nei Musei Vaticani, definito dall'U.N.E.S.C.O. 'patrimonio dell'Umanità', sarà accessibile anche in modalità wireless attraverso l'utilizzo di palmari". Il patrimonio artistico dei Musei sarà direttamente disponibile sul personal computer, sul pocket pc e sui cellulari di ultima generazione.

L'Arcivescovo Celli, ha affermato che l'Ufficio Internet "ha curato l'implementazione, l'hardening dei sistemi e la loro sicurezza".

Il Dottor Francesco Buranelli ha affermato che il Sito "consentirà di mettere a disposizione dell'utente, l'inestimabile patrimonio artistico che questi Musei da secoli conservano e tutelano".

Per raggiungere questi risultati, ha continuato il Dottor Buranelli, "ci si è avvalsi della grande esperienza e della preziosa collaborazione dell'Ufficio Internet della Santa Sede e del supporto tecnico della Società Hewlett Packard Italiana S.r.l. per la fornitura delle macchine server. (…) Per l'ideazione e l'elaborazione della parte scientifica sono stati coinvolti i responsabili dei vari settori della Direzione dei Musei. (…) Sono state redatte 215 schede complete per le opere sezionate corredate da 120 immagini ad alta risoluzione (da zoomare) e 95 immagini a media risoluzione". Inoltre il Sito è "più facilmente consultabile in quanto l'apparato dei testi è stato integralmente tradotto nelle lingue italiana, francese, inglese, spagnola e tedesca".

Al termine della Conferenza Stampa si è svolta una dimostrazione di accesso al sito web dei Musei Vaticani attraverso PC, palmari e telefonia cellulare di ultima generazione.
OP/SITO INTERNET MUSEI VATICANI/… VIS 20030624 (560)

LIBERAZIONE DALLA POVERTÀ PER MEZZO DEL LAVORO


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2003 (VIS). Il Vescovo Giampaolo Crepaldi, Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha partecipato in qualità di Capo della Delegazione della Santa Sede, alla 91 Conferenza Internazionale del Lavoro, tenutasi a Ginevra dal 3 al 19 giugno, sul tema: "Il lavoro: liberazione dalla povertà".

Nel suo discorso, pronunciato il 16 giugno e reso pubblico oggi, il Vescovo Crepaldi ha affermato che: "l'essere umano che è privato del necessario per vivere è un essere umiliato al quale sono negati i diritti economici e sociali, e nei casi estremi, il diritto alla vita. Ma la povertà non è - o non è più - una fatalità!".

"È necessario che le istanze responsabili degli orientamenti della politica del lavoro, a livello nazionale e internazionale, prestino tutta la loro attenzione al problema fondamentale costituito dalla disoccupazione che colpisce i giovani".
DELSS/LAVORO/GINEVRA:CREPALDI VIS 20030624 (160)

BENEDIZIONE BUSTO MARMOREO DEL SERVO DI DIO PAOLO VI


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina, nell'atrio dell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha benedetto un busto marmoreo del suo predecessore Servo di Dio Paolo VI. Hanno assistito alla cerimonia numerosi membri della Curia Romana, lo scultore Floriano Bodini, l'Arcivescovo Pasquale Macchi, Segretario Particolare del defunto Pontefice, e i familiari di Papa Montini. Giovanni Paolo II ha ricordato che Paolo VI volle che l'Aula che porta il suo nome fosse "cattedra della catechesi del Papa".

Giovanni Paolo II ha anche ricordato che oggi è la festa di San Giovanni Battista, nome di battesimo del Servo di Dio Paolo VI, ed ha successivamente affermato: "Sono trascorsi quarant'anni dalla sua elezione alla Cattedra di Pietro, avvenuta il 21 giugno del 1963, e venticinque dalla sua morte, sopraggiunta a Castel Gandolfo nella solennità della Trasfigurazione del Signore, il 6 agosto del 1978".

"Il 29 giugno 1978, nell'ultima celebrazione pubblica in occasione del XV anniversario dell'elezione al Sommo Pontificato" - ha detto ancora Giovanni Paolo II - "Egli pronunciò un discorso che aveva il tono solenne ed accorato di un testamento. Mi piace rileggerne un passaggio significativo: 'Noi gettiamo uno sguardo complessivo - egli diceva - su quello che è stato il periodo durante il quale il Signore ci ha affidato la sua Chiesa… E benché ci consideriamo l'ultimo e indegno successore di Pietro, ci sentiamo a questa soglia estrema confortati e sorretti dalla coscienza di aver instancabilmente ripetuto, davanti alla Chiesa e al mondo: 'Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!': anche noi, come Paolo, sentiamo di poter dire: 'Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede…'".

"Preghiamo il Signore" - ha concluso Giovanni Paolo II - "perché anche noi, come lui, possiamo operare instancabilmente per il Regno di Dio".
AC/BUSTO PAOLO VI/… VIS 20030624 (310)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- L'Arcivescovo Félix del Blanco Prieto, che è Nunzio Apostolico in Malta, Nunzio Apostolico in Libia.

- L'Arcivescovo Renzo Fratini, che è Nunzio Apostolico in Indonesia, Nunzio Apostolico in Timor Orientale.
NN/…/DEL BLANCO PRIETO:FRATINI VIS 20030624 (50)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha oggi ricevuto in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale dell'India, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Aleixo das Neves Dias, della Società Missionaria di Nostra Signora del Pilar, di Port Blair.

- Il Vescovo Stephen M. Tiru, di Khunti.

- Il Vescovo Charles Soreng, S.I., di Hazaribag.

- Sua Altezza Fra' Andrew Bertie, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, e Seguito.
AL:AP/…/… VIS 20030624 (80)

GIORNATA MONDIALE TURISMO, ESORTAZIONE APOSTOLICA EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2003 (VIS). Giovedì 26 giugno, alle ore 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, presiederà la Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre per la XXIV Giornata Mondiale del Turismo (27 settembre 2003), sul tema: "Il turismo: elemento propulsore di lotta contro la povertà, per la creazione di impieghi e per l'armonia sociale". Interverranno anche l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ed il Padre Michael Blume, S.V.D., Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.

Sabato 28 giugno, alle 11:30, avrà luogo la Conferenza Stampa di presentazione dell'Esortazione Apostolica Postsinodale "Ecclesia in Europa", alla quale interverranno il Cardinale Jan P. Schotte, C.I.C.M., Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi; il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid (Spagna); l'Arcivescovo Vincent Gerard Nichols, di Birmingham (Inghilterra) e l'Arcivescovo Józef Miroslaw Zycinski, di Lublin (Polonia).
OP/TURISMO:ESORTAZIONE EUROPA/… VIS 20030624 (180)

lunedì 23 giugno 2003

COSTRUIRE RAPPORTI NUOVI DI FRATERNITÀ E COMPRENSIONE


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2003 (VIS). Al termine dell'incontro privato con la Presidenza Collegiale della Bosnia-Erzegovina, nell'aeroporto internazionale di Banja Luka, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è recato in autovettura panoramica al Convento della Santissima Trinità sulla collina di Petricevac, alla periferia di Banja Luka, per celebrare la Santa Messa e proclamare Beato il Servo di Dio Ivan Merz, con la partecipazione di 50.000 fedeli.

Alla celebrazione erano presenti i tre Membri della Presidenza Collegiale della Bosnia-Erzegovina, il Presidente della Repubblica Serba di Bosnia, autorità politiche e civili, il Cardinale Vinko Puljic, Arcivescovo di Vrhbosna e tutti i Vescovi della Bosnia.

Il Vangelo è stato cantato in lingua ucraina poiché nella regione di Banja Luka vive un numeroso gruppo di cattolici di rito bizantino, nati in Ucraina.

Nell'omelia il Papa ha inviato "un fraterno saluto" a Sua Beatitudine il Patriarca Pavle e ai Membri del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa serba, ha salutato anche i fedeli delle altre Comunità ecclesiali della Bosnia-Erzegovina, i fedeli della Comunità ebraica e della Comunità islamica e tutti i pellegrini giunti dalle diverse parti del Paese e dalle Nazioni vicine.

"Da questa città, segnata nel corso della storia da tanta sofferenza e tanto sangue" - ha detto il Papa - "imploro il Signore Onnipotente affinché abbia misericordia per le colpe commesse contro l'uomo, la sua dignità e la sua libertà anche da figli della Chiesa cattolica e infonda in tutti il desiderio del reciproco perdono. Soltanto in un clima di vera riconciliazione, la memoria di tante vittime innocenti e il loro sacrificio non saranno vani, ci incoraggeranno a costruire rapporti nuovi di fraternità e di comprensione".

Del nuovo Beato, il laico Ivan Merz, nato a Banja Luka nel 1896 e morto nel 1928, Giovanni Paolo II ha detto: "Giovane brillante, seppe moltiplicare i ricchi talenti naturali di cui era dotato ed ottenne numerosi successi umani: si può parlare della sua come di una vita ben riuscita. Ma la ragione per cui egli viene oggi ascritto all'albo dei Beati non è quella. Ciò che lo introduce nel coro dei Beati è il suo successo davanti a Dio. La grande aspirazione di tutta la sua vita, infatti, è stata quella di 'mai dimenticare Dio, desiderare sempre di unirsi a Lui'".

Ricordando che il Beato Merz fu "uno dei promotori del rinnovamento liturgico nella sua Patria", il Papa ha sottolineato che con la partecipazione alla Santa Messa "egli trasse la spinta a farsi apostolo dei giovani. Non a caso scelse come motto 'Sacrificio - Eucaristia - Apostolato'".

"Il nome di Ivan Merz" - ha proseguito il Pontefice - "ha significato un programma di vita e di azione per tutta una generazione di giovani cattolici. Deve continuare ad esserlo anche oggi! La vostra Patria e la vostra Chiesa, carissimi giovani, hanno vissuto momenti difficili ed ora occorre lavorare perché la vita riprenda pienamente ad ogni livello". A questo proposito il Papa ha invitato tutti "a non cedere alla tentazione dello scoraggiamento, ma a moltiplicare le iniziative perché la Bosnia-Erzegovina torni ad essere terra di riconciliazione, di incontro e di pace".

"Il futuro di queste contrade dipende anche da voi!" - ha esclamato Giovanni Paolo II - "Non cercate altrove una vita più comoda, non fuggite le vostre responsabilità aspettando che altri risolvano i problemi, ma ponete risolutamente rimedio al male con la forza del bene. Come il Beato Ivan, ricercate l'incontro personale con Cristo che illumina di luce nuova la vita. Il Vangelo sia il grande criterio che guida i vostri orientamenti e le vostre scelte!".

Il Santo Padre ha concluso l'omelia auspicando che: "La pace di Dio Padre, che sorpassa ogni sentimento, custodisca il vostro cuore e il vostro spirito nella conoscenza e nell'amore di Dio e del suo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo! È la preghiera e l'augurio che, per intercessione del Beato Ivan Merz, il Papa eleva oggi per voi e per tutti i Popoli della Bosnia-Erzegovina".

Al termine della Santa Messa e prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha rivolto parole di saluto in lingua tedesca, ungherese, italiana, serba e croata ai fedeli presenti ed ha auspicato che la Vergine ottenga dal Suo Figlio per tutti "la grazia di mantenere integra la fede, solida la speranza, e il fervore della carità in ogni momento".

Dopo la cerimonia di Beatificazione il Papa si è recato al Vescovado di Banja Luka per consumare la seconda colazione con i Vescovi della Bosnia-Erzegovina e con i Cardinali e i Vescovi del Seguito Papale.
PV-BOSNIA/BEATIFICAZIONE:ANGELUS/BANJA LUKA VIS 20030623 (760)

ARRIVO DEL PAPA A BANJA LUKA E INIZIO 101° VIAGGIO APOSTOLICO


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina alle 9:40, dopo un volo di quasi 90 minuti, l'aereo papale è atterrato all'aeroporto internazionale di Banja Luka, dove ad accogliere il Santo Padre, in occasione della sua seconda Visita Apostolica in Bosnia-Erzegovina, erano autorità civili e religiose. Il Santo Padre ha salutato le autorità presenti, i fedeli cattolici laici e i "Fratelli e le Sorelle della Chiesa Ortodossa Serba e delle altre Comunità ecclesiali, come anche i fedeli del Giudaismo e dell'Islam".

"Sapendo che, mediante la radio e la televisione, mi è dato di entrare nelle vostre case, saluto ed abbraccio tutti voi, cari abitanti delle diverse parti della Bosnia ed Erzegovina. Conosco la lunga prova che avete vissuto, il peso di sofferenza che accompagna quotidianamente la vostra vita, la tentazione dello scoraggiamento e della rassegnazione che vi insidia. Mi pongo al vostro fianco per chiedere alla Comunità internazionale, che tanto ha già fatto, di continuare ad esservi accanto per consentirvi di giungere presto ad una situazione di piena sicurezza nella giustizia e nella concordia".

"Siate voi stessi i primi costruttori del vostro futuro!" - ha esclamato il Papa ed ha soggiunto: "Certo, la ripresa non è facile. (…) Ma voi sapete che la ripresa è comunque possibile".

Il Santo Padre ha affermato inoltre che: "Perché la società assuma un volto autenticamente umano e tutti possano affrontare il futuro con fiducia, è necessario rifare l'uomo dal di dentro, curando le ferite e operando un'autentica purificazione della memoria mediante il reciproco perdono. È nel profondo del cuore la radice di ogni bene e, purtroppo, di ogni male. È là che deve avvenire il cambiamento, grazie al quale sarà possibile rinnovare il tessuto sociale e instaurare rapporti umani aperti alla collaborazione tra le forze vive del Paese".

Rivolgendosi a quanti "esercitano democraticamente il governo", il Papa ha avuto parole di esortazione dicendo: "non desistano per le difficoltà del momento da un'opera così indispensabile, né si lascino sopraffare da interessi di parte. All'impresa comune" - ha ribadito il Pontefice - "la Chiesa Cattolica intende apportare il proprio contributo mediante l'impegno fattivo dei suoi figli in particolare mediante le diverse iniziative di educazione, assistenza e promozione umana che le sono proprie, nel libero esercizio della sua specifica missione".
PV-BOSNIA/ARRIVO/BANJA LUKA VIS 20030623 (390)
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